Irlanda: sta per ritirarsi Rob Kearney, il giocatore con più trofei

La sconfitta ai quarti di Champions marca il passo d’addio per uno degli estremi più forti di sempre

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Rob Kearney – ph. Sebastiano Pessina

Sulle sue spalle larghe hanno poggiato per più di un decennio Leinster e Irlanda, ma a 34 anni è infine giunto il momento di chiudere la carriera per Rob Kearney.

Il suo contratto con il Leinster si chiudeva a giugno del 2020, ma la franchigia ha deciso di tenerlo in squadra anche per questa ritardataria volata finale della stagione, per poter dare man forte.

La sconfitta nei quarti di finale di Champions Cup, nella quale peraltro non ha avuto modo di scendere in campo a causa dell’infortunio che lo ha tenuto fuori anche dalla finale di Pro14, segna per l’estremo della franchigia di Dublino la fine dei giochi: quasi sicuramente appenderà gli scarpini al chiodo ora che la stagione è finita.

Il suo ritiro non è ancora stato ufficialmente annunciato, ma tutti gli indizi portano verso il gran finale. Chi gli ha reso omaggio, ad esempio, è stato Nigel Owens su Twitter: “E’ stato uno dei migliori estremi, nonché un’ottima persona fuori dal campo. Sempre stato un piacere arbitrarlo. Si è sincerato spesso che fossi sicuro delle mie decisioni. I migliori auguri per il futuro e complimenti per una brillante carriera.”

“Magari arbitrare potrebbe essere il prossimo passo, Rob? – si chiede il fischietto gallese, ironico – D’altronde l’hai già fatto a mezzo servizio per anni.”

Per lui oltre 200 presenze con la maglia di Leinster, 95 caps con l’Irlanda e tre presenze in due tour dei Lions (2009 e 2013).

Rob Kearney è il giocatore più titolato d’Irlanda: vanta due Grand Slam e quattro vittorie totali al Sei Nazioni, quattro Champions Cup, sei vittorie in Celtic League nelle sue varie forme e una Challenge Cup.

Dal 2007, anno del suo debutto internazionale, il giocatore nato a Dundalk e cresciuto fra football gaelico, calcio e atletica, ha rappresentato una garanzia di qualità nel ruolo di estremo per il Leinster e la nazionale. In particolare la sua dote regina è stata l’infallibilità sulle prese aeree, con l’eleganza e la flemma che lo hanno contraddistinto.

Adesso il meritato riposo e una futura carriera sulla quale il giocatore non ha ancora svelato alcunché. Sempre che, alla fine, non decida per un ultimo, inaspettato giro di valzer su qualche altro palcoscenico.

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