Romain Poite: “Dopo All Blacks-Lions del 2017 ho distrutto tutto”, le confessioni di un arbitro

Il fischietto transalpino a cuore aperto: fra passato, presente e futuro. Il racconto di due match storici

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Dusty 29 Giugno 2021, 13:41

    Queste interviste che riportano il pensiero dei diretti interessati sono molto importanti perché ci permettono di capire quanto difficile sia oggi (ma forse lo è sempre stato) il compito dell’arbitro. Un singolo errore può inficiare quanto di buono è stato fatto in un’ intera carriera. Spesso ci dimentichiamo a quali livelli di stress sono sottoposti e i giudizi sul loro operato, quelli da parte di World Rugby e non quelli dello spettatore, sono di una severità assoluta. Non ti lasciano passare niente. Se non hai il carattere per reggere le “mortificazioni” che ti vengono inflitte non duri tanto tempo nell’alto livello. Ecco perché quando vedo certi giudizi sparati sui blog o anche quello che dicono alcuni allenatori a fine partita mi viene da pensare agli arbitri come persone che devono sopportare di tutto senza possibilità di replica ed in questo contesto l’unica forma di supporto, anche morale, arriva solo dai tuoi colleghi che meglio di chiunque altro possono capire come ci si senta dopo una decisione sbagliata o anche solo dubbia.

    • Interza 29 Giugno 2021, 15:37

      al tuo discorso aggiungerei che tutti gli arbitri lo fanno per passione per questo sport e lo continuano a fare per passione anche quando diventano professionisti. E in passato, oggi purtroppo secondo me un po meno, quel gruppetto ristrettissimo che arbitrava a livello internazionale (penso ai Mondiali ad esempio) erano persone selezionate e quindi le migliori risorse che c’erano in quel momento storico sulla base del merito, considerato non solo la parte tecnica e fisica ma anche quella mentale che è un elemento fondamentale più di ogni altro sport.
      La selezione degli arbitri a livello internazionale è sempre stata una cosa non di potere quanto di vero merito. Speriamo che non perda lentamente questa prerogativa. A questo proposito mi ricordo quando esordi un giovanissimo Barnes che fece quell’errore clamoroso nei mondiali Francia All Blacks, l’avanti che lo avrebbe distrutto come carriera. E io stesso lo aveva considerato da eliminare dalla lista top. Ma mi sbagliai alla grande perchè dopo quella giornata e piano piano Barnes riacquisto credibilità e gli ho visto fare arbitraggi meravigliosi e molto pacatamente gestire situazioni difficili. Certo ha continuato a sbagliare (chi non sbaglia?) ma devo riconoscere che chi ha creduto nelle sue capacità ha avuto ragione e io torto. Penso invece ad esempio al sudafricano Joubert che fu il migliore arbitro del mondiale 2011 in Nuova Zelanda ma dopo l’errore nel mondiale inglese 2015 fu abbandonato al suo destino.

      • Dusty 29 Giugno 2021, 16:05

        Ecco, a proposito di Barnes se c’è una cosa che si può dire, come constatazione e non come polemica, è che agli arbitri delle federazioni importanti vengono sempre date delle opportunità per far vedere il loro valore anche dopo delle prestazioni non all’altezza. Questa è una cosa giusta ma che sarebbe auspicabile avvenisse anche per gli arbitri di tutte le union. Per rimanere nei nostri confini a Mitrea, per esempio, questa cosa non gli è stata concessa e sicuramente la sua pur prestigiosa carriera ne ha in qualche modo risentito.

        • Interza 29 Giugno 2021, 16:19

          Io non la vedo cosi. Nel senso che la differenza tra federazioni importanti e federazioni meno è fatta dalle opportunità di arbitrare campionati più forti e competitivi. Se Mitrea avesse fatto qualche campionato in inghilterra o in francia in maniera continuativa avrebbe potuto dimostrare di essere eleggibile come elite arbitrale oppure fallire. In questo senso fare ripartire l’esperienza dei nostri arbitri (l’ultimo e Piardi ad esempio) nei campionati esteri sarebbe utile. In attesa che Innocenti riporti ai grandi fasti il nostro campionato. In più c’è da rimarcare che Barnes divento internazionale che aveva 24 anni e a 28 fece i mondiali del 2007 se non ricordo male allora di diceva che era l’arbitro più giovane, quindi aveva margine di essere rivisto. Mitrea invece ha esordito ha 28 anni con una partita ovviamente minore e solo a 33 anni ha fatto il primo mondiale come assistente in inghilterra. Poi ha arbitrato al culmine nel 2016 con Inghilterra Galles e poi è stato messo da parte. Non è tanto colpa sua o colpa di chi dirige, ma i ragazzi italiani se non possono fare esperienza su campi importanti, quasi ogni settimana,come fanno a migliorare ed essere notati ? Speriamo che anche in questo campo Innocenti si interessi a fare qualcosa. Arbitrate è rendere amore per il nostro sport, più che giocare.

          • Dusty 29 Giugno 2021, 17:00

            In effetti condivido quanto dici soprattutto per la possibilità di esercitarsi in campionati più probanti. Speriamo tutti che la auspicata crescita qualitativa del Top10 avvenga al più presto.

      • RigolettoMSC 30 Giugno 2021, 11:43

        Vorrei farti notare che Mitrea ha arbitrato più di 100 partite in Celtic league/Pro12/Pro14 ed è uno degli arbitri più esperti in quel torneo, lo stesso campionato di Owens, Brace, Murphy, ecc.
        La questione federazione forte/debole conta eccome.

        • Andrea B. 30 Giugno 2021, 14:34

          Esattamente. Mi ricordo un’intervista a Mitrea di qualche anno fa dove ricordava, agli esordi, di essere stato avvicinato da emissari della federazione irlandese che gli proposero di affiliarsi come arbitro alla IRFU, facendogli intendere che ciò avrebbe parecchio di più giovato alla sua carriera di fischietto internazionale; Mitrea poi aggiunse che ne era conscio, ma che preferiva rimanere italiano.

  2. Andrea B. 29 Giugno 2021, 15:49

    In effetti sotto una grande pressione e in una partita decisiva del genere sbagliare può assolutamente capitare…e in ogni caso fischiare fallo al capitano degli ABs per carica in aria al giocatore avversario che stava prendendo il pallone tranquillo in anticipo ci sarebbe voluta lucidità e soprattutto un gran coraggio 😀

    • RigolettoMSC 30 Giugno 2021, 12:06

      Quello fu uno sbaglio clamoroso, il TMO è li apposta per evitare queste situazioni ma Poite era andato nel più completo marasma, un po’ posso capirlo (dopo più di trent’anni di arbitraggio nel calcio dilettantistico senza TMO, peraltro). Ma tra lui e il TMO non so chi fece la cavolata più grossa.
      E non mettiamo in campo le tensioni ecc., si arriva a quel livello dimostrando di saperle sopportare, quella sera Poite andò in “overboosting” succede, ma il fatto è che gli è successo un po’ troppo spesso secondo me.

    • barbi 30 Giugno 2021, 16:50

      Quello non era fallo. Era saltato per un passaggio effettuato con le mani, non da un calcio, se no d’ora in poi basta saltare prima di ricevere palla e il fallo e fatto.

      • Andrea B. 1 Luglio 2021, 12:41

        No, non sto parlando di Sinklair, sto parlando del calcio di ripartenza dopo il pareggio dei B&I con Kieran Reid che carica in aria Liam Williams facendogli cadere il pallone di mano … tutto quello che accadde dopo (compresa la discutibile decisione di Poite) non andava considerato. Opinione personale mia e di qualche commentatore, tra cui Munari, se non ricordo male.

  3. barbi 30 Giugno 2021, 16:41

    Ma gli All Blacks non erano quelli favoriti dagli arbitri??? Adesso si viene a scoprire che non e proprio così, Meditate gente.

    • ColdColdMan 30 Giugno 2021, 18:41

      Favoriti dagli arbitri? La coppa del mondo 2007 l’hai rimossa?

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