La crescita in campo e il ritorno in Nazionale: Giulio Bisegni, versione 2.0

Intervista al trequarti delle Zebre, con cui abbiamo parlato anche della sua vita da studente universitario

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Dusty 12 Gennaio 2018, 09:04

    Ho sempre pensato che Bisegni come tanti altri che ho avuto il piacere di conoscere, siano dei ragazzi davvero speciali per la loro normalità e umiltà. Fanno le cose con professionalità senza sentirsi dei divi. In altre parole sono un esempio.

  2. LiukMarc 12 Gennaio 2018, 09:23

    Fare bene le cose semplici e variare, in questo si sta dimostrando un giocatore sempre più affidabile. Al di là della meta contro Connacht che si vede nell’articolo (almeno l’inizio dell’azione) è emblematica secondo me quella di Giammarioli contro Glasgow, dove Bisegni fa tutto giusto (linea di corsa, fissare l’uomo, pass before contact). Mi spiace contraddirlo, ma contro i Warriors meta “facile” da prima fase l’han presa… 😉
    Belle le risposte su cosa ha portato Bradley (“società era ormai fallita e non c’erano più speranze”), come del fatto che a Canna abbiano capito che lo devono lasciar giocare come vuole 🙂

  3. xnebiax 12 Gennaio 2018, 11:30

    Giusto una settimana fa abbiamo intervistato Bisegni per il mio blog (per chi vuole leggere qualche altra riga basta cliccare sul mio nickname) e anche a me, dalle sue parole, è parso un ragazzo serio e sveglio.
    Secondo me lo vedremo nei 23 che scenderanno in campo al 6N.

  4. lupobz 12 Gennaio 2018, 19:06

    Bravissimo soprattutto per la risposta sull’universita’…Da far leggere a tutti i ragazzi !!

    • Hullalla 13 Gennaio 2018, 00:59

      Nn dimenticatevi di studiare, perché il rugby non potete mai sapere se e per quanto tempo vi dará da mangiare!

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