Niente via libera per la partita in programma l’8 di agosto. I biglietti già venduti verranno rimborsati
La federazione USA blocca i Tigers: niente partita a Philadelphia
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Saracens: il sostituto di Owen Farrell arriva dalla Nuova Zelanda
Il club rossonero ha scelto un talentuoso numero 10 dei Crusaders, eleggibile per l'Inghilterra e anche per la Scozia
In Premiership un cartellino giallo a Herbst è durato solo… 8 minuti! E la RFU convalida la partita
È polemica in Inghilterra, dove l'ammonizione del seconda linea in Harlequins-Bath è durata meno dei 10 minuti previsti. Protesta anche Newcastle per ...
“Varney? Ha raggiunto un buon grado di maturità” dice George Skivington, coach di Gloucester
Il ritorno alla grande al club del mediano di mischia dell'Italia si è fatto notare
Harlequins: dopo Lynagh un altro possibile addio. La società corre ai ripari con un Nazionale inglese
Il club londinese, dopo Lynagh, potrebbe perdere un'altra grande stella
Quattro club di Premiership sono finiti nell’orbita di interesse dell’Arabia Saudita
Molti rumors della stampa inglese parlano di trattative ben avviate
Partita senza senso in Inghilterra: Bristol-Bath finisce 57-44, gli highlights
8 mete a 6 e 2 cartellini per parte ad Ashton Gate, in quella che potrebbe essere una delle partite dell'anno
Si conoscono i motivi?
Non hanno fatto in tempo ad omologare una tribuna…. 🙂
Non è chiarissimo. Credo che la federazione USA voglia una sorta di controllo su questi eventi, che però coinvolgendo anche altre realtà…
Anche sul sito planet rugby c’è un articolo che ne parla. Sotto sui commenti un utente del sito spiega molto bene la situazione, evidentemente è uno statunitense appassionato di rugby e che segue le vicende del rugby USA. Non è il massimo dell’attendibilità come fonte ma consiglio di dare un’occhiata perché è molto interessante. Però è scritto in inglese.
Conosco di persona uno dei giocatori selezionati per i Rough riders (Harvey Unga) e mi ha detto che lui e gli altri giocatori hanno parecchi dubbi riguardo l’organizzazione che vuole organizzare questa lega professionistica e queste amichevoli (RugbyLaw),anche io ho avuto qualche scambio di E-Mail e devo dire che hanno dato dubbi anche a me
Alcune delle persone che vogliono organizzare questa lega dicono di essere nel mondo del rugby da più di 30 anni,e non sanno la differenza tra rugby a 15 e rugby a 13.
Poi hanno detto che vogliono portare nel rugby anche giocatori di basket e hockey perchè vedono affinità tra il rugby e questi due sport,ma dove la vedono questa affinità ?
Io onestamente non capisco questa fissa di portare nel rugby atleti da altri sport quando hanno 1 milione di giocatori di rugby di college che non sanno cosa,puntare su di loro no ?
Grazie Maury
Prego 🙂
Semplicemente questa gara,così come il campionato che cercano di organizzare da diversi anni era organizzata da un’organizzazione esterna che non ha nulla a che vedere con la federazione USA e la federazione vuole il controllo su questi eventi,è una situazione che va avanti da diverso tempo (dal 2012 credo)
Grazie a tutti per le risposte. Letto anche l’articolo e la risposta su Planet Rugby.
Forse una partita di rugby in cui giocano linebackers e quarterbacks è tanta roba da digerire anche per loro.
Sarei curioso di vederli… secondo la mia umile opinione gli unici che potrebbero adattarsi rapidamente al rugby sono le safety, tipo un Troy Polamalu ( isolano, non a caso 🙂 )
Polamalu è una strong safety, più vicina al linebacker che alla free safety (che pure secondo me sono quelli che più facilmente si possono adattare al rugby). Il problema è che non si può giocare una partita di rugby tra un team professionistico (i Tigers) contro una selezione che prevede pure giocatori di altri sport. Il rischio infortuni, già fisiologicamente alto, aumenta a dismisura, da una parte e dall’altra. Strano che sia stata la federazione americana a dire no e non i Tigers.
Arroganza a go go come al solito eh
Caschi male…a parte che ho detto “rapidamente”, perché in generale nella NFL so che ci sono atleti stratosferici (al netto del doping) che potrebbero dire comunque la loro, previo adattamento al rugby, ho poi citato il ruolo delle safety perché, mi pare, che siano le uniche già abituate a difendere contro un portatore di palla lanciato in campo aperto, placcando “alla rugby” e non dando semplici sportellate…sarà un caso, ma quando in quello sport ne sfugge uno, i tentativi di placcaggio basso in velocità che si vedono sono imbarazzanti, salvo la safety che tenta di metterci una pezza.
Mi sembra che il passaggio al rugby union non sia automatico nemmeno per i cugini del XIII, quindi…
Ti dicevo che caschi male perché, parlando di rugby vs american football tra amici e conoscenti, vedo che sono, alla fine, quasi sempre l’unico a stemperare i soliti puerili confronti stile “chi sputa più a lungo” ed evitare i triti discorsi “loro hanno caschi ed armature, noi solo le palle…”
Sono sport diversi, che richiedono skills ed impegni fisici diversi e da questa diversità nasce pure la necessità di protezioni più pesanti, non è che “noi” rugbisti si sia più coraggiosi…un “mostro” (dopato) che si scatena sui suoi massimali per i cinque /dieci secondi che dura l’azione media del football americano e ti carica dal lato cieco può spezzare la schiena in un attimo…è un altro sport, appunto.
Il mio commento sull’arroganza era per ADG
Spiegazione più che ottima sulla differenza di skills tra i due sport.
Essendo stato nel rugby in passato e ora nel football stanca anche a me il solito discorso rugby vs football
A parte che nel rugby si usa comunque il caschetto e anche le spalline imbottitte, la differenza più grande non è tanto nel tipo di sforzo fisico ma è “concettuale”. E si riassume in una parola che sono sicuro terrorizza qualunque rugbista: “playbook”.
@sentenza: concordo sul playbook, ma caschetto leggero ed imbottiture morbide sono una cosa, casco rigido ed armatura un’altra! Poi vorrei sottolineare due differenze fondamentali:
A)i quattro tentativi per fare dieci yards–>non placchi alle caviglie perché sennò uno cade lungo e guadagna terreno, ma alto a buttare indietro e magari a far perdere la palla–> necessità di atleti dai fisici massicci al massimo livello
B) niente contesa della palla a terra–>azioni rapidissime seguite da periodi di riposo –>ancora maggiore enfasi sulla fisicità del giocatore e sulla sua esplosività.
Aggiungiamoci “aggiramenti” dal blind side su certi giocatori; placcaggi anche ai non portatori di palla; nessun obbligo di chiudere il placcaggio ma cariche a mo’ di ariete sull’ avversario …un massacro insomma…senza caschi ed armature avrebbero un morto a stagione e diversi sulla sedia a rotelle…il rugby da queste cose é ben lontano, fortunatamente
aggiungiamoci pure che la palla si passa in avanti, il che viola proprio il principio base del rugby…
Beh quanto a “violare principi” si torna alla “proposta indecente” di Wayne Smith. Non c’è nessun principio inviolabile “per principio”. Non si può negare che da un certo momento in poi il rugby ha preso, direi anche inevitabilmente, la strada che prese il football a suo tempo, solo in “tono minore”, quasi per non confondersi. Football che non è certo nato com’è oggi visto che è nato “rugby” appunto. Cioè il rugby del 1872, che era sicuramente anch’esso diverso da oggi. Quindi l’evoluzione diversa che ha preso il football non è certo stata a caso o per compiacere il pubblico di allora (quale?) ne ovviamente la tv, ma semplicemente per risolvere in modo più “razionale” possibile i problemi che il rugby presentava allora e in buona parte anche oggi. Il primo è sicuramente stato l’ingaggio della palla in mischia, per i problemi che causa ancor oggi come vediamo in tutte le partite, specialmente italiane. Evidentemente un ingaggio fra 2 pack di 8 uomini è praticamente in gestibile e non ha risolto nulla neanche mettere l’arbitro che chiama la mischia bassi-tocco-ingaggio copiando il down-set-hut del QB. Perchè il problema è la mischia stessa, non la chiamata. O si toglie o si riducono drasticamente i giocatori che contendono e pure staccati e non legati. O non se ne salta fuori. Tutto il resto è nato come conseguenza quasi naturale. Se la palla la si da a una squadra la potrebbe tenere ben stretta tutta la partita, come si fa a evitarlo? E via i 4 down, o avanzi o perdi palla.Con conseguente aumento degli impatti per ottenere o impedire il guadagno minimo (e progressiva introduzione di equipaggiamento protettivo adeguato). E i ciccioni che adesso non devono più lottare per la conquista del possesso cosa gli si fa fare? Gli facciamo bloccare, spingere via, gli avversari per aprire la strada a quelli veloci che portano la palla. Ma nonostante questo nel giro di una ventina d’anni il tutto è diventato troppo prevedibile, le difese diventano “cheating”, avanzano e anticipano sempre, difficile segnare. Soluzione per tenerle più oneste, il passaggio in avanti. A me sembra che quello che la è stato fatto in diciamo 20 anni (con aggiustamenti anche importanti successivi) il rugby vorrebbe farlo oggi, se non per tutto almeno per molte cose (mischia per prima appunto), ma non lo fa praticamente solo perchè c’è già il football, e quindi per non confondersi. Si tirano fuori le menate retoriche della tradizione, ma la tradizione è diventata resettare le mischie 4-5 volte e finire con la punizione dopo x minuti. E per quanto riguarda le protezioni, di sicuro fine delle ferite da sangue al volto, sutura sopraciglia e similis…
Comunque il mio discorso sulle affinità che ho fatto prima a Shane era riferito al rugby con il basket e l’hockey e non tra il rugby con il football
Ho visto la formazione dei Roughriders e a parte 2-3 che sono fuori dall’NFL da quasi 10 anni tutti gli altri l’NFL l’hanno vista da casa in tv,visto che hanno fatto solo il precampionato e sono stati tagliati
Dove si vede la formazione? Ero curioso di vedere chi avrebbero tirato dentro
Ecco qui http://nationalrugbyfootballleague.com/news/roster.php
A parte Bannister (che non gioca più in NFL dal 2006) Green (che è fuori dal 2009) e Fannin (che ha fatto solo la riserva) tutti gli altri hanno solo fatto il precampionato o giocato le amichevoli estive e poi sono stati tagliati
hanno anche una bella pagina facebook con un sacco di foto. Dalle posture le prime cose che saltano all’occhio sono i fisici degli atleti e le posture in alcune situazioni durante l’allenamento, mi sbaglierò ma alcuni paiono non sapere neanche di cosa si tratti.
Ma, invece di creare sta pagliacciata di squadra con gente che a rugby neanche gioca, non possono organizzare partite con selezioni di gente che gioca a rugby sul serio? Avranno un campionato immagino, negli USA. Pazienza se prendono un tot di punti dalle squadre europee, ma almeno giocherebbero a rugby (dubito che rimasugli di NFL o addirittura gente dell’hockey sappiano giocare, pure se corrono come Carl Lewis o sollevano 350 kg in palestra).
Ha fatto bene la federazione a fermare il carrozzone, che visto così mi pare una roba ridicola sul modello del wrestling: va bene lo spettacolo e i nomi, ma una partita di rugby deve essere una partita di rugby.
pienamente d’accordo…
Però sarebbe interessante vedere proprio tutta questa gente che non ha mai giocato a rugby come gioca la palla alla mano. Chi arriva dal football (ruoli skill) e dal basket dovrebbe cavarsela, ma chi viene dall’hockey? Sarebbe da contare gli in avanti e i passaggi sbagliati e confrontarli sapete già con chi…
Comunque la partita di New Orleans del primo Agosto sarà tra i Crusaders e i Saracens, quello si che sarà un gran bell’evento con squadre di rugby di altissimo livello…