Il 2018 dell’Inghilterra: Eddie Jones predica flessibilità e riabbraccia Vunipola

Il CT vuole che la sua Nazionale si adatti meglio delle altre all’evoluzione dello sport

eddie jones

ph. Sebastiano Pessina

L’anno dell’Inghilterra è iniziato con un raduno di due giorni a Brighton, in cui Eddie Jones ha chiamato a raccolta i suoi in vista del Sei Nazioni 2018. Un mini ritiro non senza complicazioni, visti i cinque infortuni occorsi nel corso degli allenamenti a Francis, Nowell, Williams, Ewels e Joseph, che non hanno poi potuto partecipare alla sessione. Due, invece, gli uncapped selezionati da Jones: il pilone di Bath Beno Obano e il flanker di Newcastle Gary Graham.

Il CT australiano ha arringato i suoi soprattutto riguardo a evoluzione del gioco e adattamenti da compiere in vista del reale obiettivo della Nazionale, la Coppa del Mondo 2019. La flessibilità dei giocatori, insomma, sarà uno dei princìpi fondanti dei prossimi 24 mesi. “La difesa cambierà nei prossimi due anni grazie al cambio di intepretazione delle regole. Vogliamo essere i migliori nel cambiare. I cambiamenti dell’attacco saranno una conseguenza delle modifiche difensive. Bisogna essere in grado di attaccare in tanti modi diversi”.

Jones si è espresso anche sui due volti nuovi, Obano e Graham. Del primo, il CT ha detto scherzando che è un “buon cantante rap. È coinvolgente, ha cantato un po’ alla prima riunione. È un personaggio positivo, ma deve fare un sacco di lavoro fisico per poter diventare un buon giocatore”. Il famoso fitness, insomma. Graham, invece, “mi ricorda Robshaw. Non è proprio un numero 7, è un ragazzo tosto. Mi ha impressionato molto per la fame”.

Il ritorno di Billy Vunipola

La notizia più lieta per Jones, tuttavia, è probabilmente il ritorno in azione di Billy Vunipola. Il numero otto dei Saracens sta recuperando la forma migliore dopo l’intervento al ginocchio, ma resta comunque un dubbio in vista del Sei Nazioni. “Siamo fiduciosi del fatto che sarà pronto. Al suo meglio, è uno dei migliori giocatori al mondo”.

 

Parlando di Vunipola, Jones, che nelle sue dichiarazioni non è mai banale, snocciola anche alcuni dati e opinioni interessanti su quali vie stia prendendo il rugby. “Australia, All Blacks e Francia sono le tre squadre che corrono più metri al mondo. È una delle metriche più importanti per vincere a rugby al momento. E noi non figuriamo tra le prime tre – spiega Jones – Vunipola è uno dei nostri giocatori più atletici. È grosso, veloce e ha un ottimo gioco di piedi. La sua abilità di caricare le difese nel traffico è molto importante per noi”.

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