Serie A: il maltempo condiziona l’ultima giornata

Oggi ero a vedere Primavera-Pesaro, una partita che era fondamentale per i gialloblù, vincere era necessario per accedere alla fase-promozione dal momento che il passaggio era tutt’altro che scontato…dall’altra parte la compagine marchigiana già “retrocessa” alla poule-salvezza, ma che immaginavo venisse a Roma per onorare il match e per provare a fare almeno una vittora nella prima fase…visti a Dicembre contro la Capitolina, i giallorossi mi colpirono per la loro combattività e per la loro voglia di giocare fino all’80°, nonostante un risultato già compromesso (finì 32-5 per l’URC) i pesaresi tennero alti i ritmi per tutta la gara…
Come dice giustamente @springtime sopra, il tempo fortunamente ci ha graziato, era infatti prevista neve a Roma tra la notte di sabato e domenica mattina, invece soltanto tanto freddo (e meno rigido comunque rispetto ai giorni scorsi) che non ha impedito a circa 200 persone di venire all’Acquacetosa a sostenere i ragazzi di casa, considerando pure i numerosi impegni ovali della zona visto che nel vicino Stadio “Paolo Rosi” era di scena la Roma Urbe in C1 contro l’Anzio e a via Flaminia c’è era il doppio appuntamento di B, prima con la cadetta della Capitolina contro il Paganica, poi con la Rugby Roma che, per il match con l’Amatori Catania, si appoggiava all’URC…
Mi aspettavo un inizio decisamente più aggressivo da parte della Primavera, invece i romani hanno avuto un approccio abbastanza sottotono all’incontro, brutto gioco e poche fasi almeno per i primi 25 minuti, al contrario, e come prevedevo, Pesaro ha cominciato molto bene facendo azioni ordinate condite di garra, dopo 20 minuti gli ospiti conducono infatti 6-0 e il primo tempo si chiuderà al loro favore per 6-5…i giallobù si svegliano verso la mezz’ora quando arriva la meta del tallonatore Corcos a seguito di un’azione prolungata nei 22 marchigiani…nella ripresa i giallorossi si affievoliscono piano piano, non hanno mostra quella grinta continuata che gli ho visto contro la Capitolina, merito alla Primavera che invece comincia ad imporsi pur facendo del buon gioco solo a tratti, ad inizio secondo tempo infatti c’è la meta del sorpasso con la giovane apertura Brancadoro che schiaccia sotto i pali (12-6), verso l’ora di gioco poi ci sono altre due segnature a distanza di poco più di 5 minuti l’una dall’altra, molto bella quella di D’Ottavio che recupera un pallone all’altezza di metà campo e vola poi in meta…sul 26-6 c’è l’ultima reazione d’orgoglio del Pesaro che all’80° porta a schiacciare sulla bandierina il forte centro argentino Spinelli, un giovane arrivato da poco in giallorosso e che ha vestito la camiseta della nazionale u.18 albiceleste…
Primavera che, secondo me, poteva fare ancora di più nel primo quarto di partita, sulla carta aveva tutte le credenziali, tra l’altro con gli avanti non c’è stata proprio storia, pesaresi più leggeri e spesso messi sotto in chiusa, peccato comunque per i gialli rimediati (uno per una scazzottata), c’è stato un momento nel primo tempo in cui i padroni di casa hanno giocato in 13…
Contento per questa vittora dei ragazzi del quadrifoglio, per la Primavera è un momento storico, secondo anno di Serie A e conquista della fase-promozione, spero che anche la Capitolina possa guadagnarsi l’accesso, così da poter rivedere altri derby in quel di Roma Nord anche nella seconda parte di campionato…
In questo momento ci sta tutta, daje Prima:
https://youtu.be/0tdp4nrEBAg