Servono nuovi lavori all’Euganeo per far restare Italia-Australia a Padova

fu progettato per essere uno stadio polifunzionale con pista d’atletica e quant’altro, compresi gli incontri internazionali di diversi sport (maletto, ma questo è un discorso assimilabile a molti altri stadi), sfruttando i finanziamenti a pioggia di italia 90, se poi ci si rese conto che per un meeting di atletica e una squadretta di calcio, non serviva uno stadio da 35.000 persone, ma l’atletica potevi farla al vecchio ed ora rinnovato stadio (storico anche per il rugby, casa delle FFOO) ora colbacchini, visto che ci vanno, nonostante il buon livello, una manciata di appassionati, e che il calcio, pur muovendo un’impensabile massa di persone per il livello della compagine (saltellante tra serie C e B, nella sempre disperata speranza di riaccedere in A ogni 35/40 anni per una fuggevole comparsata), con 10/15.000 ci starebbe largo in uno stadietto di provincia fatto bene, solo per il ballone, visto che lo stadio per il rugby (ricordo che fu il primo in italia solo per la palla ovale adatto, alle allora regole, per ospitare anche incontri internazionali), che si cercò di convertire al calcio con la precedente amministrazione, proprio per quello che ho detto sopra, lo stadio bello c’è e che con qualche modifica potrebbe anche ospitare incontri internazionali, magari di non primissima fascia, non è questione di sistemarlo per renderlo godibile, più che altro non serve ad un picchio che non siano i concerti estivi.
quello sarebbe da abbattere e costruirne uno nuovo, in stile appiani, con, piuttosto, tanta tecnologia che lo renda adatto ad altri scopi oltre che alle partite del padova calcio; ma visto che ci vogliono 30 anni per decidere se e dove costruire un ospedale e chissà quanto (e se) per tirarlo su a metà di quanto doveva essere, togliamoci dalla testa che a quello stadio facciano qualcosa che non sia montare due curve in tubi innocenti dietro le porte