Alex Lozowski, quel nome azzurrabile che balla tra Eddie Jones e Conor O’Shea

Il mediano d’apertura dei Saracens è sui block notes dei ct di Inghilterra e Italia. La conferma dalla stampa britannica

ph. Henry Browne/Action Images

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“Alex Lozowski, il mediano degli Wasps con origini italiane, ci è stato segnalato da Masi tempo fa e ci interessa. Lo abbiamo incontrato due volte e gli abbiamo parlato per portarlo in una delle nostre due franchigie e in nazionale. Lui però vuole rimanere a Londra dove ha un contratto di tre anni”. A parlare così, il 10 aprile del 2015 era il presidente FIR Alfredo Gavazzi nel corso di un incontro con la stampa a Milano. Non una dichiarazione buttata là, anzi, che ci fosse un interesse vero verso quell’apertura classe 1993 era stato rivelato a chi scrive da un suo allora compagno di squadra un paio di mesi prima.
Alex, nonostante quel cognome così impegnativo da pronunciare, ha origini italiani grazie alla madre e potrebbe davvero essere convocato dall’Italia. Con Jacques Brunel non se ne fece nulla, forse per i dubbi dell’allora ct, forse per quelli del giocatore. Però quel nome continua a circolare sui taccuini di chi guida la nazionale azzurra, sì anche in quelli di Conor O’Shea. E non solo su quelli del tecnico irlandese.

 

La conferma la dà The Rugby Paper che parla del giocatore come “at the centre of a the tug of war between Eddie Jones e Conor O’Shea”. Lozowski questa estate estate ha lasciato gli Wasps e si è accasato ai Saracens dove nelle prime quattro giornate di campionato ha messo assieme due mete e 44 punti totali, Non male per uno che comunque non è nel XV titolare. Numeri che hanno attirato anche l’interesse del ct della nazionale inglese.
Dalle nostre parti con i mediani d’apertura non siamo forse più con l’acqua alla gola come qualche anno fa, ma non è che nemmeno si navighi nell’abbondanza, di qui l’interesse per un atleta giovane e di grandi prospettive, con un piede molto preciso affinato da alcuni anni passati nel corso dell’adolescenza all’Academy del Chelsea, la squadra di calcio. La “conversione” al rugby è arrivata piuttosto tardi, complice anche un trasferimento in quel di Leeds. Su quale sarò l’eventuale scelta del giocatore non abbiamo molti dubbi: dipende da Eddie Jones, è sicuramente lui l’uomo con il coltello dalla parte del manico. O’Shea vigila e conferma di essere comunque presente dove serve: mercoledì il ct azzurro sarà a Milano alla conferenza stampa di presentazione del campionato d’Eccellenza, cosa tanto normale nella logica delle cose quanto inusitata per la prassi delle nostre latitudini. E ha già iniziato a fare la spola tra Treviso e Parma: in Ghirada, ad esempio, è già andato due o tre volte nell’ultimo periodo a fronte delle zero presenze di Brunel negli ultimi due anni, stage della nazionale esclusi. E a Parma lo vedono spesso.

 

UPDATE DELLE 10.34
Proprio questa mattina il quotidiano Sportsmail raccoglie le dichiarazioni di Lozowski e O’Shea. Eccole:
Alex Lozowski: Ho vissuto la mia intera vita in Inghilterra e giocare per la nazionale inglese è il mio sogno. Non voglio chiudere la porta all’Italia, ma in questo momento non voglio eliminarmi dalla corsa per quella maglia. Non mi faccio illusioni perché è chiaro che l’Inghilterra ha un gruppo di grandi aperture. E poi c’è un accordo con i Saracens secondo il quale io devo coprire il ruolo nel periodo di test internazionali: se andassi a giocare con l’Italia lascerei il club in difficoltà.

Conor O’Shea: Alex è un giocatore che ammiro da tempo, lo conosco da tre anni e conosco da tanto suo padre (che ha giocato per l’Inghilterra). Tempo fa ho parlato con lui per portarlo agli Harlequins, e poi abbiamo discusso nuovamente poco prima della partenza per il tour estivo dell’Italia nelle Americhe. So benissimo chi è e ne parleremo nuovamente quando vorrà prendere una decisione. Ho un gruppo di giocatori fantastici qui in Italia e in tema di numeri 10 Carlo Canna e Tommy Allan sono davvero delle ottime opzioni. Alex? Nessuna pressione, deve concentrarsi sui Saracens”.

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