Champions Cup: al San Mames festeggia Leinster. Finisce 15 a 12

Partita sul filo fino all’ultimo, con il tabellone mosso dal piede preciso di Sexton e Iribaren. Ma la decidono i due calci di Nacewa

ph. Reuters

Ruggisce il catino del San Mames di Bilbao, dove si distribuiscono equamente le bandierine blu di Leinster e quelle biancocelesti del Racing 92. Cade una pioggia insistente sulla città basca, regalando condizioni meteorologiche inaspettate al match.

La squadra parigina scende in campo con il cappello basco calato sul capo, sul quale si distingue lo scudetto del club.

Una assenza importante per parte: nel Racing manca Maxime Machenaud, per infortunio, con Teddy Iribaren al suo posto; nel Leinster fuori James Lowe per ragioni di numero di giocatori extraeuropei, con Cullen che ha preferito portare in panchina il mediano di mischia Jamison-Park.

Un infortunio dell’ultimo momento è quello di Dan Carter, costretto a lasciare il posto in panchina a Remi Tales. Un infortunio ancora più grave se poi al terzo minuto di gioco, al primo pallone in attacco Pat Lambie poggia male un piede e rimane a terra.

L’apertura sudafricana esce con l’aiuto dei sanitari, mentre Iribaren va per i pali dopo un calcio di punizione per placcaggio alto. I francesi passano in vantaggio, ma subiscono una grande perdita.

Squadre che si studiano per quattordici minuti, poi la prima folata offensiva da parte di Leinster, che parte da uno splendido allargamento con la seconda linea d’attacco, dopo il solito loop di Sexton sulla linea di metà campo.

Nacewa viene riacciuffato sui cinque metri e sugli sviluppi la difesa è costretta a concedere un calcio di punizione che il mediano di apertura dell’Irlanda non può sbagliare: è 3 a 3.

Allo scadere del primo quarto di gioco, il Racing ottiene una occasione di riportarsi in vantaggio in uno dei pochi palloni giocati in attacco. Arriva un calcio di punizione da una maul impostata in seguito a una rimessa laterale. Iribaren non sbaglia per il 6 a 3.

Leinster che durante la prima mezz’ora ha la maggior parte del possesso e del territorio, ma non riesce ad esprimere il proprio intero potenziale, anche e soprattutto per merito di una difesa del Racing che non si lascia assorbire.

Alla mezz’ora una interessante azione offensiva del Leinster viene interrotta da uno scontro testa contro testa fra Dupichot e Henshaw, con l’estremo francese costretto ad uscire per il protocollo HIA.

Si riparte con una mischia per Leinster che li porta nei 22 metri. Dalle fasi seguenti i dublinesi arrivano a minacciare gli avversari in maniera pericolosa, e il Racing concede il calcio di punizione. Sexton sembra voler andare in touche ma batte veloce all’improvviso. Racing che non si fa trovare impreparato e forza immediatamente il tenuto: occasione sfumata.

Al minuto 38, su una nuova azione in attacco di Leinster, Nakarawa commette uno sciocco in-avanti volontario e Sexton può pareggiare i conti sul 6 a 6 dalla piazzola. Si va quindi al riposo in totale parità, con la sensazione che il primo a mettere sul tabellone una marcatura pesante possa ipotecare la finale.

Leinster che finora non ha avuto quanto sperato dalla propria rimessa laterale, dove il Racing è riuscito a mettere confusione. Da par loro i francesi sembrano leggermente inferiori in mischia ordinata, ma hanno ben tenuto dal punta di vista disciplinare sia nel prendere pochi calci di punizione, sia nell’essere fedeli ad un atteggiamento difensivo solido e che non si fa attrarre nei punti d’incontro.

Fra i parigini lucida e notevole la prova del mediano Iribaren, mentre per Leinster James Ryan dimostra tutta la propria concretezza e ruvidità.

Nei primi minuti del secondo tempo è il Racing a provare a fare male. La difesa irlandese è disperata, ma resiste alle ripetute cariche dei giocatori biancocelesti e Nacewa salva tutto su Chavancy, bloccando la trasmissione veloce in superiorità numerica. Concesso però il calcio di punizione in una ruck precedente. Iribaren è ancora preciso e riporta i suoi avanti di 3.

Al minuto 48 Sexton ci prova da centrocampo per il pareggio, ma il calcio è totalmente fuori misura. Ci riprova quattro minuti più tardi, con la piazzola posizionata dieci metri più avanti: stavolta l’apertura centra i pali per il nuovo pareggio dei conti.

Passano di nuovo quattro minuti, e ancora Sexton si presenta dalla piazzola da distanza siderale, giusto un passo oltre la metà campo. Il calcio si spegne però di pochissimo alla destra dei pali.

Quando scatta il sessantesimo la partita continua ad essere tirata e in equilibrio, sospesa in un limbo dove nessuno riesce a prendere il sopravvento e si continua a giocare un rugby chiuso e poco rischioso, ma molto intenso dal punto di vista fisico, con la stanchezza che intanto incomincia ad affiorare e a causare maggiori errori.

Poco dopo l’ingresso nell’ultimo quarto, Dan Leavy concede un calcio di punizione per placcaggio alto da metà campo, ma, come il suo omologo irlandese, il calciatore dei francesi Iribaren non trova i pali da metà campo.

Racing che però trova modo di occupare il campo avversario e portarsi continuativamente in avanti. Arrivano al 66′ a bussare alla porta dei 22 metri avversari, e si attestano dopo 14 fasi sui dieci metri dalla linea di meta. Non ci sarà una quindicesima: Leinster ruba la palla, lasciata incustodita fuori da una ruck, e libera.

Racing che si riporta in avanti a dieci minuti dalla fine e ottiene un calcio più vicino del precedente, all’angolo fra i 22 metri e i cinque dall’out di destra. Iribaren mantiene il sangue freddo e il Racing torna avanti per l’ennesima volta: è 12 a 9.

Il Leinster si riporta in avanti immediatamente e trova subito il calcio di punizione che potrebbe riportarli in parità. Dalla piazzola si presente Isa Nacewa, invece di Sexton, ma il calcio è facile e la partita torna per l’ennesima volta in parità a sette minuti dalla fine.

Al settantaseiesimo Leinster ha un pallone importante in attacco, ma Nakarawa ruba la rimessa laterale a Leavy. Teddy Thomas però commette l’errore di provare ad attaccare all’esterno e si fa portare fuori. Sulla seconda occasione Leinster attacca la linea e trova un bell’avanzamento con Ringrose. La difesa parigina è colta in fuorigioco nella fase successiva e concede una punizione facile sotto i pali: Nacewa segna il 15 a 12 che porta il Leinster in vantaggio per la prima volta.

Racing che però, con grandissima abilità, recupera il calcio di rinvio e ha l’ultima occasione per ribaltare il match. Il tempo è rosso da trenta secondi quando il Racing arriva ai margini dei 22 metri avversari. Tales si prepara per il drop del pareggio, ma quando Iribaren lo serve, il mediano di apertura che nemmeno avrebbe dovuto essere in campo mette il pallone a lato.

E’ triplice fischio finale e trionfo di Leinster. Leo Cullen è il primo a vincere la coppa sia da giocatore che da allenatore. Leinster che festeggia il titolo più prestigioso, prima di concentrarsi sul tentativo di doppietta.

 

Leinster: 15 Rob Kearney, 14 Jordan Larmour, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Isa Nacewa (c), 10 Johnny Sexton, 9 Luke McGrath, 8 Jordi Murphy, 7 Dan Leavy, 6 Scott Fardy, 5 James Ryan, 4 Devin Toner, 3 Tadhg Furlong, 2 Seán Cronin, 1 Cian Healy
A disposizione: 16 James Tracy, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Rhys Ruddock, 20 Jack Conan, 21 Jamison Gibson-Park, 22 Joey Carbery, 23 Rory O’Loughlin

Marcatori Leinster
Mete:
Trasformazioni:
Calci di punizione: Sexton (16, 38, 52), Nacewa (72, 78)

Racing 92: 15 Louis Dupichot, 14 Teddy Thomas, 13 Virimi Vakatawa, 12 Henry Chavancy, 11 Marc Andreu, 10 Pat Lambie, 9 Teddy Iribaren, 8 Yannick Nyanga (c), 7 Bernard Le Roux, 6 Wenceslas Lauret, 5 Leone Nakarawa, 4 Donnacha Ryan, 3 Cedate Gomes Sa, 2 Camille Chat, 1 Eddy Ben Arous
A disposizione: 16 Ole Avei, 17 Vasil Kakovin, 18 Census Johnston, 19 Boris Palu, 20 Baptiste Chouzenoux, 21 Antoine Gibert, 22 Remi Tales, 23 Joe Rokocoko

Marcatori Racing 92
Mete:
Trasformazioni:
Calci di punizione: Iribaren (3, 20, 45, 70)

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