In programma le sfide Capitolina-Reggio e Colorno-Pro Recco
Serie A: le designazioni arbitrali delle semifinali di andata
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Forza Diavoli! 😀
Per affetto per Emy ma anche perche’ mesi fa ha promesso uno spogliarello in caso di promozione: forza Pro Recco!!!!!
Ahahahahahahahahhahaha! Grazie!!! 😀
Dal sito degli Squali, un po’ di storia, un po’ di Recco, un po’ di play off:
Mancano ormai pochissimi giorni alla semifinale di andata del campionato di serie A 2015/2016, che la Tossini Pro Recco Rugby disputerà domenica 8 maggio sul campo dell’HBS Colorno. E’ stata una stagione un po’ particolare quella che ha condotto gli Squali ad arrivare ai play off promozione per il quarto anno consecutivo, dopo che la sconfitta nella finale di Viadana del 24 maggio 2015 aveva chiuso un ciclo iniziato nella stagione 2012/2013, l’annata che aveva visto il primo campionato vinto, la prima storica qualificazione ai play off e anche la prima finale, persa a Calvisano contro la Capitolina il 2 giugno 2013.
La sconfitta nella finale 2014/2015, raggiunta da un gruppo di giocatori maturati nell’arco delle stagioni precedenti e cresciuti anche a livello individuale in modo esponenziale, ha sancito la fine di questa indimenticabile e fondamentale fase, che ha segnato anche la crescita e la consapevolezza di tutta la società. Nell’estate del 2015 diversi giocatori di questo gruppo sono stati chiamati da squadre di primo piano del campionato di Eccellenza (Tenga a Rovigo, Cafaro e Orlandi a Viadana, Rapone a Mogliano, Becerra alla Lazio) rivelando i colori biancocelesti come una realtà di qualità dove crescere ed un grande trampolino di lancio, soprattutto per gli uomini di mischia.
La stagione 2015/2016 è così iniziata insieme ad un ciclo tutto nuovo, con un grande rinnovamento nella rosa della Prima Squadra ma anche con un bel fermento negli staff tecnici delle giovanili. “Giovani” è sicuramente la parola chiave di questo campionato, poichè la Pro Recco è stata capace di vincere la poule promozione 1 con in campo, tra gli altri, un ragazzo nato nel 1996 (Ciotoli, rientrato alla base dopo l’accademia Francescato e un passaggio all’Aquila in Eccellenza), 4 ragazzi classe 1997 (Gaggero, Regestro, Barisone e Di Tota) e addirittura, nella seconda parte della stagione, un giovanissimo del 1998 (Quintieri). Tutti questi ragazzi, “squaletti” nati e cresciuti nel vivaio biancoceleste, sono l’ossatura della squadra del presente e del futuro, sapientemente seguiti, affiancati e sostenuti, in campo e fuori, non solo dai giocatori più esperti, rimasti a dare continuità tra la fase che si è conclusa e quella appena iniziata, ma anche da compagni poco più grandi di loro ma già reduci dalle importanti stagioni precedenti.
Uno dei principali “pilastri” di questa squadra è sicuramente il suo giocatore anagraficamente “meno giovane”, il quasi quarantenne Lisandro Villagra, allenatore e giocatore, capace, in barba alla carta d’identità che dice 1976, di disputare l’ennesima stagione di altissimo livello e di essere ancora fondamentale per il gioco della sua squadra: “abbiamo iniziato questa stagione senza avere la minima idea di dove saremmo potuti arrivare e puntando come obiettivo primario alla salvezza, con tanti giocatori nuovi e giovanissimi, un gruppo tutto da ricostruire e senza la fondamentale figura di Claudio Ceppolino nello staff tecnico, tornato in Argentina per motivi famigliari. Nella prima fase del campionato abbiamo faticato tanto, perso bruttissime partite e rischiato di finire in poule retrocessione. Invece siamo riusciti a strappare l’ultimo posto utile per la poule promozione e abbiamo finalmente cominciato ad ingranare, giocando una bella seconda fase e riuscendo addirittura a vincere la poule, con 7 vittorie, 2 sconfitte, un pareggio e 37 punti. Quindi eccoci qui, ai play off per il quarto anno di seguito: siamo in ballo e quindi, ovviamente, balliamo! Andiamo a Colorno per fare del nostro meglio, sapendo che ci troveremo davanti una squadra molto forte e probabilmente più solida di noi in questa stagione: venderemo cara la pelle, abbiamo due partite da giocare e ce le giocheremo dal primo all’ultimo minuto.”
Accanto a Villagra, sia come giocatori di primo piano che come fondamentali “chiocce” per gli Squali più giovani ed anche per i ragazzi delle giovanili, spiccano senza dubbio il numero 10 Bastien Agniel e il numero 8 Kevin Cacciagrano, trionfatori come marcatori di questa stagione: il capitano francese ha messo a segno 5 mete, 51 trasformazioni, 35 calci di punizione e un drop, per un totale di 235 punti, riconfermando per la 5^ stagione consecutiva la sua media-punti oltre i 200, mentre il potente terza centro abruzzese, al secondo anno in riviera, ha segnato la bellezza di 22 mete. Insieme a loro, sono findamentali la presenza e il lavoro del pilastro della mischia Davide Noto che, oltre a scendere ancora in campo con la maglia numero 2, lavora a stretto contatto con il coach della mischia Diego Galli (pilone passato alla panchina solo da un paio di stagioni e parte, come Noto, del nucleo storico della mischia recchelina, cresciuta da Manuel Ferrari) alla crescita e al consolidamento del rinnovato pack Pro Recco.
I nostri ragazzi scenderanno in campo a Colorno (PR) domenica alle 15.30, agli ordini del Sig. Passacantando. Nell’altra semifinale di andata, la Capitolina ospita il Reggio. Le gare di ritorno, a campi invertiti, si giocheranno domenica 15 maggio.
Molto bello e appassionante il racconto sulla Pro Recco, Emy.
Da parte mia, ma penso di condividere il pensiero di parte di molti miei compagni di tifo, spero vivamente che la tua squadra ce la faccia a salire nella massima serie per una serie lunga di motivi. Motivi che vanno da quello puramente sportivo, perché ve lo meritate e per la regola sportiva (non scritta) di “una volta a me e una volta a te” e adesso toccherebbe a voi, fino a motivi più prettamente ludici, con quello di visitare la vostra splendida terra con la scusa di venire a vedere una partita di rugby.
Forza Pro Recco
Grazie mille @steve!
Noi quest’anno siamo già oltre le aspettative stagionali e oggettivamente abbiamo diverse cose su cui lavorare ancora parecchio, ma ce la siamo sudata e guadagnata e quindi adesso ci giochiamo sti 160 minuti, e poi vedremo!
A Colorno si giocherà sul sintetico, niente tribuna. Mi spiace per Emy, ma ovviamente tifo i biancorossi. Duro giocarsi il campionato con il ritorno nella tana del lupo: 44 consecutive senza perdere in casa, giusto?
Giusto.
Ma una semifinale senza tribuna? E chi non si conquista la prima fila sulla staccionata cosa piffero vede? Perchè non sull’altro campo?
Colorno le ha giocate tutte lì tranne la prima e l’ultima. Dai che si sta bene In camporella… 🙂
Non mi pare una grande idea…
Cercheremo di affrettare il pranzo per conquistare la staccionata.
Fatti riconoscere Mal.
Ostrica, che è un vero gentleman, ti farà trovare una poltrona Frau sulla torretta. 🙂
Ostrica a colorno nn e’ male
Mi spiace per Emy ma sto con Mal e tifo anch’io Colorno.
Accoglienza splendida 10 anni fa e bellissima atmosfera.
Sono i quarti play off di seguito che mi faccio e di certo non potrò mai dimenticare tutte le emozioni di questi anni e anche le lacrime, sia di gioia che di tristezza.
La A è intensa, tutta da vivere, una gran fatica per tutti, in campo e fuori, e i play off sono la botta finale, di adrenalina, di tensione, di tutto.
P.S. solo per pignoleria e perchè quando si parla di Recco sono come @san isidro con le romane, la foto qui sopra è URC-Recco prima di campionato 2012/2013: era stata la prima di quella stagione e poi sarebbe stata anche l’ultima, la finale.
E’ inaccettabile che si utilizzi il sintetico solo per mettere in difficoltà l’avversario, non sempre abituato a tale superfice, quando si ha un capo in erba con tribuna. LA FIR (ma sappiamo che Cantoni, padrone del Colorno è un uomo di Gavazzi…quindi può fare tutto ciò che vuole..) dovrebbe imporre per tali partite una tribuna per evidenti ragioni di sicurezza e rispetto degli spettatori..E’ pur sempre una semifinale di serie A..Siamo davvero ridicoli e con questa dirigenza e con questo senso di sportività volgiamo continuare a sedere nell’alto consesso del 6 Nazioni..
Proveritate anch’io: anche l’Androne ha il fondo in sintetico. Caschi proprio male. 🙂
ha sbagliato posto mi sa’ mal
puo’ darsi che sia presente anche io alla staccionata
E allora fatti vedere!
Sicuro emy….sempre volentieri
Intanto buona partita a tutti e due
Non caso male,,,anzi mi meraviglia che una non si capisca la differenza delle situaizoni: un conto è se una società ha solo un campo (vd. anche FFOO a Roma), un conto è giocare su di un sintentico, ai lilmiti della omologabilità, quando si ha un campo regolare con tribuna a fianco..
Ma come sono carucci questi? Vorrebbero piú soldi da mamma FIR, ma organizzano le finali di Serie A (!!) su un campo senza tribuna (??).. Ma le casacche ve li deve portare Ben? Direttamente dai corridoi della sede faraonica? Da non crederci!
Vorrei sapere se il sig. Duccio Fumero legge questo Blog e ha il corraggio di scrivere anche queste cose.
Prima di fare certe affermazioni come quelle che hai fatto Pro Veritate, sarebbe meglio se ti informassi sullo stato dei campi del Rugby Colorno. Il campo principale in erba è stato rivoltato a fine novembre per rifare tutto il drenaggio in quanto era dal 1985 che il drenaggio non veniva rifatto. Questo ha comportato un allargamento delle misure del campo stesso, lo smantellamento delle panchine e quindi una zona del campo non può essere ancora utilizzata in quanto l’erba non è ancora pronta. Inoltre la ditta che ha eseguito i lavori ha posto il veto sull’utilizzo fino al prossimo settembre. Questi lavori hanno comportato una spesa notevole con una partecipazione inferiore al 50% da parte del Comune, che in ogni caso non ha ancora dichiarato la fine lavori e quindi non si può utilizzare. Utilizzarlo per una partita e vedere sfumare 100.000,00 euro se permetti può dare fastidio.
Ad inizio campionato il Colorno ha comunicato come campo di gioco il sintetico e tutte le squadre che sono venute a giocare non si sono lamentate quando abbiamo spiegato loro, e hanno visto con i loro occhi, la situazione del campo principale. Per quanto riguarda il numero di spettatori, potendo osservare la partita da 3 lati di campo, penso che si possa competere tranquillamente con quello di Recco, dal quale si può assistere da una sola parte.
Per quanto riguarda inoltre le misure il nostro non ha nulla da invidiare a tanti campi in erba, mentre quello del Recco, non per colpa loro ma per mancanza di spazio!!! è più stretto e corto del nostro.
Penso di averti spiegato abbastanza chiaramente come stanno le cose, che si sanno da settembre….. l’importante sarebbe informarsi prima di sparare sentenze a destra e sinistra. Ora penso che assistere alla partita a bordo staccionata penso che non comporti rischi enormi in termini di ragioni di sicurezza…
Va bene così allora, la soluzione ideale per una semifinale di serie A…forse avete ragione voi..l’immagine per la situazione del rugby italiano oggi…Comunque è vero o non è vero che una delle ultime partite – come ha scritto Mapensante, ipse dixit : “Colorno le ha giocate tutte lì tranne la prima e l’ultima. Dai che si sta bene In camporella… ” – è stata giuocata sul campo d’erba ?
Questo è una dato centrale per ricostruire la situazione..
Assolutamente no, da fine ottobre la nostra squadra ha giocato solo ed esclusivamente sul sintetico. Ora non ricordo ma penso che non abbiamo fatto neanche una partita sull’erba. Malpensante si riferiva allo scorso campionato quando la situazione del campo era già drammatica. Poi hai detto che giochiamo sul sintetico per mettere in difficoltà Recco che è stato il primo ad avere il campo sintetico in Italia, se li avremmo voluti mettere in difficoltà forse sarebbe stato meglio giocare sull’erba, sul sintetico hanno più esperienza di noi…..
Per quanto riguarda le tribune.. sei mai stato a Recco o a Valsugana? purtroppo noi quest’anno siamo costretti da forza maggiore a fare cosi.
@san
aspetto cronaca completa al meglio delle tue possibilita’ !!!!!!!
Si preannunciano due semifinali interessantissime,e non potevano designare arbitro e persona migliore per Capitolina-Reggio!
Sono tutte e due ottime designazioni: arbitri solidi ed esperti e dovrebbero avere assistenti all’altezza. Speriamo in due belle partite, ben giocate e ben dirette.
Forza diavolo è ora di tornare dove merita questa splendida società
Allora, c’è una società di un paese da 10000 abitanti che intorno al Maini ha messo insieme negli anni un centro sportivo con un sintetico di ultima generazione, omologato e molto bello, ma non solo: anche il campo da calcio a 5, quello da beach volley, poi palestra, merchandising, club house. Tutto con poco cemento e molta testa. Una società “minore”, venuta su dalla D. Una società talmente “avanti” che ragiona da polisportiva, allarga il proprio “mercato” agli stage per manager e aziende, lavora nel sociale integrata ai servizi sociali dell’AUSL, ha tutte le categorie giovanili, la u18 e l’u16 in Elite. Bene, questa esecrabile squadretta di paese gioca la semifinale di A contro un’altra splendida società (di un’altra metropoli da 10000 abitanti) che peraltro da più o meno 10 anni gioca in casa su fondo sintetico, e si monta una polemica senza alcun senso sportivo, neanche allagassero il campo e facessero giocare i coccodrilli. Facessero tutti meno tribune e più campi, più spazi polivalenti, e magari il rugby domestico italiano avrebbe un po’ più di qualità, e di senso. Ma li avete mai visti gli impianti dei club argentini? Magari ci vai pure a cavallo o in barca a vela, ma di cemento se ne vede poco e niente e le partite si guardano spesso dalla staccionata. Questo è il “Millenium” del San Isidro, per capirci. https://www.flickr.com/photos/san_isidro_club/albums/72157645213487051
La mia era un’informazione di servizio per chi viene da fuori a vedersi la partita, che è l’unica cosa che conta.
Ecco, mi sono scordato le ragazze: in A, con u16 e u14, e 5 convocate in nazionale.
finale reggio – recco amen.