Rugby e regole: una sforbiciata del 50% per semplificare la gestione del gioco

Un panel del Board mondiale già al lavoro. Introdotte in via sperimentale le 7 regole del Mondiale U20

rugby e regole

ph. Sebastiano Pessina

Prendere il libro delle regole del rugby e strapparne metà delle pagine, con l’obiettivo di dare una sforbiciata e semplificare il gioco. E’ la notizia che arriva dai media di tutta Ovalia e che anticipa il tema su cui un’apposita Commissione World Rugby già ha iniziato a lavorare: il Laws Simplification Project.

 

Che fare l’arbitro di Alto Livello sia un lavoro sempre più difficile, è sotto gli occhi di tutti. Anche perché le squadre sono allenate e predisposte proprio per giocare al limite del regolamento, se non addirittura un passo oltre. E così vedere blocchi e veli è sempre più difficile, per assegnare le mete si fa sempre più ricorso al TMO e ne vengono fuori situazioni poco chiare come il fuorigioco di Owens che avrebbe potuto dare agli All Blacks vittoria e serie contro i Lions nel terzo e decisivo Test. Allora era stato l’head coach dei tutti neri Steve Hansen a chiedere una semplificazione del regolamento. “Dobbiamo aiutarli, non criticarli – aveva dichiarato a Sky Sport UK a proposito dei direttori di gara – Ma è una questione che riguarda World Rugby. Loro gestiscono e guidano il gioco: dobbiamo fare in modo che arbitrare sia più semplice. Così è davvero una faccenda complicata”.

 

 

E i cambiamenti al regolamento e al modo di interpretare il gioco, non sempre aiutano a semplificare la questione. Basti pensare quando nel 2013 vennero introdotte le nuove regole della mischia ordinata, con maggior attenzione per l’introduzione dritta: tolleranza zero all’inizio (qui sotto il video della prima partita in assoluto giocata con le modifiche), introduzioni in seconda linea accettate già dopo pochi mesi. Oppure alla confusione che ha generato la volontà di tutelare i giocatori con maggiore attenzione nel gioco aereo e nei placcaggi alti: davvero il placcaggio che ci è costato la partita contro il Galles al Mondiale Under 20 era da sanzionare? Le situazioni che generano dubbi non mancano di certo: e non bastano tutte le telecamere del mondo per dirimere alcune situazioni e anzi, l’abuso del TMO si rivela talvolta addirittura dannoso.

 

 

Rod Hill, New Zealand Rugby high performance referee manager, farà parte della Commissione incaricata. Ha raccontato a Stuff i primi giorni di lavoro, che si sono tenuti a febbraio a Edimburgo. “Ci siamo chiusi tre giorni con il libro delle regole in mano e ci siamo domandati come semplificarlo”. Il secondo incontro si è tenuto a giugno a San Francisco, mentre il terzo è in calendario a settembre. “Abbiamo ridotto il numero di parole del 50%. Il problema è che ogni cambiamento comporta aggiunte ed eccezione, e il risultato complessivo è un po’ frammentato. Il primo obiettivo è stato proprio quello di dare maggiore organicità”. La versione semplificata delle regole è stata girata alle varie Federazioni”. Più che una semplificazione, una razionalizzazione: un po’ come sistemare un desktop a cui si aggiungono file su file, senza mai creare cartelle dando coerenza alla visione d’insieme.

 

 

Intanto, la Rugby Committe di World Rugby si incontrerà nelle prossime settimane per dare l’ok all’adozione di sette nuove regole sperimentali. “Sono cambiamenti che di fatto regolamentano situazioni già esistenti – ha dichiarato l’head coach dei Chiefs e membro della Commissione Dave Rennie – Si tratta solo di buon senso”. Le sette regole sono state sperimentate nel corso dei recenti Mondiali Under 20 in Georgia.

Quattro di queste riguardano la mischia e vanno decise in favore di un’ulteriore velocizzazione della questione: non c’è segnale dell’arbitro per introdurre, il mediano deve introdurre dritto ma può allineare la spalla sinistra in asse con il tunnel (se la mischia tende a girare, gira anche lui il busto), il numero 8 può prendere il pallone direttamente dai piede della seconda linea, ma soprattutto obbligo di tallonaggio per chi introduce. Vita breve anche per la Fox che ha spaventato l’Inghilterra a Twickenham: per formare una ruck e di conseguenza la linea di fuorigioco bastano placcatore, placcato e almeno una persona sui suoi piedi sopra la palla (non almeno uno per squadra).

Se la fase di prova avrà l’ok, le nuove regole diverranno effettive da agosto per l’Emisfero Nord e dal primo gennaio 2018 per l’Emisfero Sud. Nel giugno 2018 – ad un anno dal Mondiale – verranno valutate e in caso definitivamente adottate.

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