Il capitano sull’esclusione del flanker: “Alla fine dei conti ognuno deve assumersi le responsabilità delle proprie decisioni”
“Giallo” Stade, ultima di Bergamasco: il post di Sergio Parisse
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Bel post, da Capitano e da grande giocatore e uomo. C’è una gerarchia, è lo sport, c’è chi ti allena e tu che giochi, il primo decide se giochi o meno, l’importante è essere a posto con sé stessi ed essere consapevoli di aver dato il massimo.
La conferma di quanto Parisse sia una persona integra mentre qualcun altro sia allo sbando completo nel dirigere la squadra.
A me il fatto che si rilascino interviste, si commentino cose ecc. non piace. Sono il primo ad aver contestato la decisione su Mauro ma con il mondiale in corso un giocatore professionista tace e aspetta lunedì se proprio vuole parlare.
Sono già passati troppi lunedì per aspettare ancora a parlare.
Se un giornalista chiede, dare un “no comment” a volte è peggio che dire “non sono d’accordo ma accetto”. “No comment” può sembrare “ho tanto da dire ma non posso”. Quindi, quello che chiedi tu, il silenzio stampa durante i mondiali, è difficile da realizzare.
@M. Non mi sembra che Parisse abbia attaccato qualcuno se non l’infondatezza dell’articolo. Il tuo intervento è fuori luogo
bravo Camoto!
brev
Infatti non ha ancora detto nulla…
“Alla fine dei conti ognuno deve assumersi le responsabilità delle proprie decisioni, perché nel bene o nel male e’ così che funziona la vita.”
Parole scolpite sulla pietra. Prepariamoci…
Lo stanno proprio mettendo a proprio agio il capitano..
Niente da dire sull’ ambientino che stanno creando nello spogliatoio. .
Se fosse una spa ed i tesserati azionisti. .
Guai invece sentir anche parlare di una forma di associazionismo non in mano ad un prestanome. . Medioevo. .
Forza capitano. .
Sergio, stai sereno… nessuno di coloro (e sono tanti, sia in italia che in francia e nel resto del mondo dell’ovalia) ti stima e rispetta come giocatore e leader dubita della tua integrità morale… spero di vederti in campo il 30 gennaio, e anche se da parte avversa ti rivolgo i miei migliori auguri perché tu possa fare una partita memorabile, ed il mio pilou-pilou personale sarà anche per te… e per quanto concerne le misere insinuazioni di questi giorni, non ti curar di lor, ma guarda e passa!…
È si…Gavazzi ha buttato proprio un bel amo e il popolo della birra+salamella ha abboccato alla grande: è da prima della tournée estiva dell’anno scorso che fa formazione e convocazioni insieme al professore di educazione fisica napoletano e adesso ve la prendete tutti con Brunel. Lo stanno costringendo a dare le dimissioni quel poveretto. Avevano deciso di mandarlo a casa ancora in tempi insospettabili e adesso lo stanno tenendo solo perché non hanno i soldi per pagarne un altro (se li sono mangiati tutti in Zebre, campi sintetici/tribune a Calvisano, palloni/magliette da distribuire in cambio di voti e consigli federali in Puglia), l’hanno delegittimato nel ruolo e nella funzione, io farei le stesse scelte che sta facendo lui. È già tanto se non ci troviamo Gavazzi junior in prima linea l’anno prossimo!
Ma se piove è colpa di Gavazzi.. siete patetici
Ciao Guido, cocordo, soprattutto con la definizione di “popolo birra&salamella” perfetta! Ah,ah!
Io me la prendo con Brunel perchè fa il politico e per salvare la posizione non ha il coraggio di dire le cose… da qui il soprannome l’Irresponsabile! 😀
Per il resto appoggio la tua più che verosimile tesi alla faccia degli omertosi aficionados e difensori ad oltranza!
Parisse è quello che mio nonno chiamava “un Signore”. Ma quello che voleva dire lo ha detto: Brunel ha fatto una decisione “tecnica” “incomprensibile” e “deve assumersi le responsabilità delle proprie decisioni”.
Ho interpretato e tagliato ed esplicato. Questo è quello che io capisco da ciò che ha detto Parisse. A me sembra chiaro.
A me sembra più chiaro che dica che le scelte vanno accettate fato che chi le fa è quello che se ne assume le responsabilità.
concordo xne, anche io l’ho interpretata così!
Il mio primo pensiero è l’Italia. Dopo tante chiacchiere di esclusioni, retrocessioni ecc. questa è l’occasione per pesarci. Una sconfitta sarebbe disastrosa per il nostro ranking, la nostra immagine internazionale (non siamo molto amati, direi) e anche per il nostro movimento. Non ci si illuda, all’ estero non si faranno distinzioni tra FIR, club, Veneto o che altro; se si perde, è tutta l’Italia rugbistica che perde, nessuno escluso.
Quindi: Forza ragazzi! Prendiamo il terzo posto ed il biglietto per Giappone 2019.
Delle altre cose si dovrà parlare seriamente … ma solo da lunedì.
Lunedì ci sarai tu Legionario a scandire la famosa frase : al mio via scatenate l’inferno!!! 😀
Conferenza stampa di Gelde, Berot e Campagnaro.
https://www.facebook.com/video.php?v=1089525891058445
E Brunel?
ma allora Berot esiste?
Geldenhuys sa le parole ma la grammatica non mi pare sappia cosa sia, per far prima ne fa a meno! 😀
Detto questo Quintino è un giocatore forte ed importante.
Sergio, grande giocatore, grande capitano gran signore e grande uomo!!
Chapeau!!!
Quotone!!!
Peccato che anche lui e Mauro siano infortunati come Favaro e il tuo amico Biagi! 😀
Un grande. Uno di quelle che persone talmente al di sopra le cui parole faranno sempre fatica ad essere comprese.
In un mondo in cui twitter impera, e i blog imbastiscono decine di commenti su estrapolazioni più o meno corrette e le persone, in genere rifuggono dalle responsabilità , queste parole di Parisse sono un macigno ,un punto fermo su cos’è il rugby,lo sport e la vita.
Ciò è tanto vero che ON rugby è “stato costretto” a pubblicare per intero il pensiero di Sergio Parisse.
Ma ormai il malcostume di ridurre e tagliare è talmente radicato che @xene, ragazzo comunque intelligente, non resiste a estrapolare e ricondurre “pro domo sua” un pezzettino del pensiero di Parisse.
Caro @xene, il pensiero del capitano è stato espresso compiutamente e se tu fai quella estrapolazione non hai capito nulla di quel che dice.
Parisse non si riferisce alla partita di oggi o ai Mondiali o al rugby italiano, quando dice
“Alla fine dei conti ognuno deve assumersi le responsabilità delle proprie decisioni, perché nel bene o nel male e’ così che funziona la vita” si riferisce ai comportamenti che di ogni uomo di sport in qualunque disciplina si trovi ad operare, ed è è proprio il contrario di quel che tu fai estrapolando le due righe che ti hanno interessato, ed è l’essenza dello sport.
@gianniberton lo dice,inascoltato, ogni 3×2.
Lo sport è duro confronto quotidiano tra un risultato da raggiungere che è responsabilità di tutti ( mettere in campo la formazione che è responsabilità dell’allenatore , consentire a giocatori, allenatore e quadri tecnici di prendere lo stipendio a fine mese che è responsabilità del presidente della società) e le singole prestazioni che, appunto, sono responsabilità di ognuno.
Sottrarsi, scavalcare o non riconoscere e riconoscersi in queste responsabilità significa sancire la fine dello sport.
E torno alla differenza tra Parisse e Bortolami.
Bortolami, giubilato da Brunel nella lista dei 31, non ha saputo resistere al twit polemico e di “sostegno” a Mauro Bergamasco; bene io mi auguro per lui che non scelga di fare l’allenatore perchè in quel caso quando, prima di una finale scudetto deciderà di lasciare in panchina l’idolo delle folle, cosa gli racconterà?
Parisse sarà un grande allenatore, il giorno che decidesse di farlo, ( speriamo, nel caso , il più in là possibile) speriamo possa trovare in Italia l’occasione di farlo. Semprechè il rugby d’alto livello potrà essere ancora in piedi.
Niente, non ce la fai.
Non siamo stati “costretti” a pubblicare nulla. Un post su FB lo possiamo riprodurre nella sua interezza, un articolo altrui pubblicato su un altro media no. Guarda che mio figlio di 7 anni ‘sta cosa già la capisce, ti assicuro che è molto semplice, basta applicarsi un minimo
Caro Paolo, al netto delle offese gratuite che come Redazione prenderete in esame secondo il vostro metro, credo che sia inutile dibattere con certe persone, io è ormai da tempo che ho lasciato perdere, salvo qualche allusione indiretta, quando proprio non ce la faccio a leggere certe cose…
Lascia stare è veramente buttare via il tempo.
Ti chiedo piuttosto : ce la fate una bella intervista con Brunel e Gavazzi dove fate delle domande chiare e precise sul perchè di certe situazioni e sul futuro del movimento?
Ti ringrazio anticipatamente! 🙂
@PW,ok non siete stati costretti.
Però è la prima volta che succede ed in ogni caso ogni estrapolazione non avrebbe reso, a mio avviso il senso del ragionamento, vista la delicatezza sia del momento che dell’argomento. Avete avuto questa attenzione.
Ciò detto io non credo affatto che tu ( Lei) sia un pessimo giornalista. Esattamente l’opposto.
Probabilmente sono io che non so stare al gioco dei twitter e dei blog. E per di più non mi do pervinto.
E non credo affatto che questo sia un blog “inutile”. Esattamente l’opposto.
Ne seguo anche altri,ma nessuno è così variopinto e attento ai fatti come questo.
Buona Domenica e buona partita.
Ps. Alla partita di addio di Mauro a Parma non l’ho vista.
C’erano Roberto Avesani e Sebastiano Pessina.
Mi piacerebbe tanto che fosse diverso, ma non è questo il lavoro che mi fa pagare le bollette.
Parisse è un grande e un signore!
e questo blog è un covo di dietrologi e cercatori di polemiche. “prepariamoci” “adesso cosa dirà” … ma che palle…. va bene che siamo nel Paese delle prese per il culo, ma bisogna sempre e per forza spaccare il capello in 4?
@Andrease, anche a me non piace la dietrologia, ma il significato di quella frase è evidente. A questo punto è ragionevole pensare che il Capitano possa non essere d’accordo sulla scelta di lasciare Mauro fuori oggi pomeriggio, e forse anche su altre cose. Qui c’è uno che dice chiaro e tondo come la pensa, uno volta tanto. E’ dietrologia? Direi proprio di no. E’ un segnale importante. Siamo noi che non siamo tanto abituati a sentir parlar chiaro.
veramente io non ce l’avevo con Parisse…anzi! 🙂
quello che ho capito dalle sue parole (che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità per le proprie scelte) è che tutti, dal presidente al CT ai giocatori, devono farsi un esame di coscienza.
Perchè l’importante nello sport è dare il massimo e possibilmente vincere, il resto lo lascio agli abbruttiti della palla rotonda e alla Gazzetta.
Io normalmente parlo chiaro, detesto chi non lo fa e non mi metto a cercare di capire cosa avrebbe voluto dire. Anche perchè non posso sapere quali siano i rapporti tra di loro nello spogliatoio. Infatti agli acidelli come Bortolami o Bergamirko non dedico neanche 1 secondo…
Moltissimi emeriti opinionisti del blog pur di scrivere i loro lunghi e cervellotici sermoni sarebbero capaci di inventarsi un mondo ed una realtà tutta loro…
Il Capitano Sergio Parisse è da mesi che va dicendo sempre la stessa cosa, per chi la vuol sentire, ed è quella espressa nell’intervista a fine partita dopo la vittoria sulla Scozia a Edimburgo nel VI Nazioni : abbiamo vinto noi da soli contro tutti!
Serve un traduttore?
Capisco che non è abbastanza aver toccato qualche volta un pallone in qualche squadra minore in qualche campo di pannocchie o avere studiato pacchi di teoria sui manuali dell’allenatore modello per capirne veramente di spogliatoio e di gestione di un gruppo, però continuare a non capire l’ovvio è grave… 😉
E’ la terza edizione consecutiva della World Cup dove l’Italia arriva con rapporti deteriorati tra Federazione/Tecnici/Giocatori.
Difficile che la prestazione sportiva sia sempre ad alto livello in questa situazione, più facile che le partite assomiglino alle montagne russe…
Brunel è un grande uomo di campo e con Laporte ha vinto tanto…ma uno come Laporte in Italia non lo ha trovato.
Non condivido tutto l’ entusiasmo e l’ enfatizzazione su dichiarazioni sibilline e molto politicamente corrette.
In sintesi si legge:
Difesa strenua dello Stade.
Si parla solo di stanchezza e mancato recupero, mai di infortunio.
Si evidenzia un disaccordo sulla mancata convocazione di Bergamasco, ma non dice una parola se sia stato lui stesso ad escludersi, oppure non sia non convocato contro la sua volontà.
Nei fatti 2 sono l’ eventualità:
Se dovesse rimanere fuori squadra per 1 mese, avrebbe potuto essere più chiaro.
Se invece ritornasse subito in campo con lo Stade queste dichiarazioni sarebbero una ennesima schifezza.