L’attuale coach dei trequarti inglesi potrebbe seguire il futuro tecnico azzurro
Italia, assieme a Conor O’Shea arriva anche Mike Catt?
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mah..
Piccola nota, bello vedere che nonostante stia in Inghilterra da tempo immemore, che abbia giocato e allenato l’Inghilterra rimane sudafricano…..
Sicuro ha esperienza ma non so se è l’uomo giusto per prendersi una nazionale disastrata e con meno qualità degli albionici per fargli fare il salto di qualità, anche se onor del vero agli Irish mi pare di ricordare che aveva fatto un buon lavoro
Più che altro il prensidentissimo non ha detto che gli assistenti del CT saranno italiani? Cerca di intorbidire le acque ad arte?
Diciamo che ha un senso lavorare a stretto contatto con un dor bravo è un’occasione che può essere formativa al massimo per gli italici allenatori, sempre che han il cv adatto e al momento non ne vedo tropi
Non hai letto bene, i tecnici delle skills verranno da fuori. Questo ha detto.
Si, in effetti mi sa che ho frainteso. Comunque diceva che ci sarebbero stati due assistenti italiani, un coach per skills e calci e un responsabile delle nazionali giovanili. Tra O’Gara e Catt qui sento solo di stranieri (per un posto) ma sarò curioso di sentire chi saranno gli altri. Speculazioni da martedi mattina, ogni cosa la sapremo a suo tempo
@Liuk, hai letto bene, Gavazzi disse così:
“Non sarà solo un nuovo commissario tecnico, ma un vero director of rugby. Sarà straniero e sempre dall’estero arriveranno un tecnico per calci e skills e il responsabile della struttura delle nazionali giovanili. Gli altri due assistenti saranno italiani”…
Certo sarebbe un altro “serio professionista” che si relazionerebbe con degli impenitenti ” dilettanti allo sbaraglio”, imperdonabile.
E poi, una nazione che non ha nessun peso politico internazionale, come può permettersi di essere soggetto di questi rumors, umiliante.
Italia vs All Blacks 12 novembre 2016..
sono già lì a Roma, sicuro!
non la vedo una cattiva idea almeno o’shea avrà qualcuno che parla la sua stessa lingua ,rugbistica ,ca va sans dire.
che poi sia Catt o chi per lui la faccenda ha poca importanza abbiamo bisogno di tecnici che formino non solo giocatori ma soprattutto altri tecnici con metodi di lavoro completamente diversi da quelli adusi fino ad oggi .
marò come parlo bene !!!!! 😉
Gli allenatori bravi devono andare anche nelle franchigie, la nazionale non basta. È lì che i giocatori trascorrono la maggior parte dei loro allenamenti
Hai perfettamente ragione, se si vuole veramente cambiare, lo si faccia con programmi seri a tuti i livelli e ben coordinati.
Se fosse… Bei pesi massimi da servire in campagna elettorale.
Volevo vedere il primo che ci arrivava. C’è voluto un ex mediano di mischia.
http://www.onrugby.it/2015/10/20/all-blacks-a-roma-fame-argentina-ct-e-director-of-rugby-gavazzi-dice-la-sua/#comment-319815
Gavazzi, in quella cena con la stampa, avrà detto: “Oh ragazzi, tra un po’ si Scia…!”. Ed il giorno dopo sui media è saltato fuori “O’Shea”. 🙂
Hai ancora qualche mese di libertà, poi 200 sfogliatelle prenderanno il TAV per il Nord!
…o dieci chili di formaggio verso il sud… 😉
P.S.: quale (NO-)TAV: FracciaMoscia o ItaloFreno?
Conosco molti Campani, qualcuno passerà! 🙂
Cat è il primo degli epurati dopo il disastro mondiale inglese… E’ sicuramente la persona giusto per farci fare il salto di qualità, vista la stiticità del gioco dei trequarti dei Poms…
Stiticità eh stitichezza
L’importante è di inserire tecnici da formare che non siano i soliti amici over old ma giovani dalla lunga carriera che vengano scelti direttamente dallo staff tecnico
Siamo alla puntata enne delle cronache marziane o CO’S è una roba con una qualche sostanza? Mah.
Rivaro ha scritto ben due post per sottolineare come O’Shea gli avesse detto di persona di non essere interessato alla panchina azzurra, ma, a parte me, @mez e pochi altri, nessuno se lo è filato e si continua a fantasticare di questo o quel “ticket”. Tra l’altro lo stesso Gavazzi, alla famosa cena, aveva puntualizzato che non è scontato che il nome sia quello.
Me lo ricordo, Rivaro. Appunto.
Non e’ che non ce lo siamo filato Giovanni, ma sai bene come sono queste vicende di mercato. A volte ci sono contratti firmati ma che non possono essere firmati, o bisogna aspettare per dichiararli per non infrangere contratti in essere. l’ha negato anche il buon G.
questo non significa che venga O’Shea, ma una smentita a Rivaro, da qualsiasi allenatore, non significa molto. Non niente, ma poco.
tutto quello che vuoi, ma Rivaro ci ha giocato insieme, ci va a cena insieme, sono amici insomma..
gavacci mi risulta che manco lo conosca di striscio..
l’ ha fatto contattare da altri, ma la risposta la conosciamo da mesi..
questo per me è un bluff bello e buono per raccattare voti..
Mez, ma Gavazzi nega che sia o’shea, qual’e’ il bluff?
Che i media lo rilancino.
Minchia….
Siamo già al livello che COS ( se arriva ) è una merdaccia fantozziana e Cat ( se arriva) è un gattino arruffato che miagolerà da fallito?
Gavazzi dimettiti! !!
Con la statura internazionale che abbiamo non sei in grado di portarci Hansen Schmidt o Gatland o Lam ! ! !
VERGOGNA
per non citare il rispetto politico planetario e galattico!!!
A me piacerebbe l’allenatore dei Glasgow warriors con doppio incarico franchigia e nazionale.
Ma anche pp, sempre con il doppio incarico.
sarebbe ia’ un passo avanti avere un allenatore di quell’area specifica.
Faccio solo un breve riassunto.
Il Presidente Fir ha detto che:
1) Nominerà un DOR che avrà la responsabilità diretta della nazionale e supervisionerà le squadre iscritte al Pro 12.
2) I suoi assistenti saranno italiani
3) Gli allenatori delle Skills saranno stranieri
Quand’anche avesse già un accordo con O’Shea , prima della notizia ufficiale ognuno degli attori dovrebbe negare ogni addebito, con buona pace del Sig. Rivaro.
Gavazzi non ha mai fatto il nome di O’Shea, anzi interrogato nel merito ha detto che potrebbe essere anche qualcun altro.
A me oggi basta che lo schema nel quale dovrebbe arrivare il nuovo DOR sia quello indicato, sul nome si giudicherà quando lo si conoscerà ufficialmente.
Io credo che invece sarà l’Irlandese e comunque , visto che quest’atto sarà il più importante di Gavazzi da presidente Fir, se non fosse O’Shea sarà comunque un personaggio in grado di svolgere i compiti di cui al punto 1, visto anche che tale nomina sarà un argomento elettorale.
Ecco com’è andata veramente l’intervista, complici i rumori di sottofondo del ristorante ed il tintinnare di bicchieri…
– Chi sarà il nuovo CT della nazionale?
– Lo conosci.
– Conor O’Shea?
– Seeee
– E l’assistente…
– Ma Katmandu, quello che scrive su onrugby
– Mike Catt? lui sì che ne capisce di rugby…
Potrebbe essere, in ogni caso, 3/4 mesi passano in fretta.
ecco l’ azzeccagarbugli all’ opera!
a ghedini de noantriiiiii!!!!!
@AdG: “visto che quest’atto sarà il più importante di Gavazzi da presidente Fir”, a parte che l’atto più importante sarà l’acquisto della nuova sede romana (costo complessivo intorno ai 25ml di euro, mutuo ventennale), ma a me sembra si stia pompando l’aspettativa attorno a questo “evento” dell’annuncio del nuovo messia che viene a redimere il rugby italiano dai propri peccati. Non vorrei che la montagna finisca per partorire il topolino.
Comunque, al momento, di concreto ci sono tre “no”: Wayne Smith, Galthiè, O’Shea.
E’ lecito essere scettici,specie per chi non ha nessuna aspettativa positiva relativamente alle gesta di A.G.
Finora non abbiamo alcun si e quindi nemmeno “no”. I no da te citati hanno risposto a domande di giornalisti non ad una richiesta FIR.
Rimane il fatto che le elezioni federali, a mio avviso, aiuteranno una soluzione del problema DOR in termini di alto profilo del prescelto.
Mike Catt è un grande, giocatore essenziale nella vittoria della RWC, nella partita contro il Galles soprattutto, anche se e’ ricordato dai più per essere stato asfaltato da Lomu nel ’95. Però che impari un po’ l’italiano se viene in Italia sarebbe meglio
Anzitutto bisogna vedere se O’Shea verrà o meno sulla panchina azzurra perchè sono già un paio di volte che la voce viene smentita…comunque se dovesse venire Catt sarebbe un bel colpo per l’Italrugby (da ragazzino era uno dei miei idoli di quella grande Inghilterra vincitrice dei primi due 6 Nazioni e della RWC 2003), al momento però ci sono troppi nomi nel calderone (non dimentichiamoci pure dei rumors su O’Gara), vedremo…certo che se al tour delle Americhe di Giugno prossimo la nazionale dovesse avere nello staff il trio O’Shea (con doppio incarico di DoR)-O’Gara-Catt sarebbe fantastico…
A proposito di Catt, ricordo ancora le immagini di lui che nuota in mezzo agli squali nella barriera corallina australiana durante il tour dei Lions nel 2001 (con tanto di muta dei Lions), un grande…
Non capisco perché si cambiano ogni volta le linee di riferimento; visto che l’Italia non ha un suo stile di gioco, vogliamo riferirci alla Francia (non di PSA) al mondo anglofono nord? All’emisfero sud? Ognuna di queste scuole ha concetti diversi, e trasferirli nella filiera prende più di quattro anni. Mi spiego, un DOR che vuole un rugby “champagne” cercherà giocatori di un certo tipo e magari inizierà un lavoro nelle nazionali emergenti e nelle accademie, bene lo sostituiamo dopo quattro anni con un sudafricano che cerca giocatori con caratteristiche diverse e la giostra ricomincia. Scegliamo una linea di sviluppo (non dico lo stesso allenatore, ma concetti simili) con un orizzonte di almeno due mandati e diamo il tempo alla filiera di formare giocatori in modo coerente. Se poi si arrivasse a definire un’identità italiana sarebbe bellissimo.