Per il giocatore questa decisione non è da interpretare come un’ammissione di colpa. Non sono escluse altre azioni legali
Israel Folau non farà ricorso in appello per il suo licenziamento
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Super Rugby Pacific: continua il duello ravvicinato tra Hurricanes e Blues
Una solo punto separa le due neozelandesi, al comando del campionato: tutti i risultati e gli highlights dell'11esimo turno
Super Rugby: il debutto di Leigh Halfpenny con i Crusaders
L'estremo gallese ha giocato 43' nella sconfitta con i Reds
Super Rugby: ancora Tim Ryan, la nuova stellina del rugby australiano
Dopo la tripletta all'esordio da titolare dello scorso weekend, l'ala dei Reds si conferma con una doppietta sui Crusaders
Leigh Halfpenny più forte degli infortuni, pronto al debutto in Super Rugby Pacific
L'estremo gallese è stato inserito nel XV titolare dei Crusaders che sfidano i Reds
Sudafrica: Siya Kolisi potrebbe rimanere capitano degli Springboks
Il giocatore e il suo club starebbero pensando ad un accordo. Mentre Erasmus vuole più giovani all'interno del suo roster
All Blacks: Scott Robertson si affida ai ‘suoi’ Crusaders per ampliare le opzioni in mediana
Il coach dei tuttineri deve pensare a nuove soluzioni in vista dei test match estivi
Inutile fare ricorso: contro gli psicoreati orwelliani non c’è buon senso che tenga.
Passerà anche la dittatura del politicamente corretto. Io sto con Folau e con la libertà di pensiero e di opinione. Resistere. Resistere. Resistere.
Nessuno gli impedisce di pensare e dire quello che vuole (anche se predicare odio da qualche parte è pure reato): è stato licenziato, mica arrestato, tornate in contatto con la realtà per favore. Che poi voglio vedere se invece predicasse odio verso gli italiani che devono andare tutti all’inferno…
Nel contratto, immagino fosse scritto in chiaro quello che è il codice di condotta (giusto o sbagliato non è questo il merito della questione) che la federazione richiede, ma lui lo ha firmato ugualmente. Non avendolo rispettato, ora ne paga le conseguenze.
beh non non sappiamo cosa c’era scritto nel contratto.
DIMOSTRAZIONE DI GRANDE UOMO PRIMA CHE GRANDE GIOCATORE, ANTEPONE IL PROPRIO CREDO ALLA FAMA ED AI GUADAGNI
il suo credo non dice di amare il proprio prossimo come sè stessi?
Infatti, mica dice che li odia…li avvisa che, secondo la sua interpretazione delle scritture, andranno all’inferno.
Secondo me in Australia hanno reagito così perchè hanno un nervo scoperto dal punto di vista sociale per quanto riguarda razzismo, omofobia, ecc…
Allora non avrebbe dovuto firmare il contratto dall’inizio, dato che non credo l’ARU abbia tenuto nascosto il codice di condotta richiesto. E comunque mi sembra una situazione di dimostrazione di fede a seconda delle esigenze, dato che il libro che tanto lo guida la vita di Folau recita: “Non vi farete incisioni nella carne, né vi farete tatuaggi addosso, io sono il Signore. – Levitico 19:28 -” come la mettiamo con la coerenza?
allo stesso modo la federazione australiana non doveva proporgli il contratto, dato che sapeva benissimo come la pensa (e anche tutto il mosno di ovalia). Oppure se stava zitto tutto andava bene. Questa si chiama ipocrisia a casa mia.
E lui il suo pensiero lo può esprimere quando e dove vuole. Poi logicamente ne paga le conseguenze, ma io credo che non finirà qui il discorso e che la federazione dovra spellare alcuni milioni a Folau.
Discorso diverso se Folau non avesse mai espresso quelle ipinioni.
vero anche questo, però la federazione ha il dovere di proporre un contratto a Folau, che proprio pippa non è. Però al momento della discussione, immagino che quelli dell’ARU abbiano fatto presente al giocatore quali fossero le condizioni comportamentali da tenere per rappresentare il paese nel rugby, che non significa solo commenti contro questo o quello ma anche ad esempio fare risse perchè ubriaco marcio, tute cose che avrebbero potuto comportare provvedimenti da parte del contrattante verso il contrattato. Per questo dico che avrebbe potuto rifiutare il contratto visti i paletti posti, secondo la sua opinione, a limitarne la libertà
Non mi sembra che in questo caso si stia discutendo della coerenza di una persona, ma di dove puo’ arrivare il suo diritto o meno di dire quello che *lui* ritiene essere giusto, anche se e’ parecchio diverso dal sentire comune.
Sicuramente ci devono essere dei limiti (esempio a caso: non incitare alla violenza), ma dove e’ giusto porli? Il datore di lavoro ha il diritto di porre dei limiti sua sponte, anche quando non stai lavorando per lui?
L’ARU ha il monopolio dei contratti in Australia, non e’ che Folau poteva scegliere un altro contratto per giocare in nazionale: o quello o niente.
4 milioni di dollari (australiani suppongo) per 3 anni sono un po’ tanti per le nostre squadre,con quei soldi facciamo la terza franchigia 😉
Folau ha detto delle gran stupidaggini e pure offensive per molte categorie; se decide di fare proselitismo con i social media lo faccia pure, ma da privato cittadino e non con i soldi dei contribuenti. Peccato perché è probabilmente il giocatore più elegante della sua generazione. Prendersela con gli ubriaconi poi vuol dire prendersela con il rugby…
Non ho capito a cosa ti riferisci: dici che paga la connessione ad internet con i soldi dei contribuenti e dunque, eccetera eccetera?
Mi sembra che il suo proselitismo sia stato fatto come libero cittadino nel suo tempo libero, non dal campo, e non dicendo: “sono un nazionale di rugby e quindi credimi se ti dico che…”
Certe opinioni di Folau su omosessuali, adulteri, ubriaconi, sono (per me) francamente ridicole e basate sulla superstizione, prima ancora che inaccettabili, ma nessuno dovrebbe tentare di impedirgli di esprimerle visto che queste opinioni le ha espresse come Israel Folau e non come 15 dell’Australia (che fa la sua bella differenza) arrivando non solo a minacciarlo di licenziamento ma addirittura a cacciarlo. Folau è un campione, non ha presumibilmente problemi di soldi e non avrà alcun problema a trovare un ingaggio che possa dargli soddisfazione.
Ma mettiamo il caso che si stia parlando, che so, di un turnista in una cartiera (id est operaio) che sulla sua personale pagina di facebook si sia messo a vaneggiare di inferno per gli adulteri, omosex ed altre baggiante del genere, mentre sul lavoro non solo è irreprensibile con superiori e colleghi ma anche uno dei più produttivi. Mettiamo che il padrone di quella cartiera sia un c0gli0n€ che non guarda ai suoi interessi e sia pure un ipocrita bacchettone (per inciso il mondo è pieno digente del genere) e decida di cacciarlo per le sue idee espresse come privato cittadino e non come impiegato della fabbrica X facendo un danno prima a se stesso e poi al suo operaio.
Bene (ovvero male), questa persona cacciata avrebbe, presumibilmente, problemi di soldi e non è detto che potrebbe riuscire a trovare un altro lavoro in un periodo di tempo accettabile, così da trovarsi privo di reddito ed andare incontro a gravi difficoltà.
Si fa presto a condannare uno per le sue idee ma se sei Folau te ne sbatti e alla fine caschi in piedi, se sei un bischero qualunque te la prendi in quel posto…
Occhio che in queste cose si sa come si comincia ma non come si finisce (in genere maluccio anzi che no).
Dipende. Se l’operaio nel contratto di assunzione ha scritto che non dirà certe cose, si attacca al tram e spinge. Qua mi sembra che qualcuno (sto rispondendo a te perché sei l’ultimo e non ho.voglia di scrivere la stessa cosa a tutti, non prenderla sul personale) non si renda conto che nessuno impedisce a Folau di dire quello che vuole. Lo stanno licenziando perché ha infranto un contratto, dopo essere stato avvertito più volte. Se poi contiamo che quel contratto è pagato coi soldi della federazione, quindi in pratica pubblici, la cosa è doppiamente vergognosa. Nessuno sta ledendo i dirotto di folau, né gli impedisce di giocare a rugby. Come amatore o con un nuovo contratto
Da quello che hai scritto si potrebbe desumere che un datore di lavoro potrebbe scrivere quello che vuole sui suoi contratti, mentre la legge dello stato viene prima.
A parte che noi non sappiamo cosa c’era scritto nel contratto, bisogna poi vedere se è legalmente possibile dire che uno a titolo privato non può esprimere le proprie idee.
Ed è molto diverso da scriverlo nel contratto o dirglielo di parola. Ho letto da più parti che la federazione o chi per essa ha detto di aver avvertito più volte Folau di non esagerare (che come sappiamo è un limite soggettivo), ma non mi pare di aver letto che abbia infranto il contratto. Il suo come giocatore lo ha fatto ed è per quello che è pagato.
Ma guarda, cosa ci sia scritto esattamente nel contratto di Folau non credo sia stato reso noto e quindi stiamo parlando, per dire così, di “massimi sistemi” o per meglio dire a livello teorico. In ogni caso in Italia se un contratto contiene delle clausole che sono contrarie alle leggi dello Stato italiano ( ed arrivare alla rottura perché uno dei contraenti ha espresso a livello personale delle opinioni mi pare un tantinello illegale) il contratto stesso è nullo in tutto o in parte, non so in Australia ma ad occhio, essendo uno Stato di diritto anglosassone, dovrebbe valere la stessa cosa. E credo che valga così un po’ dovunque, se no le leggi di uno Stato, qualunque esso sia, non varrebbero un fico secco.