Sei Nazioni Under 20: L’Italia sogna ma poi spreca, passa l’Irlanda 30-23

Gli azzurrini dominano per 40′ ma poi cedono alla maggiore esperienza irlandese

Sei Nazioni Under 20: L'Italia sogna ma poi spreca, passa l'Irlanda 30-23

Sei Nazioni Under 20: L’Italia sogna ma poi spreca, passa l’Irlanda 30-23 (ph. Federugby)

Peccato: non c’è altro da dire dopo una prestazione così dell’Italia, che per 40 minuti ha letteralmente dominato una formazione, l’Irlanda, che sta lottando per vincere il 6 nazioni under 20. Gli azzurrini di Brunello hanno chiuso il primo tempo con 11 punti di vantaggio, ma non sono riusciti a reggere la grande reazione degli irlandesi, che hanno fatto valere la loro maggiore esperienza. Finisce 23-30, con i verdi ancora in lotta per il torneo e l’Italia che deve accontentarsi di un punto di bonus difensivo.

L’Irlanda parte forte, guadagna 3 calci di punizione nei primi 3 minuti e opta insistentemente per la penaltouche. Gli azzurrini si difendono come possono, ma al terzo tentativo la maul irlandese va oltre. Sulla trasformazione il pallone cade dalla piazzola, Doak tenta il drop ma ormai è troppo tardi: pronti-via ed è 0-5.

La risposta dell’Italia arriva subito: calcio di Humphreys respinto a metà campo, la palla arriva nelle mani di Simone Gesi che – come al solito – appena vede un metro di spazio diventa inarrestabile. La difesa irlandese è scoperta e la nostra ala vola alla bandierina, resistendo anche al ritorno di Osborne. Marin non trova i pali e il punteggio rimane in parità. Sulla ripartenza degli irlandesi Vintcent riceve l’ovale e viene placcato alto, e pericolosamente, da Poslethwaite: arriva la chiamata del TMO con il conseguente cartellino giallo.

La squadra di Brunello adesso spinge, anche perché gli avversari iniziano ad affidarsi più volte al fallo per interrompere l’offensiva azzurrina. Per due volte la maul dell’Italia mette pressione all’Irlanda: la terza volta passa e arriva la meta del 10-5 con Di Bartolomeo. Marin non trasforma da posizione agevole e il vantaggio resta di +5. Si passa continuamente da una parte e dall’altra, e stavolta è l’Irlanda a reagire. Sul calcio d’avvio Cannone sbaglia la ricezione, i verdi iniziano il solito multifase prolungato e marcano con George Saunderson. Doak trasforma e guadagna il vantaggio: 10-12.

Neanche il tempo di rimettere il pallone in gioco e il punteggio cambia ancora. Carica avanzante di Piantella, Albanese manovra su Marin che attacca la linea e trova il varco che lo manda direttamente in meta. L’apertura azzurrina si riscatta anche dall’errore precedente trasformando un calcio molto difficile: 17-12. Neanche a dirlo, anche questa volta la reazione è immediata: il multifase irlandese però non trova frutti, perché la difesa azzurrina tiene benissimo e Di Bartolomeo guadagna un gran tenuto ai 5 metri.

Al 31′ l’Italia va oltre il break con il piede di Marin. Il match cala leggermente di ritmo ma gli azzurrini controllano bene le controffensive irlandesi, sfruttando anche oggi una mischia molto competitiva. Proprio il pacchetto è protagonista nel finale di tempo, quando con un’arata paurosa guadagna un calcio di punizione da metà campo: Marin trova i pali e chiude il primo tempo sul 23-12.

Come nella prima frazione, l’Irlanda parte in quarta anche nella ripresa. C’è intensità e voglia di reagire e dopo 5 minuti arriva anche la meta che riporta sotto i verdi: l’azione parte da gran break del neo-entrato Forde e viene poi capitalizzata dal capitano Kendellen. Doak trasforma e si ricomincia dal 23-19. Gli azzurrini soffrono in questo frangente e commettono tanti falli, e al 51′ arriva il giallo per Andreani. Doak piazza e riporta i suoi a -1.

Con l’uomo in meno la squadra di Brunello prova a rispondere, ma un bel multifase nella metà campo avversaria termina con un tenuto: l’Irlanda batte veloce e sulla ripartenza Vaccari anticipa Mullins placcandolo però in anticipo, sulla punizione i verdi vanno in touche e sulla successiva maul è ancora Kendellen a marcare. 23-27, con Doak che colpisce il pallo sulla conversione, ma ciò che più preoccupa è il 15-0 di parziale.

Brunello prova a cambiare: dentro Baldelli per Di Bartolomeo, Hasa per Neculai e Garbisi per Albanese. La mischia resta sempre dominante e al 60′ guadagna un importante punizione che riporta gli azzurrini nei 22, proprio quando Andreani rientra dal sin bin. Gli irlandesi fanno crollare regolarmente la maul, ma si resta sempre in zona rossa: alla fine arriva un altro penalty, ma Marin sbaglia e si resta a -4. Menoncello esce zoppicando e viene sostituito da Schiabel, poi entrano anche Ferrarin, Spagnolo e Boschetti.

Dall’altra parte, l’Irlanda rinuncia ai pali e va in rimessa per chiudere definitivamente i conti: la difesa sulla maul è perfetta, così come sul multifase successivo, alla fine Spagnolo mette le mani sull’ovale e tiene aperto il match. Gli azzurrini si gettano all’attacco ma sprecano ancora, mentre i verdi vanno dall’altra parte e allungano ancora sul 23-30. Gli azzurrini avrebbero anche un’ultima occasione, ma sul calcio di rinvio l’Irlanda recupera l’ovale e lo butta fuori, chiudendo un match soffertissimo in cui la squadra di Brunello ha dominato per 40 minuti. Resta il rimpianto per il risultato, ma questa squadra ha ancora una volta dimostrato grandi potenzialità.

Italia: 15 Lorenzo Pani, 14 Flavio Vaccari, 13 Tommaso Menoncello, 12 Filippo Drago, 11 Simone Gesi, 10 Leonardo Marin, 9 Manfredi Albanese, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michael Vintcent, 6 Luca Andreani (c), 5 Nicola Piantella, 4 Giacomo Ferrari, 3 Ion Neculai, 2 Tommaso di Bartolomeo, 1 Luca Rizzoli
A disposizione: 16 Matteo Baldelli, 17 Mirco Spagnolo, 18 Muhamed Hasa, 19 Fabrizio Boschetti, 20 Giovanni Cenedese, 21 Alessandro Garbisi, 22 Mattia Ferrarin, 23 Fabio Schiabel, 24 Andrea Angelone, 25 Giulio Marucchini, 26 Michele Brighetti

Mete: Gesi, Di Bartolomeo, Marin
Trasformazioni: Marin
Punizioni: Marin

Irlanda: 15 Jamie Osborne, 14 Conor Rankin, 13 Jue Poslethwaite, 12 Ben Carson, 11 Chay Mullins, 10 James Humphreys, 9 Nathan Doak, 8 Daniel Okeke, 7 Alex Kendellen (c), 6 Alex Soroka, 5 Harry Sheridan, 4 Mark Morrissey, 3 Sam Illo, 2 Eoin de Builéar, 1 George Saunderson
A disposizione: 16 Ronan Loughnane, 17 Jack Boyle, 18 Liam Bishop, 19 Fearghail O’Donoghue, 20 Jack Kelleher, 21 Conor McKee, 22 Cathal Forde, 23 Josh O’Connor, 24 Reuben Crothers, 25 Levi Vaughan, 26 Ben Moxham

Mete: De Builear, Saunderson, Kendellen (2)
Trasformazioni: Doak (2)
Punizioni: Doak (2)

Francesco Palma

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