Benetton Treviso-Zebre, intervista doppia a Tito Tebaldi e Maxime Mbanda

Il mediano di mischia e il terza linea ci presentano la partita, rivivendo anche la stagione delle franchigie

treviso zebre

Mancano poco più di ventiquattro ore al kick-off del derby celtico Benetton Treviso e Zebre, previsto per domani alle ore 15.00, e la tensione e la curiosità cominciano a salire a Monigo e non solo. Ma che partita ci dobbiamo aspettare dalle franchigie italiane impegnate nello scontro diretto in Pro 14? A raccontarcelo ci provano i protagonisti: il numero 9 dei veneti Tito Tebaldi e il flanker degli emiliani Maxime Mbandà, che in questa intervista doppia parlano dei momenti delle loro squadre e delle impressioni che stanno avendo avvicinandosi alla prima delle due partite in calendario in questa fine di 2017.

 

– Tre temi fondamentali verso Benetton-Zebre

– La formazione del Benetton Treviso

– La formazione delle Zebre

 

Come state affrontando questa settimana dopo un risultato così pesante come l’ultimo maturato in Europa?

Tebaldi
È stato un risultato che ci ha deluso quello arrivato a Monigo contro gli Scarlets perché, vista la bella partita fatta in Galles quindici giorni, ci aspettavamo di fare meglio davanti ai nostri tifosi. Forse, ma questo non vuole essere un alibi, proprio il derby potrebbe averci condizionato psicologicamente. E’ un evento importante sia per la classifica sia per quello che significa come partita. Abbiamo grande voglia di metterci alle spalle la sconfitta e vincere.

Mbandà
Diciamo che con il ritorno di vari giocatori, anche dagli infortuni, ci stiamo preparando sulle cose buone che abbiamo mostrato durante l’anno. La partita contro Gloucester è stato un incidente di percorso.

 

Benetton e Zebre hanno due filosofie di gioco diverse: come si affronta un avversario con principi così differenti dai vostri?

Tebaldi
Noi siamo un po’ più diretti e un po’ più concreti quando il nostro gioco funziona. Loro danno più aria al pallone giocando e provando a rischiare di più. Non sono gli unici a farlo: nel Pro 14 ci sono squadre molto simili a loro e molto simili a noi. Pensiamo di aver preso le contromisure adatte per affrontarli. Vedremo chi avrà ragione.

Mbandà
Sappiamo che loro sono aggressivi e potrebbero essere quasi arroganti. Ma siamo fiduciosi. Giocheremo su quelli che pensiamo siano i nostri punti di forza. Molte di queste partite appaiono spesso come lente. Noi vogliamo giocare alla nostra maniera.

 

Quali sono i vostri punti di forza e quelli di debolezza?

Tebaldi
Non stiamo parlando delle prime squadre in classifica, quindi i punti deboli sono molti di più rispetto ai punti di forza. Una delle nostre qualità, guardando anche le statistiche, è sicuramente quella della fase di conquista e della difesa. Quando riusciamo a fare questo siamo ordinati e disciplinati. Per riuscirci dobbiamo sbagliare il meno possibile, altrimenti la disciplina è il primo aspetto che ne risente. In Galles ad esempio, pur con un arbitraggio magari troppo severo, alla fine l’uomo in meno ci ha penalizzato nonostante ci fossimo resi autori di una grande partita in mezzo a tante difficoltà.

Mbandà
I punti di forza sono visibili a tutti: l’attacco, gli offload e le pulizie veloci dei punti d’incontro; senza dimenticare le risalite aggressive in difesa. Il nostro punto debole invece è l’attenzione, che spesso cala. A questi livelli non puoi permetterlo. Un errore può costarti una meta subita. Stiamo parlando del derby: è fra tutte la partita più sentita, per vari motivi. La tensione può giocare brutti scherzi e quindi dobbiamo sbagliare il meno possibile.

 

Vi aspettate una partita ad alto o a basso punteggio?

Tebaldi
Immagino che se dovessimo vincere noi potrebbe esserci un punteggio basso, mentre se lo dovessero fare loro forse lo score sarebbe più alto. In generale, dovremmo tenere conto anche delle condizioni climatiche e del terreno di gioco. Il fondo potrebbe essere pesante favorendo le fasi statiche

Mbandà
Noi ci aspettiamo di vincere, poi il margine non ci interessa. Ogni partita è differente rispetto ad un altra. Ci possono essere molti fattori che la determinano. Sappiamo che potremmo incontrare un clima meteorologicamente difficile, ma ci dobbiamo adattare a ciò che sarà”.

 

Il doppio derby può svoltare la stagione sia dal punto di vista positivo che da quello negativo?

Tebaldi
Entrambe le squadre si augurano di fare un back-to-back. Sarebbe un grosso trampolino di lancio per rilanciarsi. Da adesso in poi serve fare punti, il più possibile, indifferentemente dell’avversario. Abbiamo avuto un buon inizio di stagione con delle vittorie, ma poi è arrivata qualche sconfitta di misura che ci brucia. Visti anche i punti delle squadre, e le posizioni occupate nelle rispettive conference, penso che mai derby più equilibrato di questo ci sia stato in passato.

Mbandà
Sicuramente. In palio ci sono otto/dieci punti per una o per l’altra squadra. Bisogna pensare di raccogliere il massimo anche perchè fra Benetton e Zebre vi sono molti giocatori che fanno parte della Nazionale e fra non molto le rose delle due squadre verranno svuotate dall’inizio del cammino verso il Sei Nazioni. L’apertura del mese di febbraio caratterizzerà un periodo non semplice dove, anche se certamente arriveranno dei permit player nei roster delle due franchigie, sarà più difficile allenarsi con continuità e vincere.

 

Vi volete, infine, lanciare una dedica reciproca?

Tebaldi
A Maxime gli dico di andarci piano e di pensarla come un’amichevole, mentre noi penseremo che sia un derby.

Mbandà:
Scherzosamente gli direi di non correre troppo con la palla in mano… Altrimenti lo ribaltiamo.

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