Errori di esecuzione e valutazione: come l’Italia non ha risolto la questione Tonga

Abbiamo analizzato alcune situazioni di gioco viste sabato all’Euganeo. E quei primi venti minuti quasi perfetti…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. valter 29 Novembre 2016, 09:41

    Eccellente articolo

  2. Dagoberto 29 Novembre 2016, 09:55

    Proprio belli questi interventi tecnici, analisi accurata e valutazioni ben sostenute, un po’ ciniche, evidentemente nel caso, ma, come si dice in un famoso film: “questo è uno sporco lavoro,ma qualcuno lo deve pur fare” :-).

  3. Camoto 29 Novembre 2016, 09:59

    Complimenti, un’analisi da Top media.

    • Camoto 29 Novembre 2016, 10:02

      Comunque alla fine si conclude il tutto con una frase “siamo una squadra fittissimi!”… Scusate la cagata in un articolo più che serio.

  4. fracassosandona 29 Novembre 2016, 10:08

    leggendo questo articolo e quello della settimana scorsa ho capito che ci vogliono O’Shea Catt e Venter per proporre lo stesso gioco di Presutti… 🙂

  5. mic.vit 29 Novembre 2016, 10:21

    complimenti per l’analisi!!

    volevo aggiungere un’ altra cosa…l’offload…questo sconosciuto, da placcati sappiamo solo andare a terra e difendere il pallone o al massimo anticipare la caduta sul placcaggio per recuperare un altro metro…ma mai un riciclo per carità…questo nell’economia del match ci costa tantissimo…

    cmq col senno di poi…meglio averla persa di 2 punti e doversi concentrare sui propri errori per risolverli che aver vinto per un punto e credersi già squadra di 1a fascia…

    • frank 29 Novembre 2016, 12:05

      L’offload lo puoi fare (se sei capace) se hai il sostengo vicino..se no ciccia.

      E comunque non spariamo cagate perdere è peggio che vincere. Sempre.

      • sentenza 29 Novembre 2016, 19:54

        Per le teste italiche non sempre. Perdere inopinatamente partite che contano poco può mettere in una condizione migliore per cercare di vincere quelle che contano di più.

      • mic.vit 30 Novembre 2016, 01:39

        eh già…il sostegno…questo sconosciuto…

        sicuro che vincere é meglio…purtroppo però l’unica riflessione fatta dopo il SA è stata…siamo una squadra fortissimi…

    • gsp 29 Novembre 2016, 15:19

      meglio di no, di off load a cavolo ne abbiamo visti troppi. io sarei per un ban temporaneo. e quindi o offload a due mani oppure riciclo veloce che e’ cmq molto positivo. l’importante e’ essere tutti daccordo e che lo sappia tutta la squadra. la capacita’ di fare offload viene col tempo, non c’e’ bisogno di forzare adesso. anzi, vista come e’ andata la partita con Tonga e’ il sangue freddo che ci manca, non la foga.

      • mic.vit 30 Novembre 2016, 01:43

        purtroppo il tempo dell’offload lo stiamo aspettando da tanto,sarebbe una valida opzione in più da alternare alle altre,anche per essere meno prevedibili…le altre squadre ci aprono le difese come scatolette di tonno…noi andiamo a sbattere ancora con gli avanti fino a quando non ne hanno più…

  6. malpensante 29 Novembre 2016, 10:34

    L’unico commento che ho scritto dopo la partita era: “Piano di gioco da Tier1, squadra da Tier2”. E comunque con un’ala all’ala (anche quello che si chiama un full back, o un centro che abbia giocato ala, o uno qualsiasi che sappia come si finta e come si parte sull’out), la portavamo a casa. L’incapacità di sfruttare l’approssimazione (di disposizione e di ripiazzamento) della difesa isolana è stata penosa. E c’entra niente il piano di gioco, come nel perdere il pollo in maul o nell’essere cecati con i compagni perfettamente schierati.

    • sentenza 29 Novembre 2016, 19:58

      Non è che Mallet parlava a caso. In avanti in maul non s’era ancora visto. Dopo averlo visto O’S ha già fatto la formazione contro l’inghilterra al 6n. Qui lo dico e lo ridico: Favaro 9 e Minto 10, o viceversa.

  7. Canino 29 Novembre 2016, 10:39

    Finalmente un gran bell’articolo che parla di rugby giocato e un’analisi tecnica approfondita…Grazie!

  8. balin 29 Novembre 2016, 10:48

    Mi chiedo se,qualche volta ha provato Allan centro al posto di Mclean, purtroppo in assenza di Banks (notizie? Sarebbe anche ora che arrivi un po dì glasnost). una cosa del genere non la si vede a Treviso mentre le zebre Padovani estremo era da tempo che lo provavano. Per me Allan va bene 10, ma purtroppo qui c’è sempre da aspettarsi di tutto ed aver provato dei giocatori in diversi ruoli serve.

  9. robrossi 29 Novembre 2016, 11:11

    Complimenti, bellissimo articolo!

  10. panda 29 Novembre 2016, 11:14

    Un articolo bello e molto esaustivo, unico difetto quello di concentrarsi molto su particolari e poco su scelte tattiche non molto intelligenti reiterate per tutta la gara.
    Vi sembra logico consegnare il pallone sistematicamente agli avversari con calci centrali?
    E’ intelligente non giocare un vantaggio negli ultimissimi minuti anche solo per far trascorrere il tempo?
    Vi sembra giusto non portarsi 13 a 0 con due calci nel primo tempo ( così come sbagliando aveva fatto il Sud Africa contro di noi)?
    Lasciare sempre il possesso agli avversari ( 65% a 35%) è mossa intelligente? Siamo sicuri che sia meno faticoso difendersi affannosamente nei propri 22 invece di attaccare?
    Consegnare il pallone agli avversari a centro campo con 90 secondi da giocare fa parte del piano di gioco?
    Complimenti per l’ ottimo piano di gioco e per la strategia.

    • Meridion 29 Novembre 2016, 12:49

      Io credo che questo tipo di scelte si siano fatte proprio perchè c’era da sperimentare e inoltre in chiave 6 nazioni dove probabilmente avremo meno palla degli avversari già si creerà una base sul come agire (spero!) …dopotutto erano Test Match, e eventuale vittoria non avrebbe influito poi per i sorteggi per la RWC.

    • narodnik 29 Novembre 2016, 20:52

      complimenti eccome con mezza squadra infortunata hanno perso all ultimo minuto,tutti a sottolineare gli stessi pochissimi errori commessi da giocatori che sono mesi prendono scoppole da tutte le parti nei club,non condivido l’esaltazione dopo la vittoria(anche quella di giocatori e anche se hanno fatto la storia)contro il s africa non cindivido il catastrofismo ora,il tecnico chiede e i giocatori rispondono applicando gli schemi(che possono piacere o no intanto decide lui,tra l altro cosa chiara anche nel gioco di mallett mentre brunel non si e’ ancora capito come voleva farli giocare..)credo che sia chiaro rispetto a un anno fa i giocatori tengono meglio in campo(chiediamoci invece perche’ durano un tempo e a volte anche meno nelle franchigie..)anzi tonga ha sofferto parecchio fisicamente,nel ranking sono vicinissimi litalia non va praticamente oltre i 30 giocatori di livello internazionale piazzare o no non cambiava molto,complimenti a giocatori e tecnico anche se hanno perso.

  11. poros 29 Novembre 2016, 11:58

    Condivido le valutazioni positive sul contenuto dell’articolo e sull’importanza di fare analisi tecniche accurate. Aiuta a capire meglio quello che succede in campo e forse anche a diventare sostenitori meno umorali, “bipolari”.
    Un paio di dubbi che non sono in linea con quanto ho letto.
    1. A mio parere non è van Schalkwyk che non controlla il passaggio di Bronzini. E’ Bronzini che non ha giocato per assorbire il difensore e passare al compagno un facile assist. Il passaggio, insomma, era in ritardo e scomposto, affrettato. Un errore di egoismo, comprensibile se vogliamo, umano, ma tecnicamente un errore.
    2. Capitolo leadership. Dopo l’entrata di Gori, che pure è stato capitano, mi aspettavo maggiore lucidità nella gestione della situazione. Da un lato Favaro ha pagato la sua inesperienza. Fa parte del suo percorso di formazione, ci scommetto. Tuttavia avevo sperato che la presenza di Gori potesse essere un punto di riferimento per i giocatori, chiaramente disorientati e confusi. Così non è stato. Questo mi fa pensare che la costruzione di una gerarchia condivisa di leadership sia ancora tutta da fare. Quanto dico è importante in prospettiva futura quando il carisma di Parisse sarà solo a bordo campo.

  12. And 29 Novembre 2016, 12:47

    bellissima analisi. In sintesi se ne evince che abbiamo un 3/4 che non sa coprire la profondità e non calcia (Venditti), avanti che vanno dritto e basta (Fuser e Gega), e aggiungo un altro 3/4 (Bisegni) che Munari dixit “nel posizionamento sul gioco aereo non è nel suo” (il senso è quello lì). Xciò ci troviamo dinanzi a problemi di skills che s’imparano da ragazzini. Se non mi fido a fare un passaggio vado dritto che è meglio avranno pensato Fuser e Gega. Poi anche quelli di formazione Aussie e che giocavano con Quade Cooper commettono sempre gli stessi errori da anni, ossia calciare al centro del campo anzichè in touche (Udine, ITA-SAF, Mallett allenatore, vi ricorda qualcosa?).

    • reda 29 Novembre 2016, 17:30

      calciare nella profondità e non in touché non è un errore del giocatore, ma una scelta precisa dello staff tecnico, e lo è stata in tutto novembre. poi può non piacere, ma con il SA aveva funzionato e anche con Tonga inizialmente

  13. Meridion 29 Novembre 2016, 12:50

    Bellissima analisi complimenti, spero facciate qualcosa di simile anche per il Pro 12 🙂

  14. Jager 29 Novembre 2016, 13:24

    Il discorso piano di gioco non può essre dettato da necessità momentanee ? Come si fa presente nell’ articolo l’ Italia mancava di tre dei suoi migliori trequarti a livello di capacità offensive , quindi non può essere che il game-plane visto sia solo provvisorio e figlio delle necessità del momento ? Alla luce di questo : McLean a primo centro anche con funzione di supporto al MA è da considerarisi un esperienza conclusa con il recupero di Morisi ? Oppure verrà chiesto a quest’ ultimo una funzione tattica analoga ? Un tale tipo di utilizzo rientra nelle “corde” di Morisi ? Oppure si continuerà con McLean a primo centro ?

    • reda 29 Novembre 2016, 17:33

      Morisi è un playmaker esterno naturale… non dimentichiamo che ha passato le giovanili in nazionale a giocare apertura!

    • Rabbidaniel 30 Novembre 2016, 01:45

      Morisi 12 e Campagnaro 13. Morisi può benissimo giocare anche 13.

  15. HECTOR 29 Novembre 2016, 14:32

    Si potrebbe provare a giocare come i 15 rosavrociani

  16. HECTOR 29 Novembre 2016, 14:39

    Con doppia apertura: ford-farrel Mike canna-allan. Piuttosto, si dimentica che i nuovi tecnici hanno messo in campo giocatori con pochissima o nessuna esperienza a livello internazionale. O’Shea ha detto dall’inizio che il suo obiettivo è preoccuparsi di seminare x il futuro. Ergo, una valutazione più attendibile avrà più senso fra un paio d’anni

  17. frank 29 Novembre 2016, 14:55

    Grazie Parega per il tuo contributo nel post ieri.

    • gsp 29 Novembre 2016, 16:07

      non so se e’ quello che ho letto, pero’ voglio dire che chi fa riferimento ai punti non calciati dal SAF penso proprio che sbagli.

      Perche’ dalle punizioni non calciate il SAF ha segnato la meta ed anche capitalizzato con il giallo. quindi scelta davvero decisiva, altro che punti regalati agli avversari. e se non sbaglio due calci erano nella stessa azione.

      • frank 29 Novembre 2016, 17:26

        Parega ha solo incollato un post di Rino Francescato.

        A me è piaciuto molto.

      • panda 29 Novembre 2016, 20:01

        Non è quanto scaturisce dalla azione, ma l’ atteggiamento di presunta superiorità.
        Nel primo tempo prima si scava un bel divario di punti, poi si pensa al piano di gioco.
        Inoltre se fossi nella squadra avversaria questa supponenza, senza requisiti, mi darebbe più carica ( cosa che è puntualmente successa).
        la Nuova Zelanda deve giocare invece di calciare contro di noi.
        Noi lo potremmo fare contro il Brasile, non certo contro Tonga o Affini.
        Altra cosa che mi manda in bestia è continuare a sentire che nei test macth si può sperimentare come se fossero incontri amichevoli.

        • gsp 29 Novembre 2016, 20:09

          puo’ anche mandarti in bestia, ma una nazionale quando sperimenta se gioca solo TM, 6n o mondiali?

        • gsp 29 Novembre 2016, 20:12

          Aggiungo. se si dice che SAF ha perso perche’ non ha calciato contro di noi ed invece di fare 3 punti, ne fa 5 non calciando, cade tutto l’argomento. capito che voglio dire?

  18. carlo s 29 Novembre 2016, 22:45

    avessero piazzato invece di andare in touche non saremo tanto qui a cincischiare..

    poche pippe abbiamo sbagliato la gestione della partita: colpa del coach o di chi ha deciso…

    • carlo s 29 Novembre 2016, 22:50

      a proposito dove è finito quello che diceva che in questo sport vince sempre il più forte? … ma dai!!!

      • frank 30 Novembre 2016, 08:35

        In questo sport non si improvvisa niente. I valori in campo e l’organizzazione contano.

        Se giocano due squadre piu’ o meno allo stesso livello la partita puo’ essere decisa da uno o pochi episodi.

        Se giocano due squadre di livello totalmente differente (ad esempio AB e Italia) allora è chiaro che 995 su 1000 vincono gli AB.

  19. M. 30 Novembre 2016, 08:36

    Ottimo articolo, bravi.
    Di tutte le imprecisioni segnalate quella più grave è secondo me quella di GEga, 2vs1 elementare con VEnditti che ha davanti l’autostrada del sole. Il problema è che spesso siamo portati (vedi anche caso di Fuser) ha non avere nemmeno in mente questo tipo di soluzione perché rarissimamente riusciamo a crearla nel club e siamo abituati ad andare a sbattere semplicemente.

    • frank 30 Novembre 2016, 08:51

      Beh se in 2 vs. 1 tipo quello al club si fa un errore del genere l’allenatore dovrebbe romperti almeno i timpani 😉

    • malpensante 30 Novembre 2016, 10:33

      La pallaccia di Bronzini, la pippaccia di Canna, la cecità di Fuser, ma anche Bisegni sull’out e il pollo perso in maul sono sullo stesso livello, sia per indecenza che per effetti sul risultato. Metti giù due mete quasi fatte nei primi 30 minuti, e poi leggiamo i commenti sul portare a casa i due piazzati. La meta Luke-Allan è una fotografia di come fossero messi i piroghesi come organizzazione e applicazione difensiva.

      • gsp 30 Novembre 2016, 10:55

        uno a testa quasi, e tutti costosissimi. era un clima generale purtroppo. andava riconosciuto dopo 20 minuti e bisognava metterci i freni. ci vuole che sappia tirare il freno.

        e c’era anche la sensazione rassicurante che loro potessero attaccare tutto il giorno senza segnare, perche’ la difesa subiva ma era ben messa ed invece…

        pero’ impareranno molto e tutti.

        • M. 30 Novembre 2016, 11:20

          Beh oddio, il buco che han preso da mischia chiusa su Gori (quello del giallo) mi ha riportato alla peggiore Italia… Fortuna si è trattato di un episodio.

          • gsp 30 Novembre 2016, 11:36

            Diciamo che la certezza era che bella e passata con la loro meta. poi si e’ iniziato a tremare.

        • malpensante 30 Novembre 2016, 11:58

          Ho tutta la stima e la fiducia necessaria, e anche di più, per O’S, Catt e naturalmente Venter (cito nominalmente, non a caso) ma “molto e tutti” sarà pure evangelico ma c’è da giocare a rugby da tier1 e non da recitare la compieta dopo il nostro crepuscolo ovale.

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