Il sudafricano sprona gli Azzurri a trovare soluzioni sempre diverse. E sul suo ruolo: “Non lavoro con le squadre in salute”
Brendan Venter, l’Italia e la capacità di pensare out of the box
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Oh chi si rivede… Tantissimo tempo fa campioni come (ad esempio Marco Bollesan) venivano tacciati ingiustamente di essere dei mercenari del rugby, solo perchè non esisteva il parolone magico “Il Professionismo”. Ma in confronto Brendan Venter è un professionista che fa duemila mestieri e consulenze. Se mi si rompe la lavatrice so già chi chiamare. Questo è un paese rugbistico che crede ai guru e per questo abbiamo spesso preso fregature. Nel senso che se tutto funziona si prendono soldi e fama e meriti, se non funziona è sufficiente fare credere a noi e alla opinione pubblica che la colpa è solo nostra che non siamo adatti, in campo e come dirigenti. Chissà come se la cava come medico anestesista. Bravo Venter tu si che sei una Fox !!
ah bene…è anestetista…allora ho capito la prossima mossa…domenica una bella punturina alla perfida albione ed entriamo nella storia, dai!!!
Senza mettere in dubbio la sua buonafede ma faccio fatica a capire come possa conciliare i 3 ruoli sportivi…. ovvero ha in testa ancora 4/5 strategie ma per quale dei suoi clienti??? Bah…
Ok , ma non mi ha convinto del tutto . Giusto pensare a qualcosa di diverso , però spesso il campo d’ azione è limitato : non vedo cosa l”Italia possa inventarsi per battere quest’ Inghilterra . Vero che bisogna guardare anche alla crescita e non solo ai risultati , ma se i risultati non arrivano mai è difficile capire dov’è la crescita , ok l’ Italia è un malato terminale e per vedere i risultati ci vorrà ancora tempo , ma qualche risultato deve arrivare , non in questo 6N , ma nella tournée estiva e sopratutto con la Georgia a novembre sarebbe ora di portare fieno in cascina altrimenti tutta questa ” filosofia” serve a poco .