Due atleti delle selezioni Seven maschile e femminile coinvolte nel caso che sta sconvolgendo lo sport russo
Doping: in Russia anche il rugby nel ciclone Meldonium
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Il seven è sport olimpico quindi se ne interessa l’antidoping? Oppure visto che il meldonium in Russia era una specie di “vitamina” si controllano tutti i russi?
Mi sa che se si guarda un po’ bene anche a casa d’altri qualche mela marcia la si trova
Di fatto nel rugby non ho capito come funzioni l’antidoping, anche delle persone serie, non dei pallini come me, avevano espresso dei sospetti su stimatissimi giocatori, in pratica non sarebbe male sapere cosa si fa per evitare il doping ed i danni conseguenti ai giocatori puliti ed,alla salute di chi lo usa
Il preparato concorre allo 0-6% del prodotto interno estone, nazione dove si produce. 160 milioni di euro il giro d’affari. Fino al 31 dicembre è stato ampiamente analizzato ed ha sempre avuto la certificazione come prodotto non dopante dalla WADA, e ciò in un lasso di tempo di 10 anni. A parte 7 lottatori georgiani ed un certo esiguo numero di ucraini, stupisce che solo la Federazione Russa abbia avuto atleti trovati positivi. Nella stessa Estonia non lo usavano? Che poi il preparato serva per mascherare altre sostanze dopanti, cosa solo vociferata senza alcuna controprova scientifica, induce a pensare che lo si voglia demonizzare ancora di più per motivi fuori dal campo sportivo. Necessario monitorare la salute degli atleti trovati positivi, di tutte le discipline, e sarebbe opportuno che anche gli atleti che hanno usato il Meldonium fino al 3 dicembre si autodenunciassero, per verificare se il preparato, a lungo termine, possa provocare danni.
Se fossero davvero interessati alla salute degli atleti abolirebbero semplicemente l’agonismo.