Verso le elezioni federali: il programma di base di Pronti al Cambiamento

Il movimento guidato da Marzio Innocenti ha diffuso la bozza del proprio progetto

pronti

Il movimento Pronti al Cambiamento guidato da Marzio Innocenti ha diffuso la prima bozza del programma elettorale in vista delle elezioni federali di novembre. Otto i grandi temi i cui si articola il documento (in fondo il LINK), in cui viene specificato il carattere non definitivo della bozza che verrà sottoposta ad ulteriori aggiornamenti. Quella definitiva verrà presentata dopo l’estate.

 

 

Riportare i club al centro dell’attività federale (pag. 3)
Uno dei punti forti dell’opposizione all’attuale gestione è quello di rimettere la formazione in mano alle singole società. Per farlo le proposte sono diverse: una redistribuzione degli investimenti che non guardi ai club che ospitano Centri di Formazione o Accademie Zonali, la trasformazione dei CdF e delle Accademie Zonali in strutture non di residenza e quindi che non separano l’atleta dal proprio club, permettere ai Comitati regionali di svolgere l’attività di selezione tramite allenamenti collegiali e attività agonistica anche con realtà estere. Alcune strutture federali, invece, rimarrebbero invece inalterate sulla base della valutazione del territorio di riferimento (“es: accademia in Sicilia tra Messina e Catania, Sardegna tra Alghero e Capoterra, CDF zonale in provincia di Belluno e altre situazioni simili”).

 

 

Lega di Eccellenza (pag. 4)
Altro punto importante è “la formazione delle Leghe delle Società come controparte e confronto dell’attività Federale”, favorendo “il raggruppamento delle società di serie A e forme di scambio anche tra le società di B e C”. Per quanto riguarda invece il massimo campionato nazionale, si propone immediata istituzione della “Lega delle società di Eccellenza, con compiti di gestione delle attività di marketing, sponsorship e merchandising del campionato, fino ad arrivare alla gestione del campionato stesso”.

 

 

Impiantistica (pag. 5)
Proposto il “Piano Nazionale Impiantistica per il rugby” con compito di catalogare lo status quo dei campi da rugby italiani e successivamente intervenire attraverso “un Piano pluriennale di risorse economiche (finanziamenti agevolati e mutui) da ammortizzare con risorse inserite nel Bilancio FIR”. Il “Piano Nazionale Impiantistica per il rugby” si occuperebbe anche di supportare le società nei rapporti con le Pubbliche Amministrazione relativi all’impiantistica.

 

 

Formazione Tecnici, Dirigenti e Arbitri (pag. 6)

Nuovi brevetti (pag. 7)
Proposta una differenziazioni dei brevetti così ripartita: Educatore DAT (abilitato per allenare ed arbitrare nelle categorie Promozione 6-12 anni) / Tecnico Sviluppo (abilitato per allenare ed arbitrare nelle categorie Sviluppo 14-16 anni) / Tecnico Seniores (abilitato per allenare u.18 e Seniores con esclusione di Eccellenza e PRO12) / Tecnico per il settore Alto Livello (abilitato allenare in Eccellenza e PRO12) / Arbitro Effettivo Seniores (abilitato per arbitrare u. 18 e Seniores di tutti i livelli con esclusione di Eccellenza e PRO12 dove potrà essere Giudice di Linea) / Arbitro per il settore Alto Livello (abilitato per arbitrare e fungere da Giudice di Linea per incontri di Eccellenza e di PRO12).

 

Dirigenti (pag. 8)
Volontà di “creare una area formativa ad hoc all’interno della struttura tecnica federale” in cui la formazione dei futuri dirigenti possa avvenire attraverso specifici corsi ad essi destinati e con determinate materia di insegnamento (tra cui Marketing e nozioni di Pronto Soccorso).

 

Arbitri (pag. 9)
Il primo punto per quanto riguarda i direttori di gara è la “Completa autonomia operativa del Cnar per avere la massima imparzialità degli arbitri e garantendo condizioni di parità nell’accesso dell’attività arbitrale, espletando la gestione delegatale della Fir nel rispetto dello statuto federale”. Il secondo, incentivare le società ad individuare e avviare al cammino di arbitro alcuni propri tesserati e coinvolgere gli stessi negli allenamento delle squadre.

 

 

Campionati (pag. 10)

Franchigie (pag. 11)
Mantenimento almeno “nell’immediato” di due franchigie e suddivisione per finalità e carattere: una “da far diventare attrattiva per investimenti privati importanti, autonoma e che punti a vincere il Pro12”, l’altra “come “laboratorio” con supporto principalmente federale, e l’obiettivo di avere prevalentemente giocatori di formazione italiana”.
Creazione di un “Gruppo Allargato/Wider Group U23”: questi giocatori, di interesse nazionale ed età compresa tra i 18 e i 23 anni, saranno legati alla franchigia tramite contratto dual contract. “Tale Wider Group sarà formato da 10/12 giocatori dei 5 club “affiliati ” alla franchigia. La priorità di scelta dei giovani selezionati sarà inversa rispetto alla classifica della società di Eccellenza”.

 

Eccellenza (pag. 11)
Questi alcuni punti che si leggono nel programma: mantenimento delle dieci squadre, eliminazione del Trofeo Eccellenza, semifinale gara secca, retrocessione dell’ultima e spareggio tra la penultima di Eccellenza e la non promossa della Serie A, dimezzamento del numero di giocatori di non formazione italiana da 4 a 2, “redistribuzione dei talenti emergenti con il sistema dei draft NBA per riequilibrare il livello tecnico delle squadre e rendere il campionato più avvincente”, possibilità di tesserare studenti UE in Italia per motivi di studio, istituzione del programma “Dopo Rugby Giocato” per favorire la vita professionale dopo la carriera.

 

Altri Campionati e giovanili (pag. 12)
Invariata la struttura della Serie A, mentre per la Serie B proposta la riforma del campionato con “barrages in fase nazionale (alla francese) coinvolgendo tutte le squadre. Gironi da 6 più barrage nazionale” e “Selezioni di serie B U23 gestite dai comitati regionali con un campionato dei Comitati/Regioni aggregate, per massimo 16 squadre”. Per quanto riguarda la giovanili reintroduzione, laddove possibile, del campionato Under20/21 anche utilizzando l’aggregamento tra società.

 

 

Accademie e Centri di Formazione (pag. 13)
Sostituzione dei CdF con “attività degli staff tecnici itineranti, promuovendo l’attività nei vari club dove aggregare i giocatori selezionati di volta in volta”. Gli staff saranno indicati dalla Federazione. Per quanto riguarda invece la selezione degli atleti per le Accademie, questa deve essere fatta dai tecnici dei comitati regionali.

 

 

Seven (pag. 13)
Creazione di “Centri di Sviluppo” per il rugby a sette e potenziamento dell’attività all’interno dei CUS universitari, promuovendo collaborazioni con il mondo dell’atletica da cui reclutare potenziali giocatori di Seven. A livello organizzativo, “organizzazione di un circuito, obbligatorio per i club di Eccellenza, di Seven, Pre-Stagionale o in alternativa alla Coppa di Eccellenza/Italia”.

 

 

Femminile (pag. 13)
Un punto importante è quello dell’obbligatorietà, con “l’obbligatorietà dell’U14 femminile che potrà essere alternativa all’obbligatorietà under maschile”. A livello organizzativo l’obiettivo è quello di creare attività dedicata alle Under 18.

 

 

Progetto per la tutela ed il benessere del giocatore della FIR (pag. 14)
“Punto di programma in costruzione con il contributo degli esperti contattati”.

 

 

Bilancio (pag. 14)
Uno dei punti più articolati riguarda il bilancio e il principio guida è una “gestione trasparente e condivisa”.

 

A questo LINK è possibile consultare l’intero documento.

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