Rainbow Cup: tre regole sperimentali in prova nel nuovo torneo

Saranno introdotte le variazioni già viste nel Super Rugby per cartellini rossi, Captain’s Challenge e drop dalla linea di meta

Pro14 Benetton Rugby

Rainbow Cup: tre regole sperimentali in uso nel torneo – ph. Ettore Griffoni

Se la Rainbow Cup supererà o meno indenne lo scoglio delle prime tre giornate, se verrà stravolta o ce la farà a rispettare i programmi è tutto ancora da vedere.

Nel frattempo, però, il torneo ha scelto di essere laboratorio di innovazione proponendosi come cavia per l’utilizzo di tre regole sperimentali, già in vigore nel Super Rugby.

La prima riguarda i cartellini rossi: la squadra rimasta in inferiorità numerica avrà la possibilità di ripristinare la parità dopo 20 minuti, inserendo un giocatore diverso da quello espulso.

Verrà inoltre inserita la possibilità del Captain’s Challenge, che gli spettatori del Super Rugby Aotearoa hanno già potuto vedere in azione. Ogni squadra avrà la possibilità, una volta per partita, di richiedere la revisione di una specifica azione al TMO.

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Nei primi 75 minuti di partita il Challenge è applicabile solo al gioco pericoloso o alle azioni precedenti la segnatura di una meta. Negli ultimi 5 la possibilità si amplia a tutte quelle circostanze dove c’è stato il fischio dell’arbitro, oltre alle due succitate.

Se la richiesta della squadra si rivelerà corretta, la possibilità di chiamare il Challenge verrà conservata. Altrimenti, perduta.

L’ultima regola sperimentale riguarda quelle situazioni da cui si ripartirebbe con una mischia a cinque metri per la squadra in attacco, come il tenuto alto in area di meta. In luogo della mischia, si riprenderà con un drop dalla linea di meta (o dietro di essa) per la squadra in difesa.

Rainbow Cup regole sperimentali

Le tre regole sperimentali in vigore nella Rainbow Cup – ph. Pro14

La palla calciata deve percorrere almeno 5 metri per essere valida, pena una mischia ordinata per gli avversari sui 5 metri.

Alan Gilpin, CEO di World Rugby, si è detto entusiasta: “Applaudiamo al Pro14 e ai club che ne fanno parte per la loro voglia di provare alcune variazioni al regolamento durante la Rainbow Cup. L’aggiunta di un’altra competizione di alto livello al programma di regole sperimentale di World Rugby ci darà un impagabile ammontare di dati e feedback per determinare i futuri progressi del gioco verso lo spettacolo e il player welfare.”

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