Dai British & Irish Lions 2009 ai British & Irish Lions 2021: il punto di vista di Peter de Villiers

Non solo ricordi legati alle partite, ma anche a tutto l’indotto portato dalla selezione d’oltremanica

British & Irish Lions Sudafrica

British & Irish Lions: il tour del 2009 in Sudafrica (Photo by GIANLUIGI GUERCIA / AFP)

Un viaggio nel tempo lungo dodici anni, con un paio di punti in comune: il titolo di campioni del mondo conquistato due anni prima nella Rugby World Cup e l’avversario degli avversari da sfidare, i British & Irish Lions.

E’ un Sudafrica che aspetta e spera di misurarsi contro i suoi avversari quello che guarda agli sviluppi logistico-sanitari del mondo. Nel frattempo però a fornire il suo punto di vista sulla vicenda è Peter de Villiers, l’ex capoallenatore degli Springboks che nel 2009 ebbe il privilegio di sedere sulla panchina della Rainbow Nation per sfidare (e battere) la selezione d’oltremanica.

Dai British & Irish Lions 2009 ai British & Irish Lions 2021: il punto di vista di Peter de Villiers
“A distanza di anni, ricordo ancora l’entusiasmo del pubblico. Si parlava del tour dei Lions al termine di ogni partita contro di loro.
Pensare di battere la squadra che racchiudeva al suo interno quattro nazionali in una era qualcosa di straordinario per tutti: lo staff, i dirigenti e la squadra”.

“Il Sudafrica ricorderà quel tour come uno degli eventi più importanti mai ospitati nel nostro paese. I Lions portarono nella nostra patria qualcosa di clamoroso, di aureo. Oltre a riempire gli stadi, si avvicinarono alle comunità insegnando il rugby ai più giovani e ai meno fortunati. Si stabilì un legame speciale che unì anche associazioni di beneficenza che tutt’oggi collaborano”.

Leggi anche, British & Irish Lions: petizione popolare, con richiesta di rinvio del tour al 2022

Poi vira sul presente: “Certo che ho paura che il tour non si svolga qui. Non vorrei che le ragioni commerciali costringano il board a far traslocare la sfida nel Regno Unito. Cosa mi auspico? Che se non si potrà disputare il tour nel 2021 si possa rinviare al 2022, sempre qui in Sudafrica”.

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