Test Match: l’Italia del rugby non concede il bis. A Padova vince Tonga 19-17

Una bella lezione di umiltà e anche per quelli che scrivono cose tipo che: “…con le isolane qui, bene o male, vinciamo noi e là, bene o male vinciamo loro”.
No: “Qui a volte vinciamo noi e a volte loro e là finora hanno sempre vinto loro e spesso mettendoci anche sotto”!
Passando alla partita di oggi: primo tempo non ho visto quasi nulla causa streaming che poi si è messo a posto durante l’intervallo. Mi è sembrata molto equilibrata, nel complesso i nostri on hanno fatto errori madornali come spesso accadeva tempo fa ma loro arrivano a questi tour molto più pronti rispetto ad anni addietro.
Nell’insieme squadre che si sono pressoché equivalse e ha deciso anche qualche episodio che ci ha detto male come la meta mancata per il piede sulla linea di pochi centimetri. Siamo stati inferiori in touche.
Il cammino è lunghissimo come avevo scritto qualche giorno fa.
Sarebbe ora che a World Rugby si parlasse di rivedere questa storia dei tier in modo che vengano periodicamente rivisti in base ai risultati se non tolti del tutto.

Proviamo a vedere alcuni aspetti positivi e comunque la realtà con un certo distacco anche se la botta è dura come penso, per tutti noi.
Psico-fisicamente, pur se con qualche lacuna nel finale, stiamo reggendo fino in fondo, molto meglio rispetto a tempi recenti.
Le accelerazioni al largo di questi “mostri” di oltre oceano, giustamente tanto temute, ci hanno talvolta fatto male ma, nell’insieme, mi è parso che le abbiamo contenute abbastanza bene e anzi siamo stati anche in grado di restituirne qualcuna vedi meta con pochi centimetri di piede sulla linea laterale.
Nel “gioco rotto”, che frequentemente capita contro le “Pacifiche” e, più n generale, quando i valori in campo sono equilibrati, mi è sembrato che i nostri mantenessero la bussola molto assai più che in passati anche recenti.
Possiamo giocarcela alla pari con le squadre delle isole del Pacifico (resterebbe da riuscire a farlo anche là) e con tutte le squadre di seconda fascia vincendone probabilmente circa la metà e anche qualcosa di più a seconda di chi si considera dentro o se ci si rifà pari pari al tier2 di World Rugby (ne ho scritto sopra).
Possiamo poi vincerne qualcuna ogni tanto con squadre tipo le attuali Scozia, Argentina e Galles, più difficile con la Francia e poi eventualmente qualche grande in profonda crisi tipo il SAF.
Tutto ciò è stato ottenuto con una Nazionale che ha un’alta percentuale di giocatori formati in Italia.
In pratica siamo rima caduti e adesso stiamo riacquisendo le quotazioni che avevamo grosso modo al momento del passaggio al professionismo.
Ora mi raccomando, invece di andare avanti passo a passo riempiamoci di nuovo di oriundi e stranieri, anche a livello di campionati, e invece di “far la storia”, rifacciamo la storia già vista in passato che magari non ne abbiamo ancora abbastanza di aver fatto per lustri quelli che si agitano inutilmente nelle sabbie mobili e che appena ora hanno ricominciato a farsi valere.
Nelle sei ultime partite abbiamo preso grandi legante solo dagli AB (e basta la parola!), mentre ce la siamo giocata da pari a pari con le altre tra cui: una grandissima certo in crisi ( e, per inciso 😉 l’abbiamo vinta), una quasi grandissima perdendo di pochi punti a casa sua, e tre squadre non di molto inferiori nel ranking perdendone purtroppo una in casa di misura.

Obiettivo a mio parere ragionevole e massimo, a livello di meri risultati, per il prossimo 6N: giocarsela tenendosi vicini nel punteggio in quattro partite (dell’Inghilterra ho visto solo qualche sprazzo ma dev’essere una cosa veramente moss-truo-sa, considerati i risultati che sta ottenendo, a livello degli AB, sfortunatamente anche come prevedibile passivo per noi).
Irlanda e, purtroppo, Scozia, sembrerebbero attualmente a livelli da rendere impensabile una nostra vittoria. Appaiono un po’ più abbordabili Galles e magari, la Francia, anche se gli ultimi suoi risultati fanno pensare che sia in fase di ripresa rispetto all’inverno scorso.
Insomma, finirne tre con differenze di punti intorno al break e di queste vincerne una, penso sarebbe un successo, anche perché probabilmente va ottenuto con qualcuno che non è la Scozia. Bisogna anche vedere “quando” si ottengono i risultati, un conto è vincere con qualcuno ancora in corsa per la vittoria finale, altro è vincere con qualcuno che non ha più questa prospettiva.