Movimento Italia tra campo e marketing: il futuro di Infront è un po’ ovale?

Il colosso dello sport mondiale sempre più interessato al rugby in Italia. Abbiamo intervistato l’uomo che ci sta lavorando

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Maxwell 1 Giugno 2015, 08:40

    Finalmente se ne parla.
    Credo al 30% di quello che ho letto ma sarebbe sufficiente.
    Quando poi si parla di marketing ricordatevi che il rugby è uno sport difficile da capire e da far capire, chi ha orecchi…….

  2. Appassionato_ma_ignorante 1 Giugno 2015, 09:00

    Io di marketing ne parlai in tempi non sospetti. È chiaramente uno degli ingredienti mancanti, in questo momento. Se riusciamo ad aggiungerlo, forse qualcosa cambia, magari anche in termini di risultati.
    Concordo che è uno sport difficile da capire, MA anche la divulgazione delle regole base in pillole potrebbe essere una soluzione, se fatta in modo intelligente.

    • Joest 2 Giugno 2015, 23:03

      la velha regole complesse e tecniche complesse… ma ai tempi di luna rossa e prima ancora del moro di Venezia la genta la seguiva (capendoci in realtà poco) …

  3. tony 1 Giugno 2015, 09:15

    La strada è quella non è semplice ma la strada è quella…..

  4. malpensante 1 Giugno 2015, 09:35

    Vediamo se passa senza i link

    1 giugno 2015 alle 08:55
    1) ma lo sapete chi è il dietrofront di infront?
    2) ci voleva il Capitano Cook per trovarli
    3) mah
    omissis
    e via di seguito. Dopo Gavazzi, Lo Tito.

  5. mezeena10 1 Giugno 2015, 09:38

    prima di pensare al contorno sarebbe necessario pensare al campo..
    sarà pure un’ anomalia il sistema italia, ma difficilmente un imprenditore o un’ azienda potrebbero legare il proprio marchio ad una squadra perdente!
    funziona in parte solo con la nazionale (paragonato alle altre è comunque un budget medio), ma addetti ai lavori, tifosi, appassionati son stufi di “sconfitte onorevoli”..
    ben venga la promozione, il marketing e tutte ste belle cose, ma conditio sine qua non, per me, dev’ essere la vittoria!
    non foss’ altro perche è molto piu semplice vendere un prodotto vincente!

    • Maxwell 1 Giugno 2015, 09:45

      Ma finchè resta nella mente del 70% delle persone che “…è una lotta fra 15 energumeni che si picchiano con altri 15…” non si va avanti.

  6. carpediem 1 Giugno 2015, 10:26

    ragazzi, questo “lo so ma non dico” è un qualcosa che fa cadere le pa…pardon le le braccia.
    illuminate anche noi ignoranti, per cortesia

    • Stefo 1 Giugno 2015, 10:34

      scusa carpediem nell’ultima settimana hai seguito un telegiornale o letto un giornale?Se si non puoi non aver letto il nome Philippe Blatter CEO di Infront…

    • albe 1 Giugno 2015, 10:36

      Basta guardare sul sito: il foglio di Sepp Blatter. E non so come mai ma questi sono proprio bravi, hanno come grosso cliente la FIFA…

  7. Alberto da Giussano 1 Giugno 2015, 10:40

    Illudersi che possano arrivare a breve 100/120 milioni avrebbe il valore di mettere ulteriormente gocce di sonnifero e/o di droga nel sistema.
    Se a fianco del marketing “commerciale” ( ammesso e non concesso che ne esistano i presupposti per la sua esistenza) non cresce il “marketing” di base ( ragazzi e ragazzini che giovano con l’ovale) direi che sono solo chiacchere. (…e distintivo)

    • Stefo 1 Giugno 2015, 10:43

      Pienamente d’accordo con te AdG…

    • Rabbidaniel 1 Giugno 2015, 11:04
    • sentenza 1 Giugno 2015, 23:35

      E’ assai probabile che dove è scritto “budget” vada letto in realtà “debito” o “deficit”. Anche ammesso che si trovi qualcun altro (dopo quelli del passato tipo MPS) che ti da queste cifre una cosa è sicura: sono a perdere. Non si rientrerà mai dell’investimento. Quindi se lo faranno (e perchè farlo?) sarà una tantum, per (ri)provarci un’altra volta, sapendo come finirà.

  8. Davide G. 1 Giugno 2015, 10:41

    Credo non serva molto per capire che ciò che emerge dall’intervista sia lo stesso pensiero che Lotito ha del calcio: Frosinone e Carpi non devono essere promosse in serie A perché non rappresentano un bacino d’utenza sufficientemente grande per essere appetibili sul mercato dei diritti TV, cioè su quella voce che ancora oggi in Italia, a differenza di altri paesi, rappresenta la voce d’entrata principale.
    Qui si ribadisce la stessa cosa, cioè la ricetta che porta a snaturare la competizione sportiva subordinandola all’appeal commerciale.
    Siamo disposti a veder sparire Calvisano, Viadana, San Donà, Mogliano, ecc. ecc. per lasciar spazio a Milano, Roma, Torino, Genova non sulla base di meriti sportivi ma di potenzialità del mercato?

    • faduc 1 Giugno 2015, 13:53

      Sei disposto a federare Treviso, San Donà ecc ecc per fare un alto livello celtico e continuare lo stesso con il campionato interno? L’articolo non dice che devi sacrificare quello che c’è per le città, possono coesistere basta che ci siano certi numeri. 2.000 spettatori? Sponsor: salumiere sotto casa. 20.000 spettatori? sponsor: multinazionali. Per non parlare del marketing oggettistico. Più soldi, giocaotri meglio preparati, con giovanili meglio preparate. Tecnici migliori. E soprattutto appeal da parte dei genitori: un padre non porta il figlio, a meno che non sia appassinato lercio, a farsi sgrugnare per poi a 20 anni cercarsi un altro lavoro nonostante sia un buon prospetto. Se invece le possibilità professionali ci sono, c’è maggiore motivazione. Fa schifo la cosa? Forse, ma se vogliamo competere biosgna fare così…e non mi dite, proprio voi veneti, che il Dio denaro vi fa ribrezzo 🙂

      • malpensante 1 Giugno 2015, 19:45

        Cambia sport. Genitori che portano i figli a giocare per “prospettive professionali” possono accomodarsi alle scuole calcio che gli ciucciano i soldi e ben gli sta. Siamo già completi con quel po’ di genitori da interdire che “fa giocare quello là perché è raccomandato”, “arbiitro bastaardo”, “spaccalooo” e simili facezie.

        • faduc 1 Giugno 2015, 22:11

          Noto che Lei non ha commentato la prima parte del mio post…

      • Appassionato_ma_ignorante 2 Giugno 2015, 10:15

        Io questo settembre porto mio figlio al club per continuare con il ciclo di minirugby che ha iniziato a scuola all’inizio di quest’anno. Lo scopo? Divertirsi. Come dovrebbe essere in qualsiasi sport. Poi, se lui si appassiona anche, buon per lui. Se diventa anche bravo, buon per lui. Se invece lo fa per divertirsi e fare sport, questo è un valore di suo. Il professionismo al massimo è una ciliegina sulla torta e nella vita di una persona è un’opzione come un’altra.

  9. ginomonza 1 Giugno 2015, 10:43

    Dico solo : speriamo e preghiamo ( laicamente ben inteso 🙂 )

  10. ginomonza 1 Giugno 2015, 10:45

    Si legge in tutti fino ad ora un pessimismo cosmico leopardiano 🙂

  11. malpensante 1 Giugno 2015, 10:47

    Ecco, se mettete su google le_mani_di_infront_sul_parma_calcio vi fate un’idea sintetica di che bella idea sia questa ultima genialata del presidente. Voglio ricordare che quel deprecatissimo Dondi non si era ciucciato il cappello RCS, che era roba da educande rispetto a questa qui. A proposito del bel mondo pallonaro a cui ci siamo aggregati, ricordate i 5 milioni “regalati” da Tavecchio e soci per il povero Parma (soldi delle multe, sottratti a fini di promozione sportiva, tra l’altro)? Un regalo speciale, visto che mentre dipendenti e giocatori rinunciano in tutto o in parte agli emolumenti presenti e passati per qualce decina di milioni di euro, i curatori si son visti recapitare l’iscrizione della cifra nel fallimento dalla FIGC. Signori si nasce.

    • Giovanni 1 Giugno 2015, 10:51

      Beh, se uno afferma di sentirsi affine a Tavecchio….tutto torna, no?

  12. Rabbidaniel 1 Giugno 2015, 10:56

    Servono le grandi città. Ho capito. Ma lo scudetto l’ha vinto Calvisano, 8.000 abitanti, su per giù, contro Rovigo, 50.000 abitanti. In semifinale Mogliano 30.000 scarsi, e FFOO, di Roma ma, ne converranno tutti, con uno status particolare. Non è colpa né dei calvini né dei rodigini se a Milano o a Roma non attrezzano squadre di livello. Non è colpa di Treviso se l’operazione dei Pretoriani non aveva alcuna sostenibilità. Si vogliono impiantare cattedrali nel deserto? Prego accomodatevi. In nome del marketing e del brand.

    • albe 1 Giugno 2015, 11:29

      Esatto, se poi guardiamo la Francia, le squadre che fan piu fatica a riempire lo stadio son proprio le parigine

    • Jager 1 Giugno 2015, 12:49

      Quoto al 100%

    • faduc 1 Giugno 2015, 13:15

      La colpa è vostra che non fate i Dogi

    • faduc 1 Giugno 2015, 13:20

      L’articolo non dice quello che sostieni tu. Dice che per l’alto livello ci vogliono certi numeri, teoricamente facile da trovare nelle città per ovvi motivi. Oppure franchigie territoriali vere, come ad altre latitudini. Se 20.000 sono romani, o milanesi o sostenitore dei Dogi (veneti sparsi) al marketing importa poco, se si vuole fare del professionismo per non lamentarsi che arriviamo ultimi o penultimi. altrimenti ritorniamo al dilettantismo puro, ma se vogliamo competere con i grandi altra strada non c’è

      • Rabbidaniel 1 Giugno 2015, 14:54

        Ovviamente ci vogliono numeri, ma si ritorna sempre su questo tasto delle grandi città. Oyonnax, ai barrage di Top14, 25.000 abitanti scarsi. Potrei citare anche Castres. Tolone non è una metropoli. A Parigi il rugby è cosa relativamente recente. In Inghilterra Bath, Exeter ecc. non mi paiono megalopoli. I numeri contano, ma senza un tessuto sottostante il palco cade, anche perché nelle città l’offerta sportiva è concorrenziale. Quindi direi di partire da quello che c’è. L’essere è il non essere non è. Parmenide.

      • Jager 1 Giugno 2015, 15:06

        Occhio a ridurre tutto a una questione di marketing ! Si può essere professionali senza essere necessariamente professionisti

  13. Rabbidaniel 1 Giugno 2015, 11:12

    OT & OP
    http://www.benettonrugby.it/novita.aspx?idC=3677
    Ferrari, Filippetto e Traoré tra i piloni. Con Zanusso linea verdissima.

  14. andrease 1 Giugno 2015, 12:17

    Magari ho inteso male il tono dell’articolo, ma non ho capito questo entusiasmo di onrugby per quella banda di individui di dubbia moralità e/o legalità…

    avrei capito di più un “La piovra infront allunga i tentacoli su ovalia”…

    si vede che al presidente l’appetito vien mangiando e di conseguenza si rivolge ai ristoranti “migliori”…

    • mezeena10 1 Giugno 2015, 13:53

      “migliori” non saprei, di certo son quelli che offrono svariati giri di digestivo post prandiale!

      • andrease 1 Giugno 2015, 14:53

        🙂 ultimamente mi sembra anche grandi aperitivi con diversi anni di anticipo sui vari pranzi… 😀

  15. faduc 1 Giugno 2015, 13:14

    “Servono grandi bacini d’utenza che possono offrire città come Milano e Roma oppure riuscire a spezzare le divisioni campanilistiche di una terra tanto fertile per il rugby italiano come il Veneto. In questo modo si potrebbe davvero puntare in alto e un gruppo come Infront è interessato all’alto livello”.
    …ci voleva un esperto di marketing? Io è da anni che lo dico, ma anche in questo luogo si fa orecchie da mercante (mediocre, pure). Vince un falso concetto di territorialità, come se nei paesi celtici mancasse il legame con il territorio. In realtà ognuno preferisce essere testa di una sardina che c**o di una balena.
    Auguri

  16. franzele 1 Giugno 2015, 13:30

    Il marketing…
    Non so quanto possa servire a migliorare il livello. Sabato abbiamo visto una partita in cui le squadre in campo non riuscivano a portare a termine una fase di gioco che fosse una.

  17. Joest 1 Giugno 2015, 13:39

    letto l’articolo mi chiedo : cui prodest ?

    • mezeena10 1 Giugno 2015, 13:54

      cui joest..
      scusa volevo chiedere: “ma la Scozia cosa porta?”.. uahauahahahahah

      • Joest 1 Giugno 2015, 14:41

        quando avrai finito di sparare minchiate , magari qualcuno ti prenderà sul serio,

        • mezeena10 1 Giugno 2015, 20:16

          sempre meno minchiate delle tue, “mr pizzo” dr pellagrashvili!!!
          hai anche il coraggio di insistere, dopo esser stato bollato con l’ epiteto di “troll dell’ anno”..
          ma la Scozia e la Georgia cosa portano???
          e minchiate per inciso ne sparo quanto mi pare e piace, certo a me non sarebbe mai venuto in mente di canzonare scozzesi e italiani, mai!!!
          te invece a iosa, i post son li a diomostrarlo, non ultimo dopo la partita finale del 6 nazioni..

          • andrease 2 Giugno 2015, 00:28

            mez è tutto il giorno che mi trattengo… finalmente gli hai risposto! 🙂

          • mezeena10 2 Giugno 2015, 09:58

            😉

          • Joest 2 Giugno 2015, 22:58

            essere bollato come troll dell’anno da un arrogante maleducto come te è un onore…

      • Joest 2 Giugno 2015, 23:04

        il bello è che qualuqnue cosa scrivo sto fenomeno se arriva a trolalre (Salvo dare del troll a me) .. manco entra nel merito insulta solo… capisco perchè questo blog è una cloaca: moderazioen pari a zero e ciberbullismo a gogò

    • Sergio Martin 1 Giugno 2015, 15:15

      Prodest, prodest…
      Prodest al movimento, perchè richiama pubblico. Prodest alla FIR, perchè porta sponsor. Prodest alle franchigie, per gli stessi motivi e perchè finalmente riuscirebbero a fare merchandising… Prodest all’immagine del rugby in Italia, che forse potrebbe cominciare a non essere la cenerentola dello sport italiano, chè basta che una squadra di calcio di serie D faccia “bu”, e non si puo’ giocare una partita di rugby. Prodest allo spazio sulla stampa sportiva, che il rugby non se lo caga mai di pezza. Mi fermo o devo andare avanti? Che poi ‘sta cosa faccia fare anche due soldi a qualcuno che lavori sul progetto, pazienza; anzi, perchè no? E’ sempre circolante che gira, in questa situazione di crisi schifa.

      • Stefo 1 Giugno 2015, 15:24

        Mah Sergio motlo discutibile quello che scrivi da un punto di vista morale…io naso, occhi, orecchi, bocca ed altri orifizi non me li tappo per fare affari con certa gente…aggiungo “Che poi ‘sta cosa faccia fare anche due soldi a qualcuno che lavori sul progetto, pazienza; anzi, perchè no?” e’ una cosa con cui si possono giustificare tangenti e peggio!

        • Sergio Martin 1 Giugno 2015, 15:38

          Tangenti, no. Dico solo che chi realizzerá questo progetto è giusto che venga pagato equamente. Poi, se si ritiene che questi non vadano bene, se ne trovino altri. L’importante che si cominci ad affrontare questa tematica importante per lo sviluppo del movimento con la dovuta specializzazione e professionalitá…

          • Stefo 1 Giugno 2015, 15:43

            Ecco e’ gia’ diverso cosi’…ma al momento si parla di personaggini come Pippo Blatter degni della LOV!

      • andrease 1 Giugno 2015, 15:50

        Sergio, senza offesa, il tuo ragionamento mi fa schifo.

        la giustificazione finale: “Che poi ‘sta cosa faccia fare anche due soldi a qualcuno che lavori sul progetto, pazienza; anzi, perchè no? E’ sempre circolante che gira, in questa situazione di crisi schifa.” credo sia la più gettonata nei processi per corruzione!

        se questo è il tuo pensiero, complimenti…

        • andrease 1 Giugno 2015, 15:53

          tolgo l’ultima frase perchè ho letto la tua rettifica in risposta a Stefo!

          • Sergio Martin 2 Giugno 2015, 00:57

            Scusa, togli solo l’ultima frase, o proprio tutto il post? Perchè io una frase come “il tuo ragionamento mi fa schifo”, sinceramente non l’accetto. Dí che non sei d’accordo, ma che ti fa schifo no. Una scureggia fa schifo, non una ragionamento… Per favore, chiarisci.

          • andrease 2 Giugno 2015, 12:31

            chiarisco. 🙂
            Non è perchè è un tuo ragionamento, ognuno può pensarla come vuole ci mancherebbe, è il concetto di accettare il marcio per avere un pò di buono.
            E’ la dilagante filosofia che in ragione del soldo tutto è permesso, perchè conta solo quello. Io con questa filosofia non solo non sono d’accordo, ma mi fa prorpio schifo l’idea di scendere a patti con della gente dannosa per il pianeta.
            In conclusione: io non sono d’accordo con te se stai dalla parte di un’idea che tendenzialmente mi fa venire su la colazione… 🙂

          • Sergio Martin 2 Giugno 2015, 14:19

            Grazie del chiarimento. In realtà, sono d’accordo con te. Non intendevo che si dovesse accettare il marcio, ci mancherebbe. Ripeto, mi informero’ meglio su questi signori. Il mio discorso era solo sull’utilità del marketing. Non volevo dire che si debba accettare tutto.

      • mezeena10 1 Giugno 2015, 20:20

        io concordo con stefo senza se e senza ma a sto giro!
        questa feccia è meglio stia lontana dal nostro mondo, a costo di farlo restare nell’ anonimato per altri 10 anni!!!
        pensassero ad investire sul grassroots rugby, settori giovanili ed il rugby di base in genere, solo cosi si puo arrivare a competere coi piu forti, costruendo i ìn casa i ragazzi, con tecnici competenti possibilmente stranieri, oltre alla preparazione di base superiore non sarebbero legati ai vari territori dei mille campanili!
        il resto viene da se!

        • Sergio Martin 2 Giugno 2015, 01:05

          @Mez, le cose che hai scritto sono sacrosante e sono il prius, ma detto questo, un po’ di sano marketing sarebbe – secondo me – necessario. Nel rugby attuale, a livello professionistico, lo fanno tutti, pure All Blacks, Inglesi ecc., che ne avrebbero molto meno bisogno. Perchè non dovremmo farlo noi? Poi, ammetto che non conosco la persona intervistata, nè l’azienda di cui è esponente e mi riservo di informarmi meglio, ma promuovere il rugby italiano con il marketing, secondo me, darebbe una grossa mano a fare un salto di qualitá e a realizzare una crescita di mentalitá.

          • mezeena10 2 Giugno 2015, 10:09

            sergio hai ragione, pero è necessario partire da un presupposto: per vendere un prodotto deve necessariamente essere vincente..
            pensando allo spettacolo dell’ eccellenza ad esempio, tu imprenditore, ci butteresti quattrini???
            visibilita quasi nulla, una partita a settimana sul canale nicchia raisport, zero programmi di approfondimento, zero news nei tg sportivi, il nulla assoluto!
            allo stadio quattro gatti..
            solo la nazionale fa grandi numeri nonostante vinca raramente, ma solo in occasioni particolari come il 6 nazioni e i test con le super potenze..
            ma la gente è stufa di perdere, addetti ai lavori e semplici appassionati..
            percio prima curare il campo, minirugby, progetto scuola, reclutamento, poi prendere buoni formatori ed educatori, non quei ragazzini neolaureati raccattati a destra e manca dalla fir, con zero esperienza di rugby alle spalle, che sanno tutto sulla preparazione atletica, ma non sanno tenere un pallone in mano..
            son talmente tante le cose da fare prima di pensare a una cosa del genere, che al solito, riguarda solo il 5% del movimento, “l’ elite”..

          • Appassionato_ma_ignorante 2 Giugno 2015, 10:23

            @mez, quello che dici non è dissociato dal marketing. Mi dai lo spunto per sottolineare che “marketing” NON è sinonimo né di promozione né di pubblicità, che sono solo un segmento dell’intero ciclo. Il marketing inizia con il CONCEPIRE il prodotto, “impacchettarlo”, promuoverlo/diffonderlo/creare la domanda domanda per esso e infine scambiarlo con il pubblico/farlo fruire dal pubblico. Ovvio che se “impacchetti” una sòla il ciclo si inceppa. Ed è altrettanto ovvio che le diverse fasi di questo ciclo possono essere portate avanti in contemporanea.

          • mezeena10 2 Giugno 2015, 18:32

            chiaro potrebbero coesistere, ma è necessario partire dal campo, dalla base!

  18. faduc 1 Giugno 2015, 13:45

    leggendo i post sopra capisco perché non se ne esce…

  19. davy 1 Giugno 2015, 14:04

    “L’idea di legare il successo esclusivamente alla vittoria è solo italiana”. Dice poco !!! D’altra parte che si parli di 6 nazioni, di Pro12 e adesso anche di Eccellenza la parola chiave sembra essere : “Non vinciamo, che ci stiamo a fare”.

  20. B.folko 1 Giugno 2015, 15:11

    Bisogna partire in primis con le televisioni!! ..solo chi è appassionato/giocatore/ex giocatore va su nuvolari o rai sport a guardarsi le partite, oppure si sveglia il sabato mattina per guardare il super rugby su sky!! ..la prima mossa di marketig per creare interesse è proprio quella di dare maggiore visibilità alle partite, magari far vedere sulle reti maggiori partite del T14 o della Champions cup e volendo anche super rugby!! poi bisognerebbe fare un bel programmino post partita che discute delle partite, spiegando anche le regole per i profani (ho già anche il nome “terzo tempo”) ..creando interesse si creano nuovi appassionati e di conseguenza potenziali giocatori o genitori di potenziali giocatori!! fatto ciò si può passare alle mosse successive: bacini di utenza maggiori: Milano, Roma, Bologna, Padova etc!! e nuovi impianti: stadi e rugby store. così facendo si può mantenere comunque un campionato italiano classico magari di livello più alto grazie all incremento delle giovanili. e di conseguenza creare nuove franchigie con sedi nelle città maggiori e tante squadre satellite per poi farle competere con le altre squadre europee “Pro12 e coppe europee”

  21. B.folko 1 Giugno 2015, 15:11

    Bisogna partire in primis con le televisioni!! ..solo chi è appassionato/giocatore/ex giocatore va su nuvolari o rai sport a guardarsi le partite, oppure si sveglia il sabato mattina per guardare il super rugby su sky!! ..la prima mossa di marketig per creare interesse è proprio quella di dare maggiore visibilità alle partite, magari far vedere sulle reti maggiori partite del T14 o della Champions cup e volendo anche super rugby!! poi bisognerebbe fare un bel programmino post partita che discute delle partite, spiegando anche le regole per i profani (ho già anche il nome “terzo tempo”) ..creando interesse si creano nuovi appassionati e di conseguenza potenziali giocatori o genitori di potenziali giocatori!! fatto ciò si può passare alle mosse successive: bacini di utenza maggiori: Milano, Roma, Bologna, Padova etc!! e nuovi impianti: stadi e rugby store. così facendo si può mantenere comunque un campionato italiano classico magari di livello più alto grazie all incremento delle giovanili. e di conseguenza creare nuove franchigie con sedi nelle città maggiori e tante squadre satellite per poi farle competere con le altre squadre europee “Pro12 e coppe europee”

    • malpensante 1 Giugno 2015, 19:35

      Mi ha telefonato la Ferilli, dice che lei e Poltrone&Sofà sono d’accordo su tutta la linea.

  22. andrease 1 Giugno 2015, 15:13

    “L’idea di legare il successo esclusivamente alla vittoria è solo italiana”.
    mi sembra di ricordare una frase di un corleonese tristemente famoso che diceva più o meno “L’idea di legare i nostri affari solo a chi vince è superata. Dobbiamo essere amici di tutti e farci pagare da tutti. Poco, ma da tutti.”

  23. mistral 1 Giugno 2015, 15:19

    non so voi, ma oltre alle trite e ritrite banalità che chiunque di noi avrebbe potuto scrivere, mi ha colpito una frase “E’ ora che la federazione pensi di affidarsi ad un advisor come hanno fatto FIGC, FIP, Milan, Inter, Paris Saint Germain e Chelsea, entrando così, oltre che nel Sei Nazioni, nel mondo dello sport che conta veramente…” …avesse scritto Saracens, Wasp, RCT, al limite Stade Français forse gli avrei dato un minimo di credibilità, ma così mi rimane solo “è ora che la federazione pensi di affidarsi ad un advisor”… punto.
    Domandona: la FIR farà un bando pubblico o sceglierà a trattativa privata? 😉

    • andrease 1 Giugno 2015, 15:37

      concordo al 100%.
      aria fritta su tutta la linea.

    • mezeena10 1 Giugno 2015, 20:24

      mistral mi ha telefonato malpensante che gli ha telefonato bernabo che ha raccolto una confidenza di mr G., pare stiano raccogliendo i vari curricula in giro..si dice..

  24. fracassosandona 1 Giugno 2015, 18:18

    cinesi blatter procure masterchef xfactor sky mediaset…
    ce n’è da passare un pomeriggio a leggere tutte le notizie su di questi…

    salvo omonimi parrebbe che il consulente intervistato si fosse preso pure cinque mesi di squalifica nel 2005 per un calcio al volto dell’avversario a terra…
    (google non dimentica, salvo espressa richiesta dell’interessato)…

    restando ai contenuti dell’intervista leggo più fuffa che sostanza, per cui sicuramente si fa…

  25. faduc 1 Giugno 2015, 21:42

    A sentirvi uno potrebbe immaginare che qualcuno stesse cercando, con fare rapace, di impadronirsi di uno dei gioielli italiani. Che funziona al meglio. L’importante è non toccare i campanili, eh. Bene, auguri. Ma, vi ricordo, che se ci cacciano dal 6n, celtic e varie, chi ci rimette è il veneto. Noi, al sud, siamo abituati ad essere amatoriali. E non crediate che per chi sta al di là delle Alpi importi del treviso, del Mogliano ecc ecc…o del Rovigo oaver 100. Voi non esistete per loro, esiste solo una nazionale accettata perché porta 40.000 spettatori e pubblico in tv, una bella location “Roma” e quindi un maggior giro di affari. Perciò, riflettete sul perché la finale, scarsa, dell’eccellenza ha avuto più spettatori del treviso in Pro12.
    Per chi mi ha accusato di mercantilismo…Cambia sport!
    Auguri, duri e puri. Ma vi faccio presente che il calcio, quando la palla era di pezza (un modo per dire agli albori) era considerato un modo per fare qualche lira senza lavorare, ed era riscatto sociale. Certo, c’era la passione, ma le lire non dispiacevano. E non dispiacerebbe neanche ad un padre normale se il proprio figlio giocasse per 40/50 mila euro l’anno, invece di un rimborso spese. E’ un insulto al Dio rugby pensare di vivere dignitosamente con quella cifra?

    • Andrea B. 1 Giugno 2015, 22:56

      No, non farebbe schifo per nulla, ma ho come l’impressione che la strada par arrivarci sarà stretta, lunga, in salita e tortuosa…senza scorciatoie e alberi dei miracoli offerti dai “gatti e volpi” del marketing …

    • andrease 2 Giugno 2015, 00:43

      secondo te per che motivo nessuno ti aveva risposto prima?
      se per te è corretto scendere a patti con i pirati delinquenti di Infront xchè per 20 denari ci si può tappare tutti gli orifizi (Stefo trade mark), prego, si accomodi all’uscita.
      A me questo modo disonesto di pensare FA SCHIFO!
      e non ne faccio una questione di nord o di sud, è un pensiero da persona disonesta, punto.
      Sicuramente non da uomo di rugby (come magari vai in giro a vantarti di essere, ma spero sinceramente di no).
      I soldi non portano automaticamente a tutte le cose che sognate tu e qualche altro fautore della finanza creativa… 🙁

      • faduc 2 Giugno 2015, 09:10

        Evidentemente qui l’italiano è un’opinione. O comunque si capisce ciò che più aggrada. Si rilegga i miei post e trovi un solo riferimento positivo su infront, noterà che io ho FATTO SOLO COMMENTI POSITIVI SULL’ANALISI DEI PROBLEMI DEL SISTEMA RUGBY IN ITALIA. Che se si prenderà la briga di leggere qualche mio vecchio post, ritroverà tali e quali. Che non mi sembra siano così eterodossi, visto quanta fosse l’eccitazione da parte di molti nell’ipotesi Dogi. Si, perché quello che sostengo io, e non solo io, è che se nell’alto livello, ma dove possibile anche alla base, non si passa alle franchigie il movimento non cresce. Poi, si può fare marketing in modo onesto e scegliere le persone migliori per farlo. Marketing…oddio, viene da solo che se allo stadio porti 10.000 spettatori i ricavi generali lievitano e puoi dare agli operatori uno stipendio decente. Non mi pare che il presidente del Rovigo, e anche i tifosi visti i commenti precedenti, abbiano sputato sull’incasso dei 7.000 della finale. Poi, sulle considerazioni personali, li eviti senza conoscermi, potrebbe scoprire di aver fatto una pessima figura…

        • andrease 2 Giugno 2015, 12:39

          infatti non sono mai stato d’accordo con i suoi post, semplicemente non mi sono mai preso la briga di risponderle.
          Sicuramente questa è stata la prima e l’ultima volta.

  26. andrease 2 Giugno 2015, 00:49

    a proposito del “signor” Danilo Di Tota…

    http://www.rugbysegni.it/notizia.asp?id_news=350

    riporto l’ultima parte:
    ” avendo il giocatore Di Tota nel corso dell’ anno sportivo riportato squalifiche per un totale di novanta giorni, senza tener conto degli aumenti applicati per la recidiva e le circostanze aggravanti, lo stesso viene sospeso dall’ attività per mesi dodici con decorrenza 29 settembre 2005 e termine il 28 settembre 2006; ai sensi sempre dell’art. 14/2 al giocatore Di Tota Danilo viene ritirata la tessera federale che dovrà essere inviata alla F.I.R.”
    Complimenti!!!

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