Dentro la trincea dell’Olimpico con due prime linee azzurre
Sei Nazioni 2017: post Italia-Galles, le parole di Gega e Cittadini
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Che evoluzione può avere Leonardo Marin da ala?
L'utility back si sta ritagliando molti minuti in una nuova posizione. Questa potrebbe essere una "carta" da spendere anche in azzurro
Richard Hodges, allenatore della difesa delle Zebre, verso la Nazionale
Il tecnico gallese sostituirà Marius Goosen come specialista della fase difensiva
Le sedi dei Test Match delle Autumn Nations Series dell’Italia: in attesa degli All Blacks
Prima Argentina e poi Georgia, poi il gran finale contro la Nuova Zelanda
Italia, Marzio Innocenti: “Samoa, Tonga e Giappone partite complicate”
Il presidente federale ha parlato di Nazionale e delle prossime Summer Series
Italia, Gonzalo Quesada: “Ora il difficile è confermarsi, in estate avremo partite impegnative”
Il ct azzurro: "Ho imparato e comunico in italiano anche per rispetto: sono io a dovermi adattare, non viceversa"
Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”
Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale
Cittadini,alla fine del primo tempo l’ho visto veramente stanco.
E alla fine del secondo io non ce la facevo proprio più.
Sarà che era una parola a cui non eravamo abituati fino ad ora, ma sto “piano di gioco” inizia a farmi girare… 🙂
il piano di gioco lo devi fare perche’ hai giocatori infinitamente piu’ scarsi rispetto agl’avversari
non e’ nato ieri conor
tutte le squadre hanno il piano di gioco, indipendentemente da quanto siano forti o scarse
Ma infatti io facevo una battuta su quanto si nomini adesso, non tanto la sua (innegabile) importanza, ci mancherebbe
A parte gli scherzi, secondo me quelli piú rigidi a rispettare il piano di gioco sono gli Inglesi, che potrebbero permettersi di fare come cacchio gli pare… Noi un po’ lo rispettiamo, un po’ no… Ma secondo voi, i 4 che sono saliti insieme quando abbiamo regalato la terza meta, che piano hanno rispettato? Quante mete come quella abbiamo regalato un po’ a tutti?
È proprio un piano di gioco, ma proprio piano piano. Con calma, c’è tempo.
L’importanza di un piano di gioco è innegabile, la cosa difficile è adottare il miglior piano di gioco possibile in base alle qualità che i tuoi giocatori hanno.
Puoi anche avere un piano di lusso, ma se la materia prima si sbriciola non si ottiene nulla.