L’episodio che ha condizionato il match degli azzurri nel Sei Nazioni giudicato in maniera severa dal panel disciplinare del torneo
Il comitato disciplinare del Sei Nazioni ha squalificato per quattro settimane il tallonatore della Nazionale italiana Epalahame Faiva, espulso domenica a Dublino durante il match tra Irlanda e Italia.
Al 19esimo minuto della gara valida per la terza giornata del Sei Nazioni, il tallonatore che milita nel Benetton si è visto sventolare il cartellino rosso per un placcaggio alto giudicato dall’arbitro georgiano Amashukeli. L’episodio ha poi portato all’ormai famosa attuazione della regola 3.20, della quale abbiamo parlato negli ultimi giorni e che ha lasciato gli azzurri in 13 per un’ora di partita.
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Il giudizio sulla sanzione comminata a Faiva, è stato preso dal comitato giudiziario indipendente del Sei Nazioni, davanti al quale il giocatore azzurro ha negato di aver commesso un fallo degno di cartellino rosso.
Il terzetto giudicante ha però avuto un’opinione diversa, valutando il fatto come alto e pericoloso per cui la sua spalla era entrata in contatto diretto con il collo di un avversario con una forza significativa. La sospensione base sarebbe stata di sei settimane, ma visto il passato del giocatore la pena è scesa a quattro.
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Il Sei Nazioni di Hame Faiva è quindi finito, il giocatore tornerà a disposizione nel mese di aprile per il suo Benetton impegnato in URC.
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