Secondo il Corriere dello Sport l’attuale Director of Rugby degli Harlequines avrebbe già firmato. L’incarico a fine stagione?
Panchina Italia, il dopo Brunel si chiama Conor O’Shea?
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fatemi capire: la permanenza nel 6n è blindata fino al 2016?
se così fosse, grasso che cola!
Beh 2016 è l’anno prossimo… nell’articolo hanno scritto 2026 (per fortuna!)
o’shea è impegnato con gli harlequins fino a fine stagione, ma essendo brunel sotto contratto fino al 2016 l’italia non avrebbe problemi in panchina per il 6 nazioni (relativamente…) …penso intendesse questo il corriere.
Sono comunque 9 mesi buttati al vento con una sorta di “interim” by Brunel. E guardando cos’ha combinato finora mettendoci la faccia, figuriamoci cosa potrebbe combinare gestendo un interim…
naturalmente intendevo 2026
At my signal, unleash the hell! (questo articolo arriva al momento giusto) 😀
possiamo chiamare anche Hansen, ma se non gli si danno i poteri di cambiare organizzazione, ruoli e persone….siamo al solito punto…
quoto!
Quotissimo, se fosse solo Brunel il problema!! Dispiace ma allo stato attuale le cose saranno così per tanti anni ancora, siamo in Italia patria delle poltrone legate ai polsi e dagli stipendi dirigenziali faraonici…se facciamo la figura dei polli poco importa.
se dovesse davvero arrivare O’Shea bisognerebbe dargli poteri tali anche da zittire, cazziare e decidere autonomamente come rifondare l’organizzazione “a delinquere” che c’è adesso… Altrimenti sarà l’ennesimo che dopo 6 mesi si smarona.
Delinquere e’ forse un po’ troppo , però…. 😉
🙂 l’ho messo tra virgolette pet quello.. è un pò troppo ma… è quel MA che mette di malumore… 😀
A me arrivano altre voci..pare che Mallet abbia affittato a Meyer la sua casa nel Garda.
😀
Il Garda non lo conosco ma me ne hanno parlato Benaco… 😉
proprio proprio NEL Garda non direi. Ma SUL lungolago di Salò, dove lo vedevo spesso al balcone sorseggiare una bottiglia fresca ci potrebbe stare…..se gliela concedono……Chiedere non costa nulla…è concedere che poi fai un bagno di sangue….
Ma che spreco di tempo e denaro è tenersi Brunel sul groppone pure per il post mondiale fino a giugno? Chi gli ha fatto quel contratto che diavolo aveva in testa? Se perderà con Canada e/o Romania non ha scuse, si deve inevitabilmente dimettere. E se non se ne forzano le dimissioni, è ancora più grave, non possiamo andare avanti con questa enorme baffopalla al piede.
Spreco di denaro non direi. Se lo esoneri prima della fine del contratto devi pagare sicuramente una penale, probabilmente più o meno quanto prenderebbe a rimanere lì. Solo che per quei mesi scoperti devi pagare qualche altro allenatore.
Non intendevo che è uno spreco tenerlo “stantibus rebus”, ma è stata poco saggia la scelta di metterlo sotto contratto per altri 7/8 mesi dopo il mondiale. Certo, come dice qui sotto @oliver63, forse è una scelta dettata dalla necessità di aspettare la fine della stagione in corso, però quanto sarà problematico mantenere baffo sulla panchina se perde anche una delle partite con Romania e Canada?
Semplice…..fai in modo di farlo dimettere
Mobbing! 🙁
forse sapevano che il nuovo allenatore era impegnato fino a giugno 2016, e quindi hanno prolungato il contratto a brunel
allenatori bravi in giro per il mondo ce ne sono tanti, O’Shea è uno di questi, ma quello che più conta è la libertà di azione e il potere decisionale che gli viene affidato, se avrà la possibilità di agire sull’organizzazione del rugby in Italia (giovanili, accademie, campionati,ecc..) bene, altrimenti siamo punto a capo
Vediamo che contratto gli faranno,
magari e’ più il DOR.
Stefo magari ne sa di più 🙂
Lui non più 🙁
Si,,, ci sono i soldi per pagare due allenatori?
…dubito che JB se ne esca senza buonauscita in caso di esonero.
In passato ci sono stati i soldi per esonerare un po tutti, da kirwan a coste a mallet, se i soldi li hanno spesi in piastelle dorate per la sede questo e’ un altro discorso..
Già, hai centrato quello che intendevo dire.
Con la FIR con un bilancio in rosso, e con un accordo economico solo temporaneo coi nazionali, ci potremmo permettere un nuovo allenatore, magari anche un allenatore che richieda risorse e investimenti, come presumibilmente richiederebbe O’Shea?
A mio modesto parere, e lo stò dicendo da anni (vedi post), può venire pure Hansen ma se non cambiano le cose non cambierà niente, mi riferisco per primo, al potere decisionale che il coach deve avere sul gruppo che lui deve sciegliere e poi verso la FIR.
O’Shea DOR dell’Italia sarebbe una notizia, se vera, da meritare una cena da Bottura.
L’altra metà del problema, e forse più della metà, rimane.
Come potrebbe convivere O’Shea con i dirigenti fir; cosa lega O’Shea e Ascione o qualsiasi altro del sottobosco federale.
Quale progettualità si potrebbe immaginare se non si disbosca con la diossina?
Forse è meglio se disdico la prenotazione a Modena…
Basta che paghi tu e non c’è problema! 😉
Se gli danno pieni poteri bene, oppure ci piazzano sopra un DOR, altrimenti ciccia
sarebbe bello…. dubito però che qualcuno di quelli li accetti che un forestiero venga in casa loro a insegnargli il mestiere e a dirgli cosa fare. 🙁
Io continuo a pensare che Brunel con le sconfitte del Italia c entri poco, anche se poveretto ormai si è bruciato..l Italia ha inevitabilmente intrapreso un processo di crescita e come tale attraversa momenti bui (come questo) e illuminati (vedi le due vittorie al sei nazioni). Brunel è un buon allenatore e il suo curriculum lo dimostra; addossare le responsabilità della nazionale a lui è da italioti e sperare nel Salvatore lo è ancora di più….a quelli (telecronisti di sky compresi) che dicono che dal 90 non ci siano stati miglioramenti, consiglierei di guardare le partite della nazionale di 10 anni fa quando non eravamo buoni nemmeno a passarci il pallone!
…è stato un buon allenatore. Oggi è un ometto che al 27 del mese va alla posta a incassare, solo che non ha il libretto della pensione ma la carriola.
centra rugbymalato, Brunel centra. e’ vero che non ha fenomeni per le mani, meno qualita’ ma piu’ scelte che in passato. ma uomini per fare un pacchetto di mschia decente ce l’ha, ma non se ne vede l’ombra.
non ha fenomeni, ma 30 professionisti da spremere, tirare a lucido, e dargli un gioco coerente ed applicabile. ma non c’e nemmeno ombra di quello.
la difesa sembra un attimo meglio nelle ultime due partite, e gliene si da atto, ma la partita con la scozia fuori casa e’ stata bruttarella.
nessuno gli chiede di battere francia ed irlanda, ma di mettere una squadra fisicamente e tatticamente preparata. e non siamo nemmeno lontanamente vicini alla sufficienza, per lui e per lo staff.
ed anzi, vedendo come giocano le altre, lui sembra andare in direzione opposta a dove va il rugby moderno. poi, ovvio se vince, il problema non si pone, ed e’ genio lui e fessi gli altri. oppure che ci sono piu’ strade per arrivare allo stesso punto. ma noi non sitmao andando da nessuna parte.
Nessuno gli chiede? Io glielo chiedo, dannazione. La francia l’ha battuta due anni fa, non è che siamo diventati improvvisamente delle pippe sovrumane, molti giocatori di allora sono ancora nel giro nazionale, la Francia non è che sia diventata chissà che…l’Irlanda sì, ma la Francia no! Se non gli chiedi questo, che gli devi chiedere a Brunel?
Professionisti ? Si quando c’è da batter cassa
come non c’entra???
è il principale colpevole
il suo compito è dare alla squadra un gioc…. bello o brutto che sia
ma un gioco!
niente difesa niente attacco niente utilizzo della panchina convocazioni discutibili..cambi di ruolo fuori di senno….
preparazione atletica da dopolavoristi
in campo si vede l’anarchia totale!
Ora, un allenatore bisognerà pur prenderlo. Scartato Presutti perchè @fracasso non conta abbastanza, mi parrebbe che l’Irlandese potrebbe andare abbastanza bene.
Certo a molti utenti del blog potrebbe dar fastidio che uno così, accettasse di lavorare “per Gavazzi”, ma superato lo shock iniziale potrebbero abituarsi.
Cosa significa che deve avere la libertà di muoversi come meglio crede?
Se accettasse, credo che avrà chiarito ogni aspetto: staff, stages, ecc.
Certo chi vede solo nero o ragiona solo per pregiudizidirà direbbe che uno così non servirebbe a niente finchè l’ultimo giapponese non sarà moro, chi valutà i fatti direbbe che è un fatto positivo.
Ma meglio usare il condizionale anche se l’indiscrezione viene da Roma.
magari a dar fastidio non è a molti utenti del blog ma allo stesso O’Shea.
Poi tutti lavoriamo per qualcuno, non è una disgrazia. La diventa se quel qualcuno non definisce bene dei confini di autorità e responsabilità e non li rispetta.
Gavazzi è un imprenditore e queste cose le sa. Dipende se vuole fare il “paron” o il presidente della fir.
non “paron” ma “padrù”. No, perchè c’è imprenditore e imprenditore
Guarda che “paron” o “padrù” in dialetti diversi, ma ha lo stesso significato.
Ma va? non c’ero arrivato. Se vuoi, te la affetto un po più sottile. Prima di scrivere sarebbe utile riflettere su ciò che si legge. A volte a voler correggere e precisare su tutto si fanno anche figure.
Visto che ho tradotto paron in padrù si deduce che il significato lo conosco….o no
Meglio per te.
L’importante e’ che possa incidere e scegliersi lo staff, altrimenti se lo mettiamo a lavorare con ascione e checchinato siamo punto e a capo..
Bortolami e Masi, due azzurri di grande livello che si avviano a concludere nel 2016 la carriera da giocatori. Spero che entrino nel giro azzurro come allenatori.
Potrebbero dare ancora molto.
Non dimentichiamo il grande Mauro Bergamasco.
Ma i primi due, per me, potrebbero davvero dire molto come Allenatori.
Essere un grande atleta non è una condizione nè necessaria nè sufficiente per essere un allenatore.
Lo vedo per esperienza diretta in altri sport dove, ad ex atleti appena finita la carriera vengono affidati i nuovi atleti, con risultati quasi sempre deludenti.
Gli ex atleti hanno il loro bagaglio di conoscenze ed esperienze ma per essere allenatori serve la formazione.
Peggio ancora essere catapultati sulle giovanili o su ruoli di formatori
Certi nostri atleti, che hanno esperienza all’estero, se sono sgamati oltre che ad acquisire crescita atletica, possono benissimo farsi una formazione di come si gestisce un club professionistico. Vedere come hanno sfruttato gli anni all’estero gli argentini……non hanno migliorato solo la conoscenza sportiva.
falli partire dal basso…… poi se valgono emergeranno
Per quanto possa contare, ho ascoltato alcune interviste di bortolami e ho avuto la sensazione di ascoltare una persona intelligente e con le idee chiare… Ho ascoltato masi e non mi è sembrato così illuminato…se dovessi scommettere su una buona carriera da allenatore (verrò sicuramente confutato) punterei più su bortolami!
Bortolami come allatore delle rimesse potrebbe già dire la sua…..
Masi (ma anche Festuccia) credo che entreranno nello staff dei Wasps..quindi si vedrà col tempo
L’importante è che si occupi di tutta la “filiera” altrimenti siamo punto e a capo, IMHO.
l’importante e’ che faccia l’alleantore, se lo prendi per fare l’allenatore.
Se lo prendi per fare solo l’allenatore potrebbe non bastare e il ragionamento vale per ogni candidatura, sempre IMHO.
Quello che non capisco è perchè tutto d’un tratto l’allenatore non conti più una mazza.Quello che molti invocano ( coordinare tutte le esigenze dell’alto livello) è un DOR il cui compito primo diventerebbe quello di mettere i pedi dentro il piatto di Parma e Treviso, almeno finchè incassano gli 8 mil federali.
In ogni caso un allenatore che provi a vincere qualche partita del 6N ci vorrà bene. O no?
o si che conta!
un certo Eddie Jones con una banda di nanerottoli ha strapazzato non piu di 2 giorni fa un’ accozzaglia di orchi cattivi, facendoli uscire dal campo a testa bassa (e resteranno per sempre quelli che han perso col Giappone al mondiale! a vita!!!)..
Il far east : a noi la corea e per giunta quella del nord a loro il Giappone 🙂
…anche quella del Sud
se viene …..viene per fare l’allenatore non altro!!
Vi parlo dell’atletica.
Da qualche anno in qua l’Italia sta avendo saltatori in alto e di triplo di buon Livello, solo per citare alcuni recentissimi Fassinotti, Tamberi e Trost, Donato, Greco, La Mantia
25 anni fa l’Italia fece venire a Formia uno dei più grandi metodologhi russi specializzato nei salti. (astenersi battute sul doping e quant’altro). Questa persona non si mise ad allenare atleti ma formò i tecnici italiani aiutandoli ad allenare i propri atleti mettendo a disposizione la propria conoscenza e la propria esperienza. Portò ai tecnici italiani una metodologia di lavoro e di allenamento.
Al rugby italiano non serve “solo” un allenatore ma anche altre figure che portino conoscenza e facciano formazione.
Durante i Mondiali di Agosto i temi in discussione sono stati ben altri. Tamberi è allenato dal papà, Alessia Trost da Gianfranco Chessa mentre l’allenatore di Daniele Greco è Raimondo Orsini di Lecce, che ha appena ricevuto dalla federazione europea di atletica leggera il “coaching award”.
Giomi ha attaccato i corpi militari che sono diventati più che un posto per conquistare medaglie e primati una villeggiatura e/o un pensionato.
e il russo da te citato allenava Gibilisco, percio salto con l’ asta!
stesso allenatore di Sergei Bubka e della Isinbayeva..
AdG lo sapevi che anche Chessa è Sardo?
Proprio di Sassari se non sbaglio.
Bubka ho avuto la fortuna di vederlo a Padova nel lontano ’92.
non parlavo di Petrov, ma di Zotko
hai ragione pardon, mi è venuto in mente dopo (ero convinto non fosse russo ma polacco)..
poi era tardi per rispondere..
sorry!
Non parlavo di Petrov, ma di Zotko
Robert Zotko, grande tecnico dell’alto. Non volevo sminuire nè lui nè il tuo commento. Però nell’alto, a tecnici italiani non siamo mai stati troppo male.
Concordo con te e infatti Giomi non prenderà più i miei voti se continua a denigrare il lavoro dei tecnici italiani affidandosi a guru o simili che si vedono sì e no qualche settimana l’anno… però è innegabile che una figura come quella di Zotko (molto meno Petrov anche se ha fatto vincere la medaglia d’oro a Gibilisco) ha portato cultura, metodo di lavoro ed ha aiutato a crescere i tecnici italiani. Ha fatto formazione. Petrov è stato più un allenatore e ha fato molta meno formazione.
Scusa Umberto ma quali sono stati i risultati degli atleti italiani allenati da italiani al mondiale?
umberto ti ho risposto su..
Insomma un novello Chris Roden petrarchizzando il concetto… 😛
grande allenatore Chris!
“Al rugby italiano non serve “solo” un allenatore ma anche altre figure che portino conoscenza e facciano formazione.”
Quoto.
Giusto per curiosità si conoscono le cifre degli stipendi annui dei top allenatori delle nazionali o di team che potrebbero arrivare sulla panchina azzurra?
ma magari. il profilo sarebbe giusto, vediamo che cosa gli chiedono di fare. per me deve fare anche da supervisore alle due celtiche.
Ovviamente non mi dispiacerebbero Franco Smith, Lancaster se non vince la RWC.
Bene Brunel verrà sostituito ma spero anche De Carli, Berot, Troiani, Ascione, Checchinato e Troncon.
Chi vive sperando…
Eh già intanto però è partito il toto allenatore senza parlare delle altre figure.
Si morite se vivete di speranza……..
A qualcuno risulta che sia stato contattato Marc Lievremont come allenatore della nazionale italiana?
ah beh se lo dice il corriere dello sport..
mah!
sarebbe una cosa fantastica, ma ne dubito fortemente..
almeno fino a quando non verrà presentato!
Infatti nell’articolo viene precisato che già disse di no tempo fa. Strano che abbia cambiato parere, stante anche la situazione del rugby nostrano, non certo migliorata negli ultimi tempi.
Beh un pur minimo successo sarebbe un grande successo visto lo stato comatoso attuale.
Se poi facesse bene sarebbe un colpo incredibile per lui 🙂
che poi io sapevo avesse rinnovato coi quins..
Un paio di precisazioni forse inutili: in tempi relativamente recenti il Presidentissimo aveva annunciato l’intenzione di nominare un DOR (anche se dopo le elezioni federali, a suo dire per evitare polemiche, a parere di molti come “carota” elettorale). Quindi, se fosse vero e se le intenzioni non cambiano, l’eventuale allenatore della nazionale sarebbe (il condizionale è d’obbligo) affiancato da una tale figura. Poi, chiaramente, bisogna vedere come tutto viene gestito (anche Maurizio Pollini faticherebbe a tenere un concerto, senza un pianoforte o con un pianoforte scordato).
…. o con un auditorium non bene insonorizzato.
Il Presidente parlò pure – illo tempore – di un non meglio precisato “progetto apertura”. Meglio attender dunque i fatti, dato che di proclami…
Di questo direi che è quasi certo. Dichiarò a suo tempo che era di cultura anglosassone e con meno di 45 anni.
Vedremo. Non vorrei che fosse stata un’esternazione sul genere di quelle che facevamo da ragazzini: “Mi son messo con tizia!”. E gli amici: “E lei lo sa di stare con te?”.
tony…
ho trovato la foto del nuovo CT, cultura anglosassone under 45:
http://i.dailymail.co.uk/i/pix/2009/05/15/article-1182373-04F2DA5A000005DC-764_634x400.jpg
Prego per l’anima del poveretto
Spero che qualsiasi allenatore venga richieda pieni poteri di scegliere staff e collaboratori e nessuna ingerenza del Preside… ammesso che resti quello attuale… se no sarà sempre la solita solfa…
Sarebbe auspicabile, ma è impraticabile. Pieni poteri significherebbe anche poter congedare persone che stanno in certi posti solo perchè hanno avuto un grande passato, o sono amici di, o parenti di, o portano in dote i voti di un certo territorio. Ma ciò equivarrebbe a voler cambiare la natura stessa dell’ente federale e dei suoi meccanismi politici.
Giovanni devono cambiare per forza senò implode la situazione e il Pres. non viene rieletto.
Io parlo di cambiare in profondità, non della verniciata alla facciata.
Congedare certe persone che sono state incaricate in FIR dal CONI, la vedo dura moolto dura….che neanche la purga fa effetto.
ermy lo spero anch’io….. speriamo sia la volta buona e che abbia ampia autonomia di scegliersi lo staff.
Scusa @tony ma cosa speri……..che i vari federali vengano licenziati e facciano posto ai suoi uomini ?????
Questa è FANTASCIENZA
Quoto
Io come prossimo allenatore degli azzurri voto per Maria Giovanna Elmi.
sempre con sti premi alla carriera, lasciamo al berton la scelta della “zinna alfa..” a meno che il presidente non deleghi la scelta ad un DOB (Director Of Boobs)..
..Presidente si pende dalle sue labbra (senza doppiosensenso, almeno per quanto mi riguarda..)..
Non è una scelta casuale la mia: la Elmi non lavora da tempo, dunque è libera e non avrebbe eccessive pretese non sapendo nulla di rugby. Con un contratto leggero i federali non avrebbero scuse, la si può mandar via in qualsiasi momento. Invece adesso prendono nomi altisonanti, li ricoprono d’oro in modo da renderli complici e gli affibbiano il ruolo di “foglie di fico” del sistema. Dopodichè, quando le cose vanno male, posson dire “Eh, mandarlo via prima della scadenza del contratto costerebbe troppo…”.
#MGElmiForTrainer
Può arrivare anche il Padreterno, ma se poi deve fare quello che dice Ascione…
Quotone !!!!!!! Ho pensato la stessa cosa…….. Se rimangono i vari ascione,checchinato,benito e co……
Non cambierà nulla
io detesto in particolare Ascione, quel suo progetto statura andrebbe giudicato dal tribunale internazionale dei crimini contro il rugby.
Ci fosse un “progetto quoziente intellettivo” sparirebbe mezza federazione
Velasco…è Argentino, quindi anche se di striscio sarà più competente dei nostri 🙂
Per fare il DOR, non è necessario capire di rugby. Basta avere competenze di come far rendere al meglio la bottega….E qui sorge il primo problema, perchè ti potrebbe capitare di dire al presidente (prima che a tutti gli altri)che il suo modus operandi fa cagare…….Ed è quello che più o meno succede agli allenatori non da ora, ma da parecchi anni in qua.
Da ragazzino giocavo a calcio in una squadra semipro, c’era un dirigente che prima delle partite importanti veniva a strigliarci nonostante l’allenatore ci avesse già catechizzato. Gli allenatori con le palle lo cacciavano dallo spogliatoio, poi però venivano cacciati loro……
Coraggioso capitan Connor, prendere il comando di una nave che affonda. Forse è gia` affondata. Unica speranza: trasformala in sottomarino 🙂
Porsi degli obiettivi e cercarli di raggiungere e ciò che dà il sale alla vita. Purtroppo la mentalità italiana, in generale, è su ben altra lunghezza d’onda. Invece, più è arduo l’obiettivo e più divent motivante cercare di raggiungerlo. Chiunque dovesse raccoglere il tesimone do brunel, merita rispetto e collaborazione. A distruggere non ci vuole molto. È per costruire che ci vogliono persone competenti e motivate
Un contributo alla comprensione del perché la nazionale italiana e le due franchigie hanno enormi difficoltà a vincere, lo ha dato ieri sera Totò perugini che in una trasmissione su sky ha ricordato un aneddoto in occasione della partita c ontro l’Inghilterra nel 6 nazioni. Qualcuno disse “oggi facciamo la storia” riferendosi alla possibilità di battere l’Inghilterra a twickenam. Al che perugini risponde ” l’unico modo per fare la storia oggi è se cade l’aereo”. Se i giocatori che scendono in campo non pensano minimamente di poter vincere la partita. ….. di che cosa stiamo parlando ????????
Il mio piccolo timore è che l’Italia non sia più vista come una meta interessante per allenatori di livello. I soldi non sono l’unica cosa che può attirare allenatori, servono progetti, prospettive, disponibilità.
Da noi sembra si venga solo per selezionare qualche giocatore (sempre sotto pressioni che con il campo c’entrano poco) e per prendersi i demeriti di ogni risultato mancato.
Se questo dovesse essere vero temo ci dovremo accontentare per un pò di allenatori “in vacanza”, a fine carriera, o semplicemente non del livello necessario a farci fare il salto di qualità.