Women’s Sevens World Series: le Black Ferns dettano legge a Glendale

Per Woodman e compagne arriva la 33esima vittoria consecutiva in gare ufficiali. Bene gli States, tracollo Australia.

Black Ferns Sevens Portia Woodman vs Canada in Glendale Colorado USA ph. World Rugby

ph. World Rugby

Le Series femminili 2018-2019 ripartono con un monocolore tuttonero. Le Black Ferns neozelandesi, alla 33esima vittoria consecutiva in gare ufficiali, si aggiudicano anche la prima tappa del circuito a sette mondiale a Glendale (USA) arrivando senza troppe difficoltà in finale e battendo nell’ultimo match le padrone di casa statunitensi.
Proprio gli Stati Uniti, però, rappresentano la sorpresa di questo esordio di stagione. Tra le montagne del Colorado, il VII a stelle e strisce elimina ai Quarti le campionesse in carica australiane e, in semifinale, la più quotata Francia, impedendole così un remake della finalissima della Coppa del Mondo di luglio.

I gironi del sabato non riservano variazioni rispetto ai pronostici: avanti tutte le “Big”, con Nuova Zelanda, Australia e Canada a punteggio pieno.
Ai Quarti la prima eliminazione-choc, quella appunto dell’Australia per mano degli States. Un brutto inizio di campionato per le Aussies, che chiudono poi la tappa al quinto posto, raccogliendo solo 12 punti e accusandone già otto di distacco dalle “rivali di sempre” tuttonere. Un gap che non sarà facile colmare e che mette da subito in salita la stagione delle campionesse in carica.
Stati Uniti sempre avanti e risultato finale (26-5) che non lascia spazio a recriminazioni per le australiane, prive questo weekend della loro “stella” Emma Tonegato, ancora ferma dopo un’operazione estiva alla spalla.

Sempre ai Quarti, la Russia fa soffrire il Canada in una gara che si chiude con tre mete a testa. A fare la differenza è la maggior precisione nordamericana dalla piazzola: 21-17 il finale.
Nelle altre due partite, invece, passano in scioltezza le Black Ferns sull’Irlanda (34-7) e le francesi sull’Inghilterra (22-7).

In semifinale, le Maple Leafs canadesi provano a impensierire le neozelandesi, ma il divario in campo è ancora troppo. Non bastano così le tre mete firmate Farella, Greenshields e Benn a bloccare le Black Ferns, che vanno due volte a referto con Portia Woodman, quindi Baker e Goss. Perfetta Tyla Nathan-Wong in fase di trasformazione, per un 28-19 complessivo.

Tutta sul filo di lana, invece, la sfida tra Stati Uniti e Francia, forse la più emozionante gara di questa tappa d’esordio delle Series 2018-2019.
Americane due volte in vantaggio, sempre raggiunte dalle francesi nei minuti successivi. A pochi secondi dalla sirena finale, sul 14-14, Tremouliere porta in vantaggio le vice-campioni del mondo: finalissima a un passo per le transalpine, nonostante l’errore dalla piazzola.
Ma le padrone di casa non mollano e ci credono fino all’ultimo. Così, nel final play a oltre un minuto e mezzo dal termine dei 7’ regolamentari, Alena Olsen si invola all’ala, stacca in velocità la difesa francese e riesce a marcare sotto i pali la sua prima, fondamentale meta. Per Kelter la trasformazione è facile e gli States possono volare in finale per la quinta volta nella loro storia.

Il Sogno Americano si infrange però nella sfida per l’oro, di fronte alla corazzata di Wonder Woodman e compagne. Nicole Heavirland illude il pubblico di Glendale, andando in meta dopo meno di due minuti.
La reazione neozelandese non si fa attendere, proprio con Woodman, che in sessanta secondi ribalta il risultato. Goss va quindi in meta prima dell’intervallo, con una maestosa accelerata al termine di un attacco tuttonero molto ben orchestrato. Squadre a riposo sul 21-7.
Nella ripresa c’è solo spazio per altre due mete delle campionesse del mondo: ancora Woodman, ancora una volta dopo un’azione corale di classe; quindi Nizzle Williams, a chiudere il conto.
Al termine, il tabellone segna un 33-7 forse troppo pesante per gli Stati Uniti, ma sicuramente indice della supremazia della Nuova Zelanda in questa tappa d’avvio delle Series. Ruby Tui eletta “player of the final”, per merito del suo costante apporto al gioco delle Black Ferns.

Nella finale per il terzo posto è il Canada a imporsi nettamente sulla Francia, che accusa il colpo psicologico del mancato accesso alla finale (28-0); Australia quinta dopo un match sofferto (21-19) con un’Irlanda sempre più in crescita, trascinata dalla capitana Lucy Mulhall; Spagna che si aggiudica il Challenge Trophy ai danni di Fiji (20-14).

Dream Team di tappa composto da tre neozelandesi (Blyde, Brazier e Goss), due statunitensi (Kelter e Maher), dalla russa Seredina e dalla francese Amedee.
Le statistiche incoronano invece Portia Woodman, con 10 mete all’attivo in due giorni (e 195 in totale nelle Series), seguita da Maher e Seredina (7 mete a testa), Mikhaltsova e Blyde (6). In totale, nel weekend, sono state messe a segno 218 mete, per un totale di 1.364 punti segnati. Da segnalare, inoltre, i ben 11 offload realizzati dalla figiana Litia Naiqato, nonostante una prestazione globale poco convincente da parte delle isolane.
Per le Black Ferns si tratta della 33esima vittoria consecutiva in gare ufficiali, includendo anche le gare della Coppa del Mondo di luglio a San Francisco e dei Commonwealth Games della scorsa primavera.

Prossimo appuntamento per le Sevens World Series femminili il 29 e 30 novembre a Dubai (Emirati Arabi), dove prenderà il via anche il campionato maschile (30 novembre – 1 dicembre).

I risultati

Quarti di Finale
Nuova Zelanda v Irlanda 34-7
Canada v Russia 21-17
Francia v Inghilterra 22-7
Stati Uniti v Australia 26-5

Semifinali
Nuova Zelanda v Canada 28-19
Stati Uniti v Francia 21-19

Finali
Oro: Nuova Zelanda v Stati Uniti 33-7
Bronzo: Canada v Francia 28-0
Challenge: Spagna v Fiji 20-14

 

Classifica: Nuova Zelanda 20, Stati Uniti 18, Canada 16, Francia 14, Australia 12, Irlanda 10, Russia 8.

 

Francesco Rasero

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29 Febbraio 2024 Rugby Mondiale / Sevens World Series