Test Match: l’Irlanda vince a Melbourne e riapre la serie con l’Australia

I verdi giocano una partita superba, battendo i Wallabies 26 a 21

Ph. AAP/Dave Hunt

Dopo il successo degli Wallabies in gara 1, a Brisbane, la serie tra la Australia ed Irlanda si sposta a Melbourne per il secondo atto.

L’inizio dei padroni di casa è perfetto: azione offensiva orchestrata da Genia e Foley, con quest’ultimo che sull’incrocio trova le gambe del rapidissimo Kurtley Beale. Il centro è una furia che supera le guardie irlandesi andando in meta in mezzo ai pali, per un comodo 7-0. Il match si infiamma sin da subito, con gli ospiti che provano a reagire. Sul ribaltamento di fronte, infatti, Koroibete la combina grossa, placcando in maniera scomposta – con uno spear tackle – l’avanzante Rob Kearney: l’arbitro non può che ammonirlo, lasciando i Wallabies in quattordici. Calcio di punizione, touche, maul e palla nelle mani di Conor Murray che imbecca alla bandierina Andrew Conway. L’ala si tuffa andando oltre. Sexton è impeccabile nel convertire i punti del 7-7.

A Melbourne non c’è un attimo di respiro, dopo essersi sfidate in campo aperto le compagini si misurano anche in mischia, con i “Verdi” a vincere la prima battaglia appena fuori dai ventidue rivali. C’è la punizione e ci sono altri tre punti marchiati dal numero dieci dei campioni in carica del Sei Nazioni. Si va sul 7-10.
La squadra di Cheika accusa il colpo, complice anche lo sforzo dell’inferiorità numerica, mostrandosi ancor più indisciplinata. Le penalità concesse iniziano a diventare tante. Sexton è come un moltiplicatore infallibile che a metà della prima frazione porta i suoi sul 7-16.

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L’Irlanda prova a dilatare il margine di vantaggio, ma la reazione dei padroni di casa è fervente: Coleman e soci ottengono un tenuto in mezzo al campo che permette loro di tornare ad attaccare in zona pericolosa. Dagli sviluppi della touche, susseguente alla punizione, è Brandon Paenga-Amosa l’uomo incaricato di imbastire un carretto abrasivo. Il drive fa strada e arriva sino all’obiettivo: il direttore di gara concede la meta tecnica ammonendo anche Cian Healy, che non festeggia al meglio i suoi 80 caps internazionali. Lo score si sistema sul 14-16. Sul fronte degli infortuni, invece, Genia da una parte e Andrew Conway dall’altra, lasciano il campo per problemi fisici rispettivamente a Nick Phipps e Jordan Larmour. Sul finire di frazione, poi, le squadre tirano il fiato, dopo quaranta minuti di gioco vissuti a pieno motore, da ambo i lati.

I primi 15 minuti della ripresa sono uno show a forti tinte verdi. L’Irlanda mette le tende nella metà di campo australiana, sospinta da un sontuoso Keith Earls, sempre in grado di battere il primo uomo, coadiuvato anche da un frizzate Rob Herring, subito impattante. La prima marcatura della ripresa arriva al minuto 53, ed ovviamente è dei ragazzi di Schmidt. Penaltouche sui 5 metri generata dall’ennesimo fuorigioco Wallabies: Devin Toner conquista, Conor Murray serve Tadhg Furlong che sfonda e firma la prima meta della carriera nell’arena dei Test Match internazionali. Sexton trasforma agevolmente, per il 23-14 irlandese.

Ad un quarto d’ora dalla fine, sempre dalla piazzola, il numero 10 di Leinster trova i pali, scavando ulteriormente il solco tra i due team e fissando il punteggio sul 26-14. L’Australia non ci sta e negli ultimi 10 minuti carica a testa bassa. Complici anche un paio di errori gestuali letali dei padroni di casa, l’Irlanda resiste fino a tre minuti dalla fine. McGrath gioca da terra e si prende il giallo: sugli sviluppi della penalità, Taniela Tupou va oltre la linea di meta con una bella carica, Foley trasforma e si entra nell’ultimo minuto sul 26-21 in favore degli europei. Sforzi vani, però, perché i ragazzi di Cheika non hanno la lucidità per orchestrare un nuovo attacco efficace, e si inchinano ad un’Irlanda notevole. Si va, dunque, sull’uno ad uno in una serie fantastica, che si deciderà solo all’ultima sfida, il prossimo weekend.

Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Samu Kerevi, 12 Kurtley Beale, 11 Marika Koroibete, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Caleb Timu, 7 Michael Hooper (c) 6 David Pocock, 5 Adam Coleman, 4 Izack Rodda, 3 Sekope Kepu, 2 Brandon Paenga-Amosa, 1 Scott Sio;
A dispoosizione: 16 Tolu Latu, 17 Tom Robertson, 18 Taniela Tupou, 19 Rob Simmons, 20 Lukhan Tui, 21 Pete Samu, 22 Nick Phipps, 23 Reece Hodge;

Marcatori Australia
Mete: Kurtley Beale (2′), Meta Tecnica (26′), Taniela Tupou (78′)
Conversioni: Bernard Foley (3′, 78′)

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Andrew Conway, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Keith Earls, 10 Johnny Sexton, 9 Connor Murray, 8 CJ Stander, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony (c), 5 James Ryan, 4 Devin Toner, 3 Tadhg Furlong, 2 Niall Scannell, 1 Cian Healy;
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Tadhg Beirne, 20 Jordi Murphy, 21 John Cooney, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour;

Marcatori Irlanda
Mete: Andrew Conway (7′), Tadhg Furlong (54′)
Conversioni: Johnny Sexton (9′, 55′)
Punizioni: Johnny Sexton (13′, 17′, 22′, 66′)

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