Il bello e il brutto del week-end ovale: Pavanello e un contributo che fa discutere

Dove si parla della scelta del dg biancoverde quale rappresentante FIR nel board celtico e di soldi Qualifying Cup. Che pare non arrivino

COMMENTI DEI LETTORI
  1. tony 31 Ottobre 2016, 09:00

    Il nostro sistema rugbistico è molto fragile , solo il 6 nazioni ci garantisce di non sprofondare in seconda/terza fascia.

  2. carneade 31 Ottobre 2016, 09:07

    Concordo in pieno.
    E qualcuno vuole abbandonare il Pro12 pensando di competere nel 6N con il campionato di Eccellenza.
    Non abbiamo soldi per fare i campionati, non riusciamo a mandare in TV gli incontri, non abbiamo gente allo stadio.
    Se non uniamo un po’ le forze non ne usciamo. Troppi club, poche risorse economiche.
    Con il consolidarsi del professionismo, gli altri paesi sono schizzati in avanti, noi, se va bene, siamo rimasti allo stesso livello.

    • Jager 31 Ottobre 2016, 09:47

      Appunto se con il ” consolidarsi del professionismo gli alti sono schizzati avanti ” e noi siamo rimasti fermi ( che equivale a regredire se gli altri crescono ) cosa ne ricaviamo dal partecipare ad un campionato professionistico ? C’è spazio in Italia per il professionismo ? “Troppi club e poche risorse ” vero , ma in questi anni molte risorse sono state spese per partecipare ad campionato professionistico , abbandonando a se stessi i domestic e sopratutto la formazione (sotto tutti gli aspetti : dirigenti , tecnici , atleti ) se è vero che siamo regrediti è stata la scelta giusta ?

      • carneade 31 Ottobre 2016, 10:54

        Dipende da quali sono gli obiettivi.
        1) vuoi stare nel grande rugby (6N, coppe e test match vari) allora non hai scelta che proseguire nel Pro12, razionalizzando ancora di più l’Eccellenza.
        2) Si ritiene che il professionismo non sia per noi? Che sia meglio tornare a giocare il FIRA per intenderci.
        Allora basta professionismo e si torna al puro dilettantismo con qualche rimborso spese.
        Sono entrambe scelte legittime, ma vanno fatte come movimento (cioè FIR e Clubs DEVONO mettersi d’accordo), avendo TUTTI ben chiare quali sono le conseguenze dell’una o
        dell’altra scelta.
        Tertium non datur.

    • Hrothepert 31 Ottobre 2016, 09:58

      @carneade, sono anni che, su questo blog, provo a spiegarlo a quei tifosi (inteso nell’ accezione negativa del termine) che continuano imperterriti a sostenere che le franchigie sono un male e che si deve ritornare al domestic come espressione di elite del movimento, ma, siccome non c’ è peggior sordo di chi non vuol sentire, quando gli dici che, senza i contributi federali derivanti dal 6Ns, i clubs non sono in grado nemmeno di garantire la copertura ad un livello dilettantistico/amatoriale, incappi nei loro strali e nulla più.

      • Jager 31 Ottobre 2016, 10:09

        C’è spazio per il professionismo in Italia ? Se si come ? Ti ringrazio se vorrai rispondere ad ” un tifoso nell’ eccezione negativa del termine ” come mi hai definito

        • Hrothepert 31 Ottobre 2016, 10:55

          Jager, non era riferito a te, stavamo scrivendo contemporaneamente ed io ho postato dopo.
          Per risponderti, si, c’ è spazio per il professionismo delle franchigie, basta farle completamente federali, strutturare il domestic in funzione di esse, relegare il domestic stesso al ruolo che gli compete, risparmiare su di esso ed investire quello che hai risparmiato in reclutamento e formazione, anche dei tecnici, creare delle accademy, che siano anche squadre B, delle franchigie, che competano nel massimo campionato domestic, il problema è anche economico, ma più che altro è di organizzazione, di chi ha le competenze per attuare questa organizzazione e delle meschine resistenze di chi si oppone ad una vera trasformazione del movimento in senso professionistico.

          • Jager 31 Ottobre 2016, 12:18

            Prima di tutto mi scuso per il fraintendimento . Come ho detto altre volte all’ inizio della avventura Celtica ero convinto che questa potesse esssere la strada giusta , oggi a fronte dei risultati non ne sono più così convinto . Per questo tutta la serie di domade , l’ unica cosa di cui sono certo è che così non si può andare avanti .Il tuo progetto è sicuramente ben strutturato ed articolato è può essere un punto di partenza . Ribadisco che secondo me siamo di fronte ad un bivio : o ci si accontenta oppure se si vuole crescere e rimanere agganciati al rugby di alto livello serve un cambio di “passo ” .

          • Hrothepert 31 Ottobre 2016, 12:37

            Vedi, siamo daccordo!!!
            Come ha scritto sopra @carneade, o ci autoretrocediamo volontariamente al dilettantismo puro, dicendo addio al 6Ns, ai test matches e ritornando alla coppa FIRA ,oppure, come dici tu, servono il cambio di passo e la trasformazione in un movimento veramente improntato piramidalmente al professionismo vero.

          • lexv 31 Ottobre 2016, 18:07

            @hro…purtroppo al momento non ci sono né i numeri né la cultura per un professionismo serio nel rugby.

      • ermy 31 Ottobre 2016, 14:30

        Hro, così metteresti in seria crisi il rugby salamella!!!
        In ogni caso, tutto parte da un grande stadio!!! 😀

    • sentenza 31 Ottobre 2016, 14:13

      Della serie “viva la meritocrazia”… se non abbiamo soldi, pubblico, tv, e nemmeno buoni giocatori per quale motivo si deve restare nel pro12 e pure nel 6n? Nonché nel “professionismo”? Per grazia ricevuta? Perché qualcuno ti regala i soldi come “investimento” o “esperimento”? Ormai si è visto che l’investimento e l’esperimento sono falliti. Inevitabilmente si tornerà nei ranghi.
      La cosa che fa ridere è che si accorgono ora che le trasferte pro12 sono molte e molto lunghe e resta poco per allenarsi. Ma và? Ma se il concetto è sempre che si diventa buoni giocando coi più buoni non serve allenarsi ma appunto giocare nel pro12 a qualunque costo, sia di trasferte nostre che pagando quelle degli altri con la tassa celtica. Così di certo siamo la zavorra e affondiamo noi e anche il pro12.

    • lexv 31 Ottobre 2016, 15:12

      Va bene pure stare in PRO 12…ma con una sola franchigia competitiva e che rappresenti l’intero movimento. Anche perchè allo stato attuale c’è un team che rappresenta Treviso e un team che rappresenta il nord-ovest (???). Praticamente da Toscana in giù non si è rappresentati. Due franchigie professionistiche le potremmo avere quando arriveremo al punto di averne due decenti.

      • sentenza 31 Ottobre 2016, 17:13

        E’ il concetto che si è dimostrato sbagliato, ma qualcuno continua imperterrito a ritenerlo irrinunciabile. Ed è quello che ha portato il disastro finanziario.

        • lexv 31 Ottobre 2016, 18:05

          Concetto sbagliato in che senso?

        • IlGiustiziereDegliHaters 31 Ottobre 2016, 18:16

          Il disastro finanziario penso che sia dovuto più ad altre cose … sedi faraoineche e soldi distribuiti alla membro di canide.

          • sentenza 31 Ottobre 2016, 23:26

            Sempre il solito: che si diventa buoni giocando contro i buoni. Si dimostra falso solamente da 16 anni.
            La sede faraonica si paga nel futuro (forse), il passivo è stato fatto oggi e in passato. I soldi distribuiti a cdc sono proprio quelli per il pro12. Quanti sono, 4+4+tassa? Totale 10 o 11 e più.
            Al confronto i 400 mila per la coppa del nonno a 4 squadre e i 160 mila alle altre 6 sono quisquilie. Totale 2,5 milioni.

  3. silvan 31 Ottobre 2016, 09:23

    Una barzelletta sto articolo. Spiegatemi bene quali sono le competenze, le capacità professionali, i titoli di studio e l’esperienza a livello manageriale de pavaneo

    • Zoidberg 31 Ottobre 2016, 09:43

      Forse perchè hai letto l’articolo a mo’ di barzelletta, ma no credo tu lo abbia capito.. Potevano mettere il gatto di zatta, il giardiniere de monigo, o el biglietter del stadio, l’importante è che la federazione cerchi di far capire a TV che un po’ contano anche loro, e che le decisione prese dal board non arrivano solo dall’alto

      • Roberto Avesani 31 Ottobre 2016, 10:07

        Comunque Pavanello nel 2014 ha conseguito un Master in Diritto e Management dello Sport (oltre ad essere laureato in Architettura).

        • lexv 31 Ottobre 2016, 15:15

          E tra l’altro hanno messo un trentaquattranne…invece di fare alla solita gerontocratica italica maniera.

    • Appassionato_ma_ignorante 31 Ottobre 2016, 10:23

      @silvan, guarda che Pavanello non è un pirlotto qualunque. Oltre a essere un ex giocatore, una persona intelligente e di spessore (vedi le sue passate interviste ed esternazioni) e avere alle spalle un curriculum rugbistico di tutto rispetto (non solo come giocatore), è – come dice Avesani – laureato e con competenze specifiche nel settore.

      • Hrothepert 31 Ottobre 2016, 11:07

        Spiegatemi, come funziona, se sei veneto, giochi a Rugby ed a Treviso in particolare, ti devi necessariamente laureare in…architettura??? 😀

  4. frank 31 Ottobre 2016, 11:13

    Tutta la mia stima e simpatia a Pavanello. Spero faccia un pò meglio che nell’ultimo anno e mezzo.

  5. carneade 31 Ottobre 2016, 11:31

    Visto che ha smesso da poco di giocare proprio in quella manifestazione, e ora comunque la vive come dirigente, penso potrà fare bene.
    In ogni caso lo scorso “mandato” i rappresentanti FIR nel Pro12 erano Cantoni e Gaetaniello.
    Almeno un parziale miglioramento dovremmo averlo fatto.

  6. Pro veritate 31 Ottobre 2016, 11:42

    1. Pavanello e’ un ottima persona, gran giocatore, ma essere manager è altra cosa: ha da poco preso in mano la gestione Benetton ma i risultati non sono stati un gran che…o mi sbaglio..ma penso possa imparare..
    2. Fuor di dubbio che la sua competenza è di gran lunga superiore di Cantoni..almeno nelle possibilità di sviluppo..
    3. Che G. Abbia superato il principio “eleggo chi mi vota” mi sembra una boutade…la Benetton ha appoggiato Innocenzi? Chi se ne è accorto alzi la mano…guarda caso le venete geograficamente più vicine a Treviso – Mogliano e San Donà – si sono schierate per il sig. g…..sarà un caso, come quando i bambini nascono sotto i cavoli..
    Non credo di allontanarmi troppo dal vero nel dire che c’è stato un patto di non belligeranza che ora viene ripagato…..un patto che da parte della Benetton ci può anche stare…anche in ragione dei pessimi risultati degli ultimi anni e che la mettono in una posizione di debolezza.

    • Heiniken Cup 31 Ottobre 2016, 11:54

      Quoto in toto.
      Vorrei anche far notare (dopo aver letto il gazzettino di oggi) che è aberrante il fatto che, (se le società hanno dei bilanci che si basano sul contributo challenge cup) queste società si trovino in balia degli umori di G., ed è capibile il perché siano schierate per G.
      Cordialità

      • Hrothepert 31 Ottobre 2016, 12:41

        Io trovo aberrante il fatto che i clubs basino quasi esclusivamente i loro budgets sui contributi federali, i quali derivano quasi esclusivamente dalla partecipazione al 6Ns e dai test matches e poi facciano resistenza alla trasformazione del movimento in senso professionistico…serio!!!!

      • Giovanni 31 Ottobre 2016, 14:54

        Il nocciolo di tutto ciò è che i club di rugby italiano non sono in grado di reggersi su reddito proprio (biglietti venduti, diritti tv, sponsor, merchandising), e questo li rende dipendenti dagli oboli (e dagli uomori) della federazione, sia essa presieduta da G., da D., o da chiunque altro verrà un domani. D’altro canto, con questo status di parziale dilettantismo (o meglio, parziale professionismo) si può giustificare tutta la baracca pseudoassistenziale, tenuta in piedi grazie al denaro pubblico gestita “alla privata”. Insomma, da destra come da sinistra, hanno trovato la quadratura del cerchio: gli uni possono tenerti al lazo semplicemente allargando o restringendo i cordoni della borsa, gli altri non devono dimostrare di esser professionisti veri dandosi da fare nella propaganda, reclutamento, abbonamenti, accordi con partner vari e così via. Se ci fosse uno status di REALE professionismo, sancito a livello giuridico, le società dovrebbero darsi da fare di più, ma, a quel punto, creerebbero una propria Lega che le rappresenterebbe tutte e che s’interfaccerebbe con la FIR da pari a pari. Un po’ come avviene in Francia.

        • sentenza 31 Ottobre 2016, 17:17

          Se ci fosse il professionismo sancito giuridicamente sarebbero fallite tutte da mò, o resterebbero tutte al dilettantismo formale.

  7. balin 31 Ottobre 2016, 11:51

    è chiaro che se perdi nella Challenge cup, con spagnoli o tedeschi ti meriti almeno 10.000 € in meno per ogni punto subito (con russi romeni e georgiani la storia è diversa per tanti motivi) però bisogna dirlo chiaramente prima

    • Giovanni 31 Ottobre 2016, 14:58

      Esatto: le regole vanno stabilite a Giugno, non in corso d’opera. Ma in questo la FIR ha già dato ampia dimostrazione di reticenza, vedasi l’annosa questione dei permit su cui mai si è pronunciata.

  8. malpensante 31 Ottobre 2016, 12:36

    1) Tra due anni (uno e mezzo) probabilmente non ci sarà più la Celtic, almeno come l’abbiamo conosciuta. Il termine “rinnovo” mi sembra un filo ottimista.
    2) I soldi che arrivano dalle coppe sono molto meno? Ma no, e chi l’avrebbe immaginato.
    3) La coppetta ce la paghiamo di tasca? Ma dai, e chi l’avrebbe mai detto?

  9. dengra 31 Ottobre 2016, 14:03

    Esco un po fuori dal coro……chi ha notizie sulle elezioni dei rinnovi nei comitati regionali? Dalle ultime notizie Gavazzi Ha già perso Emilia e Veneto e sono previste altre sconfitte…….

  10. carlo s 31 Ottobre 2016, 15:17

    in quella commissione ci deve andare qualcuno che conosce la materia… chi meglio di Pavenello in questo momento? fate dei nomi

  11. fracassosandona 31 Ottobre 2016, 15:39

    è uno stillicidio di notizie nauseanti in grado di schifare anche il più fedele degli accoliti…
    non ho grossi dubbi sul fatto che i 3 tm autunnali porteranno in cassa meno soldi del previsto e che il buco 2016 sarà ancora più sanguinoso…

    https://www.youtube.com/watch?v=H9QfPpBF9nI

    contento Pavanello contenti tutti, ma io a fare il rappresentante italiano al board del pro12, a prendersi i porchi e le madonne che competerebbero alla federazione, anche no… proprio perché ha 34 anni ed una vita davanti non può permettersi di sputtanarsi appena cominciato…

    • lexv 31 Ottobre 2016, 18:11

      Può essere che o 3 tm porteranno meno soldi del previsto ma…la fonte di questa notizia?

  12. Rabbidaniel 31 Ottobre 2016, 16:16

    Guardate che la nave sta imbarcando acqua da un bel po’ e si sta tentando di buttarla fuori con uno scolapasta.
    Poi ovviamente “W lo stellone italico, forza azzurri” e chi più ne ha più ne metta, ma sempre sue asse semo e ghe restemo.

    • gsp 31 Ottobre 2016, 17:00

      Vero. Ma adesso é affidata ai migliori cantieri nautici possibili. Trovarne di migliori era difficile. Che un pó aiuta.

      • Rabbidaniel 31 Ottobre 2016, 17:19

        Io, più che alla situazione tecnica, mi riferivo alla nave nel suo complesso. E la situazione poco sostenibile è quella economica.

      • fracassosandona 31 Ottobre 2016, 17:55

        pure quelli, se non pagati, se ne tornano da dove sono venuti…

        Ah… gavà, a proposito di contributi federali parametrati ai risultati: cominciamo a parlare di quanto siano pagati i responsabili tecnici di alto livello e giovanile? ed il presidente che in quattro anni di FIR ha portato il bilancio in rosso?

        • ginomonza 31 Ottobre 2016, 18:12

          scusa fracasso per quale motive non dovrebbero essere pagati?

        • lexv 31 Ottobre 2016, 18:13

          Bella domanda…quanto sono pagati i responsabili tecnici?

        • narodnik 31 Ottobre 2016, 20:01

          il bilancio in rosso lo ha portato sopratutto il pro12..gavassi ha sperperato per la sede favorito i suoi etc anche io la penso come te andrebbe pagato coi soldi del monopoli visto che fa tanto il meritocratico ma non ha sempre torto,per quest anno chiaramente dovrebbero rispettare gli impegni presi e dare i contributi per tempo a tutti,dall anno prossimo i contributi per la coppa malu’ dovrebbero essere distribuiti in percentuale per piazzamento se no continuano a fare figure patetiche come l anno scorso e a spartirsi i soldi,che non sono pochi..

          • gsp 31 Ottobre 2016, 22:10

            Ma i soldi Della sede non sono ancora in bilancio, no?

          • faduc 1 Novembre 2016, 11:54

            Guarda che la prospettiva non cambia. Il rugby vivie sono attraverso sovvenzioni, anche se invece di 340.000 per il rovigo diventano 340.000 per ogni squadra, quindi sempre la nazionale che sostiene i club

          • faduc 1 Novembre 2016, 11:55

            vive…solo

  13. leo64 31 Ottobre 2016, 19:00

    Comunque siamo messi veramente male.

  14. faduc 1 Novembre 2016, 11:52

    Che il rugby italico sia economicamente fragile? basta guardare gli stadi (vuoti) e gli ascolti di celtiche ed eccellenza. Se non si capisce che bisogna ripartire dal territorio (franchigie vere, non microclub utili solo per i tornei amatoriali) per dare un minimo di prefessionalità al movimento, il rugby vero diventerà uno sport solo per poche decine di atleti

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