Foto del giorno: la bellissima maglia commemorativa dei Pumas

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Fabio Hooker 5 Agosto 2015, 16:48

    Per chi ama i Pumas e il loro spirito, ecco un po’ di storia:

    L’allenatore sudafricano Izak van Heerden, quello che potrebbe essere nominato il vero “padre” dei Pumas, andò in Argentina prima del tour per collaborare con gli allenatori argentini, Alberto Camardón e Angel Guastella.
    Quell’uomo trasformò il metodo e la mentalità dei giocatori proponendo allenamenti durissimi. Si dice che al primo allenamento, considerando che pioveva che Dio la mandava, i giocatori erano al bar a giocare a carte il solito truco argentino). La tradizione voleva che con quel genere di pioggia non si facesse niente. Indignato, Izak mandò in campo tutti, doppio turno di allenamento, mattino e sera (nel mezzo tutti andavano a lavorare). Fu durissimo e Aitor Otano ricorderà che rientrando a casa trovava i bigliettini che lasciava sua moglie sulla porta:”noi stiamo bene, tutto ok, i bambini stanno bene, crescono!”

    Il tour comprese16 partite vs. Rodhesia, Northern Transvaal C. D., Western Transvaal C. D., South West África C. D., Eastern Transvaal C.D., Griqualand Weat C.D., ecc.
    Nelle prime gli argentini sentirono il rigore fisico (non sempre leale) dei sudafricani, e così, dopo averle prese, prima della partita contro Le Università del Sud, considerata a quel tempo la culla dei backs sudafricani, ci fu una specie di giuramento, non avrebbero accettato mai più di sottomettersi e sopportare quel tipo di “castigo”, di combattere allo stesso livello e “restituire” il gesto. Fu una vittoria strepitosa per i ragazzi argentini, ma il bello arrivò all’Ellis Park: 11-6 contro i Juniors Springboks.
    In quei giorni Sudafrica aveva perso per la prima volta contro l’Australia e quindi il pubblico aspettava una bella vittoria contro gli argentini…

    Sintesi:JUNIOR SPRINGBOKS 6 – PUMAS 11
    Junior Springboks: Pretorius; Serfontein, Ackermann, Van der Schyff, Wiggett; Bladen, Du Preez; Claasen, Slabber, Du Piesanie; Irvine, Claasen; Storm, Van Rensburg e Dercksen.
    Pumas: Cazenave, Neri, Pascual, Rodríguez Jurado, España; Poggi, Etchegaray; Loyola, Silva, Scharenberg; Schmidt, Otaño; Foster, González del Solar e García Yáñez.
    Punti per i Junior Springboks: due mete di Du Preez.
    Per i Pumas: Mete di Pascual, España e Loyola; una trasformazione di Poggi.
    Arbitro: Piet Robberttze.
    Pubblico: 40.000 persone.
    Stadio: Ellis Park – Johannesburg, Sudafrica.
    19 giugno del 1965.

    • try 5 Agosto 2015, 19:45
    • Giovanni 5 Agosto 2015, 22:41

      Dì la verità: sei @San Isidro sotto mentite spoglie! 😀

    • Sergio Martin 5 Agosto 2015, 23:01

      Grazie, Fabio! Da quando l’altro giorno @San Isidro è partito per Ladispoli (dove ha affitato una cabina), ci mancava un po’ di narrativa sul rugby argentino.
      PS: Camardon…Du Preez…cognomi gia’ sentiti? Anche li’ tradizioni familiari?
      PPSS: mmm…Fabio Hooker… Non c’entri mica niente con il Fabio Ongaro nazionale?

  2. xnebiax 5 Agosto 2015, 17:29

    grazie per la lezione di storia 🙂

    • Fabio Hooker 5 Agosto 2015, 19:37

      E’ che ci tengo, perché da piccolo ho visto giocare a molti di quei giocatori in Argentina e sono diventati un modello di umiltà e superamento, con lo spirito del rugby amateur che ancora oggi vive nei club argentini.
      Grazie !

  3. Fabio Hooker 6 Agosto 2015, 00:00

    Da tempo seguo i diversi interventi, spesso interessanti e divertenti, sopratutto quando leggo cose che riguardano il rugby di Buenos Aires e l’Argentina. Oggi mi sono deciso e ho scritto qualcosa, parte di una storia che in parte ho vissuto come tifoso, ma anche come giocatore, visto che ho giocato per alcuni anni in Argentina. Ho conosciuto personalmente ad alcuni di quei “mostri sacri”, del CASI (veramente la mia simpatia era per il SIC) e altri club della periferia nord di Buenos Aires. La mia passione la devo a mio padre, del Rugby Udine, che poi ha giocato anche a Bs.As.
    Grazie dei vostri commenti, a presto!

    • Sergio Martin 6 Agosto 2015, 00:41

      Grande! Hai giocato in Argentina?! @San è in vacanza, altrimenti avremmo assistito ad un interessante scambio di commenti competenti. Solo che lui pende per il CASI… 🙂 Vabbè, ci rifaremo quando tornerá da Ladispolo…

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