Post Benetton-Zebre: coach Bradley e Castello difendono la filosofia bianconera

Difesa e gioco al piede hanno fatto la differenza, secondo l’irlandese. Il capitano: “Decisivi i nostri errori”

ph. Ettore Griffoni

Michael Bradley, coach delle Zebre Rugby, analizza il primo dei tre derby italiani in Pro14 contro il Benetton Treviso, vinto dai veneti 27-14 a Monigo. “Mi è piaciuta l’attitudine, la stessa vista in questa stagione. In campo i giocatori hanno fatto quello che avevamo preparato. Il Benetton ha difeso molto bene ed è stato un fattore nel match. Come abbiamo già detto, chiediamo ai giocatori di continuare su questa strada e con quest’approccio, perché crediamo che sia il miglior modo possibile”.

Il coach irlandese difende le sue idee e il suo lavoro svolto fin qui, nonostante i troppi errori: “È il sistema giusto per creare opportunità e vincere le partite. L’obiettivo è quello di alzare il livello della prestazione singola e di squadra, e quando questo livello sarà sufficiente le Zebre diventeranno pericolose per qualsiasi avversario”.

Cos’è che ha fatto la differenza, oltre alla difesa biancoverde? “Il Benetton ha giocato bene al piede, sia con Banks che con i box kick. Ha conteso bene il pallone nelle fasi aeree. Le Zebre devono crescere dentro ai 22, perché è stato difficile fermare Treviso”.

Capitan Tommaso Castello non nasconde la delusione: “Non ci siamo mai arresi, nemmeno in 14. Ci sono state delle occasioni che ci hanno tagliato un po’ le gambe, come la meta che abbiamo regalato all’inizio del secondo tempo. Una bella mazzata. Nonostante questo, non ci siamo scomposti. Abbiamo sempre cercato di giocare la palla e avuto anche delle ottime opportunità per segnare, visto che abbiamo rotto la loro linea diverse volte”.

Sul gameplan zebrato: “Ti fa fare grandi azioni, ma può anche farti perdere il possesso. Dobbiamo imparare a gestirlo meglio e a concretizzare quando entriamo nei loro 22. Noi abbiamo carta bianca, è quello che Mike (Bradley) vuole: provare a giocare. Col tempo ci sono degli errori che sicuramente diminuiranno. Non siamo al nostro apice – continua Castello – stiamo costruendo una filosofia di gioco che ci consente di competere con tutte le squadre”.

Il centro genovese si proietta anche sulla partita del ritorno: “Oggi (ieri, ndr) il fattore campo ha inciso, come potrà incidere sabato prossimo. Treviso preparerà una partita analoga; noi rivedremo dove siamo stati carenti, perché credo che la partita si sia indirizzata verso Treviso soprattuttto grazie ai nostri errori. Noi non snatureremo il nostor gioco”.

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