Casellato suona la carica: “Treviso deve fare la partita, non aspettarla”

Il tecnico del Benetton indica la strada da seguire e dice sicuro: “Possiamo competere con tutte le squadre del torneo”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. carlo s 21 Ottobre 2015, 10:14

    vietato sparare sulla croce rossa 🙂

    • carlo s 21 Ottobre 2015, 10:54

      che dite Casellato arriverà a mangiare il Panettone?

      …..

      qualche maligno potrebbe dire che lo prepara da solo 🙂

      • Nino40 21 Ottobre 2015, 15:48

        Speriamo di no, ma siano nel mondo del rugby quindi potrà anche arrivare a fine anno. Negli altri sports di squadra avrebbe già tolto il disturbo

  2. Federico Barbarossa 21 Ottobre 2015, 10:24

    Parole di circostanza. Una squadra “sta in partita per tutti gli 80 minuti” se è efficace nei punti di incontro, organizzata in difesa e con un gameplan che funziona. Pensare che sia un problema mentale, psicologico o esistenziale dei giocatori dimostra solo l’inadeguatezza di Casellato.

    • Nino40 21 Ottobre 2015, 15:50

      Sono d’accordo. Totalmente inadeguato per guidare una squadra in Pro12

  3. Hullalla 21 Ottobre 2015, 10:33

    Per fortuna che si erano programmati per una partenza lanciata… adesso e’ proprio il momento di dimostrare a che livello vogliono competere.

  4. LiukMarc 21 Ottobre 2015, 10:33

    ‘A Casellà, vedi che non è tanto Treviso che è tornato in partita, son gli Ospritz che l’avevano vinta e han mollato (e considera che era la loro terza squadra). Vorrei capire più perchè i tuoi ragazzi non si danno una svegliata, non si tratta di aspettare invece di imporre gioco, si tratta proprio di giocare, in un modo o nell’altro. Punto

    • try 21 Ottobre 2015, 10:50

      Non sono d’accordo. Era chiaro che se i giocatori di treviso avessero messo in campo anche i coglioni, la partita l’avrebbero vinta e non di poco a mio avviso.
      Gli Ospreys hanno giocato così tutta la partita e non hanno mollato nel finale. E’ stata treviso a svegliarsi.

      • ginomonza 21 Ottobre 2015, 11:31

        Con i se si fa l’inizio delle seghe!

      • LiukMarc 21 Ottobre 2015, 11:46

        Dici try? Io ho visto degli Ospreys che han fatto un po’ quello che gli pareva in termini di ritmo, accelerando (quel tanto che bastava) in alcune occasioni. Quando poi han messo i 4 punti in saccoccia (roba che non pareva vero nemmeno a loro) ok, non avranno mollato, ma han riposato un attimo. Treviso per carità si è svegliata e ne ha approfittato, ma a mio modo di vedere è un 50-50.

      • Stefo 21 Ottobre 2015, 11:54

        try possiamo vedere tutti i film che si vuole, con gli Ospreys quello che e’ successo e’ che arrivati ai cambi loro hanno cominciato ad andare a gratre ulteriormente il fondo del barile mentre treviso metteva Zanusso, Manu, Minto, Smylie, Mclean…

      • try 21 Ottobre 2015, 13:23

        Non sto dicendo che Treviso è più forte a prescindere degli ospreys, dico che quelli che sono venuti a treviso, privi di nazionali e decimati dagli infortuni, erano battibilissimi se treviso ci metteva i coglioni, cosa che non hanno fatto.

        • Stefo 21 Ottobre 2015, 14:33

          Certo che quegli Ospreys erano battibilissimi…ma non illudersi che il ritorno finale sia solo questione di coglioni…

          • try 21 Ottobre 2015, 18:01

            Le mete finali sono solo un po di “spissa” al culo.
            I coglioni non li hanno messi per tutta la partita.

    • lear 21 Ottobre 2015, 11:01

      Ok @LiukMarc, la penso precisamente allo stesso modo.

  5. edopardo 21 Ottobre 2015, 10:34

    A me personalmente sta cosa “non per sminuire per carità”che la nazionale è da 1′ posto se non più su ,e che treviso può giocarsela con tutte mi puzza ormai di pesce vecchio…invece a me pare che manca molto e tutto grezzo e poco rifinito per competere ,e c’è ne vuole per essere raffinati come i primi della classe ormai.

  6. malpensante 21 Ottobre 2015, 10:34

    Agli squilli guerrieri di Treviso, Parma risponde con indomita fierezza: “Se voi suonerete le vostre trombe, noi suoneremo le nostre carampane”.

  7. fracassosandona 21 Ottobre 2015, 10:37

    caro Umberto…
    una partita dura 80 minuti da sempre, non è una nuova regola d’ingaggio in mischia a cui dobbiamo adattarci quest’anno…
    ti ci sono volute 32 partite ufficiali consecutive per accorgerti che i ragazzi sono un po’ discontinui, a voler usare un eufemismo?
    hai un intuito ed una prontezza di riflessi invidiabili…

  8. mauro 21 Ottobre 2015, 10:54

    Ceo, scoltame mi co tuto el ben che te vojo, ghe n’avemo xa uno che spara cassae: el basta e’l vanxa. Provemo a vinxar prima de dir che semo al steso liveo de quei altri…
    Mejo muti e voear bassi o come che se dixe da chealtre parti: “fatti non parole”.
    Ciao

  9. carlo s 21 Ottobre 2015, 10:59

    Bisogna cambiare dieta … e mangiare pane e volpe

    • berton gianni 21 Ottobre 2015, 11:06

      Pane non lo conosco, ma Volpe era un mio compagno di scuola.
      Era sempre attorniato da compagni di banco.
      A fine anno era pieno di morsi…

  10. dengra 21 Ottobre 2015, 11:05

    Rientra anche lui nel gruppo dei cantanti della F.I.R. credevo fosse diverso.

  11. geo 21 Ottobre 2015, 11:27

    Iniziano a diventare stucchevoli i proclami, dalla partenza lanciata, al 7/8 posto (che inizia a diventare oggettivamente difficile avendo perso due partite alla portata..).
    Forse a volte sarebbe meglio tacere.

  12. mope 21 Ottobre 2015, 11:29

    i messaggi di Casellato sono chiari ma sembra non siano ancora ben recepiti! non possiamo pensare che dei professionisti scendano in campo con poco impeto..ma gameplan…tattiche,ecc. servono a poco se poi non trovi corrispondenza con chi va in partita. contro gli Ospreys TV aveva gente come Gori, Zanni, Giazzon, De Marchi, Fuser, Minto, McLean e abbiamo visto come è andata. a parte Gori il resto sembrava avesse l’approccio “da nazionale..spetemo un PARISSE che risolve i problemi”.
    Se il problema è che serve la “balia” chi dovrebbe andare in campo? Casellato?che in spogliatoio si parlino da professionisti quali sono e trovino chi prende in mano la squadra in modo che dia la giusta scossa per combattere come un unica entità invece sembra che tutti facciano il loro compitino in attesa del Messia. Chi ha giocato a rugby sa bene che un allenatore può fare tutte le tattiche che vuole ma in campo ci vanno i giocatori e sono loro che devono combattere per la voglia di vincere. Purtroppo sembra invece che l’abitudine a perdere sia diventata cronica sia in club che in nazionale quindi serve Vincere subito in qualsiasi modo per ritrovare la fiducia e il piacere che da la vittoria.

    • geo 21 Ottobre 2015, 11:58

      Si è vero però è l’allenatore che sceglie chi va in campo. Se pensa che i nazionali non abbiamo la giusta grinta li lasci in panchina.
      Spero si riprenda ma ormai le scuse dello scorso anno non reggono più. La squadra l’ha fatta anche lui e doveva partire a razzo. Su questo deve essere giudicato.
      Poi forza Treviso ma oggettivamente il bicchiere al momento è vuoto…

      • mope 21 Ottobre 2015, 12:50

        geo concordo con te ed è giusto che si Pastina si prenda le proprie responsabilità!

        Ma se avesse lasciato fuori i nazionali e vinto sarebbe stato un eroe…ma se avesse perso gli avremmo fatto spazio x la 4° croce sul Golgota per crocifiggerlo. (vedi AdG x steyn in panca…).

        Sulla carta la squadra è buona ma lo deve dimostrare in campo. Lui deve dare delle linee guida,e giudicato per questo, ma la grinta e lo skilling le devono mettere i giocatori.

        • try 21 Ottobre 2015, 13:39

          mope concordo pienamente con te

        • ginomonza 21 Ottobre 2015, 13:44

          non vorrei sollevare un vespaio ( 🙂 ) ma allora aveva ragiona G a dire che in campo non ci va lui?
          e che facciamo riabilitiamo Brunel? 🙂 🙂

          • Giovanni 21 Ottobre 2015, 14:01

            Perchè no?! C’è chi ha riabilitato Mallett da quel dì…
            Ed anche per la beatificazione di Dondi ci si è già attivati presso la Santa Sede…

          • try 21 Ottobre 2015, 18:05

            Gavazzi ha ragione nel dare una parte di compensi in base ai risultati.Il problema semmai sta nell’altra parte.
            Comunque finchè nn vedo il sangue agli occhi che hanno gli argentini nelle partite che contano, ma anche dei japponesi, penso che Gavazzi abbia una bella fetta di ragione.
            E non solo per la nazionale, ma anche per i club.
            NON ABBIAMO SENSO DI APPARTENENZA.

          • try 21 Ottobre 2015, 18:10

            E nemmeno nazionalisti siamo.
            Chi ha avuto la fortuna di andare in inghilterra per vedere i mondiali lo ha visto benissimo.

          • zappinbo 21 Ottobre 2015, 19:51

            esatto. tifosi in primis! poveri noi!!

  13. Jager 21 Ottobre 2015, 11:38

    in grado di competere con tutte le squadre del torneo …… Oggi deve essere la giornata delle sparate

  14. fracassosandona 21 Ottobre 2015, 12:19

    l’Italia non retrocede dal 6N, Treviso e Zebre non retrocedono dal pro12…
    si è persa l’attitudine a combattere (parlo anche del tecnico, non solo dei giocatori…)
    Pavanello: eccoti il testo del discorso…
    “fioi, volete fare la fine di Chillon, mediano di mischia in eccellenza? chi se l’è preso Swanepoel che a Mogliano spaccava il mondo e qua niente? sapete che Botes (due anni fa ha giocato il 6n) adesso sta facendo il fattore? Cattina l’anno scorso si allenava con voi, ora è il capitano del Lumezzane in A… Trevisan ghe tocca farse prete…
    Guardate che se tornate a Mogliano o a San Donà sono 800 euro al mese per quelli fortunati… sapete che se el paròn s’incassa vi manda tutti a casa? cosa sapete fare, fuori da qui? almeno trenta di voi non sono ricollocabili nel mondo del rugby professionale, fuori da quello italiano, vi è chiaro il concetto? o arrivate a 35 punti o luciano ha già detto che l’anno prossimo paga più volentieri le penali che voi, e per voi intendo anche l’attuale staff”…

    chiedo scusa ai diretti interessati, ma avevo bisogno di fare qualche esempio concreto di quali siano le alternative concrete a benetton e zebre…

    • Katmandu 21 Ottobre 2015, 12:52

      Di campionati plafonati ce ne son a bizzeffe, fosse per questo il 6Nazioni è in piedi da oltre 100 anni (ok il torneo non il 6N) e non mi pare che sia il motivo che l’Irlanda sia andata male, poi dei due campionati ipercompetitivi le rispettive nazionali non vincono qualcosa da tenpo immemore, anzi l’ultima a vincere qualcosa tra le due è stat la Francia… Un bel mestolone in legno massello

    • mope 21 Ottobre 2015, 12:53

      grande! ecco quello che ci vuole cazzo! #fracassosandonadirettoresportivosubito

      😉

    • berton gianni 21 Ottobre 2015, 12:58

      Giusto, Fracasso.
      E devono anche stare attenti : Luciano ha “castrato” tutti i laboratori esterni, esclusi quelli in Romania. Non si sa mai che li trasferisca a qualche squadra di Bucarest…

      • ginomonza 21 Ottobre 2015, 13:49

        ed infatti io non compro più niente di Benetton 😉 🙂

        • Giovanni 21 Ottobre 2015, 13:55

          Manco le canottiere? 🙂

          • ginomonza 21 Ottobre 2015, 14:33

            Niente più 😉

        • malpensante 21 Ottobre 2015, 14:35

          Peggio per te se lo compravi prima. 🙂

          • ginomonza 21 Ottobre 2015, 19:02

            Effettivamente ho comprato tante magliette e felpe Benetton …. nei mercatini di Bangkok …roba sopraffina 🙂 🙂

    • edopardo 21 Ottobre 2015, 13:43

      Ma veramente bisognerebbe dirglielo!Ma Swanepoel che fine ha fatto?

      • San Isidro 21 Ottobre 2015, 22:16

        pare sia tornato in SA, ma non so a che livello giochi…a Treviso era partito bene, poi è andato calando, comunque ci avrei pensato due volte prima di tagliarlo…

    • 6nazioni 21 Ottobre 2015, 14:11

      questo e’ scrivere chiaro.
      grande fracassosandona
      #ppct con lui tutti sti proclami mica si facevano,tutti muti.

    • zappinbo 21 Ottobre 2015, 19:59

      giustissimo discorso se il signor B. fosse presidente o almeno main sponsor del club.
      Io l’ho sempre detto, per pochi o tanti sghei che siano, vendersi alla federazione sul piano morale avrá consequenze. Cosí é stato.
      I giocatori penserebbero: “ma ci paghi mica te, fesso, ma quell’altro, come si chiama, Gavassi..:-) E Gavassi non viene nello spogliatoio perché noi gli serviamo

      • Alberto da Giussano 21 Ottobre 2015, 21:43

        Più semplicemente, i giocatori, che son tutto fuorché fessi quando ci sono di mezzo soldi e carriera,non vedono nella società alcuna prospettiva e le palesi differenze: alcuni tecnici e dirigenti a libro paga dei Benetton e altri a quello della società sportiva.

  15. Giovanni 21 Ottobre 2015, 12:31

    Alea Zzzatta est. 🙂

  16. Katmandu 21 Ottobre 2015, 12:42

    Ora io non so voialtri, io me medesimo, mi aspettavo dopo 4 giornate mo aepettavo 4-5 punti non di più, se uno pensava che nonostante tutto fosser tra i primi 3 è un folle
    Continuo a pensare che stanno migliorando sia rispetto l’anno passato che rispetto al finale di stagione scorso, serve un’ulteriore miglioramento da qua a fine anno per poi migliorarsi ancora
    Ripeto per me son da 6-8 posto e dopperanno le vittorie rispetto l’anno passato, hanno i giocatori e i mezzi per arrivare attorno a quella prestazione

    • PedemontanaRugby 21 Ottobre 2015, 13:46

      Un’opinione è sempre un’opinione, anche se con poco senso.
      Se non vince le partite dove incassa 40-50 punti, e non vince quelle che perde di 2-3 punti, quale sarebbe il metodo per doppiare le vittorie dell’anno scorso?
      Sono in programma 4 derby con le Zebre?
      Casellato ormai sembra lo scemo del villaggio, catapultato da qualche burlone sulla panchina del Benetton Rugby. Continua a sparare delle amenità, che ormai non fanno più ridere ne piangere, e qualcuno dietro le quinte si diverte ad ascoltarlo.
      Non è così, ma lo sembra.
      Se è convinto che il Benetton sia all’altezza delle altre contendenti., e possa competere con tutti, allora ce lo dimostri. Se così non sarà, allora la responsabilità sarà soltanto sua.
      Ha la squadra ma non sa portarla alla vittoria? Quatto passi in più e in Viale della Repubblica c’è un’alternativa interessante, dove potrebbe sicuramente far bene.
      Poi Zatta, Casellato e Pavanello sono tutti i santi giorni a rilasciare interviste che qualunque persona con un po di dignità eviterebbe di rilasciare.
      Non c’è un uomo di buona volontà che si prende la briga di dirglielo?

    • Stefo 21 Ottobre 2015, 14:36

      Patenza lanciata, squadra costruita con l’occhio ai periodi senza i Nazionali…queste erano le loro parole…con la squadra da periodo di Nazionali e partenza lanciata non son riusciti vincere nessuna delle due in casa…ed ok Edinburgh la partenza lanciata invece l’ha fatta e forse e’ meglio di quanto si pensasse (resta errore di valutaizone degli avversari cosa che viene fatta regolarmente mi pare) ma han perso con degli Ospreys che ancora un po’ e chiamavano il figlio del paron del pub davanti allo stadio!

  17. Dagoberto 21 Ottobre 2015, 12:42

    Fin’ora non ero ancora intervenuto per commentare le prestazioni di questo inizio stagione della Benetton Treviso, più per rispetto del blasone che, comunque, la maglia biancoverde si è conquistato in Italia e di Umberto Casellato che in quel di Mogliano aveva fatto vedere cose egregie con un roster ben più modesto, almento sulla carta. Dopo quest’ultima partita con gli Ospreys, però, sono emersi aspetti e corcostanze inquetanti e di difficile o complessa spiegazione. Intanto abbiamo visto un Ambrosini ad apertura tutt’altro che incapace, nonostante fosse stato, apparentemente, dimenticato tra la naftalina il cui odore affiorava persino dai pixels della televisione; mi domando, quindi, quale il motivo di ostinarsi a far giocare un centro neozelandese dimostratosi per nulla a suo agio nel ruolo e, forse inevitabilmente, apparso, nell’ultima sfida, alquanto frustrato emotivamente per il ridimensionamento subito (molle e spesso vinto nell’uno contro uno, nonostante si distingua per essere un centro dall’evidente fisicità, con la speranza di non esserselo perso anche in questo ruolo). Sopprassiedo sulla dinamica della partita nel suo complesso che rimane il principale puntone di domanda, ma quello che mi è rimasto particolarmente a mente e la completa apatia nel quale sembrava muoversi la direzione dell’attacco nelle ultimissime fasi della gara. Intendiamoci, tanto di cappello agli avanti che si sono incapponiti e con tenacia fuori dal comune hanno segnato una meta tutta di nervi, ma erano sostanzialmente lasciati al loro destino, nel bene e nel male. Nonostante fosse evidente l’inutilità di cercare la segnatura piena per l’esito dello score, la cui realizzazione non appariva per nulla scontata e ad alto rischio di fallimento con perdita anche del punto di bonus difensivo, nessuno si muoveva alle spalle della prima linea nel minimo tentativo di organizzare e stimolare un drop da tre punti che avrebbe risolto la pratica con minori rischi (un in avanti nella foga delle molteplici ruck a pochi centimetri dalla riga di meta era più che prevedibile). La visione di un McLean che non sapeva dove guardare pur di non incrociare lo sguardo del mediano di mischia di turno faceva perfino tenerezza e non è che Hayward, il migliore in campo, fosse da meno; imbarazzante! Ora, tenuto conto che il rugby è lo sport di squadra dove l’organizzazione è, in pratica, un suo sinonimo, tenuto conto che Umberto Casellato si è fatto conoscere per essere un tecnico capace di pianificare ed allenare la sua idea di gioco, mi chiedo cosa sia successo, cosa stia succedendo, cosa succeda, in generale, in quel di Monigo. Questa piazza sembra stregata ultimamente da qualche cosa che rovina tutto e tutti quelli che ci mettano piede. Non posso pensare che a questi livelli non si sia provato simili situazioni in allenamento al fine di simulare ed abituarsi all’organizzazione ed esecuzione di un drop nei minuti finali, non posso pensare che a Monigo siano convinti di vincere le partita con ampi margini di scarto tali da non avere tale esigenza, in realtà non so proprio cosa pensare, ma l’impressione di una certa approssimazioni nella preparazione di alcune situazioni di gioco è molto forte da semplice spettatore!!! Mi auguro sia solo un effetto mediatico o, più semplicemente, frutto di errori esecutivi di quanto provato in allenamento, ma sentire anche il telecronista anticipare la possibile esecuzione di un drop, nell’evidente circostanza che la suggeriva, peraltro, contestualmente al disinteresse, neanche molto celato, dei due giocatori in campo che avrebbero dovuto farsi carico dell’esecuzione è inspiegabile e farebbe pensare ad una squadra lasciata un po’ in balia degli eventi, senza alcuna guida :-|.

    • rugby3 21 Ottobre 2015, 19:15

      Sono completamente d’accordo con te. Dirô di piu: la squadra non ha il carattere delle squadre ‘ classiche ‘ di Casellato . Io non so cosa stia succedendo ma qualcosa sicuramente di diverso c’è.

  18. Bennett 21 Ottobre 2015, 13:12

    Sono evidentemente interviste standard quelle a cui rispondi senza sapere dove buttare l’attenzione. Mi sembra giusto così. Spero che però queste non ssiano le parole dette anche alla squadra.

    Che a questo punto si possa giocare per vincerle tutte mi sembra impossibile. Più probabile aspettare la prossima partita in casa (magari non con un campo scandaloso come l’ultima volta che secondo me ci ha penalizzati). Per quanto riguarda la trasferta invece non sono così ottimista: le squadre che ci incontrano co sfruttano per risollevarsi se si trovano in un momento difficile

    • PedemontanaRugby 21 Ottobre 2015, 13:59

      Se fosse per l’intervista, pazienza.
      Il fatto è che pure le sconfitte sono diventate uno standard, e questo non è accettabile. Tanto meno se presidente ed allenatore ti vengono a dire tutte le sante settimane che la squadra è di livello, che è da ottavo posto, che può competere con tutti, che devono migliorare e che la prossima volta faranno meglio.
      Andando avanti di questo passo il campionato finisce, archiviamo tutte le dichiarazioni di buona volontà, assieme al pienone di sconfitte.
      L’invito a Casellato è di andare alla fiera di S. Luca, guardare fra le bancarelle se trova un po di dignità per togliersi dalle balle, e se ne avanza, di darne un po anche a Zatta, che ne avrebbe bisogno.

      • Nino40 21 Ottobre 2015, 16:06

        Sono pienamente d’accordo. D’altronde in una squadra che proviene da 12 sconfitte consecutive qualcosa che non va c’è di sicuro. Rispetto la passata stagione c’è stato tutto il tempo per rinforzare l’organico. E’ stato rinforzato veramente? A me non sembra. Poi c’è una marea di presunti dirigenti: Director of Rugby-DS- coach ecc. ecc. Il rugby è sport professionistico come il calcio. Se il coach non è in grado di gestire una squadra è meglio che tolga il disturbo se nessuno ha il coraggio di mandarlo via…

  19. tifoso ignorante 21 Ottobre 2015, 14:27

    Per “fare la partita ” bisogna che ai giocatori si insegni come…

  20. il carogna 21 Ottobre 2015, 15:24

    Ho paura che questa sia la partenza lanciata di cui parlavano. Tra un mesetto circa cominceranno a calare. Impossibile mantenere un ritmo del genere se non si è abituati.

  21. Alberto da Giussano 21 Ottobre 2015, 16:46

    In questi casi , purtroppo, le interviste e le dichiarazioni non servono a nulla. Anzi sono un evidente segno di debolezza.
    Serve solo qualche fatto.

  22. bangkok 21 Ottobre 2015, 17:48

    Luke McLean: “Quella contro Newport sarà una gara molto importante”
    Treviso, 21 ottobre 2015

    Domattina la squadra volerà a Newport, dove venerdì sera giocherà la quinta giornata di Guinness Pro12. Il mediano d’apertura Luke Mclean, appena rientrato dall’esperienza mondiale, parla del suo ritorno a casa, dei match già disputati e della prossima gara.

    Com’è andato il ritorno a casa? Che emozioni hai provato indossando nuovamente la maglia del Benetton?

    “Sono molto contento perchè ho trovato veramente un ambiente fantastico, sia i compagni di squadra che lo staff hanno tutti gli stessi obiettivi e la stessa voglia di impegnarsi. Devo ancora conoscere bene alcuni compagni squadra, anche al di fuori dal campo ma presto farò anche quello

    Giocare a Monigo è sempre bellissimo e voglio ringraziare i nostri tifosi per essserci sempre vicini”

    Hai seguito la squadra durante il mondiale?

    “Nonostante gli impegni con la nazionale, ho seguito sia la gara contro Munster che quella contro Edimburgo, in entrambe abbiamo fatto vedere delle ottime cose, bisogna ripartire da lì.”

    Le attese erano alte soprattutto per l’ultima gara conto gli Ospreys, come si “parano” questi colpi e come si superano mentalemente momenti del genere?

    “E’ sempre difficile avere a che fare con le sconfitte, e voglio precisare che a nessuno piace perdere. Lunedì in riunione abbiamo capito i nostri errori e come fare per non ripeterli, ma bisogna guardare avanti e dimenticare quello che è successo sabato.”

    Che partita dobbiamo aspettarci?

    “Quella contro con Newport sarà una gara molto importante, contro gli Ospreys abbiamo pensato solo al risultato e non alla qualità del gioco, questo non deve più accadere. Questa settimana abbiamo lavorato tanto, loro sono bravi e giocare in casa potrà rappresentare un piccolo vantaggio, è una squadra che sale molto in difesa, ha buon gioco al piede, gli piace contrattaccare perciò dovremo stare molto attenti quando avranno la palla in mano.”

    Luke, come stai fisicamente?

    “Fisicamente sto bene, la preparazione per il mondiale è stat molto impegnativa. Durante questa settimana lo sforzo è stato prevalentemente mentale perchè ho dovuto impare tanti schemi nuovi.”

    • bangkok 21 Ottobre 2015, 17:58

      Tanto per aggiungere qualche altra amenità.

    • Stefo 21 Ottobre 2015, 18:00

      “contro gli Ospreys abbiamo pensato solo al risultato e non alla qualità del gioco”…che partita han riguardato?

    • tifoso ignorante 21 Ottobre 2015, 21:39

      schemi nuovi?

  23. ermy 21 Ottobre 2015, 21:45

    Io proporrei al ceo di attraversare la strada ed andare a prendersi lo spirito delle magliette rosse al campo della Tarvisium!
    Ah, tra l’altro di là troverebbe un tale Tony Green! 😉

  24. Alberto da Giussano 22 Ottobre 2015, 05:52

    I blog,come tutti i bar Sport d’Italia,sono il luogo nel quale si vincono scudetti , si incoronano e si esonerano allenatori,con la stessa velocita con cui si ordina un aperitivo.
    Certo è che Casellato se le va a cercare.
    Quale valore dare alle dichiarazioni di un allenatore che ,con una squadra modesta e incompleta pensava di portare a casa 3/4 vittorie più qualche punto di bonus nel periodo dei mondiali? Addirittura con una preparazione mirata a questo?
    Senza voler infierire troppo, ma questo è il segno che il cosiddetto staff creato con un colpo di bacchetta magica dal Sig.Amerino Zatta, di rugby internazionale ha conoscenze molto superficiali,oltre che avere una dscreta propensione al rilascio di interviste.
    Purtroppo di tempo ce n’è sempre meno,ma il buon Umberto si faccia venire qualche idea, stringa qualche patto di ferro e non si culli nell’illusione che i nazionali rientrati gli risolvano i problemi.

  25. pauldarcy 22 Ottobre 2015, 07:57

    Mi sembra ormai assodato che i cuginetti più dell’eccellenza non possano ambire
    Prima de far el salto bisognaria aver avuo a modestia de magnar un poca de m…nel gavettino de qualche altra panca prof.
    Ma qua basta aver un cognome par essar professor.
    Ma siccome el pesse spussa daea testa, un esamino de coscienza par Amerino no saria mal.
    Co tutta l’amicissia : Amerino svejete fora….evidentemente te si drio far a fine de Galliani .

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Gloucester-Benetton, il DG Pavanello:” Sono gli avanti a dover dimostrare di essere superiori”

Il dirigente dei biancoverdi ha sottolineato quale sarà la chiave del match

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Benetton Rugby, Michele Lamaro: “Vogliamo attaccare Gloucester. In attacco dovremo essere cinici”

Il capitano carica i suoi in vista della semifinale di sabato contro gli inglesi

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Benetton, Albornoz: “A Gloucester per cancellare la delusione dell’anno scorso e far gioire i tifosi”

Il numero 10 non è soddisfatto dal risultato con Ulster nonostante i due bonus, arrivati anche grazie a lui

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Benetton Rugby: inizia la settimana che porta alla semifinale di Challenge Cup

I veneti puntano alla finalissima - un traguardo storico - dando un occhio anche allo URC

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URC: a Belfast il Benetton segna 5 mete ma non basta. Vince Ulster 38-34

Treviso segna all'80' con Tomas Albornoz e conquista due punti di bonus

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URC: la preview di Ulster-Benetton

Calcio d'inizio alle 20:35 per un match decisivo per la qualificazione ai playoff