Le ragazze gallesi, ‘spaventate’, danno la precedenza all’apertura del Rugby Colorno
Veronica Madia (ph. Sebastiano Pessina)
Alla luce della notizia ufficiale, giunta lo scorso venerdì, del rinvio del torneo settembrino di qualificazione mondiale, purtroppo dovremo attendere ancora diversi mesi per rivedere una partita di rugby femminile di altissimo livello. Per placare l’astinenza, tuttavia, vengono incontro agli appassionati una lunga serie di Relive intriganti, con sfide del recente passato tutte da (ri)gustare.
Il traffico e gli incroci ovali
Una delle cose più spigolose da gestire, nei primi giorni del ritorno alla “quasi normalità” post fase caldissima dell’emergenza sanitaria, è stata, un poco per tutti, il ritorno alla guida, ancor più complesso nei grandi centri urbani, ricchi di incroci complessi, dove è necessaria un’attenzione quasi spasmodica.
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Non fa eccezione il centro di Cardiff, nelle vicinanze del Millenium Stadium, dove un paio di stagioni or sono, durante la sfida del Sei Nazioni 2018 vinta brillantemente dalle Azzurre, Beatrice Rigoni e Veronica Madia, tra le tante intersezioni stradali insidiose, hanno istituito una “finta d’incrocio ovale” di difficile decriptazione per le ragazze gallesi, all’epoca guidate da Rowland Phillips, costrette all’incidente difensivo letale.
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La fuoriclasse del Colorno si infila a velocità supersonica in un buco lasciato dalla difesa in rosso, disorientata dal movimento dell’attacco azzurro, sospingendo l’offensiva azzurra – “splendida”, come sottolineato al commento da Andrea Gardina -, sublimata sullo sviluppo dell’azione tambureggiante, dalla decisiva meta alla bandierina sinistra proprio di Bea Rigoni, attivata al largo dalle superbe mani di valentina Ruzza.
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