Benetton Rugby, Baravalle: “Dobbiamo lavorare sull’aspetto mentale”

Il tallonatore argentino ha le idee chiare dopo la trasferta dei Leoni in quel di Cardiff

Benetton Rugby

ph. Benetton Rugby

Tornato in campo di recente, dopo qualche problema fisico che ne ha condizionato l’autunno, Tomas Baravalle, tallonatore argentino del Benetton Rugby, è stato uno degli elementi migliori dei Leoni nell’amara trasferta di Cardiff, dove il team veneto, dopo un primo tempo superbo, ha patito l’impetuosa rimonta dei Blues (vittoriosi 34-24) in una seconda frazione da dimenticare. Raggiunto da OnRugby, il prima linea sudamericano ha commentato la sfida dell’Arms Park, proiettandosi anche sul futuro a breve termine del club.

“Sono molto dispiaciuto per la sconfitta. Siamo andati là per vincere, e il primo tempo lo ha dimostrato. Nei primi 40′, abbiamo dominato su tutti i fronti. Nello spogliatoio, ci siamo detti di continuare così, e se possibile anche di accelerare, per chiudere la partita. Purtroppo, però, non siamo riusciti a restare in controllo. Non siamo stati consistenti nella ripresa”, ha esordito Baravalle, prima di indicare i dettagli chiave su cui hanno peccato i Leoni.

“Rispetto ad altre volte, non abbiamo concesso tantissimi calci contro. Sette in tutto: un numero accettabile. A far la differenza in negativo, però, sono stati i momenti in cui sono arrivati, ed il fatto che non si sia stati in grado di reagire, di uscire dal momentum negativo in cui ci siamo infilati dopo il primo penalty contro nel secondo tempo”, ha proseguito.

Lavorare sull’aspetto mentale

“Abbiamo fatto più fatica nel difendere la maul loro, siamo stati anche meno efficaci al placcaggio uno contro uno, rispetto all’inizio di gara, ma non ne farei una questione tecnico-tattica o fisica. Siamo preparati molto bene su entrambi gli aspetti. Il calo è legato all’aspetto mentale. Ci stiamo lavorando e continueremo a farlo, anche nelle prossime settimane, per riuscire a gestire meglio certe situazioni, come nella passata stagione”, ha spiegato l’argentino, sottolineando come non sia mutato minimamente il panorama interno, rispetto al ’18/’19 oltremodo positivo, ma sottintendendo come qualche piccolo dettaglio stia costringendo la squadra in una posizione di classifica meno rosea del previsto.

“Dobbiamo guardare avanti con positività, e continuare a spingere, tutti assieme, perché ce la possiamo ancora fare a conquistare i playoff (distanti 13 punti, anche se il Benetton Rugby deve recuperare la partita contro i Dragons, il prossimo 6 marzo, ndr)”, ha però chiarito Baravalle, spigando come il periodo di stop, prolungato dall’emergenza Coronavirus possa essere utile ai ragazzi di Crowley.

“A livello collettivo, non è facile gestire un periodo così lungo di stop, reso ancora più complesso, ora, dall’incertezza sul futuro a breve termine legata all’epidemia. Se a livello di squadra, in generale, una situazione così può essere un problema, in termini individuali invece è un vantaggio: puoi sfruttare il tempo a disposizione, senza frenesia, per lavorare al meglio su quelle che sono le tue esigenze tecniche e fisiche”, ha dettagliato, prima di chiudere con un accenno al suo rapporto con la nazionale.

“Non ci penso ogni giorno, ma rappresentare la selezione nazionale è il desiderio di ogni sportivo. Prima dello scorso Mondiale sono stato inserito nella lista preliminare dei Pumas: da un lato sono contento, perché sapere di essere preso in considerazione è motivo d’orgoglio, dall’altro, da grande agonista quale sono, non essere entrato in quella definitiva mi è dispiaciuto. In ogni caso, per pensare di entrare nel giro, devo prima di tutto performare al meglio con il mio club, il Benetton Rugby, a cui sono molto grato, perché mi sta dando l’opportunità di giocare al massimo livello”, ha concluso Baravalle.

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