Italia, O’Shea: “Il rugby italiano non sarà perdente”

In un’intervista a Tuttosport, il CT azzurro rinnova il suo ottimismo per il futuro

COMMENTI DEI LETTORI
  1. gian 14 Febbraio 2019, 16:58

    quella del treno non è nuova, ma la prima volta deve essere stata una bella stampata, perché, in effetti, era il treno 😀
    scherzi a parte, che non dica nomi dell’U20 ci può anche stare, per quanto se intravede dei talenti cristallini, un paio di nomi potrebbe anche farli, e della nostra generazione di fenomeni, ovvero le due squadre arrivate 8′ ai mondiali in maniera completamente diversa, ma non demeritando, anzi, lasciando pure qualche rimpianto, non c’è nessuno degno del salto di qualità?
    vorrei vedere l’articolo completo, questi stralci non mi convincono per niente (e, comunque, il non dare il massimo in campo, non vuol dire che i ragazzi o lo staff, agiscano senzientemente all’80% delle loro capacità, ma che troppe volte li si è visti entrare senza quella foga agonistica che ti serve a fare emergere quel 20% che neanche pensi di avere)

    • gian 14 Febbraio 2019, 17:05

      dimenticavo, interessantissimo lo spunto sul rugby elitario, bisognerebbe da metterci su una campagna ogni volta che gli anglosassoni aprono bocca sui fatti degli altri

  2. narodnik 14 Febbraio 2019, 17:03

    gesu’ quanto parla..

    • gian 14 Febbraio 2019, 17:07

      tuttosport parlerà di rugby una volta ogni 6 scudetti dell’inter, vuoi anche dirgli: “no, grazie”, per carità, che è la cosa che fa meglio, soprattutto per il popolo bue, con tutto il rispetto per i buoi

      • aries 14 Febbraio 2019, 17:22

        Quoto il rispetto per i bovini! Anche quelli castrati!

      • Marte_ 14 Febbraio 2019, 17:29

        Avevano una pagina vuota fra la querelle Icardi e le anticipazioni della conferenza di Allegri.

      • narodnik 14 Febbraio 2019, 18:07

        forse l obiettivo era dare un po’ di animo in questo periodo di stadi desolati,per me non e’ producente,parla parla ma perde perde,serve una vittoria,non ci credo manco per niente,ma contro la francia varrebbe piu’ di 4 anni di sue interviste ripetitive e noiose.

        • gian 14 Febbraio 2019, 18:20

          su questo non ci piove, un anno di successi e sconfitte onorevoli con le grandi farebbe meglio di 30 anni di ciacole, ma viste certe bordate che calmi le acque per chi è esterno, male non fa

  3. Marte_ 14 Febbraio 2019, 17:26
  4. insidecenter 14 Febbraio 2019, 17:29

    Cosa deve dire pover’uomo!! Lui fa con cosa gli danno!

    • roberto43 14 Febbraio 2019, 17:44

      ti straquoto

    • Jager 14 Febbraio 2019, 20:48

      E su questo non ci piove ! Magari qualcuno altro potrebbe fare un po’ meglio , ma certamente non miracoli , quelli si dice li faceva uno solo e lo hanno anche crocifisdo quindi non so se conviene .

    • Nuvole! 15 Febbraio 2019, 04:27

      Come tutti!

  5. aries 14 Febbraio 2019, 17:29

    Ma chi rilascia per il turno di pro14 piuttosto?!

  6. Parvus 14 Febbraio 2019, 17:46

    cos per favore tieni duro e fatti dare dal dott. gavazzi più staff.
    moltissimi sono con te, soprattutto quelli che hanno giocato e o allenato.

    • TheTexanProp 14 Febbraio 2019, 18:34

      CoS ha una bella gatta da pelare: un sistema rugby italiano da cambiare, sotto grande pressione mediatica e non e deve lottare con una federazione impantanata nella mediocrità da 20 anni ma che fa la splendida splendente adeguandosi alle necessità del rugby odierno. Non sarà un grandissimo coach, anche la ho dubbi perché dipende molto da che materiale hai in mano, ma a mio parere sta lavorando bene sul sistema, conoscendo limiti derivati da federazione e organizzazione.
      Saranno rose, ma tra parecchio tempo mi sa.

  7. xnebiax 14 Febbraio 2019, 17:54

    Scrivo qui perché è un ragionamento che si ricollega alla nazionale e a quel fatidico “mettere da parte l’ego” in una intervista ad O’Shea:
    Andy Vilk ha dovuto annullare un raduno perché i club di Top12 non hanno rilasciato i giocatori in vista della giornata di questo fine settimana. Secondo me questo significa che in Italia, al contrario della Nuova Zelanda e dell’Irlanda, il rugby non è tutto incentrato sulle nazionali. Ci serve invece avere un sistema neozelandese: tutto in funzione della nazionale. Una cosa fondamentale che fanno le franchigie neozelandesi di Super Rugby è che a fine stagione gli staff si ritrovano e si rivelano a vicenda strategie, tattiche, giocate, metodi di allenamento. Succederà mai in Italia una cosa simile? No. Ci servirebbe per migliorare? Tantissimo!
    Le prime squadre seniores e i loro risultati sono troppo importanti, ed è un male. Troppi i premi economici per chi fa bene in Top12, e troppo insignificanti i premi economici per le squadre U18 e U16. Servono incentivi per spingere le società a dedicarsi al vivaio. Se tutte le società fossero come Valsugana e Capitolina molti problemi sarebbero risolti. Quindi bisogna cambiare gli incentivi, togliere quasi completamente i premi dal Top12, ridurre gli stranieri da 4 a 2, dare grandi premi per le under performanti e formare dirigenti e tecnici in modo che sappiano come implementare nel loro club le strutture e strategie per la formazione dei giocatori.
    Una situazione in cui i club si rifiutato di rilasciare dei giocatori per un raduno di una selezione nazionale è sintomatico di un rugby ancora troppo egoistico e campanilistico, anche (ma non solo) per colpa dei premi alle 4 che raggiungono i play off.

    • Camoto 14 Febbraio 2019, 18:19

      Ciao @xnebiax, senza polemica, ti ho risposto nell’articolo delle convocazioni seven.

    • gian 14 Febbraio 2019, 18:26

      tutte cose giustissime, ma un piccolo appunto, prima di buttare la croce addosso alla fir o alle società o ad entrambe in maniera più o meno pesante, sarebbe il caso di sapere chi e perché si è messo di traverso, sai se è stata una o due società perché gli stancavano i giocatori, è una cosa, sono state 7/8 è un’altra, sono state 2 perché non gli sono state date garanzie, un’altra ancora, con responsabilità ben diverse, perché ok tutto, ma se è vero che il bene comune dovrebbe essere ben più importante del bene del singolo, è anche vero non puoi neanche chiedere alla gente di mettersi a 90 giusto per il gusto di farlo…

    • insidecenter 14 Febbraio 2019, 21:48

      Scusa tu parli di sistemi che usano in nazioni dove si respira rugby ad ogni angolo, come puoi far certi paragoni con la nostra Italia!! Ma nemmeno fra 12 mila secoli potremmo mai avete una cultura rugbystica come NZ o simili! Qua è già grassa se c’è questo accrocchio di sistema, siamo a livello dopolavoristico come sistema al loro confronti!! Mio pensiero nacturaly!!

    • Nuvole! 15 Febbraio 2019, 04:29

      Va tutto bene, ma allora dobbiamo avere bilanci / sponsor federali anche per i club, perché nessuno piú fará da sponsor per un club a queste condizioni.

    • Parvus 15 Febbraio 2019, 08:13

      xne mi permetto di dirti solo questo e te lo dico da allenatore non da appasionato.
      allora se vuoi incentivare il sistema under 16-18, devi avere già la cultura sportiva nei club e nelle figure che poi andranno ad allenare e o a dirigere ecc…., perché se non c’é cultura e rispetto dell’adolescente, ci sarà una corsa a ipermaturare in fretta il ragazzo e soprattutto senza scrupoli.
      come ci siamo detti già in passati post…., cos dovrebbe passare ad una più opportuna carica, quella di dor, lasciare il suo posto per esempio ad uno come l’allenatore del treviso, e avere il supporto politico da parte della federazione di poter cambiare piano piano questa federazione.
      ti ricordo che nella ginnastica artistica le bambine che oltrepassano la soglia dei 14-16 anni poi vengono scartate…, e questo è uno dei mali di un’altra federazione che ha abassato notevolmente la soglia effettiva dell’atleta che produce.
      quindi formazione per gli allenatori, formazione per i dirigenti, come spieghi bene te, togliere o ridurre piano piano gli emulomenti alla squadre senior…., e incentivare con una filosofia nuova le under 16-18 ecc….
      non ultimo ti vorrei ricordare che la filosofia della formazione in nuova zelanda prevede una grande preparazione tecnica nelle fasce sopra indicate delle under , mentre da noi come ben sai, siamo a sviluppare come principale obiettivo il fisico.

      ti saluto sempre cordialmente e complimenti vivissimi per le tue lucidissme riflessioni.

  8. deegan 14 Febbraio 2019, 18:33

    “Il rugby italiano non sarà perdente”……..un po di buon Umore non guasta mai….
    mi accontetterei di ” un POCO VINCENTE”

  9. giomarch 14 Febbraio 2019, 19:42

    Ennesima intervista dove l’aria fritta è raccontata a mo di parabola…
    Il bello è che se mai gli fosse posta una domanda seria su argomenti chiari a tutti, cos, a mio parere, avrebbe la competenza e gli attributi per argomentare e farci vedere finalmente quale è la sua visione, se diverge o meno dalle linee guida federali ecc ecc… sto ct/dor avrà delle opinioni su quanto gli succede attorno diverse dal fatto che in una generazione ha intravisto talento in 10giocatori… 1giornalista , me ne basta uno..

  10. aries 14 Febbraio 2019, 19:55
    • aries 14 Febbraio 2019, 20:06

      OT ma il video me lo ha ricordato inevitabilmente, che fine ha fatto il mitico James Brown, quello delle Zebre ovviamente, la seconda super funk arrivata qualche mese fa?

  11. Jager 14 Febbraio 2019, 20:43

    Speriamo di rimanere a lungo nel 6N , ma oggettivamente parlare di un ritorno al 5N non mi sembra una cosa così scandalosa alla luce dei nostri risultati da quando vi partecipiamo . Non è con le sfide “ impossibili “ che si riduce il divario tra le squadre di seconda fascia e le grandi . Come ho già detto altre volte il giusto contesto per l’ Italia in questo momento sarebbe un “fantatorneo” con : Georgia , Isolane , Jpn e USA .

    • Giambo 14 Febbraio 2019, 22:34

      Il punto sarebbe un altro: tornare al 5N lancerebbe un messaggio tremendo a tutte le realtà emergenti: è inutile tentare, tanto il gap con le storiche non si colmerà mai. Significherebbe cristallizzare il sistema, cosa che WR non vuole, visto che sono anni che sbandierano di esportare il rugby in nuove realtà. Molto più semplice che alla lunga chiedano un allargamento a 7, oppure un sistema promozioni/retrocessioni.

      • Jager 15 Febbraio 2019, 13:21

        Giustamente WR deve cercare di sviluppare il gioco in più paesi possibili ( mercato ) , ma non credo che la strada giusta sia con le sfide “impari” . Attualmente il livello del 6N non si adegua all’ Italia o ad altre nazioni tier2 . Giusto non cristallizzare il sistema , ma occorre trovare una soluzione diversa da questa , l’ Italia alla fine di tutto non è stata in grado di rimanere agganciata al treno , non c’è stata una politica di sviluppo solo per il fatto di giocare con i migliori la cosa non avviene per osmosi. Poi ripeto spero che l’ Italia rimanga a lungo nel torneo , ma onestamente non c’è lo meritiamo.

  12. mic.vit 14 Febbraio 2019, 21:40

    si ma…il ritorno al 6 nazioni a chi gioverebbe? o ci sostituiscono…ma non vedo con chi visto che l’unica papabile ha dimostrato contro di noi di non saper andare oltre la seconda fase o è solo un modo per percularci da parte della stampa straniera…che poi rilasciare un intervista di rugby su di un giornale che per pagine 39 e tre quarti su 40 parla di pallone sferdiomaialeico è tutto dire…

    • LiukMarc 14 Febbraio 2019, 21:57

      O aspettano che gli Usa diventino competitivi, sperando succeda entro il 2024 (e con la cultura, soldi e potenziale che hanno, sai mai che ci provano). Ovviamente utopia (così come pensare al Saf)

    • Giambo 14 Febbraio 2019, 22:39

      In Europa ora come ora non esiste nessuno meglio di noi fuori dal 6N. O provano qualche soluzione fantasiosa (tipo SudAfrica o USA) oppure tengono questo format.

      • Jager 15 Febbraio 2019, 13:10

        Se fanno a meno di noi , secondo me si ritornerebbe ad un 5N . Altre ipotesi o sono difficili sa gestire logisticamente o non realistiche .

      • Maggicopinti 15 Febbraio 2019, 16:36

        Le uniche soluzioni sportivamente (ripeto, sportivamente) credibili sono sudafrica e argentina. L’argentina è poco appetibile economicamente, ma porta grandi numeri e la simpatia del mondo ispanofono (inclusa la Spagna; e se non fosse perché sostituirebbero l’Italia, anche noi ci metteremmo a tifare Argentina in un 6N con loro dentro).
        Il sudafrica ha il vantaggio di avere lo stesso fuso orario, e a me pare evidente che loro vogliano sganciarsi dalla coppia AUS/NZ, e agganciarsi al treno europeo.

        • Jager 15 Febbraio 2019, 17:20

          Sportivamente credibili , però logisticamente incasinate .

  13. Dvd 15 Febbraio 2019, 00:21

    Quando una nuova nazione entra in un torneo, potrebbe anche fare bene, se non fosse per l’entusiasmo che ci mette e per la poca conoscenza che gli altri team hanno dello stesso, ma dopo un po’ se non c’è una struttura sportiva dietro la realtà si presenta per quello che veramente è, questo credo che si possa attribuire all’Italia nel 6N!! La sfortuna di OS è stata anche l’introduzione del sistema di punteggio degli attuali tornei, nel 6N che di fondo ha inasprito la competitività dei partecipanti, questo per dire che prima bastavano le vittorie, invece ora, oltre alla differenza punti (punti segnati), contano anche i punti assegnati dalle vittorie con bonus.

  14. madmax 15 Febbraio 2019, 08:11

    Sono andato a rivedermi la formazione del famoso Italia All Blacks di San Siro del 2009 (6-20). Mi sembra come semplicemente il talento (oriundo e locale) sia molto più basso (o più vecchio). Cosa potrebbe fare di più COS con quanto si trova tra le mani?
    Italia: L McLean; K Robertson, G Canale, G Garcia, Mirco Bergamasco; C Gower, T Tebaldi (S Picone 61); S Perugini (I Rouyet 58), L Ghiraldini (F Ongaro 68), M Castrogiovanni (Perugini 63), C del Fava (J Sole 58), Q Geldenhuys, A Zanni (S Favaro 66), Mauro Bergamasco, S Parisse (capt).

  15. fabiogenova 15 Febbraio 2019, 12:21

    Solo io ho avuto la sensazione che questo, tra le righe, sia il primo discorso da ex ct?

  16. demon1981 15 Febbraio 2019, 13:05

    Ma quanti anni ci vogliono per cambiare questo benedetto approccio al gioco, Sig. COS?
    No perché in questi 3 anni proprio di gioco non se n’è visto per niente!!!
    Bah….
    Poi, nell’intervista parla di giocatori di livello nelle under 20 e ci ritroviamo ancora Parisse (36 anni) titolare inamovibile…?
    Non so, proprio non riesco a capire ma dato i risultati che stiamo ottenendo non sarebbe meglio dare spazio ai più giovani, anche perché sicuramente al livello attitudinale avranno approggio al cosiddetto gioco moderno sicuramente migliore ( vedesi Ruzza/Minozzi/Polledri).

  17. Giovanni 15 Febbraio 2019, 13:35

    Conor O’Speaker

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