Gavazzi: “Definito l’accordo CVC-Sei Nazioni, ma ora la mia priorità è la ripartenza”

Il presidente federale parla a anche di Pro14, Mondiale U20, ricandidatura e biglietti per la partita con l’Inghilterra

Alfredo Gavazzi

Alfredo Gavazzi ph. Sebastiano Pessina

Dopo la ratifica dell’accordo tra CVC e il Board del Pro14 ufficializzato lo scorso mese di maggio, anche quello decisamente più corposo – in termini economici – tra Six Nations e lo stesso fondo d’investimento è in dirittura d’arrivo come ha spiega, ad OnRugby, il presidente federale Alfredo Gavazzi: “L’accordo con CVC è stato definito, anche se bisogna ancora entrare nei discorsi – comunque piuttosto importanti – legati alla contrattualistica. Ad ogni modo, potrebbe essere firmato anche prima della fine di ottobre. Si tratta di un accordo, per la cessione del 14% circa delle quote del Torneo, per una cifra complessiva pari a 305+60 milioni di cui il 10,44% spettante a FIR, che significherebbe  quindi per le casse federali circa 38 milioni di euro nei prossimi 5 anni che andrebbero ad aggiungersi ai 18 milioni che arriveranno da quello che stipulato per il Pro14″.

Entrate importanti, diluite negli anni, che permetteranno alla FIR di lavorare con più respiro su progetti e situazioni ritenuti di importanza primaria per il movimento. Tra questi c’è sicuramente la presenza in Pro14, che potrebbe anche regalare qualche novità nel prossimo futuro.

“Sono piuttosto fiducioso sul fatto che la nostra presenza nel torneo celtico possa proseguire anche oltre il 2023 – spiega Gavazzi, lasciando intendere fermento su questo fronte -. Recentemente è arrivata la conferma della licenza al Benetton per i prossimi 4 anni, ma non solo. Posso dire che la federazione ha ufficialmente chiesto la partecipazione di una terza franchigia. Non necessariamente per la prossima stagione, ma in ottica futura”.

Senza toccare il mosaico geografico attuale, ma aggiungendovi, nel caso, un nuovo tassello: “Per lo sviluppo del movimento rugbistico italiano, l’ideale sarebbe avere un team a nordest, uno a nordovest ed uno al centro. Almeno in linea teorica, perché questo discorso è ancora tutto da costruire, in attesa che dal board vengano prese decisioni in tal senso”. La città più indicata per ospitare una franchigia al centro-sud, ovviamente, sarebbe Roma, città ovviamente molto gradita anche dal Board al Pro14 ” perché ha aeroporti, un grande bacino d’utenza, ed un fascino turistico importante”.

A proposito di Roma, facendo cenno alle elezioni federali, il presidente Gavazzi conferma che si svolgeranno entro la prima metà di marzo prossimo e che “scioglierò la mia posizione in merito alla ricandidatura solo a fine novembre quando avrò affrontato quelle che sono le attuali priorità e problematiche straordinarie che sta affrontando il rugby italiano.” A cominciare “dalla ripartenza delle attività sul campo, dal Pro14 al Top10 che saranno le prime in ordine cronologico, fino a tutti gli altri campionati e alle attività dei bambini che devono tornare ad allenarsi e giocare”. Il Presidente prosegue il suo elenco menzionando le suddette fasi finali dell’imminente accordo con CVC prima di affrontare il tema Nazionale partendo dal recupero dell’ultima giornata del Sei nazioni con l’Inghilterra all’Olimpico “per cui siamo in attesa di capire a livello di pubblico cosa ci permetterà di fare la nuova normativa del governo (attesta per il 7 ottobre prossimo ndr)”.

Disposizioni che inevitabilmente avranno anche conseguenze sulle altre due partite casalinghe dell’Autumn Nations Cup che “con la Scozia si disputerà a Firenze, mentre con Fiji stiamo ancora valutando un paio di opportunità (domenica sui social del torneo è comparsa una grafica che ipotizza la sede di Ancona, seppur ancora da confermare, ndr). Sfide importante per il nuovo gruppo giovane, su cui stiamo puntando in Azzurro, affinché accresca la propria competitività in ottica Sei Nazioni”. “Una volta risolte queste priorità del nostro movimento e quando probabilmente sarà anche più definita la mia posizione di salute (dopo le operazioni all’occhio, ndr) potrò prendere una decisione anche sulla mia candidatura.”

Infine alla nostra domanda in merito ai biglietti per la partita con l’Inghilterra, in programma all’Olimpico il 14 marzo scorso e poi rimandata, il Presidente ci conferma che è un’altra priorità in agenda e che “abbiamo deciso di emettere dei voucher che potranno essere utilizzati per accedere ad un’altra partita nei 18 mesi successivi alla data di emissione”.

Non lo è più, invece, una priorità e non solo per Alfredo Gavazzi, almeno in tempi brevi – purtroppo per cause di forza maggiore -, il Mondiale Under 20, che avrebbe dovuto infiammare il palcoscenico ovale italiano (gare in programma a Verona, Viadana, Calvisano e Parma) nella scorsa estate. Questo perché “è probabile che il torneo iridato giovanile non si disputi nel 2021. Al momento, almeno, sembra che sia destinato a non andare in scena (come cripticamente lasciato intendere in un tweet dello scorso agosto da Agustin Pichot, ndr)”.

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