Fiji-Italia: quando il 95% in fase di conquista è necessario ma non più sufficiente

I nostri punti di forza disinnescati dai cambiamenti al regolamento. Per segnare (e vincere) serve altro

COMMENTI DEI LETTORI
  1. frank 20 Giugno 2017, 08:48

    Seeeeeee già dai tempi del baffo d’oro si diceva che il cambio delle regole ingaggio in mischia ci aveva penalizzato.

    Alibi, alibi, alibi.

  2. M. 20 Giugno 2017, 08:53

    Sabato almeno il pareggio era sicuro, bastava che VS passasse ad Allan per spararla fuori.

    Una cosa del genere è inaccettabile.

  3. tony 20 Giugno 2017, 08:57

    Le regole sono cambiate,e con ciò anche la tipolpgia dei giocatori,i piloni devono avere degli standar per reggere la spinta altrui, ma oramai devono avere un alto grado di mobilità….. già questo era stato detto dai più attenti un po’ di tempo fa ….. certo se poi hai la tipologia alla Du Plessis hai entrambe le cose,ma è cambiato anche il gioco , con una tendenza a prevalere di quello neozelandese che presuppone velocità e esplosività di pensiero,gambe e mani e semplicità per essere percepito immediatamente,quello di scuola Inglese si basa su altri principi, sarà una lotta di ideologie rugbistiche.

    • tony 20 Giugno 2017, 09:09

      Un’altra cosa vorrei sottolineare se i nostri ritmi, e velocità di pensiero,gambe e mani (supportati da tecnica e comprensione del gioco) non si adegueranno velocemente saranno dolori continui… Pensare di competere con il rugby che si gioca nella nostra eccellenza è pura follia, e la Nation Cup lo sta a dimostrare.

      • Mr Ian 20 Giugno 2017, 09:28

        In campo internzazionale vai più alla ricerca dei Rob Evans o dei Fagerson, piuttosto che del pilone mastodontico che però in campo aperto devi cercare col lanternino. Da questo punto di vista anche squadre come Leicester e Tolosa stanno ancora pagando lo scotto del cambio regolamento.
        In Italia questo cambiamento dovrà partire dalle giovanili, ovviamente senza dimenticare che siamo un movimento che non possiamo perdere per strada atleti in sovrappeso, ma semmai essere bravi a convincerli che il sacrificio atletico oggi si è triplicato.
        Sono rimasto impressionato dalla finale di Serie A, la prima linea de L’Aquila era gigante, ma in mezzo al campo scompariva, sono ragazzi ancora molto giovani, ma che già sembrano tagliati fuori da un rugby in evoluzione.

        • gioviale 20 Giugno 2017, 09:40

          Anche io durante la lettura di tutto l’articolo ho avuto in mente lui… in mischia un trattore, in gioco aperto praticamente un uomo in meno

          • Pumba 20 Giugno 2017, 13:00

            Ne vengono in mente tanti di bestioni nostrani che in mischia non si muovono nemmeno se gli spari macché poi in campo aperto hanno la mobilità di un termosifone

  4. matteol 20 Giugno 2017, 09:14

    Ma piloni più leggeri e mobili in campo non lo sono già i centri e le ali alla Bastareaud?
    Poi i 10 secondi di spinta in mischia vengono scalati dagli introiti degli sponsor? Potrebbero mettere una pubblicità nell’angolo come la MotoGP..

    La vedo un ulteriore tredicizzazione.. spero mi appassioni ancora per molto tempo questo sport, ma da pilone non mi piace la piega che sta prendendo..

  5. Gio Cavo 20 Giugno 2017, 09:14

    Credo che sabato giocherà Canna titolare.

  6. davp 20 Giugno 2017, 09:27

    le nuove regole in mischia chiusa sono una manna dal cielo, meno ripetizioni e più sicurezza per le prime linee; certo viene a mancare l’agonismo dello scontro, la battaglia nella battaglia tra ciccioni, ma rimane il fatto che la mischia ordinata rimane punto fermo per intimorire l’avversario.
    altra storia per la maul, diventata un antigioco legalizzato a favore di un turnover del possesso; magari in questo caso dopo aver ingabbiato il portatore si dovrebbe cominciare a dare importanza alla capacità della difesa di rispondere all’avanzamento avversario, non solo fermandolo (come si fa ora in ammucchiata senza senso), ma facendolo arretrare.

  7. gioviale 20 Giugno 2017, 09:37

    Premesso che i numerosi piloni abbondantemente obesi che circolano in serie A veramente mettono in dubbio che si possa trattare di impegno sportivo il loro: in totale correranno alcuni 100 mt a partita… Però il rugby a 15 era bello perché con le mischie, più bello ancora con le mischie in spinta statica con la palla immobile sotto….
    Non credo sia premiante snaturarsi per competere con il rugby league e trasformare sempre più il classico senza bolle in bibita gassata. Mi pare vogliano aggiungere anidride carbonica al chianti classico per andare incontro ai gusti dell’americano medio amante della coca cola. Alla fine fai un troiaio che magari vende di più ma hai perso l’etica, l’anima e tutto il resto

    • cammy 20 Giugno 2017, 10:54

      è + uno scontro tra vino e birra.. quest’ultima mi pare che ultimamente stia prendendo sempre + piede.. allo stesso tempo un off load emoziona decisamente di + che 10 minuti di mischia sullo stesso punto come accade dalle nostre parti..

    • Pumba 20 Giugno 2017, 13:09

      Bello il paragone con il vino troiaio 😉
      Non è sbagliato neanche il concetto romantico legato ad un tipo di rugby che se non è già scomparso … forse lo farà …
      però poi bisogna anche fare i conti con il “mercato” in un certo senso perché comunque per chi lo fa per lavoro il vino , se non vuole chiudere , deve andare in contro ai gusti di chi se lo beve

    • 100DROP 20 Giugno 2017, 13:57

      Condivido pienamente. In fondo, il problema è sempre legato al pubblico e/o all’utenza televisiva: c’è chi ha giocato a rugby e chi non si è mai nemmeno avvicinato ad uno spogliatoio. Credo che per i primi emozionano MOLTO di più 10 minuti di mischia sullo stesso punto (Italia – AB a San Siro…) che un off load; per i secondi LOGICAMENTE più l’off load. D’altronde non possiamo farci niente: i parvenus della palla ovale sono numericamente superiori agli altri ed è a questi che gli sponsor (e chi a loro “ubbidisce”) si inchinano.

      • Mr Ian 20 Giugno 2017, 14:19

        l articolo parla di altro a dire la verità, tutti hanno paura che l union diventi come il league, affermazione un pò superficiale, non sarà solo per le mischie…
        Il rugby totale di oggi predilige innanzitutto giocatori più tecnici a livello di skills, che abbiano buone mani e si sappiano muovere collettivamente con la squadra, ovvio che poi buone mani, uguale meno avanti e meno mischie. Che poi le mischie di oggi sono anche molto più tecniche e puoi vedere degli angoli di posizionamento e spinta da far paura..basta pensare gli ultimi due TM tra Inghilterra e Argentina…non mi serve a nulla il pilone ultra pesante che sta col culone alto e non spinge di nulla…

      • mistral 20 Giugno 2017, 15:11

        l di fuori della tua visione un po’ manichea dell’universo ovale, certo che i 10 minuti di mischia azzurra (quasi) dominante nei cinque metri AB’s sono giustamente entrati nelle leggende del rugby peninsulare, ma immagina la stessa situazione nella zona di metà campo, senza gli Ab ed essendo moderatamente coinvolto in quanto “tifoso”… mi sa che concorderai sul fatto che potrebbe essere un po’ pallosa… o no?
        che poi la chiusa sia un elemento caratterizzante e insostituibile del XV è, credo, concordemente acclarato, almeno per noi della “vecchia” generazione (che si sia giocato in mischia o meno)…

      • jeekelemental 20 Giugno 2017, 17:12

        Io non ho mai giocato a rugby (sono stato un pessimo pivot e un discreto picchiatore a basket) però un bel confronto tra pack me lo godrei anche nel parcheggio dello stadio…

  8. mistral 20 Giugno 2017, 09:55

    …serviranno sempre più giocatori veloci e sempre meno giocatori “grossi”… mah!… come ha detto @matteol, ci sono giocatori veloci e grossi, e per quanto concerne la partecipazione degli avanti al gioco alla mano ricordo (una decina di anni fa se non di più) una serie di giocate dei due Jones (l’orso bruno e l’orso biondo) in un Galles che forse produceva (dopo gli AB) il miglior gioco dinamico, e non era da sottovalutare in chiusa… cambiano le regole, ok, ma quanto ci vuole per un adattamento almeno discreto, se non ottimale?… e i problemi della touche, son anche quelli derivanti da un cambio di regole?… che poi, per questioni varie (sicurezza presunta dei giocatori, gioco più veloce e attrattivo, etc) si vada verso una tredicizzazione del XV (cfr @matteol) è anche per me un rischio… ma forse è solo un fatto generazionale…

  9. Pedrito 20 Giugno 2017, 10:11

    Premetto di essere un neofita, quindi potrei dire una grande fesseria, ma il vero problema più che adattarsi alle nuove regole di fasi statiche non è il fatto che abbiamo forti lacune in situazioni di gioco aperto? Prendiamo la partita con le Fiji, come si può pretendere di vincere se loro fanno mete e noi li rincorriamo sul punteggio con i piazzati facendo solo 3 punti anziché 5 (+2)? Alla fine l’Italia schiaccia solo col classico carretto, quindi mi viene da pensare il vero svantaggio nostro sia più che altro nel collegamento/dialogo tra fase statica e fase veloce.
    È il mio primo commento ed è funzionale ad affinare il mio sguardo e ragionamento sul rugby, quindi se ricevo argomentazioni contrarie o correttive sono solp contento:)

    • McSmith 20 Giugno 2017, 13:51

      Non ti devi preoccupare di dire quello che pensi, leggendo i commenti troverai boiate di tutti i tipi. La partite si vincono anche 3 punti alla volta e non c’è niente di male in questo, è tuttavia vero che la nazionale non ha soluzioni di attacco credibili oltre il carretto; la Scozia che fino a pochi anni fa era alla nostra portata ha fatto vedere cose che per noi sono sogni.

  10. Dusty 20 Giugno 2017, 10:33

    Non voglio più sentire parlare di arbitri che non penalizzano le introduzioni storte. L’introduzione è credibile o non credibile. Punto.

  11. gian 20 Giugno 2017, 10:50

    Non posso che essere contento xhe nello staff qualcuno ammetta che non va tutto bene, visto che lo ho sempre chiesto, poi sul discorso mischia ci sono tanti appunti da fare
    anche i grandi vecchi nominati erani in difficoltà con le regole nuove, a forza di far giocare sempre i soliti abbiamo perso una generazione, tutti gli altri hanno adattato le fasi statiche migliorando o rimanendo dominanti, noi siamo in crisi da anni, vero che la mischia deve essere più dinamica, ma se ti arano hai voglia di tirarla fuori veloce etc etc, la nostra u20 dimostra che si può essere dominanti in chiusa e dinamici fuori anche se italiani, evidentemente i problemi della maggiore sono più di preparazione che di materiale, lo staff a molto da lavorare e anche meglio

  12. Bigpaci 20 Giugno 2017, 11:29

    Rolling maul e mischia chiusa depotenziati? Andate a dirlo ai Lions, la verità è che davanti non abbiamo più la qualità di un tempo che ci ha permesso di rimanere a galla.

  13. ermy 20 Giugno 2017, 12:34

    Finalmente qualcuno dello staff che si fa sentire! Non se ne poteva più della smelensa tiritera di COS sulla bravura, felicità ed eccitazione… forse perchè De Carli è l’unico che parla italiano? o forse perchè ai suoi tempi si vinceva all’esordio con la Scozia e forse lo stesso COS perdeva contro di lui ( non ricordo se c’era quando l’Irlanda le buscava da noi…).
    Dai, è già un segnale… 🙂

  14. western-province 20 Giugno 2017, 14:27

    1 a prescindere dalle regole siamo meno dominanti in mischia chiusa, e contro la Scozia si sono visti tutti i nostri limiti; per di più non siamo neanche tanto bravi a tallonare veloce
    2 perdiamo un sacco di touche, e soprattutto quelle importanti
    3 non abbiamo alternative alla driving maul, che è l’unica difesa che gli avversari devono studiare in settimana
    4 in compenso ogni tanto ci prendiamo qualche bel carrettino (vedi partita contro la Scozia)
    5 per molte squadre il 90% di conquista delle proprie fasi statiche è lo standard, e comunque non è sufficiente a vincere le partite
    6 se ne è accorto anche Pedrito 😉 che abbiamo forti lacune in situazioni di gioco aperto
    7 non parliamo poi della nostra pochezza sui BD (spero che O’Shea riesca a metterci una pezza)
    8 e concludiamo con i falli inutili che concediamo ogni partita (tipo partire in fuorigioco per difendere nei ventidue avversari al prmo minuto di gioco)

  15. ambi 20 Giugno 2017, 17:19

    Vorrei dire con molta umiltà che il problema delle mischie e una mancanza totale della tecnica individuale dei pilone per quanto riguarda la stabilità delle mischie chiuse. Mi permetto di dire che un pilone sx di ruolo non può giocare a dx e oviamente viceversa.Sarebbe come chiedere a un mancino se può scrivere con la mano destra,potrebbe farlo, non sarebbe mai efficace come un dx o sx impostato come tale. Siamo tornati a un rugby che esige una preparazione tecnica individuale molto impegnativa.Tutti i tecnici di qualsiasi livello si devono impegnare nel apprendere ciò che servo per migliorare le qualità dei propri giocatori al di là del ruolo che occupa in campo.Basta chiachere e scuse.

  16. maxon 20 Giugno 2017, 18:08

    non sono d’accordo con la disamina… se in mischia chiusa non reggi le partite non le vincerai mai, quindi i piloni e il pack dovrà sempre essere formato da persone di “peso”… poi giusto che adesso tutti devono avere handling e mobilità in campo: noi non abbiamo schemi d’attacco che vadano oltre la “calciare e pedalare”.
    sulla touche (e quindi della maul), stiamo facendo come i gamberi, speriamo di riprenderci!

  17. gioviale 21 Giugno 2017, 09:32

    Il rugby si è velocizzato ok. L’italia è l’unico paese nel quale non è stato introdotto un fortissimo investimento sul rugby touch in età formativa. Giocare con le “fascette” o tag senza contatti aiuta innanzitutto a migliorare la tecnica di placcaggio: occorre staccare con entrambe le mani entrambe le “code” all’avversario senza toccarlo. Aiuta poi ad aumentare la ccapacità di utilizzo e visione degli spazi: essendo assenza di contatti il gioco è veloce e continuo… vince la squadra che si schiera meglio e fa girare più velocemente la palla.
    Per le fasi statiche però penso che conservare la tradizione e non inseguire leil volubilita del mercato mordi e fuggi sia premiante. Innoviamo pure ma un disciplinare di riferimento con capisaldi intoccabili individuiamolo…

Lascia un commento

item-thumbnail

Le sedi dei Test Match delle Autumn Nations Series dell’Italia: in attesa degli All Blacks

Prima Argentina e poi Georgia, poi il gran finale contro la Nuova Zelanda

24 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Marzio Innocenti: “Samoa, Tonga e Giappone partite complicate”

Il presidente federale ha parlato di Nazionale e delle prossime Summer Series

21 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Gonzalo Quesada: “Ora il difficile è confermarsi, in estate avremo partite impegnative”

Il ct azzurro: "Ho imparato e comunico in italiano anche per rispetto: sono io a dovermi adattare, non viceversa"

20 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”

Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale

11 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Autumn Nations Series: Italia-Argentina verso lo “Stadio Friuli” di Udine

La prima partita dei test autunnali degli Azzurri dovrebbe giocarsi nella città friulana

6 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Tommaso Menoncello: “Sonny Bill Williams è sempre stato il mio idolo. Andrea Masi mi ha insegnato molto”

Il trequarti del Benetton è il più giovane giocatore a vincere il premio di "Best Player of Six Nations"

5 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale