Romain Soquet, terza linea di Valence, è riuscito a giocare nonostante due anni di squalifica. Com’è riuscito a beffare tutti?
È semplicemente incredibile quanto successo in Francia, dove il terza linea Romain Soquet è stato licenziato in tronco dal suo club per aver giocato delle partite nonostante fosse stato squalificato per doping. Andiamo però con ordine, perché la storia di questo imbroglio è semplicemente assurda. Il 23 marzo del 2019 il giocatore del Valence-Romans, squadra di Pro D2 che aveva chiuso all’ultimo posto la scorsa stagione, viene sottoposto a controllo antidoping e le analisi rivelano la presenza di prednisolone e prednisone (corticosteroidi), due sostanze vietate.
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Si parte allora con la procedura disciplinare e, dopo tre mesi, viene comunicata al giocatore una squalifica di due anni. La notifica arriva a Soquet per raccomandata il 23 ottobre e la squalifica parte dal 25, per terminare il 25 ottobre 2021. Il 15 novembre però Soquet appare in lista gara e giocherà altre quattro partite, dal momento della squalifica, senza che nessuno se ne accorga e senza cambiare identità o camuffandosi con dei baffi finti alla Montgomery Burns in una celebre puntata dei Simpson. Nessuno lo ha “stanato” di persona, ma complice la sospensione dei campionati per i noti motivi a marzo si è andato a fare luce sul caso. Il suo club, Valence-Romans, ha detto di non aver saputo assolutamente nulla riguardo alla squalifica, che gli è stata comunicata solo lo scorso 4 agosto dalla Federazione francese, con l’agenzia antidoping che non ha comunicato alla società né la positività ne la squalifica. La FFR si è smarcata dicendo di come queste situazioni siano a carico dell’AFLD (agenzia antidoping) che deve comunicare le sue decisioni esclusivamente al giocatore interessato, e non alla sua società o alla federazione dello sport che rappresenta.
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A quanto sembra però sono stati commessi degli errori da parte della FFR, che non ha considerato come le decisioni dell’AFLD non siano segrete ma consultabili da tutte, e come da codice dello sport francese la federazione dovesse essere a conoscenza del fatto. In tutto questo continuo rimpallarsi di responsabilità, chiaramente spicca la colpevolezza di Soquet, che pur avendo ricevuto la squalifica si è ben guardato dal fermarsi e avvisare il suo club, ma anzi è andato avanti a giocare. E anche in questa stagione avrebbe fatto parte della nuova versione del Valence-Romans, pronto a debuttare in Pro D2. Ora che il caso però è venuto fuori il giocatore è stato licenziato in tronco dal suo ex-club, e rischia il raddoppio della squalifica, che salirebbe così a quattro anni.
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