Guida al Pro14 2019/2020

Questa sera riparte la stagione del campionato di Benetton e Zebre. Che ambizioni hanno le quattordici squadre al via?

pro14 rugby

ph. Pro14 Official

Il secondo dei tre campionati principali di rugby a prendere il via sarà il Pro14, giunto alla terza edizione con la presenza delle due squadre sudafricane. Il torneo transnazionale inizierà venerdì 27 con Cheetahs-Glasgow Warriors e Ulster-Ospreys e sarà, almeno nelle prime fasi, un po’ più particolare del solito vista la concomitanza con la Rugby World Cup 2019.

Considerando anche la finale del 2 novembre, saranno cinque le giornate in cui le due competizioni andranno a braccetto, con una sola pausa del Pro14 fissata per il weekend del 18/19 ottobre, quando al Mondiale ci saranno i quarti.

La novità più importante dell’imminente stagione, tuttavia, riguarda la composizione delle Conference. Dopo due anni di stabilità, il Pro14 ha mischiato un po’ di più le carte: Dragons, Leinster e Ulster sono passate dal gruppo B al gruppo A e Cardiff Blues, Connacht e Munster hanno fatto il percorso inverso. Benetton e Zebre (le cui previsioni approfondiremo in due articoli a parte) avranno rispettivamente 11 e 10 partite in casa quest’anno.

Con la partenza posticipata di quasi un mese, la stagione regolare finirà il 29 maggio, mentre i playoff inizieranno il 6 giugno; il 20 giugno è prevista la finale al Cardiff City Stadium.

In Italia, tutte le partite delle squadre italiane saranno trasmesse in diretta streaming su DAZN.

– Il calendario completo del Pro14

CONFERENCE A

Cheetahs

Le liste di giocatori in entrata e in uscita sono al solito piuttosto lunghe, ma la vittoria della Currie Cup ha dimostrato che questa squadra può riscattare la stagione scialba dello scorso anno, dove oltre alla stella di Maxwane non c’è stato molto altro da salvare. Bisognerà capire come la squadra digerirà il passaggio di consegne tra Franco Smith e Hawies Fourie, ma gli arrivi di Ruan Pienaar e il ritorno di Clayton Blommetjies sono segnali importanti. Che riescano a tornare ai playoff?
Posizione 18/19: 6^ nella Conference A
Coach: Hawies Fourie
Giocatore da seguire: Ruan Pienaar
– A 35 anni il mediano di mischia è tornato in patria dopo le esperienze a Ulster e Montpellier. Le primavere avanzano, ma il talento e la visione di gioco sono sicuramente rimaste intatte. Vederlo giocare sarà sempre un piacere per gli occhi.

Dragons

Dean Ryan è chiamato a una missione complicata: far crescere i Dragons più di quanto sia riuscito a fare Bernard Jackman fino allo scorso inverno. I giocatori di qualità non mancherebbero, ma i nazionali gallesi (Hill, Wainwright, Dee, Moriarty) saranno assenti per diverso tempo e la profondità potrebbe non essere quella sperata. Nel frattempo a Newport è arrivato Sam Davies, giocatore dal talento cristallino ma che non è esploso come ci si sarebbe atteso. I Dragons si augurano che ritrovi maggiore continuità.
Posizione 18/19: 6^ nella Conference B
Coach: Dean Ryan
Giocatore da seguire
: Taine Basham – Classe 1999, il numero 8 dell’ultima nazionale Under 20 gallese potrebbe diventare un punto fermo dei Dragons già da questa stagione. Giocatore completo e dalla forza fisica notevole, sarebbe stato già cercato da diversi club inglesi nei mesi scorsi.

Glasgow Warriors

La squadra di Dave Rennie riparte dalla finale casalinga persa contro Leinster senza una stella come Stuart Hogg. Gli scozzesi cercheranno di imporsi con il loro solito gioco spettacolare e a tutto campo, in cui Adam Hastings – quando tornerà – al solito dovrebbe ricoprire un ruolo centrale. L’obiettivo sarà senz’altro quello di dare nuovamente l’assalto al titolo, anche se in alcuni ruoli – all’estremo in primis – la coperta sembra essere un po’ corta. A dover fare la differenza, insomma, sarà soprattutto un coach esperto e navigato come Rennie.
Posizione 18/19: 1^ nella Conference A – Finalista
Coach: Dave Rennie
Giocatore da seguire
: Huw JonesHuw Jones non è andato al Mondiale. Sembrerebbe incredibile, eppure al momento dell’annuncio non è stata una notizia nemmeno così sorprendente. Il secondo centro ora ha l’opportunità di ritrovare nel club la forma migliore, per tornare a essere quel giocatore tanto apprezzato tra il 2017 e il 2018.ù

Leinster

La franchigia di Dublino è, come sempre in questi anni, l’unica vera grande favorita del torneo. Nessuno come i bi-campioni in carica ha una struttura così organizzata e una profondità di tale livello, capace di garantire agli uomini migliori (e spesso anche alle loro prime riserve) dei turni di riposo strategici e di non spremersi troppo. Il mercato in entrata è stato quasi nullo, perché al Leinster basta attingere alla loro Academy per rimpolpare la rosa con innesti di qualità. Al resto ci pensano Leo Cullen e Stuart Lancaster.
Posizione 18/19: 1^ nella Conference B – Campione
Coach: Leo Cullen, Stuart Lancaster
Giocatore da seguire
: Scott Penny – Non è un mistero che il Leinster utilizzi il Pro14 anche come campionato per far crescere i propri giovani. Uno di questi, che si è affacciato al torneo nella scorsa stagione, è Scott Penny, flanker classe 1999 di sicuro avvenire e di grandi qualità. Nell’ultimo Sei Nazioni Under 20 è stato uno dei trascinatori dell’Irlanda al Grande Slam.

Ospreys

La stagione degli Ospreys, dopo le tribolazioni della scorsa primavera sulla possibile fusione con gli Scarlets, non è partita benissimo visto l’infortunio a Gareth Anscombe, arrivato dai Cardiff Blues. A Swansea non mancano le stelle, soprattutto nel pack, ma la voragine che si è aperta in mediana potrebbe creare problemi. L’ossatura rimane comunque importante, ma Allen Clarke dovrà anche lanciare diversi giovani inseriti dall’Academy. Raggiungere i playoff potrebbe rivelarsi piuttosto complicato.
Posizione 18/19: 4^ nella Conference A
Coach: Allen Clarke
Giocatore da seguire
: Scott Otten – Con l’addio di Scott Baldwin, titolare inamovibile nel ruolo di tallonatore, la pesante eredità della maglia numero 2 dovrebbe essere passata sulle spalle di Otten, classe 1994 prodotto dell’Academy locale. Avrà senz’altro delle importanti responsabilità.

Ulster

Sarà la prima stagione senza capitan Rory Best, innanzitutto. I nordirlandesi arrivano all’inizio del nuovo anno con tante aspettative, anche se qualche infortunio di troppo ha privato McFarland di giocatori come Addison e Coetzee che avrebbero potuto fare la differenza in questo periodo. A Belfast comunque si può essere ottimisti per quanto dimostrato lo scorso anno. Dal mercato sono arrivati due profili interessanti come Sam Carter dai Brumbies, che ha irrobustito il pack in seconda linea, e Matt Faddes dagli Highlanders.
Posizione 18/19: 2^ nella Conference B – Semifinalisti
Coach: Dan McFarland
Giocatore da seguire
: Jack McGrath Dopo Jordi Murphy un anno fa, anche Jack McGrath è partito da Dublino per andare a cercare più spazio a Belfast. Sarà con tutta probabilità il pilone sinistro titolare e porterà esperienza e qualità in prima linea, sia in mischia chiusa sia in campo aperto.

Zebre 

Lo scorso anno i ducali hanno proseguito nella filosofia di gioco sul percorso iniziato da Bradley nel 2017/2018, perdendo però gradualmente efficacia e concludendo mestamente all’ultimo posto in classifica. Con la nuova stagione i princìpi di gioco non cambieranno, ma le Zebre dovranno cercare nuove soluzioni a livello tattico per tornare a essere una spina nel fianco per le difese avversarie. Il mercato è stato oculato: bisognava inserire innanzitutto muscoli e competenze nel pack ed è stato fatto con Bigi, Tarus, Kearney e Nagle, oltre ad allungare la rosa numericamente. L’obiettivo, come di consueto, sarà soprattutto quello di far crescere nel miglior contesto possibile i tanti giovani della rosa.
Posizione 18/19: 7^ nella Conference A
Coach: Michael Bradley
Giocatore da seguire
: Marcello Violi  Quando tornerà, presumibilmente dopo la sosta di ottobre, il mediano di mischia nocetano avrà parecchi sassolini da togliersi dalle scarpe dopo il doppio infortunio alla spalla. Ci sono pochi dubbi sul fatto che, come potenziale, si tratti del miglior mediano di mischia italiano, ma dovrà tornare a dimostrarlo.

– Leggi anche: la profondità delle Zebre 2019/2020

 


 

CONFERENCE B

Benetton Rugby

Dopo lo storico traguardo dei quarti di finale raggiunti la scorsa primavera, il Benetton non dovrà soffrire di vertigini nel porsi gli obiettivi per il 2019/2020. I movimenti in entrata e in uscita sono stati ridotti al minimo (con delle scommesse come Trussardi e Sarto), perché il gruppo creato nell’ultimo anno è solido e talentuoso e va fatto crescere ancora dallo staff tecnico, lavorando specie in attacco su quei dettagli che possono essere limati. Nonostante i tanti nazionali, inoltre, la profondità della rosa inoltre non è troppo in discussione tranne che per il ruolo di pilone destro, dove si farà ricorso ai permit player. Ripetere la grande impresa dello scorso anno non può che essere l’obiettivo stagionale, anche perché questo Benetton ormai non può avere più timore di nessuno.
Posizione 18/19: 3^ nella Conference B – Playoff
Coach: Kieran Crowley
Giocatore da seguire
: Marco Lazzaroni – In seconda e terza linea il suo apporto sarà molto prezioso soprattutto a inizio stagione, dove dovrebbe avere una maglia da titolare garantita o quasi. Il friulano a 24 anni è già un veterano di questa squadra ed è cresciuto insieme al club nell’ultimo anno, diventando un giocatore di grande intensità e di potenza fisica. Un’arma preziosa per lo staff tecnico.

– Leggi anche: la profondità del Benetton 2019/2020

Cardiff Blues

La prima stagione di John Mulvihill sulla panchina dei Blues è stata incostante e si è conclusa alla fine con più sconfitte che vittorie, oltre che con un 5° posto nella Conference. Non si tratta però di una squadra mediocre, visto che il talento e la qualità soprattutto in attacco abbonda (e sono arrivati nel frattempo Josh Adams e Hallam Amos), mentre il coach australiano dovrà sistemare soprattutto la fase difensiva e la tenuta sugli 80 minuti. È comunque in corsa per i playoff.
Posizione 18/19: 5^ nella Conference A
Coach: John Mulvihill
Giocatore da seguire
: Jarrod Evans – Potrebbe essere solo una questione di tempo prima che Evans entri in pianta stabile nella nazionale gallese, ma a 23 anni l’apertura dei Blues ha comunque tutta la carriera davanti. Parliamo comunque di un giocatore molto abile in cabina di regia e bravo a tenere i ritmi alti, che ha già sfiorato la convocazione alla Rugby World Cup 2019.

Connacht

Dopo una stagione deludente, Andy Friend ha rimesso in carreggiata il Connacht e ha reso la squadra di Galway molto interessante, soprattutto per come sa interpretare i contrattacchi e in generale le situazioni di gioco rotto, in cui le qualità delle terze linee e del reparto dei trequarti spiccano su tutti. Il mercato è stato oculato e nessuno dei giocatori migliori dello scorso anno è andato via. Kieran Marmion e Jack Carty, in mediana, formano una coppia che sarebbe invidiata da molti.
Posizione 18/19: 3^ nella Conference A – Playoff
Coach: Andy Friend
Giocatore da seguire
: Jarrad Butler – Il capitano del Connacht si è adattato splendidamente al piano di gioco di Andy Friend, dopo una prima stagione più complicata. L’australiano ha dimostrato grande continuità e consistenza in terza linea, mettendo in mostra anche tutte le sue qualità palla in mano. Sarà ancora la pietra angolare della squadra.

Edimburgo

Il mercato della franchigia scozzese è stato uno dei più interessanti del Pro14, come facevamo notare già a fine giugno. Richard Cockerill ha a sua disposizione una squadra con buona profondità in tutti i ruoli, grazie alla quale potrà sopperire alle tante assenze che ci saranno nei periodi internazionali. Il tecnico inglese dovrà dare maggiore soluzioni all’attacco, che all’infuori di Dragons, Kings e Zebre è stato il meno prolifico dello scorso anno. Il potenziale e i giocatori di qualità non mancano di certo, in ogni caso.
Posizione 18/19: 5^ nella Conference B
Coach: Richard Cockerill
Giocatore da seguire: Pierre Schoeman 
– Il pilone sudafricano in una sola stagione è già diventato una sorta di beniamino a Edimburgo, dove ha vinto il premio di miglior giocatore per il 2018/2019. Forte in mischia, brutale in campo aperto. È facile prevedere che sarà ancora uno dei grandi trascinatori del pack nei prossimi mesi, in attesa (tra un paio d’anni) di vederlo in maglia scozzese.

Kings

È stata un’altra estate molto complicata per la franchigia sudafricana, reduce da due anni tremendamente complicati e senza più Deon Davids in panchina. Al suo posto ci sarà Robbi Kempson, ma ad interim, perché il processo di reclutamento aperto con un post su Facebook per un nuovo head coach non è andato a buon fine. Intanto, la rosa è stata rivoluzionata come al solito, con tanti volti nuovi e addii pesanti come quelli di van Schalkwyk, Willemse e Berton Klaasen. I sudafricani proveranno a proporre il solito gioco coraggioso e a tratti spregiudicato, ma difficilmente miglioreranno la propria condizione.
Posizione 18/19: 7^ nella Conference B
Coach: Robbi Kempson
Giocatore da seguire: Demetri Catrakilis 
– Catrakilis non ha avuto dei periodi fortunati ultimamente, con un grave infortunio piuttosto grave alla gola dopo un placcaggio durante la sua esperienza agli Harlequins, ma ai Kings può ritrovare continuità e stabilità. La maglia numero 10 sarà sua e, con un ruolo da protagonista, potrà far vedere nuovamente il suo talento e la sua costanza di rendimento dalla piazzola.

Munster

Il Munster è uscito in semifinali per due anni consecutivi per mano del Leinster, a dimostrazione di come la Red Army non sia mai riuscita a fare quel deciso passo in avanti per giocarsi qualche titolo sotto la gestione di van Graan. Il Munster è una squadra solida e ruvida, abile nel gioco sporco, ma pecca soprattutto in creatività e pericolosità in fase offensiva quando l’avversario riesce a contrapporre una buona fisicità. A Stephen Larkham, nuovo tecnico per l’attacco, il compito di cambiare le cose, per una squadra che è sostanzialmente rimasta la stessa.
Posizione 18/19: 2^ nella Conference A – Semifinalisti
Coach: Robbi Kempson
Giocatore da seguire:
Dan Goggin – La scorsa stagione è stata quella della consapevolezza per Goggin, che è stato titolare in 12 partite della Red Army in campionato. Classe 1996, Goggin è un centro con doti fisiche ed esplosività importanti, che sa usare bene la sua potenza di fuoco. Dovrà ancora lavorare per diventare un giocatore completo, ma le basi ci sono.

Scarlets

L’ultima stagione di Wayne Pivac alla guida degli Scarlets non è stata all’altezza delle precedenti, e ora toccherà a un altro neozelandese – Brad Mooar, ex assistente ai Crusaders – cercare di riportare la squadra di Llanelli almeno ai playoff. Nei periodi internazionali i gallesi potrebbero dover fare i conti con una rosa non così profonda qualitativamente (anche per questo sono arrivati Ryan Lamb e Juandre Kruger per il periodo della RWC), ma nel complesso le potenzialità della franchigia sono davvero importanti. Molto dipenderà da come e quanto tempo impiegherà Mooar nel riuscire a prendere in mano la squadra.
Posizione 18/19: 4^ nella Conference B
Coach: Brad Mooar
Giocatore da seguire: Sam Lousi 
– Per la filosofia degli Scarlets degli ultimi anni, il seconda linea tongano potrebbe essere l’innesto ideale in seconda linea. L’ex Hurricanes è un giocatore che sa combinare potenza fisica e tecnica individuale, essendo dotato di ottime mani, per cui non dovrebbe avere problemi ad adattarsi al suo nuovo contesto.

Daniele Pansardi

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