Il futuro di Sergio Parisse: ancora giocatore a Parigi e poi allenatore?

Entro fine novembre la decisione sugli ultimi tre anni di carriera. E sul movimento dice: serve un cambiamento anche fuori dal campo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. delipe 13 Novembre 2015, 10:23

    Buongiorno,
    Francamente non se ne puo piu di leggere queste cose…
    O davvero Sergio Parisse è un indeciso o i giornalisti non sanno cosa scrivere…e l accoppiata giornalismo francese e giornalismo italiano e un vero disastro in tal senso !
    Buona giornata Capitano
    Cordialità

  2. malpensante 13 Novembre 2015, 10:27

    Parigi val bene una messa, soprattutto se può farsi un giro sotto l’equatore che credo sia quello che ancora gli possa interessare dal punto di vista professionale, sportivo e umano. Soprattutto se vorrà restare nel rugby dopo aver chiuso la carriera agonistica. Fossi in lui, dopo questo 6N mi prenderei una pausa con la nazionale, e il tempo di decidere se sia una pausa o la chiusura. Per questo giocatore non ci sono parole adeguate, è Sergio Parisse e basta.

  3. lear 13 Novembre 2015, 10:44

    Parisse nell’intervista ha detto: “Penso ci sia bisogno di un cambiamento, di nuovi leader che portino un po’ di freschezza.”. Qualche settimana fa ho scritto su questo blog la stessa cosa e giù polemiche da molti, ora lo dice lui e tutto va bene. E’ proprio vero che molti non riescono a vedere al di là del proprio naso e poi la vita è bella perchè varia.

  4. carlo s 13 Novembre 2015, 11:00

    Credo che per Parisse sia arrivato il momento di monetizzare, spero riesca a trovare un contratto che gli consenta di guadagnare bene, ha ancora qualche anno da giocare, è un grande giocatore, ancora integro, giusto che lo sfrutti.

    Dobbiamo ringranziarlo per quanto ha dato all’Italia.

    Sarà certamente un ottimo allenatore, considerata la competenza e la leadership quando avrà finito la carriera da giocatore (ma credo che ora gli convenga giocare senza pensare troppo ad altro).

    La sua vita (come Dominquez) è in Francia, le speranze che torni in italia secondo me sono poche o non ci sono per nulla.

    • socceria 13 Novembre 2015, 12:33

      Non è che negli ultimi dieci anni a Parigi sia stato a fare la beneficenza…..

  5. panda 13 Novembre 2015, 11:18

    Penso sia legittimo per un professionista scegliere secondo convenienza.
    Da come parla si capisce che la possibilità di tornare da noi è quasi nulla, condizionata dal fallimento delle altre opzioni.
    Unica nota stonata è quella di voler tenere due piedi in una scarpa.
    Se legittimamente l’ Italia e la sua nazionale e il suo movimento non ti interessano più è inutile continuare a parlarne.
    Onorati se volessi giocare ancora qualche partita con la nazionale, ma senza commenti.
    In bocca al lupo per il resto della carriera ovunque sia.

  6. mamo 13 Novembre 2015, 11:20

    I vostri commenti sono tutti corretti ed equilibrati e quindi mi sento in dovere di fare il rompicoglioni di turno sottolineando un passo delle dichiarazioni di Parisse : “Questo vale anche per la Federazione, dove c’è bisogno di novità perché ci sono persone che occupano gli stessi ruoli fa tanti anni. Ci sono state delle incomprensioni recentemente anche con il presiente Gavazzi ma le ho risolte parlando faccia a faccia con lui”.
    Bene: chi sono quelle persone che occupano gli stessi ruoli da anni ?
    Secondo me, così a naso, si riferisce al Professore.

    • 6nazioni 13 Novembre 2015, 21:17

      secondo me, cosi’ a naso la maggioranza dei consiglieri sono 12 anni
      che sono seduti sul bostik.

  7. Alberto da Giussano 13 Novembre 2015, 11:32

    La cosa più singolare è che l’uomo più rappresentativo del rugby italiano sia, nell’ordine:
    nato in Argentina
    Formato in Argentina
    E che abbia giocato solo due anni in un campionato italiano.

    • mamo 13 Novembre 2015, 11:36

      Vero.
      Però questo abbiamo e, a mio parere, questo ci dobbiamo tenere ben stretto.

    • frank 13 Novembre 2015, 11:45

      colpa di Parisse?

    • carlo s 13 Novembre 2015, 11:55

      AdG, e che abbia due genitori italiani.

      Fra i giocatori formati in italia, penso ci sia davvero poca qualità e quantità, sopratutto fra i 3/4.

      fra quelli che ancora sono nel giro abbiamo in italia fin qui formato “solo” dei discreti Piloni (ora per me rimane solo Rizzo), per il resto poco:
      tallonatori: Ghira, Festuccia
      seconde linee: Bortolami,
      terze: Zanni, Favaro, Mauro Bergamasco, Minto, Derbyshire
      mediani mischia: Gori, Tebaldi,
      aperture: nulla al momento
      centri: Morisi (Campagnaro)
      Ali: nulla (Sarto, Mirco Bergamasco)
      estremi: nulla

      • carlo s 13 Novembre 2015, 12:00

        sì ho dimenticato Masi….

      • malpensante 13 Novembre 2015, 12:10

        Per me sei un po’ con il braccino corto, secondo me non sfigurano nella lista Manici e Furno, poi ci sono pure i Lovotti, Zanusso, Bacchin, Castello, Mbanda, Bisegni e compagnia cantante. Che li chiamino o no, conta poco rispetto al valore proprio del giocatore. Penso a Ruffolo mai considerato e Vunisa in campo, per esempio.

        • carlo s 13 Novembre 2015, 12:14

          Vunisa è di formazione Italiana?
          Furno?

          • malpensante 13 Novembre 2015, 12:37

            Furno 100%. Made in Benevento. Vunisa era per dire che il valore del giocatore non lo fa la chiamata di monsieur, e che Ruffolo è un signor giocatore, da quel dì.

          • parega 13 Novembre 2015, 13:20

            approvo mal su ruffolo
            altro scandalo

      • Alberto da Giussano 13 Novembre 2015, 13:35

        Vedi @Carlo S, dal mio punto di vista Italiano è colui che si sente di essere italiano. A maggior ragione chi , avendo più di un’opzione sceglie di esserlo. Ciò non toglie che, rugbisticamente parlando, Sergio Parisse di Italiano non ha nulla. E la purà verità. E io mi compiaccio che, pur potendo scegliere, abbia scelto di rappresentare il paese dei suoi genitori.

    • Antonio9 13 Novembre 2015, 11:57

      Nato in Argentina da una famiglia italiana e da un padre Aquilano pure nazionale azzurro, formato in Argentina ma anche all’Aquila dove mi dicono abbia giocato con le giovanili ogni anno al ritorno in italia per le vacanze . Ci sarà più Italia od Argentina nel suo sangue ? lui comunque non ha mai lasciato dubbi al riguardo in decine d’interviste (i giornalisti non hanno molta fantasia nelle domande)

      Vedo comunque che al più minimo accento di critica “al Caro Leader” c’è subito l’intervento …

      • mezeena10 13 Novembre 2015, 12:49

        beh è il suo avvocato che ti aspettavi..
        a me invece piace ricordare che Sergio quando ha vinto il titolo in Francia questo’ anno ha sollevato il trofeo, fatto premiazione e giri di campo avvolto nel tricolore italiano!
        il resto è fuffa da azzeccagarbugli come il pensionato quassù..
        grande Capitano!

    • boh 13 Novembre 2015, 12:04

      Vero tutto Alberto, ma la componente famigliare, genuinamente italiana nonché aquilana è determinante. Se il padre, fosse stato un ottimo pallavolista, non c’è bisogno di indovinare dove Sergio avrebbe eccelso….naturalmente purtroppo sempre di formazione argentina.
      E non è colpa di Sergio, se il padre ha avuto opportunità di lavoro in quel paese…Pensa quanta gente ha cercato opportunità di lavoro in questi anni al contrario.
      Il mio parere, è che dei formati negli altri paesi, Parisse, sia l’unico, che abbia sognato fin da ragazzo di giocare per l’Italia. Per tutti gli altri, la convenienza economica, rispetto all’attaccamento alla maglia è prioritario.

      • Alberto da Giussano 13 Novembre 2015, 13:19

        Il mio non era affatto un appunto perchè non c’è nulla da appuntare. Sarebbe come lamentarsi perchè un premio nobel scegliesse l’Italia come paese d’elezione.Volevo solo evidenziare la singolarità del fatto.
        E per chi non crede al caso ci sarebbero altre considerazioni da fare, per le quali servirebbero intelligenza e sens of humor.

        • Alberto da Giussano 13 Novembre 2015, 13:26

          Certo a me era sfuggito che durante le vacanze ( estive ? invernali?) giocasse con la palla ovale a L’Aquila.

    • ginomonza 13 Novembre 2015, 12:59

      Da genitori italiani 100%

    • Sergio Martin 13 Novembre 2015, 13:22

      In parte è vero, ma non credo abbia molto significato…L’importante è quello che sente lui per la maglia azzurra, cosa ha dato e darà per la maglia azzurra e cosa potrà fare – penso tantissimo; ha grandi potenzialità – per il movimento rugbistico italiano. Forza Sergione!!

  8. frank 13 Novembre 2015, 12:03

    Stai lontano dall’Italia Sergio.

    Non è un paese per meritevoli.

    • carlo s 13 Novembre 2015, 12:12

      L’Italia è il nostro paese Frank.
      Se non ci piace più stare qui possiamo sempre emigrare.
      Autocommiserarci non credo serva a molto. Anzi!
      Io nonostante tutto tifo sempre per l’Italia, il mio paese, e vorrei ci fosse nella nazionale il meglio che possiamo esprimere, e Sergio Parisse è il meglio.

      • frank 13 Novembre 2015, 12:38

        Il fatto che l’Italia sia il mio paese non mi impedisce di dire che sia una merda.

        E per questo mi sono licenziato dal mio lavoro e sono andato all’estero.

        • ginomonza 13 Novembre 2015, 13:03

          Amico Frankie qui di merda ci sei solo tu.
          Faresti meglio a scrivere queste cazzate in un blog di rugby in Svizzera,poverino.
          Cosa scrivi a fare qui?

          • frank 13 Novembre 2015, 13:33

            bravo Gino testa sotto la sabbia e chiappe belle per aria con le braghe calate. è cosi’ che si risolvono le cose.

        • Alberto da Giussano 13 Novembre 2015, 13:23

          Vedi Frank la differenza tra te e Parisse è che Parisse non ha bisogno dell’Italia ma ci onora del suo attaccamento, oltre a lavorare per farne un paese migliore ( anche se solo nel rugby) tu non solo non ne fai un paese migliore , ma di adoperi per sputtanarlo.

          • frank 13 Novembre 2015, 13:28

            La differenza tra me e Parisse è che lui è un grande campione di rugby, e che dal momento che puö permetterselo puö ponderare bene le sue scelte professionali future.

            L’Italia non ho bisogno di sputtanarla io, si sputtana da se’ un giorno si’ e l’altro pure.

            Governata da disonesti votati a loro volta da ominicchi disonesti.

          • Alberto da Giussano 13 Novembre 2015, 13:39

            E’ un tuo diritto sputtanare chi credi, certo che dovresti usare lo stesso metro anche nel paese in cui vivi. Perchè se così non fosse saresti solo un grande paraculo.

          • frank 13 Novembre 2015, 13:57

            Forse non ci siamo capiti. Io non voglio sputtanare niente e nessuno.

            L’Italia è marcia, nei costumi, nella mentalità, nella prassi, nella classe dirigente e nel popolino imbecille che invidia i prepotenti di turno.

          • gsp 13 Novembre 2015, 14:28

            frank, come dice sempre mio nonno, tutto il mondo e’ come casa tua.

          • mezeena10 13 Novembre 2015, 18:20

            ecco perché tu peppe sei uomo di mondo! 😉

      • Hullalla 16 Novembre 2015, 13:07

        Io sono emigrato, ma non per questo mi sento meno Italiano di quando vivevo in Italia.

    • gsp 13 Novembre 2015, 14:27

      ha piu’ da dare all’italia Parisse che l’italia l’ama e l’ha scelta, che chi s’e’ rotto e non ne vuole piu’ sapere. gli oriundi servono anche a questo.

      cosi’ siamo tutti contenti no?

      • 6nazioni 13 Novembre 2015, 21:51

        gsp oriundo chi?
        parisse….. ma quante volte bisogna scrivere le stesse cose.
        parisse il capitano e’ ITALIANOOOOOOOOOOOOOOOOOOO punto

        • Alberto da Giussano 14 Novembre 2015, 03:14

          Vedi 6n mistificare la realtà non serve a nessuno.Parisse é argentino quanto italiano,e non è sicuramente merito dell’Italia se é diventato un campione di rugby.
          Stop tutto qui. Questa é la verità dei fatti. E noi dobbiamo all”Argentina se siamo dove siamo. Prima ci hanno dato Dominguez e poi ci hanno dato o formato Parisse.

  9. parega 13 Novembre 2015, 13:18

    ma parisse cosa porta ?

  10. parega 13 Novembre 2015, 13:25

    continuare a tirare fuori la storia dell’italianita’ di parisse e’ proprio di chi vuole fare solo del male
    complimenti alla sportivita’
    roba da mat

    • frank 13 Novembre 2015, 13:28

      stai attento potresti essere tacciato di volere sputtanare tutto e tutti 😉

    • ginomonza 13 Novembre 2015, 14:00

      Parega non fare il Frankie:
      Il primo che esibisce l’italianità sua e’ proprio Parisse!
      Vedi cosa ha scritto mez più sopra e anche prima!

      • parega 13 Novembre 2015, 14:32

        Parlo dei dubbi sulla sua italianita’…di quelli parlavo

      • frank 13 Novembre 2015, 14:38

        Infatti l’unico che ha tirato fuori la solita fola è il tuo amichetto AdG. Povero, perdi pure il filo del discorso impegnato come sei a insultare le persone.

      • ginomonza 13 Novembre 2015, 14:50

        Io ho frainteso parega ma non l’ho offeso!
        Per quello che riguarda te,Frankie, ti ho reso pan per focaccia : tu offendi? bene sii pronto a essere offeso.
        Un paese è fatto delle sue persone anche ,e se lo chiami merda quelle persone offendi e quindi anche me e questo non mi sta bene!

  11. Danthegun 13 Novembre 2015, 14:49

    Spero per lui che ci sia la possibilità di giocare nell’emisfero sud. Credo possa essere una esperienza stimolante per un giocatore di questo livello.

    Dopo il 6 nazioni 2016 mi prenderei una pausa dalla nazionale e magari ritornare prima del mondiale 2019 🙂

    Magari dopo una esperienza nell’emisfero sud e un pò di lontananza dalla nazionale potrebbe anche venirgli voglia di fare qualcosa in Italia. Giocatore, allenatore, dirigente, va bene tutto…

  12. frank 13 Novembre 2015, 16:42

    http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica.shtml

    Caro Gino e caro Alberto qua c’è poco da sputtanare.

    • mezeena10 13 Novembre 2015, 17:21

      ma non erano Gino e Michele?
      comunque anche tu frank dai, nemico della patria! 🙂

      • frank 13 Novembre 2015, 19:48

        Mez hai ragione in Italia va tutto bene peccato ci siano i GUFI come me che osano dire la propria opinione.

        • Alberto da Giussano 13 Novembre 2015, 20:17

          Scusa Frank se mi permetto. Ma perché devi scivolare nel vittimismo?
          Dire la propria opinione , avere il coraggio di farlo,come dici ti, non è un salvacondotto di impunità. Ogni uomo dovrebbe dire la sua opinione senza tentennamenti.
          Detto questo chiunque può al tempo stesso,farti le pulci, in maniera più o meno elegante, ma visti certi tuoi commenti, non dovresti prendertela più di tanto per la forma.

          • frank 13 Novembre 2015, 20:52

            Ve bene Alberto, avete ragione voi.

          • frank 13 Novembre 2015, 21:37

            Comunque prendo atto oggi che dare pubblicamente ad un utente della “merda” è consentito qua.

    • ginomonza 13 Novembre 2015, 21:43

      Scusa Frankie ma cosa vorresti dire con il link?
      Sai ancora capire l’italiano?

  13. federico66 13 Novembre 2015, 17:06

    grande uomo che ha deciso di essere un portabandiera.
    …quando serve si confronta direttamente e quando serve le manda a dire via “social”, non si può dire che non sappia comunicare… oltre ad essere un rugbista campione

  14. 6nazioni 13 Novembre 2015, 21:23

    boni state boni,il capitano e’ ITALIANO punto.
    mi dispiace x A.d.G. non e’ nato a Galvisano punto.
    Parisse stai lontano dalla sacra patria, qui non c’e’ verso di cambiare un cazzo.

    • frank 13 Novembre 2015, 21:38

      Lesa maestà. Crocifisso in sala mensa.

      • ginomonza 13 Novembre 2015, 21:46

        Nessuno ha bisogno di te : a te piacciono i Blatter e quelli della lavanderia.

        • ginomonza 13 Novembre 2015, 22:05

          Comunque Frank propongo di scambiarci un segno di Pace ! 😉
          Non ha senso litigare tra noi

          • eclipse 13 Novembre 2015, 22:10

            Meglio parlare di rugby.

          • ginomonza 13 Novembre 2015, 22:21

            Sicuro

  15. fabrio13H 14 Novembre 2015, 12:42

    Se non mi è sfuggito, ma anche in quel caso puo’ trattarsi di un intervento o due, non c’è neppure un post che dia rilevanza al fatto che Parisse prenda in seria considerazione l’ipotesi di diventare allenatore. Per me, lo ripeto per l’ennesima volta, considerando ciò che emerge di lui anche senza conoscerlo personalmente, è verosimile abbia le potenzialità di riuscirci anche ai massimi livelli. La dirigenza del rugby italiano non dovrebbe lasciarci sfuggire l’occasione di verificare quest’opportunità fin da prima che smetta di giocare, cioè fin da subito.
    Io, l’ho già scritto, mi arrischierei ad affidargli quanto prima la nazionale maggiore come allenatore-giocatore.

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