Italia, irrompe Van Schalkwyk: “Mi sento italiano. Sogno di giocare il Sei Nazioni”

Il terza linea delle Zebre è carico e determinato in attesa della chiamata azzurra

COMMENTI DEI LETTORI
  1. try 14 Gennaio 2016, 11:58

    Seee, tutti italiani si sentono dal 2000 in poi.

    • gasport 14 Gennaio 2016, 12:13

      Non avrei saputo trovare parole migliori..

      • MPF 14 Gennaio 2016, 17:13

        basta con questi “equiparati”

        • carlo s 14 Gennaio 2016, 22:53

          Basta con questi commenti!!

          • San Isidro 15 Gennaio 2016, 02:49

            ma uno deve essere per forza concorde con questo sistema di equiparazioni?

    • Rabbidaniel 14 Gennaio 2016, 12:32

      In effetti.

    • pauldarcy 14 Gennaio 2016, 13:50

      El Dio “besso” no ga bandiera!

    • fabiogenova 14 Gennaio 2016, 15:49

      Belin, che altro dovrebbe dire? Mi convocano in nazionale e vado a giocare controvoglia? Giocherò per l’Italia ma non ho niente a che fare con questo paese? Ha detto quello che doveva dire, cioè: “cari tifosi italiani, state tranquilli, il fatto che io venga da altre latitudini non cambia nulla; se verrò convocato per il Sei Nazioni giocherò al meglio delle mie possibilità!”

    • Camoto 14 Gennaio 2016, 18:19

      Ma riuscire a credere ai sentimenti di una persona no?
      So che lo sforzo è difficile se hai sempre abitato nello stesso paesino, ma l’orgoglio di fare qualcosa per il posto dove vivi da anni non capisco perché sia per alcuni una cosa innaturale.
      Non mi sembra che sia arrivato ieri con il chiaro “progetto” in testa.

      • try 14 Gennaio 2016, 19:13

        Guarda che c’è gente che vive all’estero da decenni ma si sente ancora cittadino del paese natio. No è questione di abitare sempre nello stesso paesino.
        Ha detto logicamente delle frasi di circostanza.
        Ma è innegabile che per molti, se l’italia non fosse al 6N, si sentirebbero un po meno pizzaspaghettiemandolino

        • Hullalla 14 Gennaio 2016, 20:42

          Veramente anche ben prima di entrare nel Sei Nazioni avevamo in squadra atleti nati e formati in altri paesi.

          • San Isidro 15 Gennaio 2016, 02:51

            appunto, dopo 16 anni di 6N sarebbe il caso di non ricorrere più a equiparati, oriundi, ecc…

          • carlo s 15 Gennaio 2016, 09:37

            San… perchè?

          • San Isidro 16 Gennaio 2016, 00:50

            @carlo, me lo chiedi pure? All’inizio era anche giustificabile schierare giocatori esteri (di origine italiana o equiparati) per alzare il livello medio della squadra, ma dopo tutti questi anni dovremmo avere un sistema formativo che produca atleti in grado di stare a certi livelli e non dovremmo avere più bisogno di tappare i buchi con “gente di fuori” e, se non ce l’abbiamo (colpa della FIR), sarebbe comunque più onesto provare una terza linea italiana anche se ha poca esperienza o continuare con gli equiparati che già ci sono (Vunisa, ma si potrebbe anche richiamare Vosawai) invece di equiparare l’ennesimo straniero, con tutto il rispetto di VS…

        • Camoto 14 Gennaio 2016, 21:01

          Non parlo di rinnegare le origini. Semplicemente ci si affeziona anche al posto dove vivi. Tutro qui. Poi vuoi o non vuoi, prima erano i soldi ora il prestigio, ma sono caratteristiche comunque del nostro paese, non sono morali, ma influiscono e in Sudafrica non immagino si viva meglio di qui.

    • narodnik 14 Gennaio 2016, 19:50
    • carlo s 14 Gennaio 2016, 22:50

      speriamo lo chiamino se lo merita!!!

    • carlo s 14 Gennaio 2016, 22:51

      anche alla faccia vostra.. speriamo lo chiamino se lo merita!!!

  2. malpensante 14 Gennaio 2016, 12:13

    Veh che Drìs al magna di tond d’anolén c’äl pär Don Filipp d’al cögh Landrén e d’la Tiberta.

    • mamo 14 Gennaio 2016, 13:32

      ..azz.. se é incomprensibile l’afrikaans ! 😉

      • fabrio13H 14 Gennaio 2016, 13:47

        …e dai @mamo! Meno male che ogni tanto si legge anche una lingua gallo-italica non veneta su queste pagine 😉

        • mamo 14 Gennaio 2016, 14:43
          • malpensante 14 Gennaio 2016, 14:58

            Mamo, un assaggio, ma solo perché sei Te.

            Landrén, coll sbofigon ch’a fava al cögh,
            al tarnegäva ad grass, aj e burnierbi;
            al s’inzotläva tant ataca al fogh
            che ancora inco l’è d’moda coll proverbi
            ch’a diz acsì: “L’è nett come ‘l cögh Landrén
            ch’al spargnacläva il plugghi col mes’cén”

          • malpensante 14 Gennaio 2016, 15:01

            * sbofigòn ch’a fäva….aj e bonniérbi

          • mamo 14 Gennaio 2016, 15:51

            Landrén, coll sbofigon ch’a fava al cögh,
            al tarnegäva ad grass, aj e burnierbi;
            – MA CERTO, CONDIVIDO IN PIENO !
            al s’inzotläva tant ataca al fogh
            – MI HAI LETTO NEL PENSIERO ?
            che ancora inco l’è d’moda coll proverbi
            – SANTO IDDIO, MA E’ PROPRIO QUELLO CHE VOLEVO DIRE IO
            ch’a diz acsì: “L’è nett come ‘l cögh Landrén
            ch’al spargnacläva il plugghi col mes’cén”
            – SPAVENTOSO, AFFINITA’ ASSOLUTA, PERO’…
            sbofigòn ch’a fäva….aj e bonniérbi
            – ESATTO, MI SEMBRAVA !!
            🙂 🙂

          • malpensante 14 Gennaio 2016, 17:01
          • mamo 14 Gennaio 2016, 17:30

            Ecco.
            Così ho scoperto il nome del poeta Zerbini ma anche che a Parma c’è l’Oltretorrente dove combatteva l’onorevole Picelli ma viverra anche un frate, se ho capito bene suo avversario, di origini francesi e che è diventato beato.
            Grazie.
            p.s. ciò non toglie che non abbia capito un’acca della poesia di Zerbini.

          • malpensante 14 Gennaio 2016, 18:42

            Padre Lino non aveva avversari, stava un po’ sulle balle al clero e ai clericali più retrivi, ma era troppo prezioso per levarselo dai maroni. La pippa che lo contrappone alla Camera del lavoro di De Ambris prima, e a Picelli poi, è una roba messa lì per renderlo accettabile come beato. Se ne sbatteva della politica, pensava solo ai poveri, ai miserabili, ai moribondi, in giro notte e giorno come un fiasco rotto, sporco e malaticcio. Parma aveva un’anima prepolitica, popolana, più di talvolta sanguinaria, ferocemente anticlericale e quel frate ha salvato più preti e chiese dalle fiamme lui dei carabinieri e dei dragoni: tra puttane, galeotti e incendiari godeva del massimo rispetto e della massima autorità. Che nei ghirigori del suo destino ci fosse Parma era scritto: sua madre era stata una brava soprano che passò indenne ed applaudita anche al Regio, se non sbaglio con i Lombardi alla prima crociata (Verdi, l’Erminia Frezzolini: intorno al 1850 roba da far tremare i polsi).

          • malpensante 14 Gennaio 2016, 19:01

            Ah, la giovane cantante era originaria di Avezzano, il padre dalmata di origini francesi, il frate boh, ma di formazione fucecchiese. Oriundo più che equiparabile.

          • mamo 14 Gennaio 2016, 20:25

            Adesso mi hai proprio incuriosito su padre Lino.

          • andreac 14 Gennaio 2016, 22:08

            😀

        • Hullalla 14 Gennaio 2016, 16:36

          Igaigaigai….

          • acdxer 15 Gennaio 2016, 09:35

            Per chi volesse fare il ricercatore cinematografico una trentina di anni fa o forse più fecero un film sulla figura di Padre Lino interpretato da Gianni Cavina. At salut pader ( con la dieresi sulla a che in parmigiano in questo caso si pronuncia e ).

  3. Galeone 14 Gennaio 2016, 12:14

    Se la Federazione confermerà la linea Vosawai anche per Vunisa – quella di privilegiare tra gli equiparati coloro i quali rimangono in Italia anche dopo i tre anni necessari – e che io condivido in pieno, allora mi sembra logico e giusto convocare V.S.

    • xnebiax 14 Gennaio 2016, 13:35

      VS è più forte di Vunisa e Vosawa.

    • cammy 14 Gennaio 2016, 13:46

      anche perchè vo e vu fanno manco sono titolari..

    • San Isidro 15 Gennaio 2016, 03:01

      e certo, dopo Vosawai e Vunisa c’era il bisogno di equipararne un terzo a no.8, tra un anno vogliamo equiparare pure Steyn? Ma un bel no.8 aquilano, rodigino, ecc, proprio no? Che poi VS sia pià forte di Vosawai ho qualche dubbio…

  4. cassina 14 Gennaio 2016, 12:18

    Io sono contrario agli equiparati, argentini travestiti da italiani e via discorrendo.

    Detto questo poi c’è la regola e vedi Francesi ed inglesi ovvero coloro dai quali noi dovremmo solo “imparare” con la nazionale farcita di isolani ed equiparati.
    Quindi questa è la regola e quindi “via andare”.

    Nella fattispecie Van Schalkwyk è veramente un buon giocatore ed un ottima persona, quindi dovendo inghiottire una regola SBAGLIATA (a mio umile avviso) ci è andata bene! il ragazzo è veramente in gamba, ripeto non solo come giocatore ma anche come uomo.

    ciao ciao

    • Airone valle Olona 14 Gennaio 2016, 13:01

      Condivido in pieno il giudizio sul giocatore e sulla persona.

      • Francesco.Strano 14 Gennaio 2016, 13:10

        Si ma loro prendono quelli buoni

        • fabrio13H 14 Gennaio 2016, 13:41

          Spesso non sono d’accordo con te @Francesco.Strano ma questa te la quoto al 100%

          • acdxer 15 Gennaio 2016, 09:45

            Io no. VS è forte davvero, nelle altre squadre del VI Nazioni potrebbe tranquillamente giocarci. Particolare non trascurabile…quando porta palla avanza sempre ed è un finalizzatore efficace, è bravo e reattivo in touche, gioca bene in diverse posizioni. Nel roster per questo VI Nazioni con ogni probabilità sarà l’unico equiparato….

        • Hullalla 14 Gennaio 2016, 16:37

          A volte si son presi sole anche loro… a volte…

          • San Isidro 15 Gennaio 2016, 03:04

            tipo Kockott, Spedding, ecc…

    • paris gino 14 Gennaio 2016, 21:08

      Buonasera a tutti

      Chiedo scusa in anticipo per il mio Italiano e per gli accenti che tutti quelli che mi servirebbero non si trovano sulla mia tastiere… Sono figlio d’Italiani nato, cresciutio all’estero dove vivo tutto’ora (in Italia solo per venire a trovare la famiglia..). Sono un’ appassionato di rugby e vengo a leggervi con molto piacere… Vorrei solo chiarire un punto : per quanto riguarda la Francia vorrei solo sottolineare una “piccola” cosa… Di Isolani stanieri ce ne sono stati tre (quelli dell’ultimo mondiale) e anni fa, un numero 8 (non ricordo il nome). Tutti gli altri sono francesi … che siano nati a Parigi, Marsiglia o Biarritz o pure a Noumea o pure a Papeete (che sono Territori d’Oltre Mare, Francesi a tutti gli effetti)… Dunque quando si legge che sono infarciti di isolani (non parlo degli altri equiparati) e sia un piccolo errore (quando lo dice un commentatore su questo blog) sia un piccola (grossa) bugia quando lo dice un “intenditore” dell rugby italiano.
      PS: altro argomento, sull discorso dell’oriundo o di chi si sente Italiano, ci sarebbe anche molto da dire…

  5. Francesco.Strano 14 Gennaio 2016, 12:20

    Italiano o no……. L importante e ‘ che ci metti il 100% senza :

    Andare in campo svogliato come vunisa
    Sentirti sicuro del posto

    Auguri.

    • frank 14 Gennaio 2016, 16:02

      pallarimbalzinavunisa? ho ancora sul groppo la mancata convocazione di mauro per la romania

      • mauro 14 Gennaio 2016, 18:52

        per la precisione sono io che ho rifiutato. Avevo una cena con jock in calle vallaresso quel giorno.

      • San Isidro 15 Gennaio 2016, 03:06

        Vunisa però per la prestazione al Twickenham al 6N dell’anno scorso si è fatto notare dai Saracens…

  6. western-province 14 Gennaio 2016, 12:30

    prima cosa ci vuole un bel nome italiano
    serve internet per decodifcare il suo bel cognome
    da Afrikaans a Italiano
    Van==>di
    Schalk==>mascalzone
    Wyk==>quartieri

    caro il mio Andrea Da Bassifondi eccoti il mio benvenuto in Italia

    • fabrio13H 14 Gennaio 2016, 13:28

      …forse se proviamo con Andy Neighborhoods Fellon magari non solo quelli del 6N ma anche Pocock si spaventa…oooo…o no? Poi, va beh, quello è cresciuto in Zimbabwe e magari lo capisce anche in versione originale.
      Comunque: afrikaans wyk – olandese wijk, quartiere, da quello che so singolare e pronuncia approssimativa VEIK con E quasi indistinta. Adesso linguisticamente siamo pronti ad affrontare anche i gaelici…linguisticamente però!

    • horikazu 14 Gennaio 2016, 17:12
    • San Isidro 15 Gennaio 2016, 03:07
  7. berton gianni 14 Gennaio 2016, 12:34

    Se una legge/regola è ” eticamente sbagliata” e i tuoi vicini ricchi ne approfittano in maniera sportivamente ignobile, non vuol dire che anche tu debba comportarti alla stessa maniera.
    Anzi, alla fine, ci fai anche la figura del morto di fame mentre gli altri, quantomeno, restano ricchi di loro.
    Intendo dire che all’inizio dell’avventura, poteva avere un senso “italianizzare” argentini e quanti altri ora, secondo me, no.
    Massimo rispetto per tutti questi atleti da noi utilizzati ( e che verranno utilizzati ) , però visto che i risultati sono abbondantemente negativi, credo che faremmo meglio a dire : perdere per perdere, almeno facciamo giocare/crescere i nostrani.
    A meno che, in maniera erronea, non prevalga il : ca nisciun è fess !!

    • fabrio13H 14 Gennaio 2016, 13:31

      Puntualissimo il Presidente oggi! Con i contenuti ancor più che con l’orario 😉

    • Mario 14 Gennaio 2016, 13:32

      Concordo pienamente: il discorso degli equiparati aveva senso i primi anni (ne sono passati 15 ormai e i risultati, come qualcuno ha detto, non sono arrivati) ora che si dia spazio agli italiani.

    • mamo 14 Gennaio 2016, 13:34

      Condivido e non solo per rispetto del rango 😉

    • faduc 14 Gennaio 2016, 15:01

      Odora di Socrate, ma condivisibile. Però non capisco perché poi dovremmo rendere italiani chi sbarca da un barcone e nel nostro suolo patrio ci sta con dignità per X anni, e non fare la stessa cosa con VS…o altri. Condivido che, in linea di massima, io sono per il prodotto locale in ambito sportivo

      • faduc 14 Gennaio 2016, 15:02

        Condivido e,

      • Giovanni 14 Gennaio 2016, 15:12

        Chi scarica le casse di pomodori alle 5 del mattino o pulisce il culo ai nostri vecchi non sta qui con diginità…? O la dignità la “assegniamo” solo a chi ammiriamo perchè riesce ad arrivare lì dove noi avremmo sognato, ma non siamo riusciti?

        • ginomonza 14 Gennaio 2016, 15:18
        • pesopiuma 14 Gennaio 2016, 15:33

          Bravo Giovanni, hanno più dignità queste persone che tanti italiani ladroni nati col culo parato, ad esempio.
          …che poi Van Schalkwyk mica si prende la cittadinanza, è solo eleggibile per uno sport.

          • narodnik 14 Gennaio 2016, 15:37

            il problema e’ proprio quello,visto che e’ cosi’ innamorato dell’italia si prendesse la cittadinanza e lasciasse il posto in nazionale,allora si che sarebbe credibile…

          • pesopiuma 14 Gennaio 2016, 17:55

            bah, a parte che non condivido cosa dici, mi sa che non sai quanto è lunga in Italia la procedura per prendere la cittadinanza.

          • faduc 14 Gennaio 2016, 19:20

            La residenza è cosa complicata assai

          • faduc 14 Gennaio 2016, 19:21

            oops, cittadinanza

        • fabiogenova 14 Gennaio 2016, 15:52

          Quotone per Giovanni.

        • Camoto 14 Gennaio 2016, 18:27

          Io a chi scarica i pomodori la cittadinanza la darei subito.
          Ai cittadini che li pagano 2 euro l’ora li scaricherei nello stesso modo con cui scarico i pomodori che mangio.

        • faduc 14 Gennaio 2016, 19:19

          Frainteso, o forse nella sintesi mi sono spiegato male: io sono d’accordo che chi vive in uno stato debba avere stessi diritti e doveri di chi ci è nato. La mia era una considerazione sportiva e basta

          • Camoto 14 Gennaio 2016, 21:46

            Inteso.

        • andreac 14 Gennaio 2016, 22:13

          quotissimo..palesementre

    • Hullalla 14 Gennaio 2016, 16:40

      Ma che dici? Secondo i piani di Brunel, questo dovrebbe essere sicuramente l’anno della nostra vittoria nel Sei Nazioni… se proprio va male arriveremo secondi per differenza punti…

      • Camoto 14 Gennaio 2016, 18:29

        Io ci punto su 5 euro, se poi non vinco cito Brunel per farmeli ridare 🙂

    • San Isidro 15 Gennaio 2016, 03:08

      applausi per @gianni…mai come in questo momento la LOV si sente vicina alla maggioranza…

  8. Maxwell 14 Gennaio 2016, 12:44

    Io cmq dividerei il poaching sui minori, l’andare a prendere apposta 2 2 linee o degli stranieri che poi si integrano perfettamente ( Van Zyl…….penso o Dingo )

  9. marcoV 14 Gennaio 2016, 13:26

    Ma allora mi sfugge una cosa: perché non è stato portato alla RWC?
    Da settembre 2015 era equiparabile. Siamo andati al mondiale con delle terze rotte / al rientro / fuori forma…
    Premesso che Van Consonant è forte, ma che senso ha equipararlo adesso?
    Le altre nazionali non mi sembra facciano così! Gli scottish si sono portati Strauss, al mondiale, anche come deb.

  10. xnebiax 14 Gennaio 2016, 13:34

    Van Konsonant per me va chiamato perché più forte di altri, non per motivi romantici.
    È in forma, può giocare numero 8, flanker o seconda. Non vedo cosa ci sia da pensarci su per Brunel.
    Per me la decisione è un no brainer, come direbbero in ammeriga.

    • ginomonza 14 Gennaio 2016, 14:09

      Sono d’accordo!

    • pesopiuma 14 Gennaio 2016, 15:36

      Infatti.
      Parliamo di cose serie. C’è una regola, sia usata con criterio finché conviene e si lavori sulla formazione perché a un certo punto non serva più.

  11. edopardo 14 Gennaio 2016, 14:03

    Ma alla fine la fantomatica seconda linea giovane sudafricana che doveva arrivare anche a Treviso dov’è? Si è persa? È quella di Parma già parcheggiata ?

    • berton gianni 14 Gennaio 2016, 14:21

      Ti dirò che a Treviso, non solo in seconda linea, ma anche in prima, lungo il Terraglio, di giovani dal sud dell’ Africa è strapieno…

  12. giobart 14 Gennaio 2016, 14:23

    Spero gli sia data almeno una possibilità, se la merita.

  13. Danthegun 14 Gennaio 2016, 14:33

    Sospendendo per un attimo il giudizio sulla regola delle equiparazioni per dire che tra tutte le possibili equiparazioni possibili al momento questa mi sembra la più sensata. VS è al momento uno dei giocatori più in forma delle nostre celtiche e il suo impatto sulle partite è fortissimo. Abbiamo bisogno di un vice Parisse a 8 perchè l’alternativa è Vunisa, che non sta giocando male in Inghilterra ma tutti ce lo ricordiamo in Italia.

    Unica nota negativa è l’età. Partire in nazionale a 31 anni non ci permettere di fare una grande programmazione su di lui. Al contrario di Steyn sul quale si possono fare progetti, credo che potrà essere utilizzato a necessità, con grande impatto, ma senza poterlo mai considerare un giocatore sul quale costruire i meccanismi della nazionale del prossimo mondiale.

    Non conosco la sua flessibilità di utilizzo ma è evidente che a 8 sta avendo un grande impatto, per il momento non penserei di farlo giocare in altri ruoli.

  14. malpensante 14 Gennaio 2016, 14:40

    E’ venuto a giocare alle Zebre, non in nazionale. Sul campo ha dato tantissimo alla squadra, si è ambientato alla grande, mai una rottura di balle, di sicuro tra Treviso e Parma il miglior 8 circolante in Italia. Per due anni ha fatto Pantalone e Arlecchino in commedia, intanto che Vunisa imparava il celtico. Gioca tranquillamente a 6 o da grinder e mal che vada ne capisce pure a chiamarla. Fosse per me, in Sud Africa non ci torna più, tanto meno a fine carriera. Ma mi aggrappo ai maroni perché è la stessa cosa che avrei detto per Krause.

  15. noncredo 14 Gennaio 2016, 14:42

    W l’Itaglia e W gli Itagliani !!!!! Vedrai che attaccamento alla maglia!

  16. Giovanni 14 Gennaio 2016, 15:08

    Viviamo un’epoca in cui il passaporto conta sempre meno e solo per alcuni: sei bravo, fai vincere e guadagnare? Ti diamo equiparazione, milite esente, buoni pasto e gnocca in omaggio in tre anni e una sessione. Sei un povero cristo venuto qui a nuoto? Vai a lavorare i campi di patate a 3 euro al giorno e la nazionalità non l’avrà manco tuo nipote che nascerà qui. Dell’inno, l’attaccamento alla patria ed alla maglia, la bandiera ed altri simboli pseudo-nazionalistici la politica si ricorda solo quando c’è da far scannare tra loro eserciti di soldati o di cercatori di lavoro. Per il resto del tempo conta solo che il grano giri. Possibilmente esentasse e con sede fiscale alle Cayman. Quindi che in azzurro giochi Van Schalkwyk, Taralluccio Fiaschevino o C1P8 può importare ancora solo a poveri romantici sfigati come me, che ancora si emozionano a rivedere vecchi filmati di maglie svolazzanti e prive di quelle orribili scritte sul petto. Sui sentimenti dei giocatori inutile “indagare”: son talmente personali che esulano da ogni regola, legge o regolamento che sia.

    • berton gianni 14 Gennaio 2016, 16:11

      Imperatore :
      gemellaggio Radicchio – Pastiera !!
      😀

    • Hullalla 14 Gennaio 2016, 16:45

      Anche all’epoca c’erano oriundi a manetta, ricordi?

      • Giovanni 14 Gennaio 2016, 17:24

        Appunto. Ma queste discussioni si ripropongono puntualmente ogni qual volta c’è un’equiparato: è già successo recentemente con Vunisa e Haimona. Per me il punto non è il grado di “italianità” (indimostrabile ed inutile) di tizio o caio, ma l’uso strumentale dietro cui la FIR cela le proprie manchevolezze. Per me la questione non è nè voler fare i duri&puri, nè volersi trincerare dietro il “così fan tutti”. La domanda vera è: cosa sta facendo il sistema per incrementare, in quantità e qualità, il livello di giovani italiani d’interesse nazionale?? Cosa stanno facendo per portare più ragazzini alle scuole rugby e minirugby? Cosa stanno facendo per formare nuovi tecnici che sappiano lavorare con le varie fasce d’età? Cosa stanno facendo per colmare il gap tecnico che porta perfino i prospetti più promettenti a trovarsi in ritardo rispetto ai coetanei delle altre contendenti del 6N? Le regole d’equiparazione possono piacere o meno, ma il punto non è stare a spaccare il capello se Pinco sia nato a Caivano o a Johannesburg, ma evitare di farsi distrarre da questi “argmenti” e rischiare di perdere di vista ciò che la federazione ed i club non stanno facendo per cambiare uno stato di cose deficitario da troppi anni. Sono loro che stanno sfruttando la regola e gli stranieri per fare la pesca miracolosa a costo zero (o quasi) per non impegnarsi a fondo in quello che sarebbe il proprio dovere. L’oriundo o equiparato in sè non ha colpe: è un professionista e va dove ha la possibilità di giocare.

      • Hullalla 14 Gennaio 2016, 21:08

        A ma va benissimo criticare la regola dell’equiparazione (la detesto, specialmente per quello che e’ diventata nel rugby professionistico, stravolgendo i motivi per cui inizialmente e’ stata creata, in un rugby completamente amatoriale fatto spesso da emigranti), ma quello che trovo un pochino ciritcabile e’ fare i discorsi tipo “quando i mulini erano bianchi” che bellezza in Nazionale erano tutti Italiani-Italiani… e per merito loro siamo arrivati al Sei Nazioni… perche’ non e’ per nulla vero!!! Anche all’epoca avevamo una discreta carrettata di oriundi e naturalizzati!
        Non rifacciamoci una finta verginita’ sperando che la gente non ricordi…

  17. narodnik 14 Gennaio 2016, 15:25

    casomai gli potesse interessare,gli vieterei di tornare in sud africa,cambiare il nome in van de sfroos,foto ricordo con salvini,lotta all’immigrazione,azz no cosi’ non va bene…lotta ai giocatori giovani italiani,visto che ci siamo si potrebbe cambiare anche il soprannome,da azzurri a gazzelle azzurre magari,o naturalizzati azzurri,qualcosa di composto che richiami la politica della fir,a parte gli scherzi un sud africano hce dice che il 6 nazioni e’ il torneo piu’ importante del mondo e’ come un cannibale che sponsorizza the china study,peccato che dalla mano dietro la schiena spunta un braccio mozzicato…

    • malpensante 14 Gennaio 2016, 15:37

      Il 6 nazioni è il torneo più importante del mondo. Punto. Non è un campionato, è un torneo, c’è dal 1883, mette insieme 5 tra le union più titolate al mondo: un sudafricano che gioca a rugby ed è nato nel 1984 è più che logico che lo sognasse da ragazzino, visto che fino al 1994, salvo rare eccezioni, il rugby internazionale l’hanno visto in tv.

      • narodnik 14 Gennaio 2016, 15:49

        si questo ci sta per le nazioni dove si gioca il 6 nazioni,un ragazzino sud africano del 1984 da ragazzino aveva ancora l’apartheid,non creo sognasse il 6 nazioni,anche visto i limiti che erano stati imposti alla nazionale sud africana,sta cosa dei sid africani equiparati a iosa nei primi anni novanta non se la sognavano manco alla fir non di pensarlo in sud africa,guarda un po se 20 anni fa i giocatori dell emisfero sud sognavano di essere equiparati per giocare i l 6 nazioni ahahahah,a me sembra ch eci sia un altro torneo dove giocano le 4 union piu’ titolate al mondo,visto che al ultimo mondiale hanno fatto primo secondo terzo e quarto posto,adesso lo chiamano 4 nations,tra l altro sono circa 100 anni che le squadre dell emisfero sud dominano i vari tour,a me piace di piu’ il 6 nazioni e lo preferisco anche al mondiale,per van de sfroos che preferisca vedere il 6 nazioni piuttosto che il 4 nations dove gioca il sud africa ci credo pochino

  18. Stefo 14 Gennaio 2016, 15:56

    Quoto sul principio il sempre piu’ illuminato ed illuminante Presidente Berton. La storia “la regola lo consente”, “lo fanno anche gli altri” ecc e’ un po’ una scusa.

    Fatemi capire, si bestemmia se la Fir va a prendere 2 seconde linee da importare e si applaude VS…se tra 3 anni le due seconde linne importate saranno forti allora si applaudiranno anche loro con buona pace del “ma bisogna dare spazio alle seconde italiane” ed alla coerenza?

    PS: lo scrivo perche’ so che servira’: nulla contro VS come giocatore ed ancor meno come persona…

    • berton gianni 14 Gennaio 2016, 16:14

      Stefo,
      molte grazie per l’illuminato et illuminante, ma guarda che non lavoro alla Osram… 😀

    • malpensante 14 Gennaio 2016, 16:38

      Stefo c’è una enorme differenza tra uno che viene qui a giocare nei club e una federazione che va a prendere due da equiparare per la nazionale. O no? Per me sì, e per me non cambia se chi viene qui per giocare a rugby in un club abbia la bisnonna di Sonasega di sopra o sia emigrato ad anni 0,5. La differenza è nell’andarli a prendere per la nazionale, che è indecente ma soprattutto idiota: se sono pronti stanno a casa loro o vanno in nazioni professionalmente più adeguate, se non sono pronti non vedo cosa cambi a tirare su qualcuno dei nostri, su cui hai buttato vagonate di quattrini per 6-8 anni. Poi se vogliamo cambiare la regola, cambiamola e io sono d’accordo. Ma non facciamone una questione di nascita, perché ‘sta differenza ontologica tra stranieri,oriundi ed emigrati io proprio non la vedo. Almeno dal punto di vista sportivo. Facciamone semmai una questione di persone, oltre che di giocatori. Non vedo cosa si possa dire umanamente e professionalmente di Quintino in nazionale, per esempio, se non che si è sempre comportato da quel che è: una persona di valore e un professionista esemplare.
      .

      • Stefo 14 Gennaio 2016, 17:02

        mal con tutto il rispetto ma: “uno che viene qui a giocare nei club e una federazione che va a prendere due da equiparare per la nazionale”?

        Sbaglio o le Zebre erano una franchigia federale quando fu firmato VS?
        Cosi’ sicuro che non fosse stato gia’ firmato con un’idea “sembra forte, prendiamolo e vediamo come va…se niente niente e’ buono lo equipariamo”

        2- non m’interessa l’aspetto personale.

      • mamo 14 Gennaio 2016, 17:12

        Il fatto è proprio qui Mal.
        E’ vero che esiste questa regola ma purtroppo ciò consente anche a f.i.r. di andarsi a prendere due giovani slungagnoni sudafricani con la prospettiva di equipararli.
        Io trovo che tutto questo sia sportivamente volgare ma soprattutto dannoso per l’intero nostro movimento.
        Poi, l’ho scritto sotto, ci sono i casi “normali” che sono quelli dei giocatori stranieri che vengono qui a mettersi in gioco e a guadagnarsi il pane e spesso sono persone (e atleti) meravigliose al punto di essere, sotto il profilo umano, migliori di alcuni nostri rampolli strafottenti e arroganti.
        Rimane il fatto, però, che la regola c’è e, a mio avviso, è sbagliata laddove consente alla Federazione in primis e poi ai Club di andare al supermercato del rugby a comprare, risparmiando e correndo meno rischi, giocatori già belli e che fatti.
        Sono sincero quando dico che a volte mi è difficile, anzi difficilissimo, rimanere saldo sulla mia posizione ma credo che solo così riusciremo a far virare questa barca che sembra navigare in piena bonaccia.

        • malpensante 14 Gennaio 2016, 17:33

          Io distinguo tra club e nazionale, poi fa bene Stefo a sottolineare l’anomalia delle celtiche ma c’è (almeno per me) una enorme differenza tra prendere un giocatore in piena carriera che serve per il club, e andare a recuperare due giovanotti (neanche buoni per le loro under) da marcare made in Italy tra tre anni. In genere abbastanza schifoso, per come siamo messi noi a formazione di giocatori internazionali, completamente idiota. Non fosse che ne hai selezionati a 14 anni un baraccone di alti e grossi, li stai ingrassando da 2, 4, 6 anni senza cavare un ragno dal buco. Steyn, Haimona, Barraud, lo stesso Vunisa li han presi le Eccellenti, tra un bel numero di scarsi, e non per farli giocare in nazionale. Prima hai provato a prendere i Gower, ma se mi permetti era una esecrabile scorciatoia, ma niente a che vedere con i viaggi di Bibì e Bibò tra i piroghesi.

          • mamo 14 Gennaio 2016, 17:54

            Lo so Mal.
            Se concordiamo sulla volgarità dei “tours pedofili” di Bibì e Bibò dobbiamo pure convenire che ciò è reso possibile proprio da quei regolamenti che han consentito a Quintino (che son certo sia una cosa diversa) & Co. a diventare equiparati.
            Aggiungo pure che metto la mano sul fuoco che Van Schalkwyk (copia/incolla) si senta ormai italiano perché mi sa che non sia un paraculo e se lo dice gli credo.
            Tu sostieni, e lo fai a ragion veduta, che è cosa diversa e che mentre gli uni (Quintino ‹ co.) è giusto vengano equiparato gli altri (i due giovanotti spilungoni) è sbagliato ab origine. Bene. Ma come fai, fra tre anni, a dire di no ai due slungagnoni ? Poi come fai a escludere a priori che f.i.r. non metta nell’orecchio a una Eccellente di andarsi a prendere Pinco e Pallo per poi, una volta “spurgati”, quipararli ?
            Fatta la Legge, trovato l’Inganno, in questo siamo maestri ed è per questo che dico che forse è meglio cambiare la regola.

          • malpensante 14 Gennaio 2016, 18:51

            Sulla regola, sono d’accordo che sembra fatta per i negrieri. Però l’idea che un ragazzo con i suoi talenti, pochi o tanti che siano, trovi un’altra patria per me resta bellissima. Facendo l’idraulico o il rugbista, importa poco. Sarà che ho un prozio garibaldino e geni di emigranti plurimillenari.

          • Stefo 14 Gennaio 2016, 19:21

            “I’d love to play international rugby, I’d love to be a part of that. I’m not sure for who, but I’d love to play it.” questa per la storia da libro Cuore del povero giovane alla ricertca di una nuova Patria!

          • Hullalla 14 Gennaio 2016, 21:13

            @Stefo
            devi scrivere sotto che hai citato Te’o, o avevi paura di dover pagare i diritti d’autore??? 😉

        • mamo 14 Gennaio 2016, 19:11

          l’dea che un ragazzo possa trovare liberamente un’altra Patria, una sua Patria, è bellissima anche per me perché è legata al principio di libertà a cui aggiungo intraprendenza, curiosità, riscatto e rinnovamento.
          Ma trovare la formula per i distinguo che tu hai fatto credo che sia impossibile e così stando le cose prevalgono i Negrieri.
          Ce ne faremo una ragione.

        • Stefo 14 Gennaio 2016, 21:29

          La battuta e’ bella Hullala pero’ io ti domando: pensi che sia tanto diverso per il 90% degli equiparati o che scoprono un nonno che gli permette di giocare rugby internazionale?

          Di questa frase di Te’o c’e’ una cosa sola che apprezzo, che la dice com’e’ senza ipocrisie.

  19. mamo 14 Gennaio 2016, 16:37

    Io sono per i Nativi incondizionatamente.
    Il fatto è che a volte capita poi di conoscere il Foresto e poi si incominciare ad apprezzarlo come giocatore, subito dopo a stimarlo come uomo e alla fine pure la sfiga di diventargli amico.
    Ecco, io sono per i Nativi incondizionatamente ma a volte faccio una fatica bestia ad esserlo.

    • Hullalla 14 Gennaio 2016, 16:47
    • balin 14 Gennaio 2016, 18:42

      Caspita, anch’io, più conosco gli itagliani (con GL di rito) e più apprezzo certi stranieri, ma preferirei un 15 tutto originario del bel suolo natio, anche con cognomi un po’ strani (che so’ Derbishire, Appiah ecc.)

      Ma se Vs sogna il 6N io sogno che lui Parisse Mclean e qualche altro equi-italico segnino tre o quattro mete a Parigi e poi a Dublino e Cardiff …. se proprio,si vuol sognare meglio,farlo a colori

    • narodnik 14 Gennaio 2016, 20:21

      la penso come te,passamai,vunisa,vs,haimona,si sente parlare di loro come bravissime persone,ci credo e mi fa piacere per loro,sono anche degli ottimi giocatori,quando critico il loro ingresso nella nazionale italiana non c’e’ niente di soggettivo,e’ solo che il loro ingresso nella nazionale anche se legale e legittimo non e’ manco utile,anzi,impoverisce la nazionale italiana,levano spazio a giocatori italiani e perdono le partite,se con per esempio 6 equiparati l’italia vincesse qualche partita in piu’ il loro ingresso avrebbe senso(io cmq preferirei anche perderle tutte ma con solo italiani in campo,a me i sotterfugi non piacciono se si vuole migliorare il nostro rugby si deve migliorare il settore giovanile la nazionale italiana non e’ da tier 1 e se non cambia qualcosa non lo sara’ mai)ma cosa li prendi a fare e fai sempre le stesse figure?mo davvero in italia vs fa la differenza rispetto alle nostre terze linee?

  20. ivo romano 14 Gennaio 2016, 17:46

    Giocatore veramente forte,pratico essenziale, raramente sbaglia decisioni in
    campo e trova meta con facilità ed anche un gran trascinatore.

  21. HECTOR 14 Gennaio 2016, 22:05

    Ma se gli equiparati li utilizzano quasi tutti a partire dagli allblacks…..di che stiamo parlando ????????

    • carlo s 14 Gennaio 2016, 22:55

      appunto…. speriamo lo chiamino davvero

    • San Isidro 14 Gennaio 2016, 23:27

      Guarda che la maggiore degli AB di origini isolana sono nati e cresciuti in NZ da genitori immigrati lì, stesso discorso per i Wallabies, sono quasi tutti prodotti dei loro sistemi formativi…SA e Argentina non hanno mai equiparato nessuno…

      • San Isidro 15 Gennaio 2016, 03:19

        “maggior parte degli AB”…

      • carlo s 15 Gennaio 2016, 13:08

        L’argentina 🙂
        ma se è piena di figli/nipoti di emigrati Italiani e Spagnoli….

        • San Isidro 16 Gennaio 2016, 00:59

          se per questo anche di molti di origine tedesca (come Imhoff e Bosch nei Pumas), ma TUTTI sono prodotti del sistema formativo argentino…

  22. andreac 14 Gennaio 2016, 22:22

    io sono da sempre contrario all’equiparazione premeditata(non è questo il caso come dice mal) perchè la trovo una scorciatoia ma questo ragazzo ha dato in quanto a serietà, impegno, voglia di fare e riscattarsi in momenti difficili, attaccamento alla propria squadra e al nostro territorio , tanto attaccamento quanto un qualsiasi italiano. Per me se lo merita e sono convinto che quello che lo porta a dare tutto in campo per le zebre lo porterà a dare tutto anche per l’Italia. Questa è l’unica equiparazione ( se si chiama cosi) che non vedo assolutamente scandalosa anzi, ne spero….

  23. San Isidro 14 Gennaio 2016, 23:22

    Mah…qui si parla di nazionalismi, sentimentalismi, immigrati, passaporti, badanti, pomodori, melanzane, carote, banane e lampone…
    Signori, la questione è una sola, oggettiva e inconfutabile: l’Italrugby avrà un altro giocatore che non proviene dal suo movimento, un altro giocatore che tapperà l’ennesimo buco creato dal nostro carente sistema formativo, un altro giocatore che, qualora dovesse essere chiamato, rappresenterà l’ennesima scorciatoia della FIR e dell’Italrugby…
    Molti non sono d’accordo, ma per me una nazionale deve essere l’espressione del movimento e credo pure che dopo 16 anni di 6N e 6 di torneo celtico non dovremmo avere più bisogno di scorciatoie…
    Per il resto, benvenuto Andries! A me è sempre piaciuto alle Zebre, ma io di vedere una nazionale azzurra con McKinley, Berryman, VS, Steyn, Budd, Van Zyl (quello delle Zebre), Lozowsky, gli altri due sudafricani che devono arrivare con il volo della FIR, ecc, non sono entusiasta, poi naturalmente ringrazierò tutti per il grande impegno (come non stancherò mai di fare per Vunisa ed Haimona che, nonostante i limiti tecnci, hanno dato tutto quello che hanno potuto)…

    • Giovanni 15 Gennaio 2016, 00:43

      “banane e lampone”…ma sei un fan di Gianni Morandi? 🙂
      #SanAlSen

    • carlo s 15 Gennaio 2016, 09:46

      Gioca “con noi” da molti anni, quindi è parte del movimento, giusto considerarlo per la nazionale, se lui concorda.
      Io gli chiederei anche di prendere la nazionalità Italiana, per meriti sportivi.

      Da questo punto di vista Van Schalkwyk è espressione del movimento italiano più di altri che giocano nella nazionale, pensa ad esempio ad Allan.

      • San Isidro 16 Gennaio 2016, 01:09

        scusa carlo, ma stai confondendo vari piani, VS con il movimento non c’azzecca niente, lui NON si è formato in Italia, NON è un prodotto del nostro sistema formativo, che poi da quattro stagioni giochi alle Zebre è un’altra questione…
        Allan, così come Parisse e anche Chistolini, è un italiano di formazione estera, che già è un discorso diverso rispetto agli oriundi e agli equiparati, ovviamente anche lui non è espressione del nostro movimento…

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