Il numero 9 lascia Clermont dopo 13 anni. In un siparietto con l’arbitro Poite tutta la sua faccia tosta

Morgan Parra alla sua ultima partita con il Clermont – ph. THIERRY ZOCCOLAN / AFP
Non è bastato a Morgan Parra e al Clermont battere il Montpellier 20-15 nell’ultima giornata di Top 14 per accedere alle fasi finali del campionato. Il risultato de La Rochelle ha inchiodato i gialloblu alle loro precedenti responsabilità: vincere 14 partite su 26 non è sufficiente per far parte delle migliori 6 del campionato francese.
E così alla fine dell’incontro si sono spente le luci sulla carriera in maglia auvergnat del 33enne mediano di mischia, ultimo giocatore simbolo di un club che ha faticato con il ricambio generazionale dopo i progressivi addii dei veterani della generazione dorata che ha permesso a Clermont di essere al vertice del rugby francese ed europeo per tanti anni.
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Tredici anni di rugby al Marcel Michelin, 300 partite giocate, 2 titoli di Francia e una Challenge Cup, 5 finali perse tra Top 14 e Champions Cup. E tanto del Morgan Parra giocatore si riassume in un siparietto andato in scena durante l’incontro di domenica contro il Montpellier.
Durante una delicata mischia per il Clermont in posizione difensiva, Parra e il mediano di mischia avversario Benoit Paillague hanno lottato in maniera piuttosto fisica per prendere la posizione migliore: Paillague, altro giocatore esperto, più o meno coetaneo di Parra, si è messo in mezzo tra il collega e il suo numero 8, costringendolo ad aprirsi la strada a spintoni.
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Dopo aver fischiato un calcio di punizione in favore del Clermont, l’arbitro della contesa Romain Poite ha richiamato entrambi i mediani di mischia: “Non è per questa piccola scaramuccia che vi chiamo. Il problema è che ad ogni mischia fra di voi c’è una parolina, un sorrisetto e così via” ha redarguito il direttore di gara.
Pronta la risposta dell’uomo che l’ex capitano della Francia Lionel Nallet aveva soprannominato le merdeux per la sua faccia tosta: “E’ perché ci vogliamo tanto bene!”
Altrettanto pronto Poite, senza l’ombra di un sorriso: “Lo so, e ve ne voglio anch’io, però ora basta!”
– Le problème, c’est qu’à chaque mêlée, y’a un jeu du chat et de la souris entre vous deux!
– Parce qu’on s’aime bien !
– Je sais que vous vous aimez bien, moi aussi je vous aime bien, mais par contre, maintenant, Stop!
🐈⬛🐭 💕 pic.twitter.com/vnYMfoHS0v
— David Reboursiere (@DavidReboursie1) June 6, 2022
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