Chiefs e Pirates legano a sé sei giocatori di interesse. Da noi ancora vi sono liste bloccate e obbligatorietà…
Dual-contract e crescita dei giocatori: da Exeter una bella iniziativa
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In italiano si chiama doppio tesseramento. Metterebbe fine alla pantomima dei permit players. Obbligherebbe da subito le squadre di Pro12 a programmare e darebbe nuova linfa al campionato di eccellenza.
Amen
E non si fa per motivi cocciutaggine, di campanilismo, di rivalità, di mancanza di visione e di pigrizia a cambiare qualcosa. Federazione con mentalità retrograda, debole, timida a prendere decisioni, a volte per paure elettorali.
Squadre geograficamente vicine collaborano per obiettivi comuni, io penso che Cornish da tutto questo riceverà dei benefici economici, ma resta il fatto che l iniziativa è lodevole. Senza considerare che Exeter negli ultimi anni è stata la rivelazione della Premiership ed oggi è una realtà consolidata con ampi margini di crescita…
“se squadre di livello come Exeter Chiefs e Cornish Pirates possono scambiare senza limiti sei giocatori, perché non può fare altrettanto una qualunque società di Serie A con la propria Cadetta o Seconda Squadra che dir si voglia?”… forse perchè l’inghilterra non è l’italia e la RFU non è la FIR?!… o e troppo semplicistica come risposta? 😉
realistica direi
purtroppo gli stessi dirigenti-allenatori-sostenitori ecc. sono i primi a non volere questo tipo di tesseramento!
Solite motivazioni…”eh ma poi…guarda quella squadra lì, oggi è piena di giocatori della prima squadra perchè di la son fermi, così non va…si falsano i campionati…ecc..”
dai, non nascondiamoci dietro un dito! i primi a non volere un sistema simile siamo proprio noi!
certo, quando lo fanno gli altri è tutto bello, appena guardiamo il nostro orticello ci piace un po’ meno!
Semplicemente perchè le priorità non sono chiaramente esposte e sentite.
Quanti vivono il pro12 come primo campionato del proprio paese. Se così fosse tutti gli altri argomenti verrebbero in secondo piano.
Basta guardare chi scrive su questo blog.
Tutti i trevigiani sono ferrei sostenitori del Pro12, finchè si gioca a Treviso e a farlo è la Benetton.
Le zebre, che sono senza patria, non hanno ( anche per colpa loro se vuoi) un’adesione minimale.
Ma il tutto partirebbe da quale consideriamo come primo campionato italiano.
Alberto, se si accede al doppio tesseramento, non lo devi fare fra pro12 e eccellenza. Ma anche fra eccellenza e serie A e serie a con serie B. Applicando il criterio di vicinanza e incentivare una mentalità di buon vicinato. Io sono del parere, che il campanilismo deve emergere la domenica durante la partita. Tutti gli altri giorni, i dirigenti (soprattutto) devono lavorare per l’interesse del rugby in generale, non solo del suo campanile.
Ma soprattutto fra Celtiche ed Eccellenza. Quanto al campanile è un tema di valenza culturale più che altro.
E su questo terreno siamo regrediti anichè progredire.
AdG, il pro12 un campionato del “proprio paese”?… paese con la “p” minuscola, e infatti parli di Treviso, già le Zebre dopo, (e gli Aironi prima, forse un po’ meno) appartengono ad una no-land, se fossero pretoriani idem… e in ultimo, come puoi appartenere ad un campionato che si chiama, da sempre, “lega celtica” in un paese (lo scrivo volutamente in minuscolo) a maggioranza latina?… una lega latina forse, (italia-romania-spagna), è l’unico modo per le italiche di vincere un campionato europeo 🙂
è vero quello che dici… ma … chissenefrega dico io di falsare un campionato di serie b o c, se ci sono politiche che servono alla crescita del movimento.
Il doppio tesseramento mi sembra auspicabile… magari limitato a squadre di zone limitrofe e per giocatori giovani per i quali ad inizio stagione non è preventivabile il margine di crescita.
Quanto al ragionamento cadette mi sembra un assurdo il limite delle 5 partite: sono tesserato per un club e gioco con qualsiasi squadra di quel club… il limite mi sembra una roba da “azzeccagarbugli” federali…
vinicio, son completamente d’accordo con te! Al momento attuale, vista la scarsità di fondi, il destino per sopravvivere è intendere la propria regione come una franchigia…con tesseramento che permetta una permeabilità fra i club della stessa regione.
Purtruppo proprio partendo dal basso la cosa viene osteggiata apertamente ogni domenica in campo! La squadra di C-B che affronta una seconda squadra di un club di A, per esempio, se quella domenica la A è ferma…apriti cielo!!!
Storie di vita vissute….
le regole per bloccare una situazione del genere sarebbe facile metterle. le la squadra superiore non gioca 15 (o 23) che han giocato l’ultima partita non possono giocare-problema finito
Si tratta di ottimizzare le risorse e da noi si dovrebbe guardare a modelli del genere, visto che abbiamo meno soldi da buttare.
Nel baseball si sono svegliati da un po’, non so se vada bene o male, ma almeno ci provano e hanno un’idea di programmazione.
https://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_italiano_di_baseball#La_struttura_dei_campionati
Io ricordo la primissima partita della formazione cadetta di TV in serie C, giocava rientrando da un’infortunio tale “maci” perziano, apriti cielo i lemene per protesta si é presentato in 11 e dopo meno di 10 minuti la partita era già finita
Questo per dire che? Noi siamo limitati nel vedere il nostro orticello e non si capisce il senso di un giocatore che gioca in prima squadra o in quella cadetta. Sarebbe quantomeno auspicabile che le liste della stessa società siano aperte, mi riferisco a petrarca 1 petrarca 2 e limitare quelle di due squadre “gemellate” Oderzon- Sandonà, ma comunque alzare il numero delle “chiamate” ma soprattutto la creazione di minimo 2 accademie legate alle celtiche (ma vanno bene pure in eccellenza se han i soldi per farlo) e girare i giocatori in eccellenza
Beh sono a digiuno di regole altrui però conoscendo cosa è il rugby in Inghilterra avanti secoli a noi sarebbe la prima volta anche lì e allora tutti i peama e le critiche che senso hanno ?
Fossero decenni sarebbe diverso,mi sembra o no?
La situazione è un po’ diversa, lì lo fanno tra due squadre professionistiche, noi non riusciamo a farlo tra Pro12 ed Eccellenza e andiamo avanti con i permit p. Il nostro “sistema” faciliterebbe soluzioni simili. Ma nun ce va, vedasi minuto 06:06 del video 😛
L’unica cosa che non mi piace degli Exeter Chiefs è che si chiamano Chiefs e hanno per simbolo un capo tribù americano che che cazzo c’entra con l’Inghilterra non si sa, tranne che gli inglesi hanno aiutato a sterminarli gli indigeni del nuovo mondo? Boh.
E poi lo stadio pieno di signori alticci con copricapo di piume di plastica. Geronimo e Toro Seduto e tutti gli altri che si rigirano nelle tombe.
Meglio i pirates. È più sincero. Anche se meglio ancora sarebbe chiamarsi corsari: ovvero pirati con autorizzazione ufficiale di sua maestà.
Beh sullo sterminio, gli americani del dopo “dichiarazione d’indipendenza” se la sono cavata bene anche da soli.
Beh, gran parte inglesi di seconda generazione… ma già americani. In Canada di indigeni se ne sono salvati un po’ di più.
Il Canada é stato un “dominion”fino alla 2a guerra mondiale e partecipa ancora ai giochi del Cmmonwelth.
Il doppio tesseramento è secondo me fondamentale per diversi motivi :
– fine del teatrino dei permit players
– percorso di crescita tecnica dei giovani più sensata
– alzare il livello dell’ Eccellenza .
Doppio tesseramento , Domestic semi-pro , stop stranieri in Eccellenza , accademie collegate alle franchigie , tecnici stranieri di livello Top per formare giocatori e allenatori