Video-intervista al mediano di apertura dopo la vittoria nel derby
Ian McKinley: lavoro incredibile della mischia. E sulla Nazionale…
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Allora speriamo che venga chiamato a fare il suo lavoro.
Davvero complimenti
C’è da fargli anche i complimenti per il suo italiano… ha già meno accento di Parisse!
Interessante articolo di Barca:
http://allrugby.it/pro12-e-champions-cup-quante-spine-per-litalia/
Interessante… i risultati ci penalizzano , però è un circuito chiuso meno soldi abbiamo e meno possibilità di crescita, e meno risultati, ecco giustificati gli arbitraggi scandalosi…. ci vogliono sott’acqua.
Sembra che O’Shea abbia ben più che carta bianca e che la sua missione sia di respiro molto ampio. Se non ci saprà tirare lui le castagne dal fuoco, non so chi ci riuscirà. Concordo con @tony che alle volte siamo stati penalizzati e che esiste una corrente “esclusivista” e un po’ snobistica. Ma anche una corrente opposta e “inclusivista” che – almeno a parole – punta a una maggior diffusione del rugby a livello internazionale. Noi bisognerebbe puntare su quella.
Ma si, facciamo giocare tanti stranieri in Nazionale! Basta però che non ne metti uno in panchina se sei una squadra di eccellenza, altrimenti ti becchi 8 punti di penalità. ……
Scusate sarei in teoria potrei essere in teoria d’accordo con voi ma…in un panorama di rugby mondiale dove movimenti enormemente più ampi del nostro, parlo ad esempio di Francia Inghilterra e degli stessi New Zeland schierano nello loro nazionali giocatori fondamentali “equiparati”, siamo noi che possiamo permetterci di fare i “puri”?
Non credo che si tratti tanto di fare i puri o meno , è semplicemente che in Italia l’ equiparazione è la norma . Si è preferito per anni , e sembra che lo si preferisca ancora , prendere un “prodotto” già pronto che investire per crearne di propi , sicuramente strada comoda , ma alla lunga deleteria . Certo anche movimenti più importanti del nostro ricorrono a questa strada , ma con la differenza che prima di tutto non si tratta di una “filosofia di vita” , ma la necessità di un momento , è in oltre equiparano giocatori di livello tecnico superiore ai nostri , quanti dei nostri equiparati passati , presenti e futuri sarebbero nazionali nei loro paesi di origine ? Credo molto pochi , per non dire nessuno . Quindi in conclusione la mia personalissima ed insignificante opinione è che sarebbe il caso porre fine alla politica delle equiparazioni , ma iniziare ad investire sulla formazione , certo non è il caso di essere più cattolici del papa e quindi se si presentasse il caso di un equiparato di livello assoluto si potrebbe tranquillamente fare un eccezzione , ma con tutto il rispetto che meritano i nomi fatti , non credo che ci troviamo in questa situazione .
Però in queste discussioni io non riesco mai a capire perchè equiparazione e formazione debbano essere in contrapposizione. Non è che si spendono soldi per equiparare che non si spendono per formare. È vero, l’Italia forse è stata allegra in passato ma non certo esagerata. In Italia non si fa formazione perchè nessuno ha mai creato una struttura per farla seriamente. Le squadre di eccellenza come le celtiche avranno sempre stranieri in rosa e se questi al momento delle convocazioni sono equiparabili li si valuta. Forse alcune equiparazioni non esattamente di prospettiva le si poteva evitare, penso ad Haimona che ha giocato al posto di Allan non so quante partite in nazionale per poi tornare in Nuova Zelanda e abbandonare la nazionale. Però, come giustamente detto, facciamo quello che fanno altre squadre più forti di noi con lo svantaggio che da noi non giocano fenomeni che quindi possiamo poi equiparare.
Credo sinceramente che una occasione gli andrebbe data perchè è bravo e sopratutto in questa particolare circostanza ci permetterebbe di spostare All’anno a 12 al posto di McLean.
Ian McKinley sta’ vivendo il suo miglior momento dopo l’ infortunio,ed e’ merito suo e del suo lavoro ,completando una risalita sportiva ,che dimostra ,secondo me ,anche il carattere e che tipo di persona e’.
Nonostante questo e’ più realista del re ,non mette in carro davanti ai buoi e non rivendica niente,sa ,forse più di altri ,che nella vita ci sono alti e bassi,quindi si gusta il momento positivo e accetta quello che viene.
Bravo!
Mamma mia che belle parole. Un signore
Al di la di tutto ci sono equiparati ed equiparati. La sua storia rasenta la favola, il protagonista è lui, ma gli autori sono italiani, non trovo per nulla sbagliato che voglia contraccambiare e che si, un pò italiano lui lo si senta davvero.
Ps continuo a preferire Canna, ma nessuno è fenomeno e con lui pa partita la puoi impostare diversamente. Spero che i piani di gioco e le formazioni vengano fatti in funzione dell’avversario e delle condizioni psico fisiche dei giocatori.
Non lo dico adesso è un po che lo penso se torna a giocare come sa fare lui è il più forte .