Ovalia, un pianeta in espansione. E la locomotiva sono gli USA

Un dirigente World Rugby fornisce alcuni dati: in tre anni i giocatori negli Stati Uniti sono cresciuti del 350%

COMMENTI DEI LETTORI
  1. pignatta 29 Ottobre 2015, 10:24

    le atlete sono 7.200 o 72.000? o c’è uno zero di troppo o il punto è messo male…

  2. frank 29 Ottobre 2015, 10:37

    Dipende se per contare i tesserati usano il sistema vigente a Calvisano.

  3. Thunderstruck 29 Ottobre 2015, 10:53

    Molto interessante. Ed anche piuttosto sorprendente nei numeri.
    Per avere percentuali di crescita così esponenziali, mi sembra chiaro che non solo il rugby sia una disciplina a cui oggi si viene introdotti inizialmente ma che moltissimi hanno scelto successivamente di intraprendere cambiando di fatto uno sport che già si praticava. Altrimenti non si spiega.
    Notevole il dato statunitense, ovviamente stimolato proporzionalmente dai risultati di Nazionale in crescita. Dato che culturalmente gli sport di squadra sono i soliti 3 (basket, baseball, football) ed il soccer ha la sua fetta di estimatori sempre più ampia, il fatto che anche il rugby, inteso fin’ora come un rozzo surrogato del football, stia trovando il suo spazio è un dato confortante.
    Idem vale per il Brasile in cui è sempre stato difficile pensare ad un ragazzino senza un pallone tondo tra i piedi ed ora ha moltiplicato i praticanti ovali senza nemmeno il traino dei risultati sportivi.
    Questi dati dimostrano che le tradizioni e le convenzioni socio-culturali possono essere scardinate e che in presenza di importanti investimenti si raccolgono risultati in prospettiva. A volte anche senza una massiccia richiesta di mercato specifica ma solo inseguendo una moda o il “vento”…
    Ovviamente “quantità” non presuppone “qualità” ma semplicemente maggiore scelta. Se in Italia si raddoppiassero ulteriormente gli iscritti non si raddoppierebbe di default il valore tecnico odierno. Tutto sta nel preparare adeguatamente il materiale umano a disposizione, poco o tanto che sia. Basti vedere gli iscritti in Nuova Zelanda o nelle isole Pacifiche…
    Accontentarsi di mettere tra le mani di un ragazzino una palla ovale invece che una tonda tra i piedi è positivo ma non è di per se un successo.
    Comunque sia, ottimi segnali dal mondo.
    Bene, bene…

    • zappinbo 29 Ottobre 2015, 11:42

      football nei college viene abbandonato a favore del rugby perché troppo pericoloso

      • Maury7 29 Ottobre 2015, 22:01

        Vivo negli USA da quasi 2 anni,non sono così sicuro della tua affermazione.
        Rugby e football hanno gli stessi rischi,ma al rugby piace sentirsi più sicuro solo per tirarsela un po’ e nascondere negligenze (nel rugby hanno scoperto ora cose sulle concussions che nel football hanno scoperto 5-6 anni fa)
        Se c’è qualcosa che viene abbandonato è proprio il rugby,ma non per la pericolosità,ma semplicemente perchè scompaiono le competizioni e con loro spariscono anche le squadre

      • Maury7 29 Ottobre 2015, 23:50

        Tra l’altro i college dal football guadagnano parecchi milioni di dollari,lasciare uno sport che ti fa guadagnare milioni per uno con gli stessi rischi ma che non ti fa guadagnare niente (il rugby) è proprio una cosa che non sta ne in cielo ne in terra.
        Te l’ho detto diverse volte,bisogna informarsi prima di parlare e tu ragazzo mio mi sembri davvero la disinformazione fatta a persona,senza offesa eh

        • Maury7 29 Ottobre 2015, 23:53

          Ovviamente parlo a livello di squadra di college e non dei singoli atleti,visto che gli atleti di college non sono professionisti e non ricevono nessun tipo di compenso

    • xnebiax 29 Ottobre 2015, 12:14

      Sarebbe già buono iniziare a vedere in vendita al supermercato non solo palle da calcio, pallavolo, basket, tennis, ping pong, palla a mano e football ma anche quelle da rugby.

      • gattonero 29 Ottobre 2015, 17:43

        non ho mai capito perche’ ,in Italia, e’ piu’ facile trovare un pallone da football che uno da rugby…

        • Thunderstruck 29 Ottobre 2015, 18:17

          Perchè l’estrazione americana rispetto a quella inglese ci è sempre stata più…affine. Il mito Stars and Stripes, checchè se ne dica, è cercato ed amato in ogni sua forma mentre quello inglese, a parte il rugby che lo amiamo in pochi, ci sta sui coglioni dalla notte dei tempi, a prescindere.
          Credo sia per quello.

    • San Isidro 30 Ottobre 2015, 02:08

      Condivido @Thunder…

  4. federico66 29 Ottobre 2015, 12:06

    …dati interessanti.
    ..l’unica cosa che mi fa sorridere è che sono stato contattato qualche giorno fa dalla WR per FIR per un sondaggio sul seven, in quanto tesserato come atleta…
    …naturalmente non ho mai giocato, se non una partita di fine stagione genitori/figli “touch”
    …i numeri: questo insieme gioioso di possibilità 😉

  5. xnebiax 29 Ottobre 2015, 12:17

    USA e Brasile arriveranno in alto e pure abbastanza presto.
    Poi in questo articolo non si parla dei paesi africani, ma anche lì la crescita è significativa, e la Namibia deve stare in campana.

  6. M. 29 Ottobre 2015, 12:29

    110 mila teserati. Sarà vero? Quanti di questi sono giocatori “stabili”?

    • Paolo Wilhelm 29 Ottobre 2015, 13:54

      in questo dato WR ha messo assieme tecnici e giocatori

  7. Tanito Tikaram 29 Ottobre 2015, 12:55

    420.000 in Brasile? Mmmmhh. E tre anni fa erano 13.000? Mmmmmmmhhhhh. O è un refuso e sono 42.000 (sarebbe comunque un ottimo dato) o è il solito caso nel quale i dirigenti federali contano anche i bimbi ai quali per dieci minuti è stato dato in mano un pallone ovale durante la mattinata scolastica dedicata a tutti gli sport

    • Maury7 29 Ottobre 2015, 22:13

      Conoscendo il vizio di certi dirigenti di gonfiare i numeri per fare propaganda non mi sorprenderei,lo fanno un po’ ovunque,tutto il mondo è paese

  8. Maury7 29 Ottobre 2015, 22:04

    Da dove hanno preso i dati questi di World Rugby ? no perchè qualche mese fa trovai un documento datato 2014 in cui c’erano i dati riguardo i vari sport e il rugby negli USA era uno tra i meno praticati,tanto che perfino il freesbee e lacrosse avevano più praticanti del rugby.

  9. San Isidro 30 Ottobre 2015, 01:07

    Articolo molto interessante, ma mi permetto di sottolineare una grossa inesattezza quando si dice “In Europa nei paesi rugbisticamente con meno storia e tradizione come la Germania”…in Germania veramente si gioca a rugby dalla fine dell’ ‘800, ben prima che in Italia addirittura, il club dell’Heidelberger (che in questo periodo parteciperà all’EPCR Qualifying Trophy, la cosiddetta “terza coppa”) ne è testimonianza, che poi i tedeschi non abbiano tra le prime passioni sportive la palla ovale è un altro discorso (dopo il calcio ad es. amano molto la pallamano)…
    Per il resto mi fa piacere che in alcuni Paesi si sia dato vita a progetti di sviluppo rugbystici, nazioni così fuori dagli scenari ovali, anche da quelli minori, penso alla Mongolia oppure all’El Salvador, uno degli Stati con la più alta criminalità giovanile al mondo dove il rugby potrebbe anche rappresentare una via di fuga, un riscatto sociale per i tanti ragazzi destinati ad entrare nel giro delle bande armate…
    Il dato sul Brasile è incredibile, 420.000? Ma non è che ha ragione @Tanito di sopra e magari anche in questo caso c’è uno 0 di troppo? Comunque anche se fossero 42.000 i tesserati il numero è senza dubbio positivo, la palla ovale si sta facendo largo a piccoli passi in una delle patrie del calcio mondiale…comunque sono anni che in Brasile il rugby è in crescita, in merito ricordo un articolo passato di Raimondi proprio qui su OnRugby…un paio d’anni fa nel TM tra l’Inghilterra e il CONSUR XV a Montevideo nei 23 della rappresentiva sudamericana (composta essenzialmente da argentini del giro dei Pumas + qualche uruguayano e cileno) c’era anche un brasiliano…
    Quanto alle nazione europee, sorprende Malta, ma lì penso che l’influenza inglese abbia contribuito…non mi stupisco invece della crescita di giocatori nei Paesi Bassi e in Polonia, quando oltre dieci anni fa il 6 Nazioni B era in realtà composto da 12 squadre (2 poule da 6) questi due Paesi erano regolarmente presenti così come pure l’Ucraina, la Danimarca, la Repubblica Ceca, la Croazia, la già citata Germania oltre alle solite note che compongono la competizione attuale (le iberche, Romania, Georgia e Russia)…
    Sul grande sviluppo ovale negli USA e in Giappone non mi sorprendo per niente…al di là del movimento, nipponici e nordamericani (Canada compreso) hanno bisogno di crescere anche a livello di rugby pro perchè hanno potenzialità enormi, vediamo che farà adesso la futura franchigia del Sol Levante nel Super Rugby…come ho già detto in passato, il board del Pro 12 dovrebbe guardare al Nord America non solo per portare i derby gallesi, ma anche come futura area geografica dove estendere il torneo…
    Come ricordava pure @xnebiax, non dimentichiamoci inoltre dei progressi ovali nel continente africano, ad es. il rugby in Madagascar sta avendo un successo strepitoso, inserire magari una rappresentativa malgascia nella Vodacom Cup sudafricana non sarebbe affatto male…
    E in Asia ci sono Paesi come la Corea del Sud e Hong Kong che sono vicini al ranking che conta, se non erro con il Giappone già qualificato per il mondiale in casa propria si dovrebbe liberare un posto per l’Asia e forse vedremo una di queste due nazionali nella competizione iridata del 2019…
    I progetti di sviluppo rugbystici sono fondamentali per gli Stati in cui la palla ovale ha ancora pochi tesserati, per le altre nazioni secondo me è necessaria una crescita anche a livello di club…in un rugby del futuro, tra un pò di anni, mi piacerebbe vedere un torneo celtico suddiviso in conference allargato ad un paio di franchigie nordamericane basate sulla costa est e ad una dell’Europa orientale (con georgiani, rumeni e russi)…mi piacerebbe un Super Rugby esteso ad una seconda franchigia argentina rappresentativa del CONSUR (in cui confluiscano anche i migliori atleti di Uruguay, Cile e Brasile), ad una franchigia africana (Leopards?) con i migliori giocatori di Namibia, Kenya, Madagascar, ecc (magari con qualche rinforzo sudafricano nel roster), ad una seconda franchigia giapponese con innesti sudcoreani e di Hong Kong (Asia Dragons?) e una franchigia delle unions del Sud Pacifico (che se lo meritano più di tutti)…vabbè, questi però sono solo voli di fantasia…

  10. Maury7 30 Ottobre 2015, 11:24

    Per quello che vedo tutti i giorni,si gioca a calcio,basket o baseball e si lamentano degli infortuni alle ginocchia e alle caviglie,si gioca a football e si lamentano per le concussion e anche li per le ginocchia,siamo davvero sicuri che gli USA sono la nuova frontiera del rugby ?
    A parte che il rugby li è gestito malissimo,mi sembrano un po troppo fighette per giocare a rugby

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