Caso Elia Rizzo: la Federazione avvia una verifica interna

Serata storta per Rizzo, sabato sera. Col senno di poi, si potrebbe cogliere nella domanda al TMO in occasione della meta di Chillon, un credito incondizionato ma anche una forma di riconoscenza e gratitudine all’assistente Bertelli (che gli ha assicurato la correttezza del grounding – o come cavolo si scrive) per essere lì in vece di quell'”irriconoscente” di Vivarini. E quindi un atteggiamento di presunzione in realtà nascondeva un malessere che di lì a poco (o poco prima, non ricordo bene) ha palesato pubblicamente.
C’è stato un altro episodio nel primo tempo: Bibi Quaglio, nei pressi di un BD, gli ha dato uno spintone tale da farlo cadere. La dinamica è un po’ incerta: non dico che ci fosse la volontarietà di buttarlo a terra, questo no, ma che non si sia adoperato a sufficienza affinché ciò non accadesse invece sì. Quando subito dopo Quaglio è andato a scusarsi, si leggeva nel volto di Rizzo che non era proprio convinto dell’involontarietà del gesto ed è rimasto un po’ … scosso, quasi un mancato riconoscimento del suo ruolo.
PS: tutto quanto sopra è solo ed esclusivamente frutto di mie considerazioni personali e chiedo scusa anticipatamente se la qualità del mio intervento non “alza l’asticella”, come auspicato in altri post.