L’Italia saluta la RWC: cosa rimane di un Mondiale poco azzurro

Un piccolo elenco di persone, spunti e momenti di una edizione iridata che non ricorderemo con molto piacere

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mauguerri 12 Ottobre 2015, 08:10

    Se si vuol costruire qualcosa di buono si deve ricordare che il pesce puzza sempre dalla testa e ripartire da li.
    Nel caso del rugby federale c’è una complicazione: come fa a puzzare se la testa non ce l’ha?

  2. Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 08:20

    Riposto qua.

    I voti e la loro applicazione per giudicare un evento dipendono dal parametro di confronto. Secondo me, il voto finale, 6,5, è forse l’unica cosa corretta che è stata detta dal presidente federale. Una vittoria più convincente con il Canada e l’assenza della imbarcata finale con la Romania avrebbero garantito un 8 finale.
    Questo per me che giudico l’Italia un’ottima squadra di tier 2.
    Certo se si pensa che L’Italia sia una squadra di tier 1, la spedizione è deficitaria. Sicuramente lo è per chi ha proclamato ( Brunel e Gavazzi) che Francia e Irlanda erano alla ns. portata.
    Quello, finito ieri per l’Italia, è l’ottavo mondiale disputato dagli azzurri: in tutti siamo finiti al 3° posto del girone e comunque qualificati per quello successivo.
    Non vedo , nel risultato di quest’ultimo, nulla di diverso rispetto ai precedenti. Siccome nello sport l’unica cosa che conta sono i risultati, quale elemento di valutazione, credo che noi abbiamo occupato la casella che la consistenza del ns. movimento da 30 anni a questa parte ci consente.
    Con due squadre finanziate e allestite per sostenenere l’alto livello ( la nazionale) , le quali occupano l’ultimo posto della classifica nel loro campionato, vorrei sapere dove va presa la convinzione della nostra appartenenza al tier 1.
    Ogni anno abbiamo la verifica, per altro, con la partecipazione al 6N di qual’è il nostro livello.
    La più grande bugia detta da Osso è però un altra. Riguarda il numero dei giocatori d’alto livello che il ns movimento è in grado di produrre. Come dissi già ai tempi della polemica “Buscema”, scambiare i diplomati alle accademie come facenti parte di diritto di un presunto ” livello tecnico internazionale” è un sillogismo, ma nulla ha a che vedere con la realtà. Per esserlo sarebbe necessario che gli accessi alle accademie fossero selettivi e severi sia per ciò riguarda le prestazioni atletiche che quelle attitudinali dei ragazzi, ma ciò significherebbe chiuderle praticamente tutte.
    L’istituzione delle accademie in sè, non è sinonimo di progresso tecnico e formazione di talenti internazionali, questi vanno prima di tutti trovati , scoperti e reclutati mediante un lavoro di base che riesca a lavorare su numeri di ragazzi almeno doppio di quanto non viene fatto ora.
    Noi abbiamo avuto la fortuna di essere stati ammessi al 6N, che è un club ad inviti che permette di avere un discreto ritorno finanziario, fino ad ora e parliamo di 15 anni, non abbiamo investito una lira nel reclutamento di base, sia perchè non è un’operazione facile ma soprattutto perchè è ritenuta inutile. Molti dirigenti ( e molti utenti di questo blog) ritengono che sia sufficiente lavorare sulla base che si ha. E questa è un’altro grandissimo errore che fa il paio con quello di Gavazzi, che basti cioè lavorare sui formatori e sugli allenatori e il gioco è fatto. Chi crede che basti mettere a capo delle accademie allenatori neozelandesi di comprovato curriculum per far avanzare il ns livello tecnico, commette un altro errore, che sommerà altri costi ad una struttura elitaria e già costosa di suo, senza alcun risultato , perchè è la materia prima che è carente.
    Tornando al tema della nazionale, ieri si è visto chiaramente che con una nazione del ns livello anche i nostri giocatori dicono la loro. Gori-Allan è sembrata una mediana con i fiocchi e i ns trequarti sono andati in meta con una facilità a cui non eravamo abituati. Parlo, ovviamente dei 60 minuti in cui abbiamo giocato.
    Ma proprio perchè la Romania è una tier 2 e noi siamo un po’ di più di una tier 2 , ma non certo una tier 1.
    L’affaire Bergamasco è scoppiato come sintomatologia collaterale al malessere diffuso di una squadra che non conosce bene i suoi limiti ei suoi obiettivi.
    Bortolami, pur con tutto il rispetto dovuto a chi ha dedicato al rugby parecchi anni della sua vita, è un capitolo che è meglio dimenticare in fretta.
    Affiancare il comportamento di Bortolami a Bergamasco significa scambiare lucciole per lanterne.

    • Paolo Wilhelm 12 Ottobre 2015, 08:34

      Voglio chiarire la questione Bortolami-Bergamasco: non sono entrato nel merito della convocazione no-convocazione sì, ma solo nella gestione di due giocatori importanti. Detto fuori dai denti: Mauro la convocazione la meritava, Marco no (opinione personalissima). Biagi l’avrebbe meritata anche lui.
      Però a un giocatore come Bortolami non gli fai fare tutta la preparazione e qualche ora prima delle convocazioni per il Mondiale gli dici che è fuori perché Bernabò ti può garantire copertura in terza linea. Che Valerio possa fare anche quello lo sai da anni. A giugno prendi da parte Bortolami e con tutta la franchezza del mondo gli dice: non sei nei miei programmi, se vuoi puoi provare a convincermi del contrario. Io non ho mai fatto il tecnico ma avrei fatto così. E almeno 5 minuti a Mauro ad Exeter li avrei fatti fare. Almeno.

      • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 08:46

        Col senno di poi anch’io, e con grande piacere per giunta.

        • rigamonti 13 Ottobre 2015, 04:04

          Il fatto è che on rugby lo scrive da prima del mondiale.

    • giannino 12 Ottobre 2015, 08:52

      Ben detto A!
      Aggiungerei una cosa: Tf1 ieri ha aperto il telegiornale dedicando quasi 10 minuti alla partita con l’Irlanda e ai quarti che aspettano la Francia.
      A prescindere dalle ovvie considerazioni televisivo/commerciali, resta il fatto che scontiamo un deficit clamoroso di comunicazione sulla coppa del mondo di rugby. il nostro è un paese di rugby quanto Malta è un paese di hurling (sì, quello gaelico, non il curling). 🙂
      non si può progredire in condizioni simili di boicottaggio mediatico che si ripercuotono sul reclutamento dei ragazzi.

      • Unforgiven79 12 Ottobre 2015, 10:00

        Ad onor di merito, va riconosciuto almeno al Corriere della Sera di aver quotidianamente messo l’Italia, o comunque la partita di giornata della RWC, sulla loro homepage principale, alla pari del calcio.

    • Stormtunder 12 Ottobre 2015, 10:30

      Mi piace l’idea di considerare la nazionale da tier2 così da poter dire che le cose sono andate bene. Ma allora perchè non considerare che è una tier 3 e dire che abbiamo fatto un figurone?
      Dire che non si è una tier 1 solo perchè i risultati non arrivano e quindi il livello è da tier2 è come dire che tutto sommato sono un gran scopatore anche se non vedo una donna da anni ma solo perchè mi faccio un sacco di seghe.

      • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 11:17

        Infatti Treviso e Parma mettono in riga Scozzesi, Irlandesi e Gallesi ogni 3×2 e noi al mondiale abbiamo battuto Francia e Irlanda, come del resto facciamo regolarmente da 15 anni a questa parte nel 6N.

        • rigamonti 13 Ottobre 2015, 04:55

          Peccato che il rugby italiano non si limiti solo alla Celtic. Abbiamo fior di giocatori nei campionati più importanti. Se però convochi chi fa panchina in Celtic invece di chi gioca in quei campionati non ottieni il massimo.

      • lexv 12 Ottobre 2015, 22:37

        Beh…diciamo che l’Italia dovrebbe essere da tier 1 ma non lo è…e dopo 15 anni è francamente molto deludente! No… non siamo il Giappone..che sarà arrivato pure terzo…ma che mondiale che ha fatto!!

      • mezeena10 13 Ottobre 2015, 07:28

        bravo stormtunder!
        possono rigiralrla come preferiscono i vari avvocati et azzeccagarbugli, ma la sola vera verità è che è stato l’ ennesimo fiasco!

    • mauguerri 12 Ottobre 2015, 10:56

      L'”affaire Bergamasco” è sintomatologia acuta dell’ inadeguatezza dei vertici.
      Oppure sono collaterali anche il valore, il coraggio e l’abnegazione dimostrate in una vita dedicata al rugby?
      La scelta tecnica non ci può stare. Gli ultimi 10′ gli erano dovuti insieme ad un tributo che avrebbe dovuto ricordare quello fatto dall’Irlanda a BOD.
      Lo sfogo di Giovannelli la dice tutta sul disonore di quanto accaduto!

    • Gigi da Dolo – Ve 12 Ottobre 2015, 11:27

      @ Alberto da Giussano:
      Sono in parte d’accordo con te, e in parte no:
      – quando dici del reclutamento dei ragazzi, sulle scuole specialmente, penso sia la strada giusta e sopratutto un buon approcccio con i media.
      – Non convengo in quanto dici quando avremo meritato un 8 (forse forse abbiamo il modo di voto diverso) se avessimo giocato meglio con il Canada e la Romania, se arrivassimo in semifinale cosa meriteremo 25 ?
      -Per il Tier 1,5 guardando la classifica mondiale prima di questo torneo riporto:

      Nuova Zelanda, Sud Africa, Australia li vedo nel gruppo 1 ;

      Inghilterra, Irlanda, Galles, Francia – Gruppo 2

      Argentina, Samoa, Scozia , Fiji, – Gruppo 3

      Giappone, Italia, Tonga – Gruppo 4

      Canada, Romania, Stati Uniti – Gruppo 5

      Non sono riportati nell’esatto ordine di classifica, a seguito del mondiale ci saranno variazioni, che ci riguarda sicuramente il Giappone andrà sul gruppo 3.
      Ho chiamato gruppo, si poteva chiamare Teir, non vedo come i nostri possano inserirsi con inghilterra ,Galles, Irlanda e Franci, quando le Fiji li abbiamo battuti, ma perchè c’era la neve, l’Argentina, mi sembra davanti a noi anni luce

      • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 11:44

        @Gigi da Dolo, ti sei scordato la Georgia, guarda che su questo blog rischi il…linciaggio da parte degli ultras dei “Fenomeni del Cucaso”!! 🙂
        Io samoa e Fiji le vedo nel Gruppo 4 con noi e Giappone, Tonga 4 e 1/2. 😉

        • Stefo 12 Ottobre 2015, 12:17

          Hro tutte le spiritsaggini che vuoi ma a conti fatti i Georginai si son qualificati al prossimo mondiale come terza nel loro gruppo tanto quanto l’Italia…

          • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 13:02

            E allora Stefo?
            Gli ho solo ricordato che se la era dimenticata, ma cos’ hai oggi? Il…ciclo?!

          • mezeena10 13 Ottobre 2015, 07:29

            🙂

        • Gigi da Dolo – Ve 12 Ottobre 2015, 13:09

          Si hai ragione tu, con la Giorgia ce la giochiamo alla pari.
          Ma non esiste che siamo nel Tier 1/2 come dice A.d.g.

          • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 13:23

            Io invece stavolta la penso come AdG, non siamo all’ altezza del tier 1 ma siamo ancora superiori al tier 2.

          • franzele 12 Ottobre 2015, 13:43

            Siamo nella “Tier di mezzo”

          • mezeena10 13 Ottobre 2015, 07:29

            ahahhaha 🙂

      • Rabbidaniel 12 Ottobre 2015, 12:15

        L’Irlanda per stare nel gruppo uno che deve fare? 🙂

      • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 12:22

        Il Giappone non è venuto a questi mondiali per battere il Sud Africa, è successo, ma il suo scopo era di non perdere con USA e Samoa e provare a giocarsela con la Scozia.
        SE noi avessimo fatto la nostra gara su Canada e Romania, rifilando loro un trentello senza storia e con la mente libera di affrontare Francia e Irlanda , le cose sarebbero andate sicuramente meglio. Il nostro compito quello era. E se tu esegui un compito che ti sei prefisso un 8 ci sta.

        • Gigi da Dolo – Ve 12 Ottobre 2015, 13:16

          Maggicopinti, il post appena dopo. Sei ma sei tirato. Abbiamo fatto il punto obbligatorio !

          • Gigi da Dolo – Ve 12 Ottobre 2015, 13:19

            Scusa, A.d.g., intendevo dire che sono d’accordo con Maggicopinti

        • rigamonti 13 Ottobre 2015, 04:36

          La testa con cui affronti la Francia come può essere correlata al risultato di partite che sono successive? Nemmeno un grande del rugby con il tuo curriculum può spostarsi nel tempo.

          • mezeena10 13 Ottobre 2015, 07:31

            quale curriculum? “ho giocato ala”??? ahahahah

      • sannita 13 Ottobre 2015, 09:43

        bah io sposterei l’irlanda nel gruppo 1 ,l’argentina nel gruppo 2 e ovviamente l’italia e il giappone nel gruppo 3.
        Per il resto sono d’accordo con te.

      • Gigi da Dolo – Ve 13 Ottobre 2015, 11:23

        @ Hrothepert ore 13,23 dici “Io invece stavolta la penso come AdG, non siamo all’ altezza del tier 1 ma siamo ancora superiori al tier 2”;
        Secondo te noi saremo superiori a Inghilterra, Irlanda, Galles e Francia?

    • Maggicopinti 12 Ottobre 2015, 12:32

      Riguardo al voto: no, è sbagliato pure quello. Se c’è un obiettivo minimo dichiarato prima, e raggiungo a fatica solo quello, il voto è un 6 stiracchiato.

    • Bey 12 Ottobre 2015, 13:59

      Beh io vedo una grande differenza fra questi Mondiali e i precedenti. Per la prima volta entrambe le altre due contendenti alla qualificazione nel girone erano squadre che eravamo riuscite a battere recentemente. Nessuna avversaria ‘a priori’ fuori dalla nostra portata (NZ AUS SA e aggiungo Inghilterra non tanto per la sua attuale qualita’ ma per il fatto che non l’abbiamo mai sconfitta). Poi bisogna effettivamente vedere cosa sia meglio, se essere in un girone con una squadra irraggiungibile ed una raggiungibile (tipo NZ e Scozia) oppure una situazione come questa. Forse per una squadra senza tenuta psicologica e senza abbastanza ricambio di giocatori e’ meglio giocarsi tutto in una sola partita? Non saprei. La mia opinione e’ che sia piu’ probabile che una squadra piu’ forte di noi ma ‘battibile’ (FRA, IRE, SCO) faccia uno scivolone contro l’Italia (perche’ la verita’ e’ che per farci vincere devono darci una bella mano) in un girone a ‘triangolo equilatero’ (tanto per intenderci)come quello in cui eravamo piuttosto che durante una partita secca per contendersi il secondo posto. Detto questo, ne consegue a mio avviso che quest’anno avremmo dovuto avere maggiore motivazioni rispetto ai mondiali precedenti, e soprattutto avremmo dovuto mostrare miglioramenti per quanto riguarda la capacita’ di garantire una certa continuita’ a livello di prestazione. E’ vero che giochicchiare 3 partite e dare tutto nella secca per il secondo posto e’ molto piu’ facile per i nostri, dal punto di vista psicologico e fisico, ma dall’altra parte nessuna squadra che contenderebbe con noi la qualificazione in una partita diretta giocherebbe talmente male da lasciarci vincere…

    • fabrio13H 12 Ottobre 2015, 14:13

      Nella valutazione della partecipazione italiana alla RWC non si puo’ secondo me prescindere da considerazioni più generali.
      Vado dicendo da tempo che l’Italia del rugby deve rendersi conto di appartenere alla seconda fascia e proprio per questo, senza demonizzare nessuno e senza essere alla ricerca di impossibili deus ex machina, chiedo un cambiamento sia di gestione tecnica che di gestione dirigenziale ma solo se si tratterà di persone che abbiano l’ampiezza di vedute di aver preso atto della suddetta premessa e di avere programmi conseguenti.
      Cosa paradigmatica ma anche pragmatica e non certo nazionalistica, dovrebbe essere la rinuncia alla linea della ricerca di giocatori già formati in giro per il mondo. Bravi stranieri ci possono servire ma per insegnare ai giovani.
      A tal proposito tra l’altro, non trovo neppure vero che si sia al punto di partenza a livello di “profondità” come dimostra il fatto che si sia riusciti a far fronte piuttosto bene alla sequenza di infortuni subiti dai nazionali in questo periodo e questo pare dirci che qualche risultato c’è pur stato. E’ tuttavia evidente nei confronti internazionali a livello giovanile ma anche in giovani giocatori di Pro12 e Coppe, che lo sviluppo di abilità, a parità di età, ci vede deficitari (appunto il secondo livello o, se si vuole, il tier). E’ quindi indispensabile migliorare molto nella formazione dei ragazzi e qui l’intervento anche di tecnici stranieri potrebbe essere molto importante.
      E vero poi, come ricorda spesso @Alberto da Giussano, che un problema fondamentale è quello di ampliare la base di reclutamento e anche quella deve essere una linea prioritaria per la dirigenza del rugby italiano ma non attraverso la ricerca spasmodica di impossibili risultati a livello assoluto che facciano da traino per i ragazzini. E’ auspicabile invece un lavoro maggiormente coordinato con le scuole, cosa per la quale non ritengo necessario l’essere nell’elite mondiale, cosa del resto impossibile. Si potrebbe poi, con umiltà, cercare di avviare operazioni di recupero dei ragazzini che in età ancora appetibile per un percorso di alto livello, abbandonano il calcio o altri sport, dal momento che essendo in parte differenti le abilità richieste, chi non riesce in altri sport puo’ riuscire nel nostro, senza dimenticare che l’abbandono puo’ essere dovuto ad altro rispetto alla non riuscita.
      A livello di Nazionale, assieme a un cambiamento completo dello staff tecnico, ho fatto la proposta, magari anche provocatoria in epoca di tecnici chiusi in cabina a guardare dall’alto, ma anche concreta dell’affidamento per un periodo della squadra a Sergio Parisse come allenatore-giocatore, persona che ha avuto l’intelligenza di limitare di molto le super-giocate che faceva qualche anno fa, probabilmente proprio perché, tornando al discorso tier, ha preso atto che quasi tutti i suoi compagni in nazionale sono buoni giocatori ma non certo campionissimi come lui.
      Sempre a proposito del lavoro passato, una serie di buoni giocatori giovani da provare a inserire in nazionale ci sono, diversi piloni a partire da Zanusso, Ferrari, Lovotti; Barbini e Mbanda in terza; Violi; alcune aperture su cui lavorare come Canna, Padovani, Azzolini e altri; tra i trequarti Boni, Bisegni, Visentin, Castello, Ragusi, Bellini e altri.
      Il Pro12 costa unna montagna di soldi? Perché non chiedere di partecipare con una sola squadra, un qualcosa di simile all’attuale Emergenti, costituita rigorosamente solo da italiani, dove poi vi sarebbero probabilmente molti dei giovani nominati sopra che potrebbero così venir testati livello internazionale?!
      E’ però indispensabile che a monte vi siano le premesse di cui sopra e, conseguentemente un netto cambiamento delle strategie generali del movimento, seguite negli ultimi due decenni se non nell’ultimo quarto di secolo.
      Un passo indietro, non solo delle persone, è necessario per porre le premesse di possibili passi avanti.

    • boh 12 Ottobre 2015, 14:45

      Che dire Alberto, credo che tu abbia recepito il punto di vista di Gavazzi. D’altronde, lui, ha sempre sostenuto, che il nostro movimento, non potrà mai fare un salto qualitativo, per mille motivi, dei quali una larga parte esulano dalle responsabilità di chi gestisce il baraccone. Una delle quali la spiega bene giannino sotto. Io credo che se anche ci fosse un presidente con capacità di dialogo con il movimento (che mi auspico) non riusciremmo comunque a fare quel salto a cui aspiriamo.

      • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 15:13

        Vedi boh , io non riesco capire il tuo odio profondo da bresciano verso Calvisano, non cose che non mi riguardano, ma come ti ho già detto non parlo con Gavazzi dalla finale scudetto dell’anno scorso, per cui fammi il favore se vuoi dialogare con me , non c’è nessun problema, ma lascia perdere i giochetti, se vuoi avere il punto di vista di Gavazzi chiamalo al telefono, il suo cellulare immagino tu ce lo abbia , ce l’hanno tutti, cani e porci.

        • boh 13 Ottobre 2015, 07:33

          Mah, è proprio vero che questo strumento non fa per me. Guarda, che ti sto dando ragione e sto confermando, che anche Gavazzi vede le cose da un punto di vista diverso dell’appassionato medio. Dall’ astio, all’odio anche questo non so dove tu lo veda…….Oltretutto, te l’ho già detto tempo addietro uno dei motivi per cui sono critico sulla gestione del Calvisano. Critico non astioso ne odioso…

        • mezeena10 13 Ottobre 2015, 07:34

          la prossima volta che viene qui gli chiedo se ti conosce!
          sempre il mio presidente mi inviti alla cena!
          certo AdG tu che dici a un altro “lascia perdere i giochetti”..
          “lu boiu chi dici currutu a l’ asinu” (il bue che dice cornuto all’ asino)..
          cordialità 🙂

    • AndreaLux 12 Ottobre 2015, 15:41

      Buongiorno a tutti. Sono sostanzialmente d’accordo con AdG; tuttavia ritengo che qualche cambiamento debba anche provenire dal basso col progressivo diffondersi della cultura del rugby come sport che consente un progressivo sviluppo delle capacità psico-motorie dei bambini senza arrecare rilevanti danni fisici. E’ mia personalissima opinione che occorra a tal fine far leva su sport “propedeutici”, aperti a tutti (dal ragazzino all’impiegato con qualche “chilo di troppo”, dal cinquantenne in forma al padre di famiglia, coinvolgendo attivamente il gentil sesso), dove sia sufficiente un prato ed una palla ovale per giocare e divertirsi. Qui, in Lussemburgo – dove vivo da anni per motivi di lavoro – quando il tempo permette, il touch rugby viene attivamente pratico a scuola e da chi lavora. L’ampia comunità anglofona è certamente un fattore di traino ma credo che il modello sia facilmente replicabile altrove: la passione per il calcio non deriva dal gioco del “pallone” nei cortili o nei parchi? Conseguenze di tutto questo: nonostante la dimensione di una media città italiana, la nazionale occupa il 65-esimo post del ranking mondiale e continua a progredire, l’affluenza alle partite di divisione europea si attesta attorno alle 1,500 persone ed i pub sono sempre strapieni in occasione delle grandi manifestazioni europee o mondiali.

      • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 15:56

        Grazie anche a te per questa testimonianza.

        • mezeena10 13 Ottobre 2015, 07:35

          wow si fanno proseliti..
          certo tutti nuovi nicknames, ma chi se ne frega! o no?

    • Rugbyhit 13 Ottobre 2015, 10:30

      La considerazione fatta da ADG è giusta e per certi aspetti riflette pienamente la realtà del nostro rugby.
      Io pongo ancora un altro spunto di riflessione:
      sono originario di Napoli, una città che potrebbe essere molto appetibile per il nostro sport, una città che con la provincia strettamente collegata potrebbe offrire un bacino di giovani enorme, ebbene cosa accade da quelle parti?
      Le società medie e piccole arrancano, fanno sacrifici enormi, sono abbandonate a loro stesse, non ci sono strutture sportive adeguate e liddove, dopo dribbling burocratici, si riuscissero a trovare sono strutture che farebbero rabbrividire anche il più temerario dei genitori, il livello medio dei tecnici è inadeguato e molti dei pochi ragazzini che riusciamo a reclutare si perdono nel giro di pochi anni per motivi a volte anche banali.
      Il vero problema è che in questo paese prima ancora di creare una cultura rugbistica, bisognerebbe creare una vera cultura sportiva.
      Lo sport non può essere gestito da poveri missionari ed appassionati, quelli contano ma contano ancor di più politiche serie di sviluppo sul territorio, ed in questo i nostri vertici hanno delle colpe eccome.

  3. Il Doge n1 12 Ottobre 2015, 08:35

    Mondiale deludente per un’ Italia deludente . Squadra gestita male dall’allenatore, sicuramente, ma composta da atleti deludenti e scadenti che si credono chissà chi e poi fanno figuracce su figuracce .
    Hanno avuto pure il coraggio di farsi rimontare dalla Romania xchè eran sicuri di avere la partita in mano, Vergognosi !!!!!
    Il Giappone ha vinto tre partite e l’Italia invece deve accndere un cero a S.Antonio x esser riuscita a portare a casa quella col Canada.
    Mi raccomando, l’anno prossimo, nel caso si vincesse contro la Scozia, lasciatevi andare a roboanti proclami come al solito …. per poi riniziare la solita e tradizionale serie di 12-15 sconfitte consecutive!!!!!

  4. Gino 12 Ottobre 2015, 08:53

    A me il commento (quasi un articolo) di AdG è piaciuto. Soprattutto nella parte relativa al reclutamento giocatori che considero il vero problema/obiettivo del rugby italiano. Certo prendere di petto questa questione presuppone mettere in discussione tutto il sistema tecnico federale da Ascione in giù e forse è proprio quello che bisognerà fare. Ma saprà o potrà questa dirigenza percorrere questa strada o è meglio pensare ad un gruppo che origini da nuove elezioni che azzeri tutto e riparta?
    L’unica cosa certa che è dai giovani di questa nazionale si dovrà costruire la squadra del prossimo mondiale e quindi le polemiche su Bortolami, Parisse, Bergamasco o Castro devono essere messe da parte senza tornarci su.

  5. carlo s 12 Ottobre 2015, 08:58

    Mondiale deludente, tutti d’accordo, penso.
    Deludente anche perché, in prospettiva, ci fa vedere una nazionale in calo.
    A parte, Gori, Favaro, Furno e Allan non vedo grandi spunti per il futuro

    Furno forse potrebbe essere il nuovo Parisse, anche se il gap da colmare è enorme, ma manca tutto il reparto delle prime linee e sopratutto delle seconde linee.
    In terza c’è sicuramente Favaro e Furno.
    In mediana abbiamo solo una opzione, per ora, Gori – Allan.
    Alle ali Sarto e Venditti non mi hanno convinto.
    I centri? alcuni buoni sprazzi di Campagnaro, ma siamo lontani dall’aver trovato un campione.
    Come estremo oltre a Mc Lean, al momento non si vede nulla all’orizzonte.

    La coperta è cortissima, come si dice, e i nuovi tecnici della nazionale e delle franchigie dovranno lavorare molto, per la nazionale… in alternativa fra quattro anni in Giappone ci troveremo dietro anche a Giappone, Georgia, Romania, Usa e Canada oltre a tutte le solite squadre delle isole, Fuji, Samoa, Tonga.

    • Unforgiven79 12 Ottobre 2015, 09:52

      Prima: Zanusso, Ferrari, De Marchi, Ghira “senior capitano” – Seconda: Biagi, Furno – Terza: Favaro, Minto, Bram Steyn(?) – Mediana: Gori, Palazzani, Violi, Allan, Canna, McLean (che farà MA a Treviso) – Ali: Sarto, Venditti (che forse farebbe meglio come terza linea veloce), Esposito (?) – Centri: Campagnaro, Morisi, Iannone (?) – Estremo: …boh… Non è che il materiale manchi proprio, e magari senza cominciare a naturalizzare a destra ed a manca, dato che non riusciamo a tirar fuori assi dalla manica nemmeno così…

      • carlo s 12 Ottobre 2015, 10:41

        In prima linea Zanusso e Ferrari? Può darsi ma per ora direi di no, a SX bisognerebbe continuare a testare i due De Marchi e Lovotti. Manca, in prospettiva, un numero 3 potente stile Castro o Cittadini, abbiamo Chistolini ma è un giocatore diverso rispetto a questi due. Anche lo spot del tallonatore non è così coperto,anche se vedo Manici e D’apice possibili candidati a ricoprire questo ruolo.
        in Seconda: Biagi ha già trenta anni ma certo un altro mondiale potrebbe farlo, Furno per me è una buona terza linea il problema che oltre a questi due non c’è nessuno.
        in terza: Favaro, Minto (se potesse giocare seconda sarebbe ancora più incisivo) in prospettiva certo c’è Steyn (Braam) se accetterà di giocare per la ns nazionale. Ma oltre a questi chi? Vunisa?
        Mediana: Palazzani? mah, per me no. Violi, Canna sono ancora da testare ma potrebbe essere. quindi per me al momento solo Gori e Allan. Haimona forse si può recuperare (ha 29 anni) e forse un altro mondiale può farlo.
        Ali: di Sarto e Venditti già detto, ma oltre a questi c’è solo Esposito al momento e forse Visentin.
        Centri: Iannone, come Benvenuti, si e’ un po’ perso io proverei invece Andrea Pratichetti ed ancora Bacchin, Morisi, ma qui qualche altra opzione c’è.
        Estremo: boh…condivido. In prospettiva potrebbe esserci Ragusi?

  6. campes 12 Ottobre 2015, 09:12

    Sono completamente d’accordo con AdG quello che 15 anni di 6nations non hanno ancora “portato” sono un reale e significativo allargamento della base di praticanti. Questo dovrebbe essere l’obiettivo principale della FIR, oltre a cercare con tutti i mezzi un maggiore coinvolgimento “mediatico”del nostro sport, ma proprio per ottenere, nel medio periodo, un incremento di ragazzi (e ragazze) che si avvicinano al rugby. In caso contrario la coperta sarà sempre corta, basta lamentarsi della nazionale, è il riflesso del rugby oggi in Italia, anzi probabilmente è anche molto più brillante della realtà della nostra base.

    • Giovanni 12 Ottobre 2015, 11:21

      @campes: “dovrebbe essere l’obiettivo principale della FIR”: esattamente!! L’opera di reclutamento è il primo motivo fondante di QUALSIASI federazione sportiva! Una federazione che trascura il lavoro di propaganda e allargamento della base dei praticanti (a livello giovanile) sta venendo meno al proprio dovere più grande. Stringere accordi con le scuole, creare e sostenere corsi e tornei di minirugby, favorire tutte le società – grandi e piccole – che si impegnano costantemente in quel tipo di attività, questo la federazione dovrebbe mettere al centro. Invece abbiamo una federazione che pochi mesi fa ha tagliato i fondi ad uno dei principali tornei annuali di minirugby…certo sostenere e dare impulso alle attività di base non fornisce quella visibilità personale che si può ottenere con i risultati del vertice (quelli che finiscono sui giornali, per intenderci) e che garantiscono ritorno pubblicitario ai politicanti. Ma senza un’adeguata base, qualsiasi vertice finisce per impoverirsi nel tempo e con esso i risultati vengon meno.

    • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 12:14

      L’allargamento della base, che detto così, sembrerebbe la cosa più naturale ed elementare del mondo , in realtà è quella più complicata , difficile e faticosa.
      E soprattutto non può essere fatta senza le società.
      Ci sono società che autonomamente hanno sviluppato un loro elementare know how ( tipo Pesaro ad esempio) e altre che il problema non se lo pongono nemmeno ( tipo Calvisano).
      Io credo che per bruciare le tappe si debba entrare “manu militari” nelle scuole, intendendo per scuole , le palestre scolastiche, con un touch che intanto faccia si che il pallone ovale sia conosciuto e preso in mano da tutti .
      Purtroppo @tunga non ci ha presentato il suo piano con cui sta lavorando con la scuola, ma alcuni forumisti ci sono che potrebbero dirci qualcosa.
      Servono comunque idee e progetti innovativi e le società, al momento, sono il maggior ostacolo oppure detta diversamente il veicolo non del tutto oliato alla bisogna.

      • Giovanni 12 Ottobre 2015, 13:18

        La federazione, se vuole, ha gli strumenti per costringere le società riluttanti a lavorare sul reclutamento. Come li ha per costringere le prime 4 classificate a prender parte alla “terza coppa”.

      • lordec 12 Ottobre 2015, 13:36

        Buongiorno ADG, io sono uno dei forumisti a cui fai riferimento e da sempre mi occupo di insegnare rugby. L’ho fatto più o meno a tutti i livelli, escluso l’alto livello che è prerogativa solo di alcuni eletti, ma dall’under 6 alla serie A le ho fatte tutte…. con più e meno successo… però sono uno di quelli che, dopo averlo fatto per tanto tempo a Frascati, adesso vede come vanno le cose, e da tre anni ha deciso di portare nuovamente il rugby nelle scuole e in particolare in una qui nella città dove vivo adesso.
        L’attività è stata proposta dal sottoscritto e portata avanti la mattina del sabato su tutte le classi elementari dalla 2^ alla 5^ e si svolge durante l’orario scolastico. L’approccio è come lo pensi te ADG, ovvero è una proposta ludica con pochissimo contatto fisico e con la massima attenzione alla incolumità degli alunni (maschi e femmine indistintamente). Il contatto c’è ma è controllato e viene sfruttato come elemento di autocontrollo, ed è al primo posto nell’attenzione mia. Come dici te è faticoso e non porta a frutti immediati (numero di giocatori poi iscritti alla FIR) però è un buon punto di partenza. A fine anno scolastico 2014-15 si è svolto un torneo interno alla scuola (in una struttura sportiva vicino alla scuola) e hanno partecipato circa 130 alunni con immensa soddisfazione dei docenti e anche dei genitori. Faticosissimo gestire tutto ma sono stato supportato dalla società, che hai citato, nello svolgimento delle attività. Oltre alla fatica c’ho anche messo anche un po’ di soldini, ma questo è una faccenda mia…. ho allestito i piccoli spazi a disposizione della scuola con un tatami per le cadute che si possono presentare durante la lezione, così salvaguardo anche il nome del rugby e lo preservo da eventuali preconcetti di sport “dove ci si fa male”. Senza pensare anche che ho una borsa medicinali personale sempre dietro di me e due sacche di palloni (perché durante la lezione ne do 1 a testa per far svolgere gli esercizi di motoria etc. etc.). Poi l’attività viene svolta negli spazi a disposizione e quando è bel tempo anche sui campetti di basket adiacenti la scuola o nelle palestre a disposizione il sabato. Ci sarebbero tante cose da dire a riguardo e anche da fare…. e mi rendo conto che una attività simile comporta un impegno e un know how non comune… si consideri solo il tempo che ci vuole…. Sono interessato anche io a sapere se ci sono altri forumisti che svolgono attività similari.

        • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 13:44

          Grazie Amico. Prima di tutto complimenti, hai perfettamente capito quale “grimaldello” usare. Questa è la strada. Vorrei che la metà delle nostre chiacchere si trasformassero in aiuto concreto a quelli che come te lavorano in silenzio ma molto concretamente per tutti noi.
          Bravo ancora!!

        • Giovanni 12 Ottobre 2015, 14:28

          @lordec: grazie per la testimonianza e complimenti per l’iniziativa e la responsabilità che ti sei assunto. Una domanda: il comitato regionale FIR a cui afferisce la tua società è a conoscenza di detta attività? Se si, l’ha in qualche modo sostenuta?

          • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 14:53

            Ti rispondo io @giovanni. Il comitato regionale FIR non se lo pone nemmeno il problema. Soprattutto laddove, come in questo caso, @lordec è un “indipendente”.

          • lordec 12 Ottobre 2015, 15:19

            Ciao, e grazie per le belle parole…. Alberto dimostra una bella intelligenza e sagacia nel capire i post…. difatti io al momento sono un “indipendente” anche se in passato ho collaborato con il comitato regionale laziale in qualità di tecnico territoriale…. adesso il comitato a cui afferisco è a conoscenza indiretta della mia iniziativa e auspico di far affiliare la scuola al progetto scuola come scuola riconosciuta, proprio per poter dare ufficialità alla cosa e accedere alle possibilità (pochi soldi e tornei) previste. Comunque per il momento preferisco avere poche interferenze sulla mia attività, non perché ne sono geloso ma per non avere contaminazioni sull’attività che svolgo con molta attenzione e non vorrei che per qualche motivo il giocattolo si rompesse….. Pertanto mi muovo circospetto e con tutte le attenzioni del caso. Grazie ancora per il supporto morale. Vi seguo sul forum con attenzione … un saluto.

          • Giovanni 12 Ottobre 2015, 16:00

            Grazie ad entrambi per la risposta. La mia domanda era volutamente provocatoria e capisco perfettamente la preoccupazione di @lordec di proteggere la sua delicata attività dalle fauci di chi finirebbe per rovinarla.
            @AdG: quando parlo di comissariamento mi riferisco proprio a situazioni come questa: se ne avessi la possibilità, farei piazza pulita in due minuti di un comitato regionale da cui ci si debba difendere…

          • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 16:17

            Però @giovanni ti rispondi da solo. Siccome non si può mettere al muro nessuno, il cambiamento va costruito sull’esisistente con un compromesso dopo l’altro con chi c’è. Sempre ci sia qualcuno che abbia voglia e capacità di farlo.

            ot. Certo che tu facevi parte dei Katanghesi del M.S. nel 1970! 🙂

          • Giovanni 12 Ottobre 2015, 16:29

            Per carità, sono un pacifista: mai torto un capello a nessuno.
            Tornando a noi, dico che nelle strutture verticistiche è sempre chi sta in alto che da l’impronta sul modo e l’efficacia di lavorare di chi sta alla base. I compromessi esistono dapertutto, ma i margini di manovra sono tanto più ampi o sottili anche a seconda di chi se ne fa interprete. Se al vertice se ne sbattono di ciò che avviene (o meglio, non avviene) a livello locale, purchè i voti di sostegno al potere continuino ad essere garantiti, diventa dura per quelli dotati veramente di buone intenzioni riuscire a “costruire il cambiamento sull’esistente”.

  7. fracassosandona 12 Ottobre 2015, 09:17

    un gesto come il portare in trionfo Mauro Bergamasco, nato certamente come spontaneo e doveroso omaggio al compagno, suona anche come clamoroso segnale di ammutinamento verso il CT: “eri in campo con noi, nonostante il babbeo ti abbia lasciato fuori”…

    se si vuole iniziare a programmare per Giappone2019 occorre avere il coraggio di fare il prossimo 6N con soli under28 (27? 26?), anche se questo significa rinunciare a Zanni, Ghiraldini, Parisse e portare a casa un 6N a zero vittorie…

    se la cosa sembra troppo traumatica si cominci dai TM 2016 ma non dopo…

    • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 09:27

      Credo che comunque sia necessario il nuovo allenatore, per ogni “programmazione”.

      • carlo s 12 Ottobre 2015, 09:35

        Credo che non basti nominare un nuovo CT della nazionale, serve un programma che coinvolga quanto meno le due franchigie e individui i giocatori su chi costruire la nuova nazionale.

        • rigamonti 13 Ottobre 2015, 04:44

          Da sempre un grande allenatore non può far bene senza una struttura dirigenziale funzionante.

      • rigamonti 13 Ottobre 2015, 04:51

        Ma tanto secondo te siamo già al massimo perché non ci sono giocatori di livello. Quindi cosa serve cambiare allematore? Tutto sarà sempre uguale. Si naviga per sempre nella mediocrità. Per fortuna Gavazzi riesce a farci stare a galla.

    • Gino 12 Ottobre 2015, 09:28

      Sono d’accordo. Questo mondiale deve servire a darci la sveglia e farci capire che non possiamo perdere altro tempo. Al punto in cui siamo dobbiamo trovare il coraggio di fare quello che non si è mai fatto sapendo che nell’immediato i risultati non saranno facili da accettare ma alla lunga ci saranno soddisfazioni. Del resto quando un sistema non funziona si deve per forza cercare un’alternativa.

      • fracassosandona 12 Ottobre 2015, 09:51

        guarda che noi stiamo ancora vivendo di rendita sulla semina che fece JK più di dieci anni fa…
        poi andò in giappone…

        • carlo s 12 Ottobre 2015, 10:45

          Pensi che JK accetterebbe di tornare ad allenare l’Italia?

          • Machete 12 Ottobre 2015, 12:25

            secondo me di corsa…….
            ma lo vedo meglio come DoR

    • davide p. 12 Ottobre 2015, 09:34

      per me non solo under 28 ma anche uncapped in toto…abbiamo bisogno di un completo rinnovamento e di puntare su i nostri giocatori della madrepatria…direi che è ora di finirla di puntare su cugini di terzo grado, equiparati di qualsiasi nazionalità o ‘cervelli’ in fuga….cosa abbiamo da perdere tra una sconfitta onorevole e una sconfitta netta??
      da questo punto di vista inghilterra e argentina hanno solo da insegnare, soprattutto i secondi se confrontiamo il bacino di utenza.

    • balin 12 Ottobre 2015, 15:50

      Citi proprio i tre che non lascerei fuori finché hanno le gambe, proprio come per Mauro Bergamasco, sino al momento in cui loro decideranno di chiudere. Anche per non fare proprio delle figuracce e ricominciare con la tiritera del “dentro-fuori dal sei nazioni”
      Per me sarebbe ovvio che chiunque debba condurre la squadra sino a giugno voglia lasciare una traccia positiva, anche se è Brunel, e la miglior traccia sarebbe lanciare una squadra giovane e di prospettiva, fosse anche solo per poi poter rinfacciare qualcosa a chi arriverà ed … a tutti noi

  8. Stefo 12 Ottobre 2015, 09:26

    E’ stato un Mondiale al di sotto delle aspettative piu’ nelle performance che nei risultati.

    Seguendo un po’ i punti scritti ma cercando di collegarli. Gli obiettivi erano altri, vero gli obiettivi posti erano altri…erano obiettivi realistici?Per me no, non lo son mai stati per gli azzurri una volta visti i gironi ed era inevitabile essendo l’Italia nella terza fascia quando i gruppi vennero fatti. Il problema pero’ e’ nelle prestazioni, che son state ben al di sotto di quello che era lecito aspettarsi. Non puo’ bastare una aprtita di grande orgoglio con l’Irlanda e dun tempo dominato con la Romania a controbilanciare quanto visto con Francia e Canada. Certo gli infortuni hanno pesato ma il vero problema e’ che senza cercare alibi e prendersi in giro anche a ranghi completi negli ultimi 2 anni il livello delle prestazioni non era molto meglio di quanto visto al Mondiale. Il Mondiale conferma solo il trend visto negli ultimi 2 anni e mezzo, perche’ il calo e’ iniziato a Giugno 2013 ed e’ stato costante con solo qualche squillo/colpo di coda. Questione di gruppo o di scelte tecniche?Entrambe, la qualita’ e’ quella che e’ ma il caos tecnico e’ evidente da tempo. Il Modnaile conferma nei risultati quello che si era visto negli ultimi due anni, il gap dalle squadre di prima fascia si e’ allargato mentre si e’ ridotto quello dalle squadre di seconda fascia che in alcuni casi hanno superato ormai l’Italia.
    Il vero problema e’ questo, il trend che semrba essere stato intrapreso perche’ il Mondiale per me va visto nell’ottica del quadriennio e non solo come evento a se stante.
    Non penso sia giusto ridurre tutto a Brunel ed alle sue scelte, lui ha sbagliato ed e’ ormai da due anni che non cava fuori un ragno dal buco, ma la Nazionale e’ espressione del movimento e quindi frutto delle scelte e delle strategie della dirigenza.
    Quello che veramente a me da fastidio pero’ e’ che anche davanti all’evidenza dei fatti di anni di sconfitte si Nazionale Maggiore, U20 e Celtiche si venga fuori con una faccia di bronzo come poche a raccontare che ci sono 4-5 mediani di mishcia ed aperture di livello, che tutto va bene…questo da fstidio, che neanche davanti ad una situazione in cui e; chiaro che il movimento nella piu’ rosea delle aspettative e’ rimasto fermo si abbia l’onesta’ di dire forse bisogna rivedere alcune scelte ed alcune poliiche, nei prossimi mesi faremo un’analisi approfondita dei progetti in essere e cosa hanno prodotto, cercheremo di capire perche’ il ricambio e’ lento e perche’ in certe aree proprio non c’e’…questo fa cascare le braccia.

    • gsp 12 Ottobre 2015, 10:48

      G é convinto e l’hanno detto che il suo mondiale, del quale si prenderá reaponsabilitá, é quello in Giappone.

      Non si capisce che fará nei prossimo 4 anni. Le due celtiche richiedono intervention urgenti, altro che club indipendenti. Idem l’allargamento della base, che non é l’eccellenza.

      • Giovanni 12 Ottobre 2015, 11:25

        Terza franchigia: questo il suo obiettivo. Lo ha affermato ieri sera ai microfoni di Sky Sport.

        • gsp 12 Ottobre 2015, 17:04

          ma davvero ha detto sta cosa?

          • mezeena10 13 Ottobre 2015, 08:44

            si

      • Rabbidaniel 12 Ottobre 2015, 11:41

        Gsp, se ti ricordi nella presentazione del campionato d’Eccellenza, il Presidente considera questo torneo come un completamento della preparazione degli accademici. Ipse dixit eh!

  9. Mr Ian 12 Ottobre 2015, 09:29

    C’è poco da commentare, da quindici anni a questa parte gestisci un budget da 50 Milioni di euro l anno, non siamo cresciuti di livello, siamo rimasti nel nostro limbo tecnico e le altre tier 2 ci sono col fiato sul collo. Non c’ è stata crescita a livello dirigenziale né tanto meno si è lavorato sul rugby di base, la domanda che ci dovremmo fare, e spero qualcuno in qualche procura inizi a porsela è : Che cazzo ci fate ogni anno con tutti sti soldi???
    dopo di che possiamo iniziare a parlare di rugby.

    • mamo 12 Ottobre 2015, 09:58

      Le Procure non credo possano sostituirsi all’incompetenza.
      Dubito che la FIR sia scivolata in gestioni penalmente rilevanti; non credo che qualcuno si sia appropriato indebitamente di danari, nel qual caso si tratterebbe di peculato, né abbia falsificato Bilanci, omesso versamenti previdenziali o i.v.a. .
      Semplicemente i danari sono stati, dal punto di vista sportivo, sperperati per foraggiare scelte scellerate che, come tali, non sono penalmente sanzionabili.
      Dove vanno tutti i danari ? Mi vengono in mente le Accademie che proliferano e con loro, sembra, il nepotismo; le Franchigie che se ne fottono di prediligere gli Oriundi (nati o cresciuti rugbysticamente in Italia); una pletora di dirigenti e tecnici non sempre necessari ma nemmeno utili.
      C’è ancora qualcuno che sostiene l’innocenza di Gavazzi perché al comando della FIR solo da 3 anni.
      Gavazzi è in FIR, ai massimi livelli, dal 1996 (credo) e per ben più di 10 anni ne è stato vicepresidente.
      Non credo sia del tutto innocente anzi, lo ritengo gravemente colpevole.
      Ma parlo pur sempre di colpevolezza da un punto di vista sportivo.

      • Mr Ian 12 Ottobre 2015, 10:17

        leggendo i bilanci questa chiarezza non la vedo. Se non in termini penali, ma quantomeno in termini politici-sportivi hanno tanto da dover giustificare…

        • mamo 12 Ottobre 2015, 10:19
          • Goosestep 12 Ottobre 2015, 11:29

            Su fb avrei messo un like, qui dico: quotone ad entrambi!
            Agli addetti ai lavori: non fate orecchio da mercante e per una volta mettetevi umilmente in discussione, per il bene del movimento.
            Nessuno chiede (ancora) le vostre teste perché non siamo calciofili, ma la pazienza del pubblico (quello che trattate continuamente a pesci in faccia) é pericolosamente in riserva. Enough is enough. (Nisciun é fess).
            Personalmente spero che cominciate a lavorare davvero per progredire come fa tutto il resto del mondo. Ci siamo stancati di spendere passione e soldi per vederci fermi sempre allo stesso punto.

  10. fabiogenova 12 Ottobre 2015, 09:46

    a) Per la prima volta contro la Romania ho visto l’Italia imporre il suo gioco per più di 40 minuti.
    b) i problemi legati alla tenuta (psicologica o fisica) per l’intero arco della partita sono tutti confermati
    c) Brunel non è certo il principale responsabile della cattiva crescita del movimento, ma ha della responsabilità ormai chiare nella gestione della squadra. Non gli attribuisco la mancata qualificazione, ma una gestione della squadra, sia in campo che fuori, che in qualche caso ha lasciato di stucco.
    d) Questo mondiale segna la crescita di Gori, Allan e Sarto. E su Canna i sono intuite qualità che possono far ben sperare.
    e) Questo sport è fatto anche di celebrazioni. Non aver lasciato la passerella finale a Bergamauro non fa rimanere male lui. Fa rimanere male me.

    • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 14:46

      @fabio, la risposta è semplice, la Romania è una tier 2, e quindi del ns. livello o appena sotto e quindi i ns. mediani e i ns. trequarti hanno fatto faville.

  11. Galeone 12 Ottobre 2015, 09:58

    Allarghiamo lo sguardo e l’analisi anche ai tre TM premondiali: di fatto è come se avessimo disputato un secondo 6N fuori stagione, conquistando l’ennesimo cucchiaio di legno. Andando a ritroso negli anni dei Mondiali è evidente che non c’è stato alcun miglioramento, nel 2003 perdemmo lo stesso numero di partite con gli stessi, piu’ o meno, avversari. Anzi, nel 2003 avevamo uno dei quindici piu’ giovane del mondiale, ora tra quelli piu’ vecchi con una squadra che a parte la mediana, questa si che una buona notizia , è quasi completamente da rifondare.

  12. fabiogenova 12 Ottobre 2015, 09:59

    Ho una proposta da fare. Forse populista. In attesa di O’Shea, lasciamo a casa Brunel e facciamo traghettare la nazionale a BergaMauro.

    • stefano nicoletti 12 Ottobre 2015, 10:46

      Che un buon giocatore sia un buon allenatore non è affatto automatico.

  13. LiukMarc 12 Ottobre 2015, 10:29

    Mondiale deludente a dir poco, ma è già stato detto tutto.
    L’unico pensiero che mi vien fuori adesso è che sabato le nostre celtiche avranno i nazionali e le scozzesi, irlandesi e gallesi ancora no. Magari vinciamo.
    Cordialitè

  14. mauro 12 Ottobre 2015, 10:30

    Purtroppo a parte i molti spunti che provengono dai forumisti che se anche uno scemo si mettesse a leggere troverebbe ispirazione, non credo che ci si debba allargare nelle speranze/aspettative.
    La situazione attuale è data da un presidente dedito ai proclami post prandiali e poc’altro; da un allenatore che quello del Borgorosso F.C. era veramente un mago ma che, battute a parte, è chiaramente in rottura prolungata con la squadra; uno staff dirigenziale fatto da una compagnia di giro di quarto livello.
    Fintanto che non si sradica tutto ciò, avendo cura di bonificare tutte le aree di influenza, saremo sempre qui a parlarci addosso. Purtroppo fino alle nuove elezioni possiamo dire e fare quello che vogliamo, ma saremo sempre sottoposti a questo supplizio di Tantalo che sono i proclami presidenziali.
    Per quello che si potrà, forse, fare dopo basterebbe cominciare a leggere con un minimo di umiltà ed attenzione quello che scriveva qualche giorno fa il buon Gianni Zanon e che credo avesse postato il nostro Presidente.
    Questo già permetterebbe di individuare alcuni punti critici del movimento di base che, a scanso di equivoci sul mio pensiero, non è l’Eccellenza ma il movimento giovanile perchè è da là che devono uscire le nuove leve. Poi accademie e gestione federale vanno bene per quelli che credono nel lider maximo, per gli altri le cose migliori vengono dal permettere ai club/franchigie di avere una seconda squadra ed un vero settore di sviluppo (quello che nel calcio erano i vivai).

    • carlo s 12 Ottobre 2015, 10:44

      anche il presidente è ormai a fine mandato, vediamo se il movimento saprà cogliere l’occasione per rinnovarsi e reinventarsi, individuando un candidato che sappia dare una prospettiva.

    • gsp 12 Ottobre 2015, 10:44

      Mauro, ma le aree di non influenza di G. non é che brillino, anzi sono un’altra brutta gatta da pelare. Le cose che dice Zanon le sentiamo da anni, ma giá a livello di club non si riescono ad implementare.

      Ovviamente G ha rotto, ma non mi illuderei che senza lui vada meglio. Senza una strategia seria non cambia nulla. É le.cose che non ha fatto G, I problemi della nazionale sono gli stessi che in altri contesti piccoli e grandi in tutte le parti della penisola non sono stati risolti. Solo per avete una idea chiara della montagna da scalars.

  15. stefano nicoletti 12 Ottobre 2015, 10:45

    Condivido tutto il commento.

    Avrei aggiunto una nota per l’assenza di Biagi, anche questa incomprensibile dall’esterno dopo l’ottimo 6 nazioni giocato da George.

  16. stefano nicoletti 12 Ottobre 2015, 10:50

    Brunel ha sbagliato, ma finché c’è stato uno spogliatoio unito i miglioramenti si sono visti.
    Poi se n’è andato in pensione il Barone ed è crollato tutto.
    E’ stato un caso? Una coincidenza? Non credo.

  17. Hrothepert 12 Ottobre 2015, 11:01

    Il mondiale ci ha detto molte cose, che la distanza con le altre del tier 1, se non si è ampliata, è sempre la stessa, che il Giappone ci ha raggiunto nell’ ipotetico tier 1.5, che con le squadre di tier 2 non puoi più rilassarti perchè rischi delle figuracce, anche se il primo tempo di ieri ha dimostrato che con il giusto impegno anche un’ Italia senza Parisse, Masi, Ghiraldini, Castro, Garcia, Morisi, ecc., ecc. al cospetto di una squadra di vero tier 2 è di un livello nettamente superiore (Rumeni e Georgiani prima di accampare pretese farebbero meglio a portare risultati seri a loro suffragio, perchè, come si dice dalle mie parti, “i discorsi un fan farina”!!); ci ha detto che Brunel è in piena confusione tattica e che non ha né il timone della squadra né il controllo dello spogliatoio.
    Ci ha detto anche che la debacle non è stata nel risultato; solo i “gonzi” hanno creduto che andare ai quarti fosse un obiettivo seriamente conseguibile in questo girone; perchè l’ obiettivo del 3° posto, quello che realisticamente era il minimo “sindacale” e preventivabile, è stato raggiunto, ma prestazionale, perchè le partite contro Francia e Canada, così come l’ approccio mentale agli ultimi 20 minuti di ieri, lasciano parecchio amareggiati.
    Infine ci ha detto che l’ Italia, da vent’ anni a questa parte non è progredita di livello e , come ha già scritto qualcuno, si deve considerare che la Nazionale è una cartina di tornasole non veritiera perchè non rispecchia appieno la pochezza del movimento rugbystico italiano!!
    Poi a me,…personalmente, ha confermato che il mio “connazionale” bargeo in una secoda come quella vista ai mondiali avrebbe potuto giocarci anche…AMPUTATO!!! 🙂

    • mauro 12 Ottobre 2015, 11:12

      condivido, caro hro, anche la pacatezza delle riflessioni.
      Il problema dei gonzi è che fra di loro c’era anche l’entourage della FIR, mago G in testa.

      • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 11:34

        Ciao mauro, era naturale che mago G, entourage FIR e Brunello di…Montalcino dicessero che puntavano ai quarti, anche se realisticamente l’ aspettativa era il terzo posto di sempre, e che dovevano dire?: “Andiamo al mondiale per puntare al 3° posto.”, da una parte ci sono le dichiarazioni di intento, che sono un misto di speranze, buoni propositi e..”marketing”, mentredall’ altra la consapevolezza del proprio livello e la realisticità dell’ obiettivo raggiungibile.

        • Stefo 12 Ottobre 2015, 12:09

          Hro non e’ ridotta la distanza?Il fatto che il Giappone ti abbia raggiunto secono te o superato secondo me gia’ significa che con questa formazione la distanza si e’ come mminimo azzerata…alla RWC11 le vittorie con Russia e USA erano state molto ma molto piu’ nette che quelle con Romania e Canada…sia in termini di punteggio che di prestazioni…poi per carita’ ognuno puo’ avere le sue opinioni.

          • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 13:15

            Stefo il fatto che anche io dica che il gap è diminuito è contenuto in quel “più” quando affermo “che con le squadre di tier 2 non puoi PIU’ rilassarti perchè rischi delle figuracce”, 4 anni fa ti potevi permettere di asfaltare USA e Russia giocando in assoluta rilassatezza ora non più, ora devi impegnarti, ma se ti impegni il gap con squadre come la Romania (ed io ritengo anche la Georgia) è quello visto ieri nei primi 60 minuti di match, se poi prendi in considerazione l’ Italia con gli infortunati (e non convocati 😉 ) il divario sarebbe anche più ampio.

        • mauro 12 Ottobre 2015, 12:23

          magari sarò io che sono prevenuto, ma questi lo ribadiscono anche a cose fatte e ciò mi sembra grave.
          Onestamente, poichè di sport parliamo, l’obietivo di tutti i partecipanti è sempre cercare di migliorarsi, ben sapendo quali sono i propri limiti.
          Irrealistico è pensare che se tu non hai nemmeno il record italiano, possa migiorarti a tal punto da fare record mondiale e medaglia d’oro alle olimpiadi.
          Quindi mi sarei aspettato che ci si proponesse di arrivare ai quarti, sapendo e affermando però che il posto che ci competeva era il terzo, che avremmo voluto e dovuto conquistare senza patemi d’animo e ultime spiagge.
          Purtroppo ieri se la partita durava altri dieci minuti, non so se avremmo guadagnato l’ammissione alla prossima RWC senza passare dalle qualificazioni. E mago G assegna un benevolo 6 e mezzo alla spedizione. Bah, non so

          • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 12:39

            Ripondo prima a Stefo: Stefo e io cosa ho affermato di diverso? Ce l’ ho scritto che non possiamo più giocare “rilassati” con le squadre di tier 2 o rischiamo delle figuracce, in quanto al Giappone è entrato in quella fascia di squadre, di cui fa parte anche l’ Italia, in cui le “gerarchie” sono molto instabili perchè troppo legate ai cicli, in quanto la profondità dei vari movimenti non è abbastanza ampia da consentire una stabilità del livello delle performances.
            mauro, su questo mi trovi daccordo lo potevano fare senza dare troppe illusioni a chi non ha sufficienti strumenti per sapere come effettivamente fosse la realtà delle cose.

          • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 12:42

            P.s. per Stefo
            La reale distanza tra Italia e Romania è nel risultato dei primi 60 minuti di gioco di ieri, poi si sono rilassati (e Brunel c’ ha messo anche del suo con i cambi!!) e come ho scritto non ce lo possiamo più permettere.

          • Stefo 12 Ottobre 2015, 12:52

            Hro se si rilassano cazzi loro, errore loro…se la Scozia fa cagate a Murrayfield e perde all’ultimo minuto son cazzi loro e l’Italia viene portata in trionfo parlando anche di superprestaizoni in alcuni casi. Il gap 4 anni fa con Russia e USA fu maggiore e questo sia sul risultato che prestaizoni. Poi con la Romania si son rilassati?Col Canada?Non si son mai concentrati?Che alibi trovi?0E’ questa un’analisi oggettiva e volta a cercare di migliorarsi?

            L’Italia nella migliori delle opzioni non e’ regredita ma e’ rimasta dove era mentre gli altri si son mossi, il risultato non cambia il gap si e’ ridotto non e’ rimasto guale e con chi e’ davanti e’ diventato piu’ ampio.

            Attenzione io non arrivo a queste conclusioni solo sul Modniale ma sull’arco del quadriennio e se ricordi queste conclusioni le avevo gia’ fatte nell’ultimo anno, il Mondiale per me ha semplicemente confermato questo trend.

          • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 12:59

            Stefo ancora non riesco a capire cosa avrei detto di diverso da quello che affermi te.

          • Stefo 12 Ottobre 2015, 13:04

            Forse interpreto male ma mi apre tu dica che il gap e’ sempre lo stesso con chi sta dietro, per me no e’ ben che diminuito con tutte non solo il Giappone…ma forse ho mal compreso.

          • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 13:19

            Stefo, ho fatto del…casino e la risposta l’ ho postata sopra.

          • Stefo 12 Ottobre 2015, 13:37

            Ok piu’ chiaro ho interpetato male io

  18. Rabbidaniel 12 Ottobre 2015, 11:47

    Non seguo tanto il calcio, ma ho sentito il CT Conte esprimere perplessità sul ranking, non capisce come l’Italia stia dietro a Croazia e tante altre nazionali. Io credo che nel rugby si stia riproponendo un effetto ottico simile: per il solo fatto di essere nel 6N ci sentiamo parte di una nobiltà intoccabile, laddove noi godiamo dei riflessi di tale nobiltà. Il Presidente G ha ovvie responsabilità, fa parte della macchina FIR da anni, ma è altrettanto ovvio che non può essere considerato radix omnium malorum. Non c’è bisogno di rivoluzioni, un povero di spirito come Spinoza sosteneva, più o meno, che le rivoluzioni portano solo caos al caos. C’è bisogno di rimettere a posto i pezzi della macchia, oliare quelli che funzionano e cambiare quelli che non funzionano. Chi avrà il coraggio di farlo?

  19. pippuzzo 12 Ottobre 2015, 11:55

    L’essere parte del 6N ci favorisce e in parte ci penalizza. Giocassimo più spesso contro le cd tier 2, comela Romania, avremmo un ranking forse un pelo migliore. Del resto entrati come 14i (o 15i) ad oggi, a fine mondiale siamo 12esimi. D’altro canto essere t1 vuol dire vedere abb.za spesso Italia-Sud Africa o Australia e Inghilterra e Irlanda. Che vuol dire che almeno una squadra che da spettacolo la vedi. Peccato siano sempre gli altri. Io preferisco vedere Italia-Irlanda che Italia-Romania. Comunque e sempre. Almeno fino a quando la Romania non diventerà forte comel’Irlanda.

  20. berton gianni 12 Ottobre 2015, 12:26

    Dopo la dipartita di OP, la coscia che maggiormente mi auguro e’ la non riconferma di Ben Gavazzi nfsc.
    Pero’, ho come un…presentimento in mezzo alle gambe che abbia gia’ i voti in tasca.
    Pertanto, resto dell’idea che lo si debba “circondare”, a partire dai giornalisti/opinionisti fino ai vari digerenti con peso specifico, perche’ non abbia piu’ alibi.
    Che ci voglia un DoR penso sia ormai piu’ che evidente; che ci voglia che la filiera venga quantomeno modificata, pure.
    Tutti devono sentirsi coinvolti in questo tentativo : ormai non basta piu’ il ” Non fate l’onda !! ” . Ormai il livello e’ gia’ al naso…

  21. Giovanni 12 Ottobre 2015, 12:30

    L’istantanea che mi resta di questo mondiale son le facce degli azzurri in borghese in tribuna ieri: Parisse scuro e tirato in volto, Mauro con l’espressione depressa, gli altri con lo sguardo perso nel vuoto. Non comunicavano la sensazione di serenità di chi è cosciente di aver dato tutto e di aver vissuto in ogni caso una bella esperienza.
    Apparentemente questo mondiale non è andato in modo tanto diverso da quello precedente: 2 vittorie e 2 sconfitte, come 4 anni fa in Nuova Zelanda. Solo che allora ci imponemmo nettamente contro USA e Russia, stavolta abbiamo evitato solo per maggiore esperienza ed un poco di fortuna la sconfitta contro il Canada e abbiamo sbracato negli ultimi 20 minuti contro la Romania, lasciando un’impressione negativa in chi osservava. La realtà è che questo mondiale ha costituito l’ultima chiamata per il rugby italiano e – temo – pochi se ne siano resi conto. L’obiettivo erano e dovevano essere i quarti di finale, altro che chiacchiere. Questa è stata la quarta edizione del mondiale da membri del 6 Nazioni e siamo l’unica del lotto ad aver mancato, ancora una volta, quel traguardo. In più l’Argentina ha raggiunto i quarti per la terza edizione consecutiva, la quarta nelle ultime cinque. Il gap con le prime 7-8 nazioni del mondo è rimasto immutato, mentre una serie di altre squadre premono alle nostre spalle per superarci. Tra 4 anni lo scenario potrebbe cambiare drasticamente, potremmo ritrovarci quarti o addirittura ultimi nel girone. Le ultime due stagioni del rugby italico son state disastrose, ripeto D I S A S T R O S E, e non saranno le misere acrobazie verbali di un presidente inadeguato – nei modi e nella sostanza – a cambiare la realtà dei fatti. Ciò che in prospettiva più preoccupa è aver visto ragazzi dell’under20 esibire skill tanto scadenti, segno di una preparazione tecnica insufficiente ed aver cercato di spacciare per successo l’esser rimasti nel gruppo A del mondiale solo grazie ad un piazzato fallito dai samoani all’ultimo minuto. Non è tentando di vendere per successi risultati mediocri, come un azzeccagarbugli qualsiasi, che il nostro rugby fa progressi: ciò è solo un tentativo meschino di salvare la propria immagine già peraltro compromessa – nelle parole e negli atti – in questi tre anni. Non è creando un circolo chiuso di “polli in batteria”, da far crescere in allevamento, che usciranno fuori i campioni di domani: i giovani di talento si coltivano fornendogli da un lato gli strumenti tecnici adeguati e dall’altro mettendoli in competizione costante tra loro in modo da vedere poi chi ha davvero le qualità, tecniche e caratteriali, per andare avanti. Le parole recentissime di Cavinato dovrebbero a tal proposito costituire motivo di riflessione per tutti coloro che non vedano nelle Accademie un mero bacino di voti sul territorio, utile solo ad alimentare il proprio potere personale. Infine c’è da svolgere un lavoro immenso sulla fondamentale attività di reclutamento e promozione del prodotto-rugby nelle scuole e presso i centri giovanili di minirugby, lavoro assolutamente carente da parte di una federazione che si muove nella direzione opposta, tagliando i fondi ad un noto torneo di minirugby, cercando di risparmiare sui costi d’albergo degli azzurri e, nel contempo, inviando dirigenti federali nel Pacifico, nel tentativo maldestro di mettere una pezza alla propria ignavia formativa, tramite scorciatoie fuori tempo massimo, dato che il momento storico non dà più speranze di naturalizzare campioni come Dominguez o Castrogiovanni. Non c’è più spazio per i furbi ed i mestieranti ormai, è il tempo dei professionisti seri e qualificati, di coloro che pianifichino in modo razionale e consapevole i passaggi necessari a costruire un sistema, dalla base al vertice, che sia solido abbastanza da reggere il confronto continuo con le principali realtà mondiali. Gli unici che possono invertire la rotta negativa intrapresa dal rugby italiano nel corso degli anni.

    • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 12:57

      Giova lo sai il bene che ti voglio ma affermare che l’ obiettivo da raggiungere, senza se e senza ma, in un girone con la Francia (anche se i frogs non sono nel loro miglior momento) e questa Irlanda, che è la vera mina vagante di questo periodo, mi sa di presunzione, la stessa che hanno Georgiani e Rumeni quando straparlano di 6Ns ecc.

      • Giovanni 12 Ottobre 2015, 13:24

        No Hrot, siamo nel 6N da sedici anni, per merito o altri motivi che siano, non possiamo nasconderci dietro un dito. Nelle ultime 4 edizioni ci siamo giocati la qualificazione contro Galles, Scozia, Irlanda e Francia, tutte avversarie nel torneo e nelle coppe, ed abbiamo sempre perso. Un movimento, un’organizzazione cresce se si pone obiettivi superiori, dire “il terzo posto era il traguardo minimo, quindi va bene così” significa rendersi complici di quell’aurea mediocritas in cui siamo scivolati e che costituisce l’anticamera delle debacle che ormai riusciamo a scansare solo di striscio (vedasi Canada).

        • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 15:27

          Vedi Giova, un delitto sarebbe stato partire senza nemmeno provarci ma un uguale delitto sarebbe stato andare lì senza l’ onestà intellettuale di ammettere che in 16 anni di 6Ns le vittorie che abbiamo ottenuto contro Francia e Irlanda si contano sul dito di una mano e le hai ottenute tutte a Roma, quindi tu ci vai e ce la metti tutta, se ti gira tutto bene ce la puoi anche fare ma a cose normali con loro perdi.

          • Giovanni 12 Ottobre 2015, 16:13

            Il problema è dover poi dopo ascoltare chi ti dice che “va bene così”, quando, dato il posto che occupa, dovrebbe essere il primo ad essere insoddisfatto e preoccupato.

      • Stefo 12 Ottobre 2015, 13:45

        “Giova lo sai il bene che ti voglio” ma la tua signora lo sa hro? 🙂

      • Stefo 12 Ottobre 2015, 13:59

        Tralasciando le battute, secondo me ci si deve mettere d’accordo di che cosa si sta parlando che secondo me si parte da un pnto di partenza diverso.
        Spiego, ci sono gli obiettivi realistici di questa squadra e gli obiettivi che ci si sarebbe dovuto/potuto porre se negli utlimi 20 anni si fosse lavorato meglio.

        Realisticamente @hro e’ vero, andare ai quarti era quantomai ottimistico come obiettivo, non e’ bastata neanche una buona Italia ed un’Irlanda non buona perche’ l’Italia vincesse quella partita, pero’ io penso che Giovanni affronti la questione dal secondo angolo quello che sarebe dovuto/potuto essere se si fosse lavorato negli anni meglio ed allora per me ha ragione a dire che ad andare avanti cosi’ non si progredisce ma come concordiamo hro nella migliori delle ipotesi si resta fermi.

        Insomma allargando il discrso non restando legati alle 4 partite dell’ultimo mese se all’ottavo Mondiale come partecipazione, con 16 anni di partecipazione al Six Nations, politiche ed investimenti di alto livello, susseguirsi di piu’ o meno buoni CT con piu’ o meno CV di spessore l’obiettivo e’ ancora arrivare terzi invece che ambire a qualcosa di piu’ qualcosa non va e bisognerebbe rivedere come e’ impostato il movimento a partire dalla base…questo per una questione di ambizione e di voler migliorare perche; il vero problema delle affermazioni di Gavazzi non e’ tanto il 6.5 invece che un 5 o altro e’ la sensazione che sembra non ci sia ambizione che si sia contenti cosi’ e si reputi seriamente che negli anni (non solo gli ultimi 3 ma gli ultimi 20) si sia fatto il meglio possibile ed invece per quanto mi stia simpatico quanto una scheggia sotto le unghie quando Malago’ parla di esame di cio’ da fare per il futuro ha ragione.

        • Giovanni 12 Ottobre 2015, 14:16

          @Stefo: esatto, hai colto in pieno il senso di ciò che volevo esprimere. La Georgia è nelle posizione di poter esultare per il terzo posto conseguito, non noi.

        • balin 12 Ottobre 2015, 16:02

          @stefo, a me pare chiaro e lampante che il 6,5 ed il tono tutto del commento del Gav siano finalizzati all’autoassoluzione, nel più tradizionale modo italico, quel che non capisco e’ chi gli possa ancor credere

    • Mr Ian 12 Ottobre 2015, 13:30

      ribadisco il rugby italiano pro è morto in fasce. Sono d accordo con te sui volti scuri in tribuna, come di quelli che non si sono potuti godere fin in fondo un evento così bello e straordinario. I georgiani sono stati accolti in maniera trionfale al rientro a casa, si potrà dire lo stesso dei nostri? Io continuo a dire che non ho nulla contro i ragazzi e sono poche le cose che gli rimprovero, però dalla settimana prossima in Celtic è molto altro l atteggiamento che voglio vedere, a partire da Gori per arrivare a Sarto e tutti gli altri…

    • rigamonti 13 Ottobre 2015, 05:05

      I volti di Zanni e Favaro la dicono lunga su che aria ci fosse nello spogliatoio

  22. Katmandu 12 Ottobre 2015, 13:02

    Io rimango della mia opinione questo mondiale è stato deludente sotto molti aspetti, gioco in attacco e scelte di personalità, ma al netto comunque di questo rimane il fatto che noi italiani non siamo obbiettivi nel giudicare le partite e ci si affaffida alle comparazioni e alle prove “degli altri”
    Ma sul serio qua dentro qualcuno aveva speranze di approdare ai quarti con questa squadra? L’obbiettivo era il terzo posto quanto a sufficienza e lo si è raggiunto, un sei stracciato
    Poi si guarda ai pumas e alla loro garra (non al movimento) e si viene a scoprire che han sbagliato una marea di placcaggi, po si dice che la nazionale non ha le pallet, ma si scopre che è stato il miglior mondiale a livello difensivo, certo mancavano quelle del sud del mondo ma Francia e Irlanda non son passeggiate
    Si dice che i Giapponesi han una mentalità vincente salvo poi scoprire che la sta cosa la fa TV e son pollastri perché non si son accontentati di un pari, si è criticato che noi giochiamo solo quando le altre c’è lo permettono,Francia Irlanda e Galles, ma perché non si scrive lo stesso per la Romania e Canada?
    Il problema più grave rimane il gioco che latita, palla in mano ma ancor più grave è la poca obbiettivi nostra

    • davide_tiazza 12 Ottobre 2015, 13:19

      Esatto! Condivido pienamente!

    • Mr Ian 12 Ottobre 2015, 13:35

      Avevi 4 anni per dimostrare che puoi arrivare ai quarti perché c’è la stai mettendo tutta dentro e fuori dal campo…purtroppo poi guardi i risultati del 6N e della Celtic e ti rendi conto che non ci puoi minimamente pensare di arrivare ai quarti…ed è qui che sta il fallimento. Così come l atteggiamento federale come di quelli che sono arrivati al rugby da un giorno all altro, che non è colpa loro, ma quel che valgono devono ancora dimostrarlo….eppure i personaggi di questa triste operetta mi sembrano sempre gli stessi..

    • Stefo 12 Ottobre 2015, 15:02

      Il problema grave e che tu creda a quello che dici, il fatto che come ieri ti ho dimostrato fai il giochino di scegliere cio’ che ti fa comodo per dimostrare un discorso e ti eprmetta di parlare dell’obiettivita’ altrui….questa e’ la mia opinione.

      • Stefo 12 Ottobre 2015, 15:10

        E mi spiego dire che va bene o e’ sufficiente essere come giappone e Tonga che per la prima volta si son qualificate direttamente ai prossimi Mondiali significa accontentarsi, ritenere che si sia lavorato in maniera accettabile negli anni visto da dove partono i movimenti…se ritenere cio’ accettabile e’ essere oggettivi amen a me sembra la mamma che dice che il suo figlio e’ sempe bravo.
        Ah tirare di mezzo ancora l’Argentina e cercare di gettar ancora oggi fango sui loro progressi parlando dei placcaggi mancati e’ invece materiale da colmo dei colmi

  23. davide_tiazza 12 Ottobre 2015, 13:16

    Ora sinceramente parlando, DAVVERO molti di voi speravano di avere delle serie possibilità di passare il turno?
    Io non sono un espertissimo lo premetto, ma da osservatore appassionato quando vidi i sorteggi dei gironi pensai subito che sarebbe stato impossibile passare il turno o quasi!
    L’Irlanda vince il 6N da 2 anni e delle europee mi è sempre parsa la più solida di tutte le nazioni. La Francia alterna alti e bassi ma è nell’elite mondiale da anni e sta davanti anni luce all’Italia, basta vedere che pur sempre giocando male ci batte sempre di 15/20 punti almeno e non la si batte dal 2013 e ha ottime individualità.
    L’italia era piena di infortuni e con un gioco che non è mai decollato nè nel 6N 2015, nè nei due test match con la Scozia. Della nazionale moltissimi militano in due squadre che prendono scoppole di punti ogni week end in Inghilterra e non so francamente quanto faccia bene per la loro psicologia. Inoltre ho sempre visto grande confusione nelle scelte del CT e una enorme pressione su di lui che di certo non aiuta.
    Secondo me era impossibile o quasi centrare i quarti a prescindere da tutto, anche con a disposizione la miglior rosa presentabile al mondiale. Starei a lamentarmi fossi stato in un girone come la Scozia e non mi fossi qualificato ai quarti, allora si, ma di miracoli al mondiale ne succedono pochi e lo aveva già fatto il Giappone.
    Adesso pronostico Australia Nuova Zelanda come finale e credo ci sarà da divertirsi!

    • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 13:23

      Fino a qui ci siamo arrivati in tanti, ma ancora nessuno, escluso @ginomonza, si espresso sul vincitore finale.

      • Hrothepert 12 Ottobre 2015, 13:27

        Io dico…..SCOZIA!!!!!

      • mauro 12 Ottobre 2015, 14:32

        da tifoso, quale sono, dico AB (la possono solo perdere, come sempre).
        Da esteta dico Australia, ma solo per l’esibizione contro i bianchi. Ma è vero che sono poco affidabili

        • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2015, 18:16

          Ok. Tavolo da 5 a Calvisano: (alla prima in casa di Challenge cup):
          @ginomonza:AB
          @mauro:AB
          @HRO:Scozia
          @ADG:Australia
          @gianniberton: da comunicare

          • berton gianni 12 Ottobre 2015, 23:11

            Tutti Neri.
            Li fanno tutti neri.
            Anche quelli gia’ neri.
            Anche gli abbronzati.
            E se beccano Ben, fanno nero pure lui…
            Preciso : vince la Nuova Zelanda. 😀

          • mezeena10 13 Ottobre 2015, 08:47

            presidente vacanza pagata in Sardegna!
            go the ABs!

  24. panda 12 Ottobre 2015, 14:14

    Pongo alcune domande che nessuno in questo sito prende mai in considerazione.
    Forse non sarà che i nostri giocatori sono male allenati dal punto di vista atletico, sia in nazionale, sia nelle franchigie?
    Non vi sembra strano che Favaro, Cittadini egli altri avessero la stessa condizione di coloro che avevano partecipato a tutti i ritiri?
    Perchè anche nazionali con bagedt infimo e campionati semiprofessionistici erano fisicamente più preparati di noi?

    • bak 12 Ottobre 2015, 14:21

      ti dirò, ci ho pensato spesso… e visto che guardo spesso le partite dei nostri azzurri dal vivo, un’altra cosa che mi fa pensare (male) sono i tempi di riscaldamento: è possibile che noi ci riscaldiamo mediante un tempo quasi doppio rispetto alle squadre anglossasoni? (e devo dire che la cosa si è notata anche nel pregara con la Francia a Twickenham)
      mah…

  25. electrocase 12 Ottobre 2015, 15:13

    spero vinca la squadra che gioca 80 minuti e qualche spicciolo di secondi ….

  26. gsp 12 Ottobre 2015, 15:34

    Cmq, per chi sente la delusione il modo di uscirne e’ solo uno. andate a giocare, allenate i bambini da volontari, portate figli e bambini altrui a giocare a tag e touch. (l’idea l’ho copiata).

    Qui sono sicuro che ce ne sono gia’ tantissimi che lo fanno, ma ce ne vorrebbero molti di piu’. dove c’e’ il club, si lavora col club, senno’ tag e touch da soli. se non c’e il campo con le H, si gioca in palestra o nel campo da calcetto. Coni e palloni bastano.

    se il club non vuole farlo rompetegli le p…e.

    Ovviamente la Fed dovrebbe offrire dei programmi, risorse, ma se si deve far senza, lo si fa.

    senza pensare a Gavazzi, Dondi o il Fronte veneto. anzi, proprio come dito medio a tutti i fronti, lavorando oggi i risultati di vedranno tra 10 o 15 anni, quando il rugby di oggi sara’ un ricordo. e lo fate per voi, per noi e per loro. senza pensare al professionismo che e’ una cosa diversa, ed e’ cosi’ ovunque.

    la base si allarga cosi’.

    • Giovanni 12 Ottobre 2015, 16:21

      Nel mio piccolo, l’altro giorno in treno ho provato a convincere un gruppo di ragazzi di una squadra di football americano a passare al rugby. Dai loro sguardi, direi che non mi hanno mandato cortesemente a cag… solo tenuto conto della differenza d’età che c’era tra me e loro… 🙂

      • boh 12 Ottobre 2015, 17:26

        Scusa Giovanni, gli chiedi di giocare a rugby facendo miserie, quando lo sai benissimo che torme di nostri connazionali vengono chiamati in NFL a suon di milioni di dollari….Eh però anche tu te le cerchi.

    • mamo 12 Ottobre 2015, 16:29

      Condivido e sottoscrivo anche perché personalmente credo di aver ottemperato a quasi tutti i tuoi “suggerimenti”, salvo allenare (non ho mai avuto il tempo ne avrei la pazienza per farlo) direi proprio tutti.
      Ah, no: ormai non mi vogliono neppure nella Old, quindi giocare no. Non più.

    • gsp 12 Ottobre 2015, 17:06

      @giovanni, conoscendo un po’ i tipi, dammi l’indirizzo e ti mando un fusto di birra e fagli presente che si gioca misti. di solito funziona 🙂 🙂 🙂

      @mamo, l’esperienza e’ importante e non si butta mai.

  27. jazztrain 12 Ottobre 2015, 15:48

    Dal sito della Federazione Romena, l’allenatore Milt Howells dice: ”

    Nazionale di rugby a Romania e completato l’evoluzione alla Coppa del mondo in Inghilterra. Alberi di quercia hanno conquistato una vittoria, 17-15 con il Team Canada e ha perso tre partite, con la Francia, 38-14, con l’Irlanda, 44-10 domenica scorsa, con l’Italia, 32-22, gruppo D, classificandosi al 4 ° posto.

    Coach Lynn Howells, galezul fatto una breve analisi dell’evoluzione della Romania al concorso in Inghilterra. “Questa Coppa del mondo ha dimostrato che possiamo contrassegnare saggi e riproduzione qualità rugby contro le squadre del primo scaglione di valore. Cosa che si rivela lentamente, lentamente ci stiamo avvicinando loro. Abbiamo dimostrato che possiamo farlo ragazza e ho creato questo modo di essere in grado di giocare con loro su base regolare. Per me che è stata una buona Coppa del mondo, ci ha dato questa possibilita ‘ di giocare con le nazioni grandi e tutto quello che posso sperare è che ci sarebbero stati quattro anni di giocare con squadre nel primo scaglione, “ha detto.

    Nella partita contro l’Italia, e considerato che se le querce sarebbero stato più veloce del gioco, l’esito dell’incontro sarebbe stato un altro. Guidati da 22-3, la Romania ha avuta una bella rimonta sul finale, riuscì a segnare tre touchdown negli ultimi 15 minuti. “Abbiamo evoluto molto bene e ha mostrato che siamo in grado di segnare punti, che non era uno dei punti di forza della squadra finora. Perdere un giocatore e ricevi 10 punti, la differenza tra vincere e perdere. Se avessi altri 10 minuti, forse avremmo vinto la partita. Per me, come un allenatore, è per controllare il gioco. Abbiamo mai fatto questo, non riuscivo a controllare le zone di contatto e che ci è costato, “detto Howells.

    Allenatore gallese delusione deriva dal fatto che gli alberi di quercia hanno avuto in mano la vittoria, ma hanno saputo approfittare di questo. “È molto difficile dire quale sia la conclusione generale dopo questa Coppa del mondo, perché sono molto delusi con il modo in cui che ho finito la campagna. Credo che mi meritavo di più. Ma nel complesso, abbiamo trovato che la vittoria con il Canada e abbiamo dimostrato al mondo che possiamo fare squadre di Rugby faccia dal primo scaglione di valore. La mia delusione deriva dal fatto che ho avuto la possibilità di conquistare la nostra una squadra da quello Echelon, Italia, e ho approfittato di esso, “ha continuato Howells.

    Tradotto dal rumeno com bing…

    • balin 12 Ottobre 2015, 16:10

      Non capisco il rumeno e pure tradotto da bing mi sa che mi manca qualcosa Però sto signor Howells mi pare ovvio che difenda il suo lavoro ed i suoi prossimi due anni di contratto, nulla più , sarà pure gallese ma ragiona come un qualunque italiota.

      • balin 12 Ottobre 2015, 16:15

        Fra l’altro notevole il “se fossimo -le querce- stati più veloci” a casa mia si dice se mio nonno avess le ruote sarebbe un tramway

      • venezuela 12 Ottobre 2015, 21:32

        Beh….in Italia qualche anno se lo e’ fatto….rugby Leonessa

    • pippuzzo 12 Ottobre 2015, 17:17

      Bè dai è giusto che difenda il proprio operato. A me dei rumeni non è rimasto impresso un singolo giocatore. Sicuramente qualcuno degli avanti sarà meritevole, ma il resto mi è parso pochissima roba. Al netto dei quindici minuti finali dell’Italia. E proprio perchè l’Italia è una squadra non abituata al gioco positivo, d’attacco, mi sembra che i limiti della romania si siano dimostrati evidentissimi.

    • mezeena10 13 Ottobre 2015, 08:48

      ciao jazz hai l’ originale in inglese?

  28. Giovanni 12 Ottobre 2015, 16:42
  29. fracassosandona 12 Ottobre 2015, 17:48

    Risultati era brunel (da 6N 2012 a RWC 2015)

    6N: 4 vittorie su 20 partite (SCO12, IRL E FRA13, SCO15)
    Tour estivi + premondiale 2015: 2 vittorie su 12 partite (CAN e USA 2012)
    TM autunnali: 3 vittorie su 9 partite (TON12 Fij13 SAM14)
    RWC: 2 vittorie su 4 partite (CAN e ROM15)

    il tifoso italiano ha un rapporto da giocatore d’azzardo con la parola “vittoria” e, se penso alla partita quasi persa con le Fiji in 12 di due anni fa o a quelle nei mondiali in corso anche quelle poche volte il sapore è spesso più amaro che dolce…

  30. Rabbidaniel 12 Ottobre 2015, 17:56

    Però sarebbe bello sapere per chi tifate ora, con l’Italia fuori.
    Io Irlanda.

    • mamo 12 Ottobre 2015, 18:05

      Io Galles (da 40 anni)

    • lordec 12 Ottobre 2015, 18:16

      Anche io vorrei vedere una celtica primeggiare ma ho un brutto presentimento…. Vedremo 4 squadre dell’emisfero sud in semifinale!! Vederemo!!

    • gsp 12 Ottobre 2015, 18:25

      Ero un po’ per l’argentina, gia a partire da domenica contro l’irl. pero’ gli infortuni IRL, poi il fatto che rischiamo davvero SF tutte australi, mi sa che mi tocca essere neutrale, se non pro IRL. e pure Francia va.

    • Stefo 12 Ottobre 2015, 18:38

      Adesso volete salire sul carro irlandese?Che poi portate anche sofrtuna magari?Ma andate col peagra a supportare i Pumas no?

      • Stefo 12 Ottobre 2015, 18:48

        Accetto solo Rabbi e mal sul carro anche se simpatizzano per quellila’

        • gsp 12 Ottobre 2015, 18:56

          vista la serie di infortuni, non e’ che i supporter storici portino tutta questa gioia ehh.

          • Stefo 12 Ottobre 2015, 19:00

            tu “parto non posso offrirti un caffe'” supporta les baguettes

          • gsp 12 Ottobre 2015, 19:15

            davvero ero in partenza. se sei a cardiff nel weekend, prometto che mi sveno e ti pago pure una birra, happy hour, £1.50. penso proprio mettero la maglia del racing, cosi’ facciamo contenti tutti.

          • gsp 12 Ottobre 2015, 19:24

            e contro la NZ, che sono piu’ forti, bravi e meritevoli, Allez le froigs.

    • Camoto 12 Ottobre 2015, 19:07
    • sannita 13 Ottobre 2015, 10:13

      Pumas tutta la vita!!!! ma vinceranno gli AB

  31. Airone valle Olona 12 Ottobre 2015, 21:22

    Italia a parte tifo Bokke da sempre!

  32. rigamonti 12 Ottobre 2015, 21:46

    La gestione umana è ampiamente deficitaria da parte del francese. La scelta di non convocare i più forti speravo fosse per formare il gruppo unito. Invece le esclusioni sono di stampo politico. E la politica non de motiva inconsciamente il singolo? E se si gioca tutti per uno uno per tutti e si getta il cuore oltre l’ostacolo non si ottiene di più? Anche se sei più scarso. Almeno rendi cara la pelle. La motivazione fa miracoli. Il pensare al collettivo fa miracoli. Brunel e la dirigenza hanno fallito completamente da questo punto di vista. Escludere gente forte per portare mediocri non inficia solo sulla questione tecnica. Caro Alberto da Giussano mi sa che ti sei perso qualche pezzo vitale dello sport di squadra.

    • franzele 12 Ottobre 2015, 22:27

      aspetta…. i più forti chi sarebbero?

      • mezeena10 13 Ottobre 2015, 08:52

        Favaro (richiamato dopo che si è rotta un’ ala!) e Biagi..ma se vuoi pure Festuccia (almeno sa lanciare!), Cedaro..anche Vosawai và!

    • ermy 13 Ottobre 2015, 00:07

      Vedo con piacere che c’è qualcuno che capisce il nocciolo della questione invece di perdersi in mille insignificanti dettagli! 😉

    • Alberto da Giussano 13 Ottobre 2015, 00:23

      Quindi basterá convocare i più forti, che saranno anche ben riposati,e il problema è risolto in un attimo. Geniale ! Bastava pensarci un attimo e la soluzione era lí a portata di mano. E’ proprio vero le soluzioni più semplici sono quelle che nessuno vede!

      • rigamonti 13 Ottobre 2015, 02:13

        Non hai capito niente. E non mi stupisce per nulla. Ragioni come gli esperti da cantiere. I pensionati fuori dai cantieri che non hanno nemmeno mai dato il bianco in casa e suggeriscono come fare al meglio i lavori.

      • rigamonti 13 Ottobre 2015, 05:22

        Ecco svelato perché si convocato i panchinari di Celtic…
        Perché sono riposati.
        Parisse non doveva essere convocato perché è il capitano della squadra che ha vinto il campionato francese e quindi non è riposato. Era meglio convocare un bel panchinaro delle zebre… ah no quelli c’erano già tutti in nazionale.

  33. campes 12 Ottobre 2015, 23:06

    Stanno troppo bene, questo è l’anno dell’Australia.

    • rigamonti 13 Ottobre 2015, 05:32

      Dai quarti si gioca un altro torneo. Spesso chi convince nei gironi eliminatori poi per motivi fisici e mentali non riesce a tenere il livello

  34. berton gianni 12 Ottobre 2015, 23:21

    Alberto da Giussano scrive:
    12 ottobre 2015 alle 18:16
    Ok. Tavolo da 5 a Calvisano: (alla prima in casa di Challenge cup):
    @ginomonza:AB
    @mauro:AB
    @HRO:Scozia
    @ADG:Australia
    @gianniberton: da comunicare

    berton gianni scrive:

    12 ottobre 2015 alle 23:11
    Tutti Neri.
    Li fanno tutti neri.
    Anche quelli gia’ neri.
    Anche gli abbronzati.
    E se beccano Ben, fanno nero pure lui…
    Preciso : vince la Nuova Zelanda. 😀

    • Giovanni 12 Ottobre 2015, 23:45

      “…O’ Signore non son degno di partecipare alla Tua mensa, ma dì soltanto una parola ed io sarò calvinizzato…”. 😀

    • Alberto da Giussano 13 Ottobre 2015, 00:15

      Bene,se vinceranno gli AB, mi toccherà una bella punizione.
      @giovanni in vero uomo non si sottrae a nessuna prova di coraggio.

  35. bandito 12 Ottobre 2015, 23:35

    Il rugby in Italia non potrà mai crescere di livello se continua ad essere praticato in pochissime città italiane. Purtroppo anche a causa di Rai1 ai canali Mediaset, che mai hanno menzionato, nemmeno durante i loro ampi servizi sportivi, l’Italrugby durante questo mondiale. Nemmeno un cenno, per tutto il mondiale, neanche il giorno delle partite. Se poi guardiamo le partite del campionato eccellenza su Raisport, i telecronisti continuano a sbagliare i nomi dei giocatori e i registi, ad ogni calcio, perdono con le immagini del pallone, con la telecamera che vaga nel nulla alla ricerca.
    Tornando alla nazionale, a Roma la Fir, dirigenti, presidenti e staff medico, sono politicamente stati messi li. Senza alcuna conoscenza tecnica e sportiva del rugby. Incapaci di curare i giocatori, che sempre, si rivolgono ai loro club, ad altri medici o a ad altre cliniche private. Da sempre durante i vari 6 Nazioni, tra una partita e l’altre, i giocatori infortunati si rivolgono a strutture esterne per curarsi e rientrare il prima possibile. Mallet e Dondi avevano cercato un minimo di professionalitá nello staff tecnico e medico, ma Gavazzi e compagnia hanno distrutto praticamente tutto. L’attuale situazione dell’Italrugby rispecchia l’attuale situazione del ns. Stadio Flaminio.

    • Alberto da Giussano 13 Ottobre 2015, 07:25

      Il “nostro” stadio Flaminio è del Comune di Roma ed è in gestione alla FIGC. Tanto per precisare.

      • mamo 13 Ottobre 2015, 08:12

        Tanto per essere precisi, lo Stadio Flaminio era stato offerto da FGC a FIR ma questi hanno ritenuto troppo onerosa la spesa per poi, successivamente, prediligere un pingue investimento nella nuova sede.
        Per essere ancor più dettagliati, inoltre, il Flaminio è stato lasciato e abbandonato a se stesso perché sia il Comune che FGC non hanno evidenti interessi a mantenerlo.
        Tutte le federazioni rugbystiche che si rispettino hanno il loro stadio che diviene simbolo quasi sacrale per i tifosi.

        • berton gianni 13 Ottobre 2015, 08:52

          Alla Fir, di sacro, c’e’ solo l’osso…

          • mezeena10 13 Ottobre 2015, 08:54

            buona pres! 🙂

        • Alberto da Giussano 13 Ottobre 2015, 08:57

          Non sei molto informato invece. Esiste un procedimento degli eredi Nervi che condiziona il progetto di ristrutturazione. Ricondurre in capo alla FIR lo stato di abbandono di uno stadio che è di proprietà del Comune e che è in gestione ad un’altra federazione, è veramente paradossale. Ma tant’è la faziosità non ha limiti di sorta, per definizione.

          • mezeena10 13 Ottobre 2015, 09:47

            e due!
            certo che AdG che da del fazioso a un altro.. ahahahahah

          • mamo 13 Ottobre 2015, 11:58

            A.d.G., santo iddio, ma leggi i post a cui poi vuoi a tutti i costi replicare ?
            Uffa, per tua comodità lo riscrivo pure: “.. il Flaminio è stato lasciato e abbandonato a se stesso perché sia il Comune che FGC non hanno evidenti interessi a mantenerlo”.
            Non ho scritto FIR ma FGC.

          • Alberto da Giussano 13 Ottobre 2015, 14:13

            Ok, scusa ho letto male.

          • mamo 13 Ottobre 2015, 15:03

            😉

  36. Federico Barbarossa 13 Ottobre 2015, 13:59

    Mi rendo conto che arrivo tardi. Ma secondo me sono interessanti 2 dati sul mondiale di Allan su cui secondo me adesso bisogna fare una seria programmazione e cercare in tutti i modi di portarlo a giocare in Celtic (sempre che quest’anno Perpignan con lui titolare non torni in top14):
    – percentuale di placcaggi riusciti 92%;
    – percentuale al piede 81% (2 calci sbagliati in tutto il mondiale).
    Ecco i numeri ci sono. L’età anche. Vediamo di non bruciarlo come al solito.

    • mezeena10 13 Ottobre 2015, 18:38

      ragione da vendere..
      ma finche lo dice la “frangia rumorosa” non conta una cippa, quando lo dicono Cuttitta, Dominguez, Kirwan etc beh ha sicuramente un altro peso! e finalmente si dicono le cose come stanno!
      #tabularasa

  37. Legionario 15 Ottobre 2015, 22:17

    Magari se si giocava in maniera seria con la Romania si aveva qualche significatvo argomento.

    http://www.lerugbynistere.fr/news/le-president-rugby-europe-veut-faire-evoluer-tournoi-6-nations-1510151246.php

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