Ai Leoni, che soffrono in chiusa e sono troppo fallosi, non bastano le mete di Alongi e Duvenage
Pro14: Connacht in controllo, Benetton sconfitto 31-14
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Fossi stato Crowley avrei lasciato in panchina Benvenuti dopo il giallo, meno male che si chiedevano più responsabilità ai veterani. Per il resto nulla da dire tutto come da previsione
Al di là che possono portare sfortuna come suggerito da qualcuno ( 🙂 ), direi che dalla prossima i 5 motivi della redazione devono essere per forza sugli avversari, perchè io una pochezza del genere non saprei nemmeno come metterla in un articolo.
Sarei curioso di risentire Pavanello anche dopo la partita…
Che pena, questi ragazzi hanno un seerio buco in testa. Non capisco proprio come sia potuto capitare e come se ne possa uscire. Le sconfitte delle Zebre sono meno preoccupanti perchè dettate da limiti tecnici. Qua c’è gente che ha staccato la spina, alcuni come Braley non l’hanno mai attaccata
Si è chiaramente tarlato il cervello,, è un problema serio, perché qualcuno reagisce bene, altri li vedo veramente spenti e demotivati. C’è uno zoccolo duro resilente, insieme ai ragazzi più giovani e vogliosi, si nota bene, qualcun’altro ha la testa altrove.
Errori a parte, travolti fisicamente………
Almeno prima ci pensavano spesso gli arbitri a farci perdere ora non serve più………
Si profila un altro fine settimana da incubo
Non ho parole, a parte “incubo”!
Io spero che cancellino alle svelte questo 2020 con tutti i suoi tarli, questo filotto di sconfitte sta bacando il cervello dei giocatori, ci vuole un bel reeset quando gli altri si riuniranno al gruppo e voltare pagina. Non sto a giudicare quelli che palesemente non girano come dovrebbero, per quello ci sono gli allenatori, invece volevo spendere due parole per Duvenage che ha un’atteggiamento encomiabile, rispetto totale, veramente un giocatore sopra la media generale, non solo quella italiana. Io spero che Ratuva non sia grave perché non se lo merita proprio!
Connacht ha fatto l’allenamento, Benetton imbarazzante, sembra una squadra di top10
Secondo tempo con loro già in bonus, vento a favore e zero punti fino al 78’ con loro in ciabatte già in doccia … che altro dire?
Non capisco…..
Spero che Braley abbia raggiunto il minutaggio pattuito. D’ora innanzi nemmeno nei 23.
Spero anche che Keatley abbia una botta irrefrenabile di nostalgia di casa. Nessuna penale, anzi, biglietto aereo pagato.
Ah, una cosa positiva: Griffen con molto più trasporto rispetto a chi lo ha preceduto in fiacchi commenti tecnici.
@mamo
Commento solo il commentatore, per il resto poco da dire purtroppo.
Per la nazionale a Mediaset hanno preso uno per parte tra Treviso e Zebre, evidentemente si son sbagliati in entrambi i casi.
Meda-Griffen sono l’accoppiata migliore.
Barca confonde i giocatori e Bergamasco aggiunge solo commenti da tifoso seduto accanto allo stadio in serie B, “ae gambe”. Mi scuso con loro se sembro offensivo.
@canoro, amico mio !
Ti confesso che, abituato alle telecronache della Benetton, mi ero molto stizzito di questa accoppiata che pensavo fosse troppo smaccatamente zebroidea.
Mi sbagliavo perché Griffen è assolutamente equo nel tifare sia per l’una che per l’altra.
Meda, dal canto suo, non teme di criticare arbitri o giocatori e spezza chiaramente quell’andazzo ipocrita che imporrebbe di esser diversi a tutti i costi dal mondo degli altri sport.
Un appunto, però, te lo devo fare; Bergamauro non tifa né può tifare la Benetton perchè, come del resto te, è un onto, un onto dentro.
P.S. non se ne abbiano a male gli amici petrarchini, uso solo la definizione “corrente” esattamente come userei “gobbi” riferendomi agli Juventini.
@camoto (anche se canoro non è male) saluta tua moglie.
Un caro saluto anche a te. Qui dall’ontario 🙂
????….qui dall’Ontario…????
Se perdi tutte le touche, ti fai sempre arare in mischia, non difendi le moul, dove vuoi andare.
Qui c’è gente completamente fuori condizione. E per di più, non giocano di squadra.
Lasciamo perdere la piattezza dei 3/4.
.
Quando la squadra non gira in questo modo hai solo un’ancora di salvezza, concentrarti sulle fasi statiche e mettere il più possibile una squadra che placca tutto.
Quindi non puoi mettere in terza i 3/4 solo perché non stanno più al passo degli avversari, perché perdi in spinta. Se fai una mischia con tua introduzione dove le hai sempre prese, perché fai ripartire l’8. Lascialo spingere.
Eravamo una delle migliori squadre in touche, cos’è successo? Oggi avevamo 4 saltatori perché abbiamo lanciato il 75% dei palloni nel primo blocco.
Sono affranto , più che arrabbiato.
E quando torneranno i nazionali, quelli che servirebbero, devono riposare…
Lavoriamo per il futuro…
Tutto giusto, ma solo una cosa tecnica: con un vento del genere è praticamente impossibile lanciare oltre il primo blocco.
Per me il grave problema del Benetton è nello staff tecnico soprattutto in quello della mischia:
-come è possibile che ruzza si sia involuto così tanto
-che Alongi prende 4 calci contro nelle prime 4 mischie e poi dal 30° al 50º non subisca più niente
-che barbini e pettinelli piglino delle mete così da ripartenza da mischia dell’ 8 che non si vedono manco in Serie B, sarà stato bello da guardare il terreno del campo del connacht
-che pasquali appena entrato subisca da subito e per tutti i suoi 30 minuti di partita in mischia chiusa
-bradley lento e impacciato come al solito
– beneventi incommentabile ciò che ha fatto
Ultima cosa ma paul griffen ma non viene la sensazione di essere inadatto a commentare delle partite di rugby in italiano?
Povero Griffen… a me piace invece! Ero abituato a sentirmelo con le zebre, devo dire che trovarlo sta sera a commentare Treviso mi ha fatto piacere
Quelo che hai detto su Alongi e Pasquali lo trovo verissimo e assolutamente inspiegabile.
Se mettessimo un allenatore italiano, cosa succederebbe? Sarebbe la stessa cosa o no? È da un po’ che ci penso, ma non ho abbastanza conoscenze per poter fare un paragone. Voi?
È brutto rispondere a domanda con una domanda, ma la mia è molto breve: chi?
Ci hanno provato con Casellato, ancora oggi uno dei pochi allenatori in Italia che fa giocare un rugby con sembianze moderne. Due anni disastrosi che hanno lasciato solo macerie, vuoi anche per la non eccelsa qualità dei giocatori. Per me sarebbe buono come allenatore dei trequarti, ma dubito voglia rientrare nel giro.
Marcato aveva fatto una buona impressione il primo anno, già meno il secondo. Manghi e Guidi sono stati già provati e scartati. Un’occhio su Costanzo lo terrei, ma allena da poco.
L’unico che avrebbe le qualità, Sergio Zorzi, ovviamente in Italia non se lo caca nessuno…
Zorzi a parte fare i camp allena anche una squadra?
Grazie delle delucidazioni, onestamente, pensavo che fossimo più ben messi…
Che anno orribile!!! 🙁
Sbagliato la previsione.
Comunque non demordo. Al prossimo turno di Pro14 vedremo almeno un’italiana vincere!
Posssono comunque sempre pareggiare ?Non metterei mai limiti al peggio
Jacques Brunel?
Non ho visto la partita e leggendo i commenti direi che ho fatto bene. Non avevo guardato nemmeno quella di settimana scorsa e avevo fatto bene. Sto aspettando solo che rientrino i nazionali per vedere se cambia qualcosa poi deciderò se annullare l’abbonamento a DAZN. Almeno l’anno scorso vedere il Benetton giocarcela mi consolava un po’ (lo so, mi accontento di poco) ma quest’anno seguire il rugby italiano è una cosa troppo deprimente, non ce la faccio proprio.
Pienamente d’accordo. Il tuo sentimento io non ce l’ho solo per il rugby italiano, ma in generale per tutto il rugby di questo periodo che, salvo qualche eccezione, è di una noia mortale.
Un suggerimento: a marzo ricomincia la NRL in Australia. Te la consiglio. Devi superare lo scoglio culturale iniziale, ma poi vedrai come ti divertirai.
Ho provato a seguire qualche match di rugby league e li ho sempre trovati piuttosto noiosi. Un monotono autoscontro tra bisonti. Forse ho visto i match sbagliati e magari farò un altro tentativo
È proprio quello che ti dicevo: devi iniziare a conoscerlo nei dettagli (il regolamento è veramente differente rispetto all’union, non solo nei dettagli, ma proprio nella filosofia di fondo) e “ripulirti” dal rugby union per iniziare ad apprezzarlo veramente. Vedrai che non te ne pentirai, ma devi farti un “campione statistico significativo” per giudicarlo bene.
Poi ti consiglio di guardare la Nrl, non il campionato europeo perché è tutta un’altra cosa. Tipo vedere l’NBA e l’Eurolega.
Premesso che le nazionali sono diventate ormai dei club che tengono in scacco l’attività agonistica dei club veri e propri, limitandosi a concedere graziosamente ogni tanto i migliori alle squadre di appartenenza, quasi ci trovassimo in una sorta di regime assolutistico rugbystico dove tutto è sottoposto alle esigenze della nazionale (ma c’era proprio bisogno della Autumn Nations Cup in un momento come questo??? Io lo trovo assurdo); e che ciò va impattare profondamente una realtà italiana con due sole compagini militanti nell’alto livello; premesso questo, è evidente che la crisi del Benetton non dipende dai singoli. Sbaglia Pavanello quando focalizza l’attenzione sulla professionalità e l’impegno dei singoli in ogni aspetto della loro vita, anche non strettamente rugbystica. Non è con la sola professionalità, con la fitness, o con lo sviluppo delle skills (pure molto importanti, ovviamente) che una squadra sta in campo. Purtroppo, ahinoi, il rugby è ancora quella cosa non facilmente classificabile chiamata sport ed è soprattutto un gioco di squadra. E al Benetton oggi manca proprio la coesione, in qualsiasi aspetto del gioco. Questo crea sfiducia, e frustrazione, e induce a prendere iniziative sbagliate o affrettate. Non è che Keatley sia diventato improvvisamente un brocco. E’ evidente invece che la mancanza di serenità e la voglia di rifarsi lo sta spingendo all’errore. E’ inoltre evidente che sono gli stessi giocatori ad essere i primi a rendersi conto della situazione. Ma non riescono a trovare il bandolo della matassa. Parlare di mancanza di impegno non è una cosa seria. E’ solo una scorciatoia demagogica. Perciò ora è inutile fare processi ai giocatori o allo staff: se si vuole tornare a essere performanti bisogna prima individuare il problema, anzi riconoscerlo, perché mi sembra che in società ci sia una certa riluttanza a riconoscerlo, e poi incominciare a ricostruire l’amalgama e la coesione in ogni aspetto del gioco. La mia opinione, che ho già espresso, è che puntare su un gioco al piede quasi sistematico abbia fatto perdere la bussola alla squadra. La mia opinione, ovviamente.
Hai scritto: Sbaglia Pavanello quando focalizza l’attenzione sulla professionalità e l’impegno dei singoli in ogni aspetto della loro vita, anche non strettamente rugbystica.
Ma tu vivi ogni giorno l’ambiente?
Onestamente mi domando come si fa a scrivere certe cose e a mettere in discussione le parole di chi sta 24 ore al giorno dentro all’ambiente.
Capisco fossero le solite dichiarazioni di circostanza, ma qui Pavanello ha proprio fatto un j’accuse chiaro e tondo.
Delle due l’una: o sei un insider oppure, scusa, ma il tuo commento è un po’ presuntuoso.
Il mio, spero tu lo capisca, non vuole essere un attacco personale, anche perché nella sostanza (soprattutto in merito al gioco impostato), ma trovo assurdo che chi come noi vive l’ambiente dall’esterno possa scrivere certi giudizi.
Ma è un semplice ragionamento. Nel complesso di un club che dispone di una quarantina e più di giocatori, dal punto di vista della professionalità vi è sempre chi sale e chi scende. Non vi è mai uno stadio ottimale complessivo, né uno negativo. Se la squadra ha un’identità, un gioco, se non ha perso la bussola, tollera sempre queste situazioni, che in fondo sono fisiologiche. Andare a puntare il dito su un certo gruppo di giocatori (quand’anche le “accuse” avessero un fondamento) mi sembra la classica scappatoia per evitare il nodo centrale della questione. Il fatto è che dal punto di vista del gioco il Benetton in questo momento è in confusione completa, e non basta il volontarismo per metterci una pezza.