Brunel, tafazzismi e una Scozia che arriva dietro ma ci è davanti

In tanti vorrebbero le dimissioni del ct, ma la toppa sarebbe peggiore del buco. E le cose non cambierebbero

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Appassionato_ma_ignorante 22 Marzo 2015, 09:02

    Disamina lucida. Aggiungo che la vox populi è voce del branco.

    • appassionato 22 Marzo 2015, 09:09

      ok le cose non vanno. le franchigie purtroppo continuano a perdere. in challange cup pure. da appassionato di rugby bisogna individuare le soluzioni. cosa si può fare per migliorare il movimento? oppure non c’è niente da fare in quanto è come se la nostra italia pallonara giochi contro le isole bermuda?

      • zappinbo 22 Marzo 2015, 11:51

        Infatti perde con il CostaRica. Quelli sono messi peggio di noi, hai letto le convocazioni di Conte? Ma a questo punto siamo arrivati?
        Penso che la crisi venga da lontano.
        Il sistema sport in Italia sta raschiando il fondo del barile.
        Brunel aveva detto qualcosa a riguardo quando é arrivato (sport nelle scuole). Ora guai a prendersela con lui o campare scuse tipo arbitraggi.
        Futuro: esistono alterantive al sistema delle accademie quando le societá non hanno neanche i soldi per cambiare i pali dell’H?

    • Appassionato_ma_ignorante 22 Marzo 2015, 10:05

      Forse tra appassionati ci intendamo.
      La prima cosa che bisogna comprendere è che una scena non ottimale può essere il risultato del concorso di più situazioni, ognuna delle quali richiede a) un esame b) l’individuazione della causa e 3) un approccio per risolvere quella causa (che potrebbe richiedere più fasi).
      La seconda cosa da comprendere è che per individuare le situazioni, esaminarle e individuarne le cause occorre disporre di tutti i dati necessari e della capacità di analisi per elaborarli.

  2. Stefo 22 Marzo 2015, 09:10

    @Paolo per quel che vale concordo sul fatto che cambaire oggi Brunel ha poco senso, soprattutto perche’ come giustamente sottolinei per chi?Quelli bravi son tutti impegnati fino alla fine del mondiale almeno.

    Una sola cosa pero’ mi lascia dei dubbi e che non e’ poco, al di la’ delle polemiche la frase di bruenl come sottolinei anche tu denota che forse il rapporto tra il CT ed il gruppo potrebbe essere piu’ logoro diq uanto si possa pensare, ed allora al di la’ di tutti i discorsi se non c’e’ piu’ reciproca fiducia non so qaunto senso avrebbe andare avanti ma questa per me era la situazione da verificare gia’ a giugno lo scoros annod opo il fallimentare tour nel Pacifico.

    • balin 22 Marzo 2015, 09:33

      D’accordo se non si è fatto l’anno scorso oggi sarebbe proprio sbagliato, fra l’altro l’eventuale sostituto dovrebbe quasi essere un aspirante suicida, visto che gli infortuni pesanti non lasciano molte possibilità e non si vedono all’orizzonte grandi giocatori che possano entrare oggi nel gruppo e rivoluzionare le prospettive. Oggi -e pure a settembre- con l’Irlanda non abbiamo scampo ma con la Francia la partita perfetta potremmo anche immaginarla, sempre che si eviti di inciampare con la Romania e il Canada….
      Occorre però qualcosa di nuovo, va bene un po’ di riposo per chi ne ha bisogno, ma Brunel deve fare dei collegiali con i giocatori che finora sono stati ai limiti o fuori dal gruppo o esclusi non si sa perché, anche iniziando ad inserire qualcuno di quelli che vede per il 6N 2016. E poi visto che per JB non è neppure troppo lontano consiglio caldamente pellegrinaggio a Lourdes, per gli italici fate un po’ voi ognuno ha un santuario di riferimento, almeno quelli in Italia non mancano.

  3. Mr Ian 22 Marzo 2015, 09:11

    Magari una stampa più sferzante durante le conferenze stampa non sarebbe male, siamo solo i tifosi che non capiamo una mazza? e dietro invece il cielo è sempre azzurro?
    La FIR dice di essere sempre pronta ad ascoltare consigli e proposte, ma visto che noi siamo inascoltati, perchè la stampa di settore non inizia a punzecchiarli come si deve?
    Cmq il rugby Italiano si è deciso di farlo abortire nel 2013, quando eravamo in rampa di lancio e maggiormente convinti psicologicamente, tutto fuorchè figli di veneti…
    In un paese normale sarebbero già saltati i vertici, ma noi siamo il paese dei Lupi…Sinceramente non me ne frega più un cazzo

  4. ermy 22 Marzo 2015, 09:17

    Concordo sul fatto che bisogna mettere mano alla carrozza, ma chi lo fa? Quando? Non vi basta un 61-20 in casa? Tafazzismi? Bel termine, scusate @Redazione ma mi pare il paravento per una mentalità perdente in partenza…
    Quindi il progetto sarebbe chiaro, per me… Dimissioni di Gavazzi, di Brunel e nuove elezioni!
    Dimenticarsi il mondiale 2015 che diventa un momento di crescita e passaggio di consegne per la squadra 2019.
    Basta con questa indulgenza tipicamente italica, ci vogliono gesti forti, persone professionali e competenti, col politichese ( anche giornalistico) si continua solo la caduta nel baratro!

  5. sinistrapiave 22 Marzo 2015, 09:18

    In fondo Brunel ha mantenuto le promesse : aveva detto : ‘basta con le sconfitte onorevoli ‘ ! 🙂

    • lupo 22 Marzo 2015, 09:24
    • zappinbo 22 Marzo 2015, 11:53

      Il 2015 é stato di gran lunga l’anno piú brutto da quando seguo il rebbi. Da come in molte partite TV e la
      nazionale hann alzato bandiera bianca fa molto male.

  6. Alberto da Giussano 22 Marzo 2015, 09:20

    Con tutto il rispetto per gli autori, la voce di On Rugby, intesa come commenti ai post, non è il rugby italiano, che come movimento è una voce un po’ più complessa e articolata: allenatori ed ex allenatori, dirigenti ed ex dirigenti, spettatori affezzionati ( pochi) e occasionali ( molti).
    I pochi inferociti che commentano su queste pagine, purtroppo per loro e per fortuna nostra sono rappresentativi solo di loro stessi.
    Questo pacato intervento di estremo buon senso direi che, oltre ad essere condivisibile, è rappresentativo di uno stato emozionale diffuso.
    Da un lato la convinzione e la certezza che questa nazionale, quanto ad atleti, è ciò che il movimento può dare.
    Atleti che per galleggiare nel 6N devono spremersi come agrumi e basta un niente per far precipitare il tutto. Toppo pochi per reggere 4 partite di fila l’onda d’urto dei franco-anglosassoni.
    Le rivoluzioni , in questi casi, non portano a nulla, visto che l’eventuale nuovo allenatore nello stesso tino dovrebbe tirar fuori i 30 giocatori per i mondiali.
    La contraddizione nelle argomentazioni dei rivoluzionari dei “tutti a casa”: se il problema è sistemico non è certo in pochi mesi che si creano 30 nuovi azzurri.

    • Mr Ian 22 Marzo 2015, 09:29

      I pochi inferociti che commentano sono gli spettatori che si aspetterebbero uno spettacolo diverso, fatto di professionalità dentro e fuori dal campo, non si può pretendere di illuderci facendoci capire che noi siamo come il Galles e l Irlanda, visto che giochiamo con loro, quando poi nel nostro territorio italico c’è solo triste avanspettacolo.
      Gli addetti ai lavori che citi tu invece rappresenta il vero tessuto del rugby italiano, ovvero l elogio all amatorialità, basato solo sullo sforzo e la buona volontà di chi si impegna nei campetti di periferia.
      Quello che non capisco è come fanno loro a non essere incazzati come bestie, tutti i loro sforzi diventano vani, recrutare bambini, crescerli per poi darli a mamma fir per svezzarli e mollarli nell oblio….
      Come fanno ad ingoiare questo rospo???

      • albe 22 Marzo 2015, 10:08

        Forse mr Ian perche chi fa lo sforzo di andare a cercare i ragazzini, allanarli e seguirli la domenica non lo fa in funzione della nazionale (per fortuna) ma per altri tipi di soddisfazione… E te lo dico con cognizione di causa…
        Poi magari per l esito della partita della nazionale ci restano male lo stesso, per carita, ma non é la loro priorita

      • mistral 22 Marzo 2015, 10:31

        Ian, albe ha ragione, se nel movimento di base si ragionasse solo in funzione della nazionale non ci sarebbe più nessuno… il fatto è che fir e alto livello sono ormai visti come apparati dello stato, come il governo: serve a un razzo, ma intanto c’è e lo si deve mantenere… e cosa peggiore, c’è un senso ineluttabile che, comunque vadano le elezioni (politiche o fir, poco importa), nulla cambierà mai… 🙁

        • mezeena10 22 Marzo 2015, 11:49

          infatti non lo si pensa nel movimento di base ma nei vertici fir..
          il rugby in italia è la nazionale..il resto è abbandonato a se stesso, coi club che lottano per sopravvivere..

    • jazztrain 22 Marzo 2015, 09:44

      Come ho detto prima Brunel si dimetterà dopo i mondiali, mandarlo via ora servirebbe a confondere ancora di più la squadra e portarla al naufragio. Ma Brunel non deve essere il capro espiatorio, qui ci sono colpe gravi da parte della dirigenza nazionale che è riuscita in questi anni a distruggere tutto fuorché il rugby femminile.

      Il modello da cui partire è proprio il rugby femminile, chi l’avrebbe detto che un movimento come questo avrebbe dato maggiori soddisfazioni ai nostri colori? Imitiamolo e forse troveremo la nostra identità sia negli Under 20, sia a livello di franchigie che di nazionale maggiore.

      P.S. Sembra che stia prendendo piede il 7 femminile, e in campo maschile come siamo combinati?

      • parega 22 Marzo 2015, 09:52

        complimenti ADG …riesci a mancare di rispetto anche a chi scrive su questo forum…ricordati che molti sono anche stati ex giocatori e allenatori/dirigenti…non siamo dei pezzenti rispetto a un nobile come te
        sei proprio come il tuo preside…denigratori dei pensieri altrui
        e ti ricordo una cosa visto che non te ne rendi conto
        se giri i campi durante le partite dei settori giovanili o minirugby senti tanta INCAZZATURA verso le scelte di questa federazione…poi non ti riporto le parole riguardo al tuo GAVASSI visto che sarebbero censurate di brutto e giustamente dalla redazione come fece con le mie

        • ermy 22 Marzo 2015, 10:17

          Parega, vedila sotto un’altra luce : noi della “frangia più rumorosa” rappresentiamo solo noi stessi! Bene, un complimento alla nostra autonomia intellettuale e personale!
          Ci sono altri invece qui che rappresentano terze persone… direi meglio quelli della “frangia più rumorosa”… 😉

          • Francesco.Strano 22 Marzo 2015, 10:34

            Quoto parega…..

          • parega 22 Marzo 2015, 16:07

            #frangiarumorosa

        • mezeena10 22 Marzo 2015, 11:54

          quotone parega!
          e mi taccio, non voglio rigirare il coltello nella piaga, dico solo che il solito provocatore riesce a difendere l’ indifendibile negando, come al solito, l’ evidenza più assoluta!
          lui: “il verbo”!

    • gian 22 Marzo 2015, 11:24

      e vedi che in realtà è colpa nostra!!!!!!
      basta @redazione, chiudiamo il sito che poi si sistema tutto, in fed hanno tutto chiaro, in realtà è una finta, gli AB’s ci fanno una s..a a noi, ma i nostri grandi stratecchi hanno fatto 3 anni di m…a apposta, adesso arriviamo al mondiale e diamo 80 punti a tutti (e se in una partita ne diamo 70 è colpa di zatta, benetton, innocenti e pure di munari che porta nera!!!)

    • rigamonti 22 Marzo 2015, 12:04

      Sono allibito caro signore dal suo ennesimo intervento così presuntuoso da far venire la nausea.
      Lei si erge a conoscitore della palla ovale squalificando i suoi interlocutori. Ma poi quando fà dei pronostici non ne azzecca uno.
      La sua boria da dove nasce? Da quale riga del suo curriculum?
      Ma lei lo sa che l’umiltà è uno dei valori fondanti del RUGBY?

    • mezeena10 22 Marzo 2015, 12:39

      infatti, il rugby italiano è galvisano e dintorni..e bon!
      gli altri, quelli della “frangia piu rumorosa”, non contano una cippa!
      quasi quasi rimpiango Gino da Agrate..

    • megu65 22 Marzo 2015, 18:39

      sono affezionato al rugby ed al sito, le due cose non sono mutuamente esclusive, e mi prendo le responsabilità di quello che scrivo, sempre. Nelle partite alle quali ho assistito dal vivo ho sempre trovato persone competenti che hanno proposte intelligenti ed interessanti; i dirigenti, gli ex giocatori o tecnici che conosco la pensano come i molti competenti commentatori di questo sito, tu compreso.
      poi c’è il discorso dei soldi, tanti, che la federazione (e non solo il presidente quindi), investe sul movimento: hanno dato frutti? per noi pochi. lo dimostra il fatto che a livello di top players cercano tutti di andare all’estero, mentre a livello di movimento di base le competenze dei tecnici delle giovanili, sono mediamente scarse

      • Emy 23 Marzo 2015, 15:50

        E dove li vedi i “soldi, tanti” che la federazione investe sul movimento? Uno dei problemi enormi è proprio che la federazione sul movimento investe solo le briciole che cadono dal tavolo.

  7. stefano nicoletti 22 Marzo 2015, 09:29

    Sono tutte considerazioni razionali e corrette, ma alla fine resta l’impressione di qualcosa che non quadra.

  8. lupo 22 Marzo 2015, 09:42

    JB in quanto ct è solo un ingranaggio mediano (seppur fondamentale) di una macchina che non gira bene da troppo tempo nel suo complesso, sostituirlo non è vietato, ma non risolverebbe il problema in se (poi, come giustamente fate notare, per metterci chi nell’immediato?).
    Serve un progetto radicalmente nuovo a partire dai vertici, cosa che abbandonando i voli pindarici dei “tifosi” arrabbiati è realizzabile solo seguendo la prassi prevista (superciuk la sua cricca postdondiana da soli scordiamoci che mollino l’osso) quindi concordo su quanto inutile sarebbe cedere alle smanie di esaltati col capslock fisso e odiatori professionisti che vorrebbero radere al suolo tutto e subito ( per poi godersi la vista di macerie senza prospettive?) rigorosamente senza proporre alternativa credibile alcuna.
    Si palesi SUBITO una credibile alternativa per le prossime elezioni federali e si lavori PUBBLICAMENTE su di un programma serio, definito e soprattutto “di prospettiva lunga” da contrapporre all’improvvisazione avvinazzata attuale sperando che questo giro gli “elettori istituzionali” siano un po più lungimiranti (o un po meno collusi)

    • ermy 22 Marzo 2015, 10:05

      Bravo Lupo, pur essendo probabilmente considerato uno degli arrabbiati estremisti, concordo col tuo pensiero…
      È ovvio che la via non può che essere istituzionale, e che qualcuno deve farsi avanti… certo che le dimissioni di Gavazzi aiuterebbero non poco a dare una scossa… e del mondiale non me ne può fregare de meno, se devi ricostruire meglio avere un anno in più che uno in meno…
      tanto i giocatori saranno quelli a settembre, serve solo un management meno schizofrenico che crei gruppo e coesione, e che li faccia lavorare duro!
      Per farti un esempio : con 3+3+3 di buon livello in prima linea invece di escluderli per logiche incomprensibili, inizia a metterli in competizione con collegiali mirati al risultato, poi vedrai che quelli che si conquistano il posto mettono su una musica mica da ridere ai mondiali… vedi i primi ’40 di ieri di Castro/Ghira/Rizzo!
      E via così per tutti imreparti, inclusione e non esclusione a fini politici/interessi personali/qui comando io… 😉

      • lupo 22 Marzo 2015, 13:00

        tu sei spesso “arrabbiato”… ma sempre motivando e suggerendo soluzioni (giuste o sbagliate che siano) e dall’alto di un’indubbia conoscenza dell’argomento 😉
        Non sopporto altri che URLANO la loro voglia di teste e sangue a priori su chiunque e comunque…vedi i giocatori FINITI alla prima stagione in calo, giovani bruciati prima ancora di provarli, tecnici INCAPACI (che altrove vincono tutto, prima e dopo), ecc….tutto rigorosamente senza proporre nulla e millantando competenze quando gli spalti dell’olimpico piuttosto che il loro divano sono i posti più vicini ad un campo di rugby che abbiano mai visto dal vivo….no, decisamente non mi riferivo a te 😉

  9. Stefo 22 Marzo 2015, 09:49

    Io pero’ pur condividendo molti aspetti dell’articolo di Paolo una piccola polemica critica la devo fare, bene oggi palccare gli animi arrabbaiti e criticare la vox populi e tutto pero’ sarebbe manca un po’ di credibilita’ visto che quando nel 2013 la vox populi inneggiava a Brunel, lo definiva un druido un mago che in pochi mesi aveva trasformato i rospi in principi azzurri questo sito seguiva molto fortemente quella vox populi anzi la fomentava per bene con articoli su vittorie di sostanza e vittorie di forma…dove era la capacita’ di analisi pacata e la capacita’ di mettere le cose nelle giuste dimesnioni all’epoca?

    • Paolo 22 Marzo 2015, 10:12

      Ciao Stefo. Ricordiamoci quel 2013: le vittorie contro Irlanda e Francia furono di sostanza, senza dimenticare Twickenham, probabilmente la migliore gara della gestione Brunel.
      Eravamo convinti che si fosse imboccata la stada giusta. E lo era. Poi spiegare l’involuzione è difficile, probabilmente solo chi è dentro al gruppo azzurro lo può spiegare, ammesso che lo voglia fare.
      Però chi scrive qui non ha mai trattato Brunel come un mago o un druido. E’ un ottimo allenatore, personalmente ne sono convinto anche oggi.

      • Stefo 22 Marzo 2015, 10:21

        Che Brunel sia un buon tecnico a livello generale penso siamo tutti d’accordo, che fosse e sia il CT giusto per l’ITalia e’ per me un discorso diverso, in quel 2013 si batterono una pessima Francia (cucchiaio di legno) e un’Irlanda con un allenatore uscente da mesi e diversi infortunati…questo giusto perche’ bisogna mettere nella giusta dimensione e ontestualizzare le cose a mio avviso, cosa che non fu fatta all’epoca…io penso che dopo quel 6N ci fu una pompatura in base a quei risultati del cT da parte dei media (tra cui anche questo sito)…opinione eprsonale che spero non venga presa per offensiva.

        • Paolo 22 Marzo 2015, 10:45

          Nessuna offesa, ci mancherebbe

        • Katmandu 22 Marzo 2015, 10:49

          ok stefo ma se l’Irlanda batte L’australia e SA piena zeppa di assenti è un successo, se perde con l’Italia è “quasi scontato” se la Francia da cucchiaio perde contro di noi è normale, come è normale che l’Italia senta tanti giocatori non abbia le qualità per competere contro il Galles, suvvia un po di equilibrio lo dovresti avere, sicuro sostituire O’Mahoney è meno complicato di sostituire Zanni, ma non mi pare che nessuno nel clan azzurro si sia messo a piangere gli infortunii, o forse non l’ho sentito io

          • Stefo 22 Marzo 2015, 18:47

            kat ma stai scherzando?PArtiamo che l’Irlanda di infortunati en aveva 18 a novembre caro mio, tra cui Healy, Moore, O’Brien, Jordy Murphy giusto epr citarne alcuni protagonisti di questo 6N, am cosa piu’ improtante come fai a mettere sullo stesso piano 2 vittore estemporanee come quelle dell’ITalia nel 2013 (guarda gia’ a giugno 2013 come ando’ e come ando’ poi il resto dell’annata) con vittorie arrivate iun mezzo ad una striscia di 10 vittorie di vila ed in mezzo a due 6N vinti in back-to-back…ma veramente ti rendi conto che confronto del menga stai facendo?

        • rigamonti 22 Marzo 2015, 12:14

          Quindi il Galles che batte l’Italia con Orquera, senza Parisse e Zanni, senza Favaro e con mille altri problemi non vince perchè gioca meglio. Ah no, il discorso vale solo per l’Italia.
          Nel 2013 abbiamo battuto con grande merito due squadre. Oppure mi dici che nel rugby non vince il più forte?

          • parega 22 Marzo 2015, 16:32

            io se vi ricordate …ero si’ contento per le vittorie ma dicevo che non bisognava adagiarsi sugl’allori perche’ avevamo una nazionale vecchia soprattutto dove conta cioe’ nei mischiaroli e in altri ruoli e la poco profondita’ della rosa percio’ ero piu’ preoccupato per il futuro che per la contentezza del bei nazioni

          • Stefo 22 Marzo 2015, 18:51

            @rigamonti nel 2013 hai vinto con merito nessuno mette in dubbio questo, che non si soano messe in giusta prospettiva quelle vittorie e che si sia voluto leggere qualcosa di troppo in quelle due vittorie e’ in discussione…ed i risultati dopo a partire dal giugno 2013 cioe’ da suibto sono li’ a dirti che si e’ letto qualcosa di troppo dopo quelle vittorie…i fatti ti dicono questo, e negarlo a due anni di distanza e 18 sconfitte su 21 partite e’ abbastanza assurdo!
            Poi se vuoi continuare a prendere per assulute quelle due vuittorie accomodati pure.

          • sentenza 22 Marzo 2015, 23:59

            Evidentemente l’errore di valutazione è stato di scambiare quello che era un punto di arrivo, dovuto anche a congiunture favorevoli tipo infortuni degli altri, per un punto di partenza verso sorti progressive ineluttabili. Invece siè visto che di ineluttabile c’è altro.

    • zappinbo 22 Marzo 2015, 11:56

      Molto giusto il parallelo TV in Celtic e Nazionale, complimenti

    • fr86′ 22 Marzo 2015, 11:57

      ciao stefo, scusa se mi pemetto, penso che é vero ci siamo tutti un po’ esaltati dopo il 6N 2013, ma era normale… perché oltre le due vittorie con Francia e Irlanda e l’ottima partita con l’Inghilterra, per la prima volta si respirava l’amarezza per due sconfitte evitabili. Il che, faceva pensare che per la prima volta eravamo in gioco per qualcosa di grosso.
      Questo 6N come i test di novembre ha mostrato una gestione pessima del gruppo, e sicuramente il ct ha le sue colpe… questa é una cosa ovvia.

      Pero’ purtroppo l’Italrugby é questa, e rispecchia un movimento pieno zeppo di difetti, la nazionale maggiore é limitata e l’under 20 non é granché… si salvano solo le ragazze, ed é già qualcosa… secondo me, si dovrebbe un po’ pungere l’orgoglio della nazionale maschile, dando più luce alla femminile (visti i risultati, lo meritano).

  10. Katmandu 22 Marzo 2015, 09:52

    cambiare oggi sarebbe da pazzi, oltre che da irresponsabili, ma OGGI è necessario un DOR con comprevata esperienza nel settore, anche giovanile, opi chi metti metti come selezionatore poco imnporta (passatemi l’espressione) ma anche Scmidt con la poca scelta che abbiamo farebbe fatica, prendere uno alla Dai Youngs (ma mettete il DOR che più vi aggrada)coprirlo d’oro affinche ci aiuti, seguire le sue parole per 12 anni come se fosse la bibbia, poi vedrete che i vari Carlina (che reto ancora il miglior MA che si è visto a TV palla in mano), Ferreira, Maddock, Ratuvu non arriveranno più in Italiane pure se vado io sull paanca dell anazionale faccio un lavoro migliore

  11. ermy 22 Marzo 2015, 09:57

    Ma l’avete ascoltata la conferenza stampa di Brunel???
    ” … su di me deciderà la squadra, etc…” Ma vi rendete conto che questo dovrebbe essere il leader, il condottiero? Da questo Coste non si faceva portare nemmeno il sacco dei palloni in campo… per paura che avrebbe potuto incidere negativamente sull’umore della sua squadra!!! Ma robe da pazzi!
    E mandarlo via sarebbe tafazzismo? Perchè non sappiamo con chi sostituirlo? Perchè dei giocatori professionisti andrebbero in confusione?
    Ma suvvia…
    http://rugby1823.blogosfere.it/post/529492/sei-nazioni-2015-italia-galles-la-conferenza-stampa-video

  12. M. 22 Marzo 2015, 10:33

    Secondo me Brunel e chi lo aiuta ha sbagliato la gestione delle convocazioni (Bacchin, Castro, Rizzo), ma sono cose “minori” e se n’è già parlato allo sfinimento.
    Lui non c’entra se una squadra per un tempo gioca bene, gagliarda, con errori, ok, ma presente di testa. E poi prende la meta da calcio veloce, uccellata per la seconda volta, e su una ripartenza dopo nostra azione promettente (il calcetto di Orquera).
    Forse sbaglia in alcune disposizioni in campo: Furno che si ritrova ala come ultimo ricevitore al largo (successo 2 volte in situazioni di 2vs1) e una velocità limitatissima. Ma in generale qua è un problema totalmente di testa, la squadra si spegne e inzia ad essere arraffona, casinara, a provarci ma senza criterio.
    Poi: è uno che ha allenato per quanto tempo senza un allenatore della mischia? Cioè ci sono cose che vanno sistemate in tutti i lati della situazione, ma io onestamente Brunel lo vedo in fondo alla lista dei problemi…

    • Francesco.Strano 22 Marzo 2015, 10:36

      Forse è l allenatore a trasmettere la giusta mentalità vincente? Vedasi l apporto dato da alcuni famosi allenatori in altri sport…..

      Quindi se non è in grado di fare questo con l. Italia….. Se. Ne vada

    • ermy 22 Marzo 2015, 11:02

      @M permettimi, sei un pò fuori strada… immagino da come parli che tu non abbia molta esperienza della materia.
      Da ex giocatore e allenatore ti dico che invece è importantissimo l’apporto dell’allenatore e del suo staff sui risultati ” mentali” della squadra… chiaro non è solo lui, nel rugby si parla spesso di ” ambiente” quindi nel caso della nazionale si può parlare di presidente, team manager, e dirigenti vari… anche questi sono chiamati a creare una mentalità vincente! Non sto qui a spiegarti come nel dettaglio… 🙂
      Avere Allenatore e Presidente che si scaricano il barile a vicenda dimostra da solo che sono i maggiori responsabili di questa faccenda… poi c’è tutto il resto, il movimento, etc…
      Ti faccio un esempio concreto : molti anni fa ho fatto uno stage di 15 gg. con Villepreux e il suo staff e le nazionali giovanili francesi… l’anno dopo Villepreux quidava la nazionale francese ai mondiali… prima di Francia – All Blacks, conoscendo i miei polli, andavo dicendo in giro, attenti che sono gli unici che possono fare fuori gli AB, attenti…
      cosa successe? Massacro degli All Blacks nei quarti o in semifinale, non ricordo… il primo grande shock nazionale neozelandese…
      Ergo : l’ambiente è importante in una squadra di rugby, l’allenatore e lo staff ne sono i primi artefici…
      Quelli che continuano a prendere 40/60 punti se ne devono andare!

      • teorub 22 Marzo 2015, 11:24

        scusa non per difendere @M sarà anche giusto mandare via chi prende 40/60 punti ma neanche avere uno come Mallet che considerava l’unica forza la mischia e di gioco non se ne vedeva l’ombra cosa che almeno col Brunello c’è per poco ma c’è.

        • gsp 22 Marzo 2015, 11:33

          C’era molto piú gioco in quella squadra che in questa.

          • malpensante 22 Marzo 2015, 12:32

            Vaglielo a spiegare….

          • jock 22 Marzo 2015, 14:42

            D’ accordo con gsp. Però Brunel sembra l’ ultimo dei problemi, nonostante creda che ermy abbia delle ragioni, e non da poco. Sono di quelli che si sarebbe tenuto Mallet, per diverse ragioni già scritte, ma sinceramente, da quello che credevo di sapere, Brunel

          • gsp 22 Marzo 2015, 15:51

            Ciao jock e buona domenica. Brunel per me non é il primo problema del movimento, peró é per me il primo problema della nazionale. Peró cambiare oggi non ha senso é troppo tardi. E dalla sua Brunel puó sempre dirti che lui ha fatto risultati di vittorie in linea con quelli precedenti, eguagliando i migliori risultati storici.

          • gsp 22 Marzo 2015, 15:55

            E che ha fatto ultimo 1 Volta su 4.

        • ermy 22 Marzo 2015, 14:16

          Mallet, da quel grande personaggio che è ( mi fregio pure dell’onore di averci giocato contro…) forse aveva un briciolo di più autonomia rispetto al politicizzato Brunel… che dici?

          • gsp 22 Marzo 2015, 15:55

            Anche di Mallett si dicevano le stesse cose.

      • Mr Ian 22 Marzo 2015, 11:46

        Ottima osservazione, l ambiente è fondamentale. Lo ha dimostrato anche 6N, l Irlanda come prestazione dei clubs non si avvicinava ad un grande 6N, ma le grandi capacità manageriali di Schimdt si sono viste nel gruppo, una squadra che ha fiducia nel loro allenatore ed eseguono lo spartito alla perfezione.
        Così come lo si vede nel Galles di Gatland, uomo solo al potere che finchè vince va tutto bene.
        Discorso completamente opposto per la Scozia, solo Cotter sa come non è riuscito a tirare fuori il meglio da un gruppo come gli scozzesi…

      • M. 22 Marzo 2015, 14:28

        Guarda io ho giocato a livelli infimi e in struttura stramatoriali, chiarisco solo che non intendo dire che Brunel non ha responsabilità e ad esempio a me quando dice “deciderà la squadra” mi sale il sangue al cervello, non è una democraziona è rugby e tu sei leader autorevole non una parte di una votazione o di una scelta stile talent.
        Non sostengo che Brunel non faccia errori, qualcosa ho anche detto sopra. Sostengo che Brunel dal mio punto di vista è uno dei “problemi minori” in un ambiente che gli ha fornito un anno e passa di allenatori della mischia, una partecipazione alla celtic che non si sa se continuava o meno, una squadra celtica federale dove allenatore e team manager si azzuffano, un team manager della squadra federale che lascia a metà campionato, una gestione dei giocatori azzurri assurda (penso ai “casi” Botes, Tebaldi, Benvenuti, Iannone, al progetto apertura), che cambia le regole ogni anno (solo x stranieri, no stranieri tra apertura ed estreno, poi sì stranieri), un presidente che per sostenerti dice ogni 5 minuti che non ti ha scelto lui, e situazioni quasi comiche, ho visto a Parma Ospreys-Zebre, ecco avete visto la consistenza dei due rispettivi team di specialisti/tecnici sulle tribune? Questi sono solo esempi, si potrebbe proseguire allo sfinimento.
        E non è colpa di Brunel se i tuoi giocatori in campo sono sfilacciati appena le cose si mettono male, se esce Parisse e nessuno si prende la baracca in mano, se Venditti fa errori banali, se gli arbitri ti cacciano gente a te con un metro diciamo più rigidello.

        Insomma, io parlo dal basso di un’esperienza rugbystica limitatissima, stradilettantesca, sono un semplice appassionato e non uno del “mestiere”, ma questa è la mia opinione. Brunel ha fatto errori ma certamente non è il primo indiziato del disastro di ieri e cacciarlo ora (se mi dicevate dopo il tour nel pacifico ero anche d’accordo) non avrebbe nessunissimo senso.

        • M. 22 Marzo 2015, 14:31

          Riformulo un pezzo di qui sopra che manca un pezzo.
          Sostengo che Brunel dal mio punto di vista è uno dei “problemi minori” in un ambiente che gli ha fornito un anno e passa di assenza di allenatori della mischia.

          Mancava un pezzo.

  13. Sergio Martin 22 Marzo 2015, 10:37

    Da quella vittoria contro l’Irlanda del 2013 non ha funzionato più quasi niente, nè nella Nazionale, nè nelle franchigie. La crescita si è arrestata, anzi siamo tornati indietro. Prima poteva avere senso andare a vedere le partite della Nazionale e vedere delle scoppole, contenti solo di esserci. Ora basta. Ieri è stato deprimente, con tutto il rispetto per i ragazzi che sono scesi in campo. Ma non è colpa loro. Sono dei giocatori e la responsabilitá è di chi sta dietro, di chi fa la squadra, di chi fa gli allenamenti, di chi struttura e di chi crea le condizioni per allargare ed approfondire la platea di quelli che possono scendere in campo. È, prima di tutto, un deficit di organizzazione. Non ci si può limitare a dire “questi siamo”. Andiamo a vedere perchè “questi siamo rimasti” e non siamo più andati avanti. Non è (solo) Brunel (che pure è un ottimo allenatore, ma se i risultati sono questi…) ad avere delle responsabilitá. Sono Brunel ed il suo staff inseriti in quel contesto. Bisogna tracciare un bilancio complessivo.

  14. maximages 22 Marzo 2015, 10:41

    Sarà che ormai ho purtroppo constatato che a questo mondo, in tutti gli ambiti, è rimasto ben poco che mi stupisce. Ma, davanti a una differenza del genere tra primo e seconto tempo su tutti i fronti (gioco, tenuta fisica e psicologica, arbitraggio) a me viene da pensare che sotto ci possa essere anche qualcosa che ha ben poco a che vedere con il lato sportivo della faccenda. Mi attirerò un sacco di critiche, però ripeto, in ambito professionistico dove appunto in primo luogo dovremmo vedere la professionalità degli attori, certe cose non riesco proprio a spiegarmele.

    • Sergio Martin 22 Marzo 2015, 11:12

      Guarda, noi Italiani siamo abituati a cominciare a sospettare che vi sia “altro” di occulto quando non ci sappiamo spiegare le cose, e di solito ne abbiamo ben donde. La storia ci da ragione. Ma in questo caso mi sento proprio di escludere che possa esserci qualcosa dietro. La veritá è che abbiamo perso noi. Nel secondo tempo ci siamo disuniti subito e poi abbiamo perso la testa. Quel calcetto scellerato di Orquera, che nel primo tempo aveva giocato bene, sta a dimostrarlo. Sí, ci sono state alcune scelte arbitrali discutibili, ma alla fine della fiera noi siamo stati troppo fallosi. Che poi qualcuno possa essersi “venduto” la partita, come ho visto adombrare ieri in alcuni commenti su FB e i blog, non ci crederò mai. E poi, semmai, per le scommesse sarebbe stato più logico che il Galles si vendesse la partita per perdere con noi… 🙂

    • mezeena10 22 Marzo 2015, 12:02

      GOMBLODDOOOOO!!!

    • gsp 22 Marzo 2015, 12:04

      Tipo giocatori della Roma.

  15. Andria 22 Marzo 2015, 10:52

    tornando a Tafazzi: val la pena prendersi a martellate dove non batte il sole solo per accontentare la frangia più rumorosa degli appassionati italiani?

    Eheheh, quella frangia non la digerisci, eh?
    Anche io. 🙂

  16. ginomonza 22 Marzo 2015, 10:55

    Sbaglierò ma io che sono sempre stato un sostenitore di Brunel devo arrendermi all’evidenza.
    Se un CT dice quello che ha detto Brunello ovvero che non si sa spiegare le imbarcate che prendiamo e che si rimanda al giudizio della squadra, mi sembra che non abbia più né la situazione né la squadra in pugno.
    E’ per me evidente che sarebbe meglio che se ne andasse.
    E’ anche un mistero il suo contratto fino a giugno 2016 : forse Dondi pensava che avremmo fatto meglio di quanto accaduto e quindi di proseguire ancora con lui, ma avendo detto Brunello che non rinnova lasciamolo andare,dimentichiamoci della Coppa e progettiamo il futuro seriamente.
    Non si può andare al prossimo 6 N con Brunello con la 24ore pronta.
    Del resto cosa di peggio possiamo aspettarci dalla Coppa di questo che sta accadendo da due anni?

    • jock 22 Marzo 2015, 14:55

      @gino monza, grazie, un pezzo del mio intervento, più sopra, lo hai ripreso tu senza sapere, il mio è rimasto nella tastiera; ero convinto che Brunel, per quello che sapevo del suo curriculum, avrebbe fatto bene, ho, però, visto degli errori che mi sembrano marchiani, soprattutto le convocazioni. Ma credo che il problema stia nell’ organizzazione e nelle scelte della FIR, un disastro; e, al solito, è due settimane che nessuno di lorsignori apre bocca per spiegare, scusarsi, cercare di metterci una pezza fino al mondiale, almeno. E per le celtiche, siamo sempre in alto mare, nulla di programmato e, perciò chiaro. Ma teniamoci JB, anche obtorto collo, almeno fino alla fine di ottobre. Ammesso che, dopo, troviamo qualche allenatore di vaglia che voglia rischiare di bruciarsi, soldi a parte, con i nostri azzurri. Con i quali, sinceramente, non riesco a prendermela, visto che sono loro che scendono in campo e rischiano, ma che anche ieri non hanno onorato la maglia.

  17. Alberto da Giussano 22 Marzo 2015, 11:06

    Chiedo, modestamente agli inferociti, ma i talenti internazionali per alimentare la nazionale ci sono agli angoli di ogni strada ed è solo per il disegno gavazzistico giudoaico-massonico che non arrivano in nazionale?
    Oppure è il movimento che non è più in grado di intercettarli, per quel poco che riusciva a fare?
    Oppure. Le accademie sono piene di talenti internazionali e sono gli sciagurati che le dirigono che li rovinano?

    • fabrio13H 22 Marzo 2015, 11:13

      Posto nuovamente un mio commento di ieri:
      Io scrivo spesso su queste pagine per richiamare all’attenzione che il livello del rugby italiano è comunque di seconda fascia, probabilmente è proprio questo dei 50-60 e 70 punti al passivo da certe squadre, ci sono problemi di scarsità di praticanti, il reclutamento scarso, etc. etc. e critico talvolta i dirigenti del rugby mondiale quanto e più di quelli della Fir
      Ma…ma ora dico anche: cara Fir, da alcuni decenni ti sei posta degli obiettivi, ne è stata raggiunta una parte minima. Negli ultimi anni gli obiettivi sbandierati aumentano e il distacco con la realtà si acuisce e vola verso il patetico, costringendo i rugbysti alle acrobazie verbali nelle interviste per dichiarare una forza che non esiste. Un’altra dirigenza non potrebbe fare miracoli, potrebbe forse fare anche peggio, potrebbe magari invece dichiarare obiettivi più realistici e procedere in quella direzione. Per tutto ciò ora dico che un passo indietro di tutta la dirigenza Fir ora sarebbe una buona cosa.

      • Alberto da Giussano 22 Marzo 2015, 11:24

        Resta comunque il fatto che Inghilterra, Irlanda, Galles, Francia e anche Scozia possono essere degnamente affrontabili se gli atleti che si fronteggiano sono ( più o meno) della stessa caratura, se noi non ne produciamo e non siamo capaci di tirarli fuori, c’è poco da stupirsi dei risultati e accapigliarsi su Brunel si o Brunel no, o dare la colpa del fatto all’allenatore.
        Che poi tirar fuori i talenti da dove essi sono ( scuola, strada, mari, fiumi e laghi) tocchi alla FIR o alle società di base o a un combinato disposto di tutte e due, direi che c’è da discutere. E molto.

        • rigamonti 22 Marzo 2015, 12:29

          Nel primo tempo ci sono i talenti? Oppure riusciamo a stare punto a punto per merito di Gavazzi e Brunel? Perché ci sono giocatori italiani in Inghilterra e Francia? Perché ci sono giovani italiani nelle accademie di Inghilterra e Francia? Perché la Benetton fece una gran stagione nel 2013 e così la nazionale?
          Perché Zanusso è arrivato dal nulla quest’anno?
          Perché alle zebre ci sono stati tanti stranieri scarsi? Perché Orquera fa panchina nelle zebre ma gioca in nazionale?

    • Sergio Martin 22 Marzo 2015, 11:26

      @Alberto, secondo me in questo momento non è un problema di giocatori. Quelli che sono scesi in campo ieri, sulla carta, magari difficilmente avrebbero potuto vincere, ma sicuramente non dovevano perdere in questo modo.
      È dal 2013 che le cose non vanno, nè per la Nazionale, nè per le franchigie, nè per l’Under 20. Se io fossi l’azionista di controllo di questa societá, chiederei conto di questi risultati ai miei manager. Tutti, dal primo all’ultimo. Quando una macchina non funziona, la si smonta da cima a fondo per vedere cosa c’è che non va. Poi si cambiano i pezzi che non vanno e si rimonta tutto. Non ti dico il giorno dopo la scoppola, a caldo, non ti dico dopo i Mondiali, ma questa cosa nel rugby italiano va fatta. Non si può andare avanti cosí.

      • Alberto da Giussano 22 Marzo 2015, 11:30

        Ma chi se non le società devono farlo?

        • Sergio Martin 22 Marzo 2015, 11:33

          Le societá, quando votano.

          • Alberto da Giussano 22 Marzo 2015, 11:37

            Non solo quando votano, è proprio qui il problema, non solo quando votano.

          • Sergio Martin 22 Marzo 2015, 11:48

            D’accordo, non solo quando votano. Le societá potranno anche avere le proprie responsabilitá, ma infatti ho scritto che bisogna guardare dentro la macchina per vedere cosa non funziona. Anche per capire cosa non va nella collaborazione tra le societá e la FIR, in cosa questa collaborazione potrebbe essere migliorata, dove le societá, da sole o consorziate tra loro in un ambito territoriale di riferimento ecc., possono essere responsabilizzate. E cosí via.

  18. teorub 22 Marzo 2015, 11:12

    Gli aritcoli di Paolo, non lo dico per leccare, sono sempre interessanti e mi chiedo ogni tanto se qualche dirigente sportivo italiano di rugby lo legge e ne prende spunto ma sinceramente o i miei dubbi….tornando a quello che ha scritto approvo e voto al 100% le sue disamine….volevo scrivere altro sullo stato del ns rugby e scrivere qualche idea ma penso che ci siano persone più preparate di me in questo quindi non voglio intasare.

    • Iterumruditleo 22 Marzo 2015, 11:35

      si è dimenticati solamente di qualche accusa più esplicita alla Federazione che alla fine è la prima responsabile dei disastri. Francamente è inaccettabile che un Presidente si dissoci dall’allenatore in questa maniera. E’ vergognoso non solo inaccettabile.

  19. gian 22 Marzo 2015, 11:19

    facciamo un distinguo:
    se vogliamo puntare ad un miracolo e far finta di poterci giocare qualcosa al mondiale, cambiare brunel è una follia e siamo d’accordo, allenatore che ha fatto tanti errori, ma che ha anche provato a dare una struttura offensiva pluridimensionale ad un’italia molto limitata da quel punto di vista, riuscendoci nella testa (una volta non aprivamo una palla che fosse una anche in 10vs1), molto meno nell’efficacia
    se il mondiale lo lasciamo stare e decidiamo di azzerare questo trend e ricominciare da capo, trovi un federale o un allenatore eccellente che ti convince fino al prossimo contratto e rincominci da zero con i pochi senatori che ti danno garanzie per altri 2/3 anni, fai la voce grossa con i celtici e li costringi ad essere all italian per far crescere i ragazzi con staff di prim’ordine (e chi non rende a casa) o niente soldi e poi collegiali con 80 giocatori e via a tagliare per finire con non meno di 45 convocati per volta con competizione feroce
    il problema di base non è tanto la strada che si sceglie, se le celtiche non crescono giocatori, le eccellenti con possibilità neanche (e parlo di quelle che puntano allo scudetto che centellinano, molte volte, i talenti che hanno per giocatori più affidabili da subito), la formazione elite non da i frutti sperati, brunel non ci capisce più niente (è un fatto), i giocatori hanno la solidità mentale di una verginella ad un gang bang party in giamaica, la fed non si capisce bene a cosa punti (se alla poltrona, alla crescita del movimento, a risultati personali, a sistemare i parenti, a giocare a monopoli), neanche se mettiamo il mago merlino andiamo da qualche parte, con o senza brunel, qui o si da una sterzata nettissima (e allora brunel è l’ultimo problema) o si continuerà ad affondare con o senza il baffone
    questo è il problema, al momento a nessuno fa comodo prendere queste decisioni, o cambia questo o si muore

    • Alberto da Giussano 22 Marzo 2015, 11:28

      Scusa, ma cosa significa lasciar stare il mondiale e perchè?
      Mettere insiemi i cocci è sempre più difficile che buttare via tutto, ma nessun movimento può permettersi di buttare tutto nel cesso.
      Significa solo mettere la testa sotto la sabbia. Operazione dal grande sapore demagogico, ma totalmente irresponsabile.

      • gian 22 Marzo 2015, 12:13

        vuol dire affrontarlo senza aspettative e sapendo che può andar male costruendo per il futuro, è proprio questa la differenza, ammettere che il vaso si è rotto e cominciare a guardare se e come si può rimetterlo insieme, invece di mettere una foto del vaso sul mobile, nascondere i cocci sotto il tappeto (come sarebbe buttare fuori brunel senza cambiare una virgola) e dire che il vaso è intero

    • gsp 22 Marzo 2015, 11:30

      Ciao Gian, con tutto il rispetto, l’italia di 4 anni era anni luce davanti a questa in difesa, come meccanismi, ed anche in attacco. Quindi il tentativo di rivoltare il calzino ha prodotto peggioramenti ovunque.

      • gian 22 Marzo 2015, 12:15

        ho solo ammesso che certi obbiettivi che voleva ricercare li ha raggiunti, fino a due anni fa l’italia sembrava in progresso, poi si è rotto tutto e abbiamo fatto 40 passi indietro ovunque

      • Rabbidaniel 22 Marzo 2015, 13:52

        Infatti gsp, ora vorrei sentire chi insultava Mallett perché non faceva un gioco “arioso” e “più consono al nostro temperamento latino” e aspettava un “francese fratello mediterraneo”. Poi a Edimburgo vinciamo bene di mischia. Mah…

    • teorub 22 Marzo 2015, 11:33

      “i giocatori hanno la solidità mentale di una verginella ad un gang bang party in giamaica” da premio pulitzer….per il resto quoto….è l’intero sistema che deve cambiare ma ti ci vedi complete schiere di dirigenti pronti ad andarsene per quello che non riescono a fare perchè sinceramente di ragazzi giovani disposti a faticare per la nazionale ce ne sono e senza secondi fini sono quelli che non giocano che mi preoccupano…

    • ermy 22 Marzo 2015, 13:25

      Gian, tutto giusto… ma chi lo fa se non si dimette Gavazzi e non si va a elezioni? Questo è il punto…
      Munari e Zatta ce l’avevano un programma in tal senso… poi vedi come sono andate le cose…

  20. gsp 22 Marzo 2015, 11:27

    Sono le solite, giuste, cose che ci diciamo sempre.

    Peró la classifica dice che l’italia é arrivata davanti alla scozia battendola in casa, quindi in questo torneo é stata superiore. Punto. Perché se non parlano le classifiche tutto diventa relativo.

    E se la prendi cosí il legame tra nazionale e club non diventa cosí cauda/effetto. E le franchigie scozzesi sono competitive non da oggi. Certo darei una braccio del mio vicino per rivedere Treviso al 7′ posto e certo I miglioramenti si vedrebbero anche sulla nazionale, ma da solo non migliorera la nazionale.

    Su quello che la fed non fa, soprattutto come formazione lo sappiamo benissimo. Ma per diventare competitive che IRL e galles con 4 franchigie, colmare il gap con la scozia non basta, andrebbe trovata la chiave Argentina.

    Su quelli che dicono che le ragazze sono il modello da seguire non hanno capito la differenza tra i due rugby e che cos’é il rugby pro oggi. Le ragazze riempiono il cuore di Gioia end orgoglio anche a me, ma il problema centrale del rugby italiano é che da quando c’é il pro noi non c’abbiamo capito un c.

    • jock 22 Marzo 2015, 15:10

      gsp, infatti non abbiamo capito nulla, secondo me non abbiamo provato ad organizzare il movimento, e ci metto dentro tutto, entro questo vocabolo, secondo quello che veniva richiesto dallo standard del professionismo e le bravissime ragazze sono un caso a se, amateur; basta ricordarsi come era l’ Irlanda fino a una decina di anni fa e come è adesso.

  21. Iterumruditleo 22 Marzo 2015, 11:32

    Continuiamo a girarci attorno. Belle parole certo quelle scritte. Belle ma parziali. Ma chi, dico chi, ha causato il disastro nelle franchigie???
    Perché il Benetton prima 7° ora è una squadra debole che si è dovuta rifondare?
    Perché le Zebre non sono cresciute? Dove sono i talenti creati dalle Accademie e dal movimento tutto?

    Manca un’accusa alla Federazione in questo bell’articolo che circoscrive il problema tra squadra e allenatore. Ma i disastri chi li ha fatti?????

    Il signore che ieri ha detto “non l’ho scelto io” non si chiama Gavazzi, ma si chiama PILATO e di nome fa PONZIO.

    Poi l’altr, il Brunel, che scarica sulla squadra che deve decidere… assurdo, così se la squadra decide e poi va male al mondiale tutto ricade sui giocatori che sarebbero non protetti da alcuno.
    Troppa politica signori, troppi interessi nascosti. Sembra la diplomazia dei giri di valzer ottocenteschi.
    E l’Italia perde e continua a perdere. Avanti così, con la politica andremo tanto distante. Se vogliamo tornare ad essere grandi dobbiamo eliminare questi inutili politicanti e prendere gente competente e preparata. E’ in Italia, basta cercarla e pagarla.

  22. Machete 22 Marzo 2015, 11:55

    se masi non si ferma e placca un giocatore senza palla che colpa ne ha il movimento?…se quintino tira giù un gallese in rimessa ?….se orquera fa scelte scellerate ?…..e se la prima linea viene cambiata in blocco al 50?…..
    e se metti vunisa a 8 che rende 0 rispetto a quando gioca flanker?….
    non mi pare queste siano colpe attribuibili al movimento (che va riformato…partendo dalla base etc etc etc….tutte cose risapute)
    l’allenatore sta li per far giocare gli uomini che ha nel loro miglior modo possibile….non cercando di copiare gli AB o la Francia dei tempi d’oro e se uno non rispecchia il tuo game plan non lo convochi più…..o non lo chiami per un pezzo……
    e aggiungo se già la carrozza è traballante non ci serve proprio un nocchiere che la guidi a zig zag……

    • gsp 22 Marzo 2015, 12:05

      Quintino aveva tirato giú l’uomo giusto ieri. L’arbitro ha visto male.

    • mezeena10 22 Marzo 2015, 12:10

      concordo machete!
      oltretutto ha tolto il capitano a mezz’ ora dalla fine..
      gia c’ è carenza di leadership..
      da quel calcetto scellerato di orquera e meta presa si è spenta la già flebile luce..

      • malpensante 22 Marzo 2015, 12:59

        Dalla vergogna della punizione invertita su Vunisa. L’unica azione decorosa, e anche l’unica in cui è partito sulla corsa.

    • Sergio Martin 22 Marzo 2015, 17:31

      Sí, i giocatori e Brunel hanno fatto una serie di errori marchiani, ed abbiamo meritato di perdere. Ma io dico che bisogna fermarsi un attimo e fare un bilancio di questi ultimi anni. Va tutto bene? A chi sono imputabili i risultati? Cosa si può e si deve cambiare? Al di la della partita di ieri, che io utilizzerei come goccia che fa traboccare il vaso, semmai.

  23. Jager 22 Marzo 2015, 12:05

    Non sono d’accordo sul fatto che andare hai mondiali con un nuovo allenatore possa essere peggio che andarvi con JB , direi che a questo punto la guida tecnica della nazionale debba essere affidata ad altri . È anche vero che questo non è il vero problema del movimento italiano , che va ricercato in anni di mala gestione , forse la soluzione va ricercata in un azzeramento totale dei vertici , ma anche del “pensiero” di tutto il rugby italiano

  24. Entraineur 22 Marzo 2015, 12:15

    Ora a mente fredda dico anche la mia.
    E inutile lamentarsi dell’arbitro, e inutile lamentarsi di Brunel e inutile lamentarsi di Gavazzi.
    Il problema del movimento è il movimento stesso, giochiamo contro il Galles che con Scarlets, Ospreys, Blues e Newport ci batte 8 volte su 10.
    Zebre e Treviso vincono? No
    L’under 20 vince? No
    Le Eccellenti vincono? No
    Ai tempi del Super 10 vincevamo in Europa? No.
    A livello giovanile la famosissima Real Salamella batterebbe la Royal Bacon inglese? No
    La verità e che siamo perdenti su tutta la linea, perche non abbiamo ancora le competenze per avere una continuità di risultati.
    Capitolo Brunel, chi convocava? pensate che se al posto di Masi ci fosse stato Bacchin sarebbe andata meglio? se al posto di Gori ci fosse stato Palazzani il risultato sarebbe cambiato ? No ( ho preso esempi a caso ).
    Abbiamo una profondità di movimento che fa è inferiore a quello delle altre Unions sarebbe da vedere la terza coppa non tanto con le squadre spagnole ecc ( anche magari ), ma con le squadre degli altri Domestic…. Melrose vs Rovigo, Mogliano vs Pontrypridd e allora capiremmo come siamo messi.
    Ora tutti che ce l’hanno con Gavazzi…io vedo solo frustrazione e impotenza, dimissioni di Brunel? ma a che pro? perche? ditemi sto povero Cristo cosa poteva fare? ripeto Zebre e Treviso vincono? No, quindi la nazionale perde.

    Ora io non voglio difendere a spada tratta il movimento, ma qui veramente si va al tifo calcistico…cazzarola North vs Venditti…. Orquera vs Biggar….questi sono i confronti….con tutti il rispetto per i nostri giocatori, siamo il gattino che prova a fare il leone.
    E ovvio che qualcosa non va, e ovvio, ma Leoni da tastiera alzatevi e andate nelle scuole ad insegnare il rugby, andate sui campi per 5 ore al giorno a insegnare ad un ragazzino a tenere la palla in mano..che a dire Gavazzi schifo, Calvisano ruba, Brunel dimettiti, Vergogna ecc non si va da nessuna parte e solo frustrazione.

    • Mr Ian 22 Marzo 2015, 12:31

      ma con i soldi che giri ogni anno, puoi pagare gli istruttori specializzati, senza bisogno di contare sull’aiuto dei leoni da stastiera.
      Nessuno ti obbliga a rimanere nel posto dei grandi, se non ne hai le capacità fai un passo indietro.

      • Entraineur 22 Marzo 2015, 12:43

        No…. Tecnici stranieri devono formare tecnici Italiani…io mi sto formando come allenatore in Italia e Francia, ma l’anno prossimo parto in Scozia e Galles.

        Un altro problema e il campanilismo.
        Mi ricordo una volta ero con la selezione della mia regione, un gruppo di ragazzini montati dato che nel campionato Under 14 davano sberle a destra e a manca con la loro società ( avevamo il blocco della società X ) io gli dico ragazzi sveglia…perche domani vi fanno il culo….
        Loro si si si si….
        Immaginate come è andata a finire.

        Con questo cosa voglio dire, che le società che lavorano diciamo decentemente si accontentanto ( non tutte ), mi ricordo di un torneo in cui era stata invitata una squadra under 14 francese ( relativamente scarsa ), per come giocavano contro i nostri sembravano la nazionale, ma alla società italiana non interessava perche a loro basta vincere contro il Real Salamella e se gli proponi un tecnico straniero lo mettono ad allenare la prima squadra che non serve a niente.

        Rimanere al posto dei grandi qua sono in disaccordo…tu rinunci ai dindini del 6 nazioni? ma con il cavolo….tanto scusami…avremo pure fatto male…ma la Scozia l’abbiamo battuta quindi…cavoli del quelli del Cardo. ( discorso idiota ma se in una riunione qualcuno mettesse in discussione la partecipazione dell’Italia, Gavazzi risponderebbe cosi e sarebbe inattaccabile )

    • gsp 22 Marzo 2015, 12:42

      Hai ragione su molti aspetti enteaineur. C’é un ruolo gyida federale che manca, ma manca anche tutto il resto.

      E c’é un problema di aspettative realistiche.

      • Entraineur 22 Marzo 2015, 12:48

        Ragazzi se lo sport in Italia è volontariato, poi non ci lamentiamo che i risultati sono amatoriali.

    • edopardo 22 Marzo 2015, 12:49

      si Poi bisogna fare un ragionamento onesto e sincero sul nostro movimento.. Ma davvero noi possiamo gareggiare con le prime d’europa?
      siamo davvero stai o diventeremo a quel livello?Perchè a me sembra sinceramente e senza nessunissima vena sarcastica che nel rugby siamo sempre stati a metà…un pò lontani dal tier 1 e un pò più forti ma non troppo del tier 2..e questo con i migliori giocatori disponibili e la migliore italia rugbystica che si aveva.
      mi piacerebbe sentire che penano del loro movimento i Canadesi,gli Statunitensi,Rumeni Giorgiani.,eco credo che noi abbiamo gli stessi problemi che hanno queste nazionali con la differenza che noi vorremmo essere come i primi al mndo..ma c’è un enorme differenza in tutta la progettualità per esserlo…

      • Entraineur 22 Marzo 2015, 13:06

        Beh no…siamo superiori a loro, la differenza ragazzi non la fa il vertice si misura dalla base.
        Penso che un Rovigo o un Calvisano non avrebbe problemi a battere un Timisoara.

        • mezeena10 22 Marzo 2015, 19:22

          calvisano coi rumeni ha perso ed è stato eliminato, preliminari della coppa del preside!

          • venezuela 22 Marzo 2015, 22:39

            Concedimi mez…i wolves sono una franchigia zeppa di nazionali….comunque Calvisano ha perso

          • mezeena10 23 Marzo 2015, 07:43

            vero, ma intendevo rispondere a chi dice che ci son nettamente inferiori..
            non ne sarei cosi sicuro, qua si rimane fermi, immobili, la si continua a crescere seppur lentamente, cosi come in georgia..
            risvegliarsi col 15 posto nel ranking è umiliante!

  25. bangkok 22 Marzo 2015, 12:35

    Cambiare ct??? Redazione hai ragione, nn cambierebbe nulla. Perché? ? Per il semplice fatto che il problema reale è nella gestione e nell’organizzazione dal vertice. Pero’……….non si puo nemmeno nascondere la VERA COLPA GRAV3 di questo ct. Un allenatore dalle comprovate capacità tecniche come le sue ha la gravissima responsabilità di essersi appiattito ai voleri e direttive superiori. Brunel ,secondo me, è partito pieno di buonissimi propositi ed idee per poi perdersi pian piano negli (il)logici diktat che piovevano dall’alto. Non posso credere che certi errori nelle convocazioni e nella gestione del capirale umano siano puro frutto di JB. La lotta con esternazioni pesanti e fuori luogo nei confronti di Treviso per me sono il faro di tutto ciò. Il non farsi mai vedere a seguire le franchigie ( io parlerei solo di Treviso perché che nn sia mai venuto a seguire la squadra ed a confrontarsi con lo staff e certo, mentre nn so se ha fatto lo stesso con le Zebre….) è di una gravità enorme!! Ecco, per me se il grande allenatore fosse stato anche un grande uomo nn si sarebbe mai dovuto appiattire così.

    • Entraineur 22 Marzo 2015, 12:46

      Ti do mezza ragione, per me si è piegato alla volontà anche perche non c’era alternativa…insomma se faceva di testa sua prendeva 40 punti se faceva come diceva la federazione ne prendeva 50….scusami eh a parità di risultati mi prendo i soldi ed il cinquantello.
      Ripeto chi chiamava Brunel? Allan meglio di Haimona ? forse si…ma Haimona ha caratteristiche interessanti ( peso e forza ) che ci permette di giocare con un centro aggiunto ( la vera apertura con Kelly in campo e Mclean ) e poi teoricamente ha una buona percentuale al piede, anche se quest’anno e in ribasso.

      • bangkok 22 Marzo 2015, 12:57

        Non sto dicendo che doveva chiamare Allan e nn Haimona. Ribadisco solo che Allan quando è arrivato in Nazionale non ha demeritato, era ed è mmolto giovane, subisce la tensione nei calci, ma ha delle buonissime potenzialità e con uno staff più attento sarebbe dovuto esser messo in condizione di migliorare. Invece com’è stato trattato è sotto gli occhi di tutti. Il ct voleva verificare Haimona?? Suo diritto e dovere ma, Ssnto Cielo non puoi trattare come una pezza da piedi una giovane realta’. Un giovane che comunque dovrai tenere in considerazione perché aperture ne abbiamo ben poche ed i Mondiali sono alle porte. Ma il problema non è solo Haimona/Allan, il problema è il trattamento molto diseguale tenuto con molti giocatori.

        • Entraineur 22 Marzo 2015, 13:07

          Giusto, ma per sapere bene le dinamiche bisogna esserci dentro penso.

      • ermy 22 Marzo 2015, 13:35

        Caro Entraineur, spero non sia veramente questa la tua filosofia di allenatore…
        In merito a cosa poteva fare Brunel, non riguarda gli uomini, riguarda la gestione degli uomini. Questo lo hai studiato in Francia, Scozia e Galles?
        In ultimo, stai tanquillo che molti di quelli che scrivono qui magari hanno giocato e allenato a livelli anche superiori ai tuoi… magari in Francia, Scozia e Galles! 😉

    • gsp 22 Marzo 2015, 13:26

      Bangkok ha sbagliato i tempi, ma I giocatori quelli sono. Secondo me non ha sbagliato convocazioni, se non in casi marginali e giocatori che non avrebbero visto il campo (boni e violi) magari i tempi. Di parlerá di prima linea, c’é che CE ne sono 6 di livello simile se non uguale e tra quelli si sceglie partita per partita. Che fa i drammi tra quelle 6 prime linee é perché ha i cocchi di casa.

      Ha sbagliato che sembra una squadra nuovina, con ingranaggi tutti da definire.

      • bangkok 22 Marzo 2015, 14:28

        @gsp, certo che gli uomini sono quelli. Anzi no!! Siamo d’accordo che abbiamo un numero di giocatori di livello inferiore ad altre realtà ma proprio per quello devi essere ancora più attento ed oculato nella gestione delle risorse. Ci sono giocatori ( I Pratichetti, Esposito etc…) che non saranno dei fuoriclasse ma che vanno considerati di più sopratutto perché visti i numeri in caso di emergenza avremmo bisogno snche di loro. Un ct con le palle avrebbe dovuto esigere una rosa molto allargata da cui far partire anche una Nazionale A che giocasse molto di più in modo da avere giocatori pronti e rodati in caso di chiamata.. Ripeto, le responsabilità della Federazione sono ENORMI, ma Brunel avrebbe dovuto ESIGERE molto di più e seguire un SUO programma non eseguire le direttive di qualcun’altro. Coda poteva succedergli??? Che Gavazxi lo esonerava??? Certo, tutto poteva essere, ma ppi il Presidentisdimo non si sarebbe potuto nascondere dietro la frase ” NON L’HO SCELTO IO” e Brunel avrebbe conservato una certa dignità professionale e si sarebbe risparmiato certe figure di m… (parole di Castro). E poi, le stesse frasi di Castro ieri e di Parisse la settimana scorsa denotano un allontanamento tra squadra e staff (Allenatore).

        • gsp 22 Marzo 2015, 14:40

          Esposito e pratichetti, auguro loro il meglio, ma non hanno dinostrato nulla per essere ri-chiamati in nazionale. Anche l’idea che le convocazioni non le fa Brunel é tutta, davvero tutta da dimostrare. End infatti nelle partite non trovi prestazioni orrende dei singoli. Trovi la mancanza della prestazione d’insieme.

  26. malpensante 22 Marzo 2015, 12:56

    Poche cose, che 4 anni fa non mi aspettavo niente di meglio ma forse qualcosa di meno peggio.
    1) Questa squadra è la risulta della demolizione della precedente, che ci aveva iscritto al club di quelli abbastanza credibili e in crescita. Demolizione di staff, di relazioni, di gestione, di impianto tecnico e di prospettive.
    2) Questa squadra ha provato per tre anni le più stucchevoli, banali e scolastiche “invenzioni”: è nata perdente con “onore”, quello che secondo loro sarebbe perdere giocando “bene”.
    3) Questa squadra ha ritrovato un minimo di logica “grazie” agli infortuni: se no sarebbe quella con Luke ala, Masi estremo, Garcia Bastareud e Orquera Carter.
    4) Abbiamo perso quattro anni di giocatori di buono, ottimo, assoluto livello, di una squadra che si faceva valere in Celtic e di una poverella che ha portato 12 giocatori in nazionale. Giocatori che oggi sono quasi tutti a fine carriera e squadre che non ci sono più.
    5) Chissenefrega di Brunel, di Gavazzi e del mondiale: o si rimette mano alla struttura complessiva del rugby italiano rimettendo al centro chi gioca pulito (giocatori, tecnici, dirigenti) e non chi raccoglie deleghe fasulle, o non c’è scampo.
    6) Per prenderne 50 per volta, ed è già successo, non vedo perché non si possa buttar per aria tutto, tanto in questi 4 anni non c’è rimasto nulla. A meno che non sia da considerare qualcuno chi allena la mischia della under o il tecnico dei calci quando ne butti dentro il 35%. Non si è mai visto al mondo, neanche con le squadre di quattordicenni.

    • Entraineur 22 Marzo 2015, 13:09

      Io non vedo 4 anni buttati…io ho visto un allargamento della base non da poco per 4 anni…

    • Rabbidaniel 22 Marzo 2015, 13:55

      Il punto 3 è indiscutibile e dovrebbe far riflettere un bel po’.

  27. merry 22 Marzo 2015, 13:20

    è inutile stare a ripeterci che il nostro movimento è inferiore a quello delle altre 5 potenze, è ovvio
    è inutile continuare a dirci che le skills dei nostri ragazzi, mediamente, sono inferiori a quelle degli avversari, direi che non è questo il problema
    purtroppo in questi ultimi due anni è successo qualcos’altro, ed è che CEDIAMO MENTALMENTE, mi piacerebbe che qualcuno analizzasse analiticamente i tracolli delle ultime partite giocate, si scoprirebbe che subìte un paio di mete, non riusciamo più a rimanere in partita, ad essere presenti e concentrati sul gioco, poi si perderebbe lo stesso, ma c’è modo e modo…ed è inutile chiudere gli occhi, queste sono prerogative demandate allo staff tecnico che segue gli azzurri, che su questo aspetto ha fallito.
    attenzione, che di dovere si dia una mossa, perché di fronte a questi schianti, anche il più appassionato dei sostenitori tende ad abbandonare, penso alla miriade di sostenitori che hanno portato denaro nelle casse della FIR negli ultimi anni riempiendo (quasi) sempre l’Olimpico
    e poi, perché una buona volta non facciamo un bagno di umiltà ed andiamo a vedere e copiare cosa fanno i migliori, anche gli irlandesi ed i gallesi, pur con la loro storia, si affidano a tecnici All B., paghiamoli e facciamoli venire in Italia ad organizzarci il sistema….dopo 15 anni di 6N è sotto gli occhi di tutti che noi da soli non riusciamo a farcela

    • Entraineur 22 Marzo 2015, 13:23

      Copiarli senza cultura rugbistica e difficile.

      • merry 22 Marzo 2015, 13:31

        ma almeno, quelli che già ce l’hanno e che sudano sui campi, potrebbero migliorarla, e poi passarla alle future generazioni, e quindi partirebbe un circolo virtuoso. se vogliamo crescere, dobbiamo imparare dai migliori, ed abbandonare il nostro movimento “estremamente” amatoriale. Ci sono i soldi? Non lo so. Ci sarebbe la volontà? Questo si sposa con l’umiltà degli attuali attori del gioco

        • parega 22 Marzo 2015, 13:39

          la nazionale e’ allenata da brunel
          brunel e’ stato messo sotto contratto da gavassi
          gavassi e’ stato votato dai presidi di club italioti
          i presidi dei club italioti sono spesso solo interessati al loro orticello, gli dai qualcosa e subito hai il voto
          con questi presupposti che qualita’ di dirigenti volete che abbiamo ?
          ho conosciuto tante …dico tantissime persone che erano dirigenti e hanno lasciato perche’ il sistema messo su’ fa’ si’ che o sei d’accordo o te ne vai !!!!!!!!!!!!
          e’ un sistema chiuso dall’interno creato da dondi che ora sta’ dando i suoi frutti !!!!!!!!

          • Entraineur 22 Marzo 2015, 13:46

            Ma allora e semplice se è cosi uccidiamo il rugby dei club.
            Campionato di Serie A e durante l’estate campionato delle selezioni.
            Nord Ovest ( Sardegna compresa )
            Centro Nord
            Nord Est
            Centro ( Roma )
            Centro Sud
            In mano a tecnici qualificati stranieri o Italiani sotto formazione di stranieri e da questi squadre tiriamo fuori i giocatori per Zebre e Treviso.

            Adesso come adesso l’eccellenza è un peso cosi avremmo

            Nazionale
            Franchigie
            Nazionale Emergenti
            Campionato delle Selezioni
            Eccellenza-Serie A
            Accademia di Parma
            Accademie zonali
            Cdf
            Selezioni giovanili

          • ermy 22 Marzo 2015, 14:24

            Bravo Parega! Sai quanti ne ho visti anche io! Oltre alla mia vicenda personale che non sto a ripetere qui… Il rugby non è esente dal malcostume italico generale.
            Mi diverto a scrivere qui e spesso lo faccio per provocare sane reazioni all’andazzo italiota, come dici tu, ma io ho perso la speranza da quel dì e non mi sono sbagliato… Purtroppo… peccato…

        • Entraineur 22 Marzo 2015, 13:39

          Questo renderebbe migliori i risultati fra club italiani, ma all’estero sarebbero sempre mazzate.

          Faccio un esempio se la squadra X prende un tecnico straniero batte la squadra Y 50 a 0 la squadra Z 90 a 0 la squadra W 35 a 0.
          I ragazzi della squadra X giocano meglio, ma non sono predisposti al combattimento a giocare con il coltello fra i denti tutti gli 80 minuti.
          Prendiamo allora un tecnico straniero che formi gli allenatori per Regione/Zona, un momento pero siamo sicuri che tutte le società aderirebbero?

      • irishsupporter 22 Marzo 2015, 19:48

        bravo @ entraineur

  28. edopardo 22 Marzo 2015, 13:43

    Poi secondo me mancano tecnici in ruoli specifici se uno come il ct di francia aumenta il suo staff per migliorare la nazionale noi che abbiamo già un movimento deficitario siamo con pochi o nulli tecnici,i soliti per la mischia e tre quarti non bastano,ci vogliono per le skills ,per i punti di incontro,per l’atteggiamento mentale,per la coordinazione in campo”visto che spesso i nostri si scontrano tra di loro”, si e vero questo lo si deve imparare da giovani ma visto che ormai siamo messi cosi meglio provvedere no? Poi questi tecnici devono segurli nelle 2 franchigie,nelle accademie…

    • Entraineur 22 Marzo 2015, 13:47
    • Pierboard 22 Marzo 2015, 18:25

      Straquoto edopardo, cos’ hanno imparato i tier 1 in decenni di tradizione ed alto livello? gli SKILLS! E’ quella la grande differenze fra noi e loro, non la forza fisica, la velocita’, l’ impegno, il tecnico, la dirigenza ecc. Provate a fare mente locale: SA NZ eccetera, hanno le competenze, guardate una manovra alla mano AB: passaggi tesissimi, precisi e puntuali, vanno in meta con quella che sembrerebbe una facilità irrisoria, ed invece è data da grandi istruttori a tutti i livelli. Quindi: questi soldi della federazione andrebbero spesi importando tecnici degli skills a pacchi, e a tutti i livelli. Per certe altre cose, vedasi mischia, i tecnici li abbiamo gia’ e li esportiamo pure..

      • irishsupporter 22 Marzo 2015, 19:44

        si, ma ci vuole una base numerica che permetta di evidenziare un numero di talenti su cui lavorare.il rugby in italia non alletta i giovani, è questo il problema.
        e non abbiamo affatto una tradizione rugbistica degna di tal nome.

  29. Rabbidaniel 22 Marzo 2015, 13:44

    Sposto un po’ l’obiettivo. In Italia, alla fine della fiera, il rugby (che vada oltre il club di appartenenza) è solo la nazionale. Non abbiamo un Top14 o una Premiership, abbiamo 2 franchigie in Pro12 in assetto molto precario, in un torneo che riscuote interesse solo presso appassionati e quelli che si stanno appassionando sul serio.
    Quindi se va male la nazionale non c’è un altro obiettivo di livello per risollevare le sorti (relative) o un campionato di livello che attiri gli spettatori della nazionale stessa.
    Un paio di domande sul cammino fin qui percorso nell’era del 6N andrebbero fatte.
    (E che Brunel e Gavazzi non mi stiano simpaticissimi va bene, ma che siano le ultime espressioni, con responsabilità diverse, di un’annosa progettualità scarsa o assente in alcuni frangenti, mi pare chiaro).

    • Alberto da Giussano 22 Marzo 2015, 14:55

      Pongo a te la stessa questione. Ma in tutte queste deficienze che tu evidenzi le società non hanno nessuna responsabilità e nessun obbligo futuro?

      • Rabbidaniel 22 Marzo 2015, 15:00

        Il sistema attuale è stato avallato dalla maggior parte delle società, per motivi vari. Che molte società spendano male i fondi che arrivano non è un mistero per nessuno. Quindi responsabilità ce ne sono per tutti, a seconda della “dimensione” di ciascuno.

  30. jazztrain 22 Marzo 2015, 13:51
    • parega 22 Marzo 2015, 16:42

      i due telecronisti , penso georgiani , che se la ridono al calcio sul palo del rumeno non sono proprio simpatici, e vanno avanti molto fra l’altro

  31. stefano nicoletti 22 Marzo 2015, 13:58

    Mi faccio un’altra domanda: perché non vediamo mai calare uno o due o tre singoli, ma TUTTA LA SQUADRA DI SCHIANTO?

    Leggo dubbi legati alle combine, alle scommesse… pur non credendoci assolutamente, faccio fatica a non assecondarli.

    • malpensante 22 Marzo 2015, 14:27

      Una squadra si attacca alle sicurezze, che sono strutture di gioco, mandate a memoria e di sicura esecuzione. L’Italia, questa Italia, non ne ha. Per rivedere carrettini costruiti in serie, che era la nostra firma riconosciuta, in quattro anni siamo arrivati l’altro giorno a Murrayfield. In compenso non sappiamo più difenderli, anche se chi li porta non è un fenomeno. Avevamo una buona competenza sui pick and go, perdiamo la palla una volta su due e non perchéi Il Ghira o Quintino siano diventati pippe, ma perché i sostegni arrivano tardi e male. Lo stesso sui punti di incontro, avevamo ridotto enormemente i falli e acquisito dei buoni automatismi, spesso non andiamo neanche a contestare. Quando dico che c’è rimasto nulla, dico nulla.

  32. Rabbidaniel 22 Marzo 2015, 14:22

    Fate un esperimento che ho fatto io: chiedete a un/a conoscente, non troppo competente di rugby, ma nemmeno a digiuno, per chi tifi e segnatevi quante risposte come “tifo per l’Italia” otterrete. Fatevi una statistica, ponetevi una domanda e datevi una risposta.

  33. Schwalger 22 Marzo 2015, 15:14

    Salve a tutti, è piu di un anno che non seguo più il blog… volevo chiedervi, sono l’unico che ierì si è inxaxxato alla meta di Sarto o è capitato anche a qcu di voi?? li per li non capivo neanche il perché, ci sono arrivato questa mattina appena alzato… volevo che il risultato rimanesse 47 a zero nel secondo tempo per non concedere alibi alcuno a nessuno di quelli della FIR, perchè non si potesse mettere nessuno spin sulla devastante evidenza di 47 punti senza risposta… perchè non si possa sfruttare la capacità dei nostri di dare sempre tutto anche se palesemente inferiori (cuore e determinazione ad edimburgo, difesa con l’irlanda, attacco con l’inghilterra)e dire che la FIR sta facendo bene ed il movimento cresce e stiamo lavorando per voi… 47 punti senza risposta nemmeno contro gli spingboks campioni del mondo seconda metà anni novanta, nemmeno fossimo la Namibia ai mondiali… quasi 20 di “professionismo” buttati nel cantero… mi sembra evidente che il prob non è JB o NM o chi per loro (anche se credo che di bravi allenatori a sputtanarsi e rodersi il fegato per poi essere additati come la fonte di tutti i mali , con la nazionale non li vedremo più ) … scusate le frasi raffazzonate… non sono lucido… sono assolutamente convinto che i nostri danno sempre tutto quello che hanno in campo… vederli umiliati così fa decisamente male… la maglia azzurra non si merita questo…

  34. Stianandersen 22 Marzo 2015, 15:24

    Perché secondo voi se lasciamo Brunel salviamo il mondiale? Male andiamo e male andremo anche al mondiale, Brunel o non Brunel… Ci vuole un coach che sappia cosa fa… Non uno che non schiera Allan titolare All’apertura quando è mezzo infortunato e non se lo caga di striscio quando è informa e mette Haimona apertura quando Haimona ha giocato tutta la stagione in Pro 12 come centro… Non ci vuole uno che ha un monumento di estremo come Mclean e lo mette ala e invece a estremo mette Masi…
    Ci vuole un tecnico che sa cosa fa e sopratutto sa dire ai suoi cosa devono fare in ogni situazione di gioco e sa mettergli le giuste idee in testa…
    Abbiamo preso 60 punti in casa dal Galles, squadra che abbiamo battuto altre volte… Siamo stati battuti 29-0 da in casa da una Francia che se avesse giocato così anche a Twickenham sarebbe stata letteralmente asfaltata dagli inglesi… Possiamo fare peggio di così al mondiale anche cambiando il coach un mese prima? Io non credo… Anzi mettendo qualcuno che ha le idee chiare si inizierebbe già da subito a ricostruire la squadra…
    Resto convinto comunque che i problemi della nostra nazionale non sia tanto nel fisico o nelle capacità dei giocatori, perché abbiamo visto che sono capaci di fare anche cose molto belle ma che il problema sia maggiormente a livello tecnico e mentale…

    • Stianandersen 22 Marzo 2015, 15:36

      Si para troppo il sedere a sto Brunel… Negli ultimi 2 anni sotto la sua direzione quante partire abbiamo vinto? E quante ne abbiamo perse? Quante posizione abbiamo perso nel ranking? E ancora lo si difende… O si fa qualcosa di incisivo subito per salvare la situazione, o tanto vale ritirarci dal 6 Nazioni e smettere di fare brutte figure, prima che ci caccino proprio.

  35. giomarch 22 Marzo 2015, 15:44

    Il rugby non e ‘ come le sardele ( sardine ) dove togliendo la testa tutto il resto e ‘ buono. .
    Certo il rugby puzza dalla testa, ma non e ‘ il solo problema del movimento ..

  36. punakiki 22 Marzo 2015, 18:00

    Mah, io non vedo il bicchiere mezzo vuoto, anzi. Con il grande Mallet abbiamo “vinto” 4 cucchiai di legno su 4 partecipazioni, con 3 vittorie in 20 partite, un whitewash. Con baffetto 1 cucchiaio su in 4 anni, un whitewash ma anche un quarto posto e 4 vittorie. Con la Scozia abbiamo fatto esordire giovani molto promettenti, il lavoro che ci deve portare alla sfida dei mondiali con la Francia è lungo e faticoso, diamo tempo e fiducia al baffetto, io sono con lui.

  37. zattozatto 22 Marzo 2015, 18:34

    Sinceramente dopo un’anno cosi mi sarei aspettato le dimissioni.
    E se ci fossero state forzature da parte FIR nei confronti del mister, mi sarei aspettato più palle.
    Parisse in Scozia disse”siamo solo noi 23″ non disse noi e il mister.
    Se la squadra non lo segue se ne deve andare
    E’ un bravo allenatore, ma c’è un Gavazzi di troppo.
    NESSUNO ha avuto i giocatori che ha avuto Brunel
    NESSUNO aveva mai perso col Giappone…….

    • ermy 22 Marzo 2015, 19:06

      L’affermazione di Parisse dice tutto ed è grave, ma non è stata considerata molto dopo la Scozia dagli addetti ai lavori… e infatti poi due partitone!!! 🙂

  38. delipe 22 Marzo 2015, 18:53

    Buonasera,
    Io ritengo Jacques Brunel un ottimo allenatore e un’ottima persona.
    Personalmente mi ha fatto vedere anche un Italia e i singoli giocatori con un gioco molto interessante,motivata, aggressiva, piena di fiducia in se stessi.
    Ricordo a volte di essermi “stupito” in alcune partite positive per come gestivamo bene la palla, azioni lunghe, estenuanti senza commettere errori vitali nei fondamentali. Giocavamo alla mano con padronanza. E noi tutti sappiamo che il gioco alla mano per noi e spesso stato un mondo cosi lontano dalla padronanza che hanno per esempio gli anglisassoni.
    Spesso l ultimo passaggio prima della meta era in avanti purtroppo!
    Con Brunel questo ad un certo punto e sparito, sembrava che in pochi meso avesse fatto sparire un gap di secoli :).
    E questo e, a mio parere, soltanto uno dei meriti di Brunel, potrei elencarne molti altri. Prima fea tutti difendendo avanzando.
    Credo che cio dipendesse dal suo modo di dare fiducia ad ogni singolo giocatore delle proprie capacita per sfruttare questo “valore aggiunto” come gruppo.
    Quandanche Jacques Brunel dovesse lasciare l Italia anche dopo i mondiali, non credo che smetteremo di sentire parlare di luo come allenatore. Sono sicuro avra grandi soddisfazioni e ne dara altrettante !
    Mi auguro pertanto che il Mondiale smentisca questo momento difficile nei risultati e nelle soddisfazioni, ricordandosi che il limite piu grosso che deve affrontare un allenatore dell Italia e la moderata scelta di giocatori di altissimo livello che ha il nostro Paese rispetto agli altri.
    Purtroppo per vincere non servono piu soltanto 22 giocatori e neppure 30 !! Forza Italia e Forza Jacques Brunel !

    • Alberto da Giussano 22 Marzo 2015, 19:26

      Scrivi più spesso.

    • Stefo 22 Marzo 2015, 21:02

      Scusa delipe ma l’epopea che tu provi a narrare ad essere buoni ma proprio tanto buoni e’ durata 5-6 partite a cavallo tra il novembre 2012 e il 6N 2013 perche’ da Giugno 2013 i passi indietro in tutte le cose sono stati enormi dalla difesa all’attacco alla tenuta psicologica…gli uomini son quelli che sono ma come dice @gsp giustamente sopra la squdar che ha ereditato 4 anni fa era molto ma molto piu’ avanti tatticamente di quella di oggi…sulla fiducia…a quanto dicono i giocatori in intervista questa gran fiducia non la si sente minimamente.

  39. irishsupporter 22 Marzo 2015, 19:35

    il rugby è cultura,qualcuno dice che sia persino una religione.
    in un paese calciodipendente come il nostro, dove tutti gli interessi vengono colà impiegati, risulta davvero difficile creare un base mumerica (ed è un problema di numeri) , che permetta di scremare talenti rugbistici propriamente detti.
    con questi giocatori, alcuni dei quali ( vedi ghiraldini) buoni, ma altri non assolutamente di giocare a questi livelli, non c’è dove andare.Questo torneo resterà sempre quello delle 5 nazioni e 1/2.
    io, anche per rispetto delle nazioni emergenti, creerei un 6 nazioni con un posto riservato alla vincente di un torneo specificatamente qualificatorio, nel quale dimostrare o no, se si è i migliori degli ultimi.

  40. mauro 22 Marzo 2015, 20:12

    È vero che non ci capiamo,
    che non parliamo mai
    in due la stessa lingua,
    e abbiamo paura del buio e anche della luce, è vero
    che abbiamo tanto da fare
    e non facciamo mai niente…
    (Ho visto anche degli zingari felici)

  41. pesopiuma 22 Marzo 2015, 22:00

    Io sinceramente questo chiedere la testa di Brunel non lo capisco…
    Ha fatto sicuramente scelte poco comprensibili. Ma sono due anni che fa le nozze coi fichi secchi.
    Se guardiamo la sua parabola in nazionale, è andato molto bene i primi anni (cambiando anche attitudine e modo di giocare), che hanno coinciso con le prestazioni migliori delle franchige celtiche (una crescita di cui aveva beneficiato anche l’ultimo Mallet).
    Ora che le franchigie sono in flessione (e tutto il movimento mi sembra essere in una fase di confusione e di stallo, più del solito), chiaramente è difficile lavorare.
    Ma, al netto della gestione criticabile di alcune situazioni (questione aperture, ad esempio, ma di cui non è l’unico responsabile), e di diverse partite davvero deludenti, non mi sento di accodarmi alle richieste di dimissioni. Primo perchè in questi anni ha comunque ottenuto alcuni risultati di buon rilievo (compresa la seconda vittoria in trasferta in 15 anni (!) di sei nazioni, che ci piaccia o no), secondo l’affermazione di alcuni punti fermi del futuro come Furno, Morisi, etc…terzo, trovo che prima di lui se ne debbano andare parecchi altri.

    PS: Sabato c’è stata la partita che mi aspettavo: gran primo tempo, grande orgoglio, crollo nel secondo tempo (con almeno 3 mete evitabili, sicuramente). Ho visto partite peggiori in 15 anni di sei nazioni.
    PPS: Detto che siamo pippe, mi sono rotto le palle di certi arbitraggi fiscalissimi contro gli azzurri e di manica larga con gli avversari…aggiungerei almeno tre mischie stappate per colpa della prima linea gallese, con fallo contro l’Italia. Va bene perdere, e si accetta, ma non si può vedere un metro di giudizio del genere, fra l’altro già accaduto con Irlanda, Francia e Scozia (nella vittoria di Edimburgo la meta tecnica ci doveva stare pure prima del calcio scozzese non uscito in touche, alla fine l’arbitro si è degnato di darcela…).

  42. Sidepass 22 Marzo 2015, 22:07

    Purtroppo per il rugby italiano è stato distrutto un luogo di conoscenza profonda, di tradizione, di specifiche tecniche assolute nell’ambiente italiano, in un’atmosfera di gruppo e sicurezza e di sostegno dei tifosi. Questo luogo era la Benetton Treviso e si sta cercando di ricostruirla, anche se manca un uomo fondamentale per quella società, ma ho fiducia nel tecnico e nell’uomo Casellato ma ci vorrà tempo.
    Possono esserne creati altri di questi luoghi ma dal nulla è difficile, una squadra deve avere il supporto ed un rapporto con i tifosi, devono sentirlo sul culo quando spingono in mischia e sulla maglia tirata quando devono rialzarsi.
    I club devono rinascere, accademie associate, permit player con ascensore ecc ecc. Discorsi fatti mille volte che non hanno un seguito e il perchè non si spiega.
    Il nulla del rugby italiano è il frutto di tutto questo, e mi dispiace vedere alcuni giocatori con capacità di livello assoluto venire strapazzati come burattini.
    Brunel ha perso la bussola e da tempo, da quando ha rinunciato a combattere per le prorprie idee e si accodato a quelle di altri; a lui non si possono accostare i male del rugby italiano ma il fatto di non aver fatto nulla per porvi rimedio si.

  43. Giovanni 22 Marzo 2015, 23:20

    Se si voleva cambiare la guida tecnica, quel passo doveva essere compiuto la scorsa estate, adesso è troppo tardi e sarebbe una mossa autolesionistica. Quindi bene ha fatto il presidente Gavazzi a confermare la propria fiducia a Brunel, poi dopo il mondiale si tireranno le somme e si vedrà. Non che manchino colpe al francese, ma gli va dato atto di aver fatto esordire parecchi elementi nuovi in questi tre anni e mezzo (a memoria ne ho contati una trentina). Certo le sue scelte, specie nell’ultimo anno, non sempre son state chiare e il criterio delle sue priorità ha generato più di un dubbio (per tutte, vedasi Rizzo, escluso dal gruppo dei 30 per il 6N, ripescato per l’ultima col Galles e mandato in campo da titolare “scavalcando” De Marchi).
    Qui però il punto è un altro. Siamo reduci da due stagioni consecutive disastrose dove, a parte sporadiche affermazioni sulla Scozia, su Samoa B e sulle Fiji in 11 contro 15 da cui venimmo pure rimontati nel II tempo, abbiamo solo subito. E’ la realtà dei fatti, inutile cercare di indorare la pillola raccontandoci inutili storielle perniciose. Se poi allarghiamo lo sguardo alle franchigie la situazione è perfino peggiore, con Treviso che sta faticosamente cercando di ricostituire un gruppo vincente, dopo una stagione da incubo i cui presupposti erano l’assalto ai playoff e le Zebre che dovevano diventare la franchigia di riferimento quest’anno e che invece sono scosse da problemi tecnici e non. Ancora peggio se andiamo a vedere l’andamento del settore giovanile, fotografata dalle performance della Under20 al 6N: sconfitte pesanti, solo parzialmente compensate dalla prova d’orgoglio contro i gallesi, ma soprattutto un gap tecnico evidente mostrato dai nostri giovani al confronto dei loro pari età europei. Ed allora la mia proposta è la seguente: Gavazzi convochi gli “stati generali” del rugby italiani per il prossimo Giugno. Metta da parte simpatie, antipatie, polemiche e personalismi e crei un gruppo di lavoro che coinvolga tutti gli attori che a vario titolo fanno parte del mondo del rugby italiano (dirigenti, allenatori, giocatori e giornalisti) che si confrontino su temi ben precisi, portando ciascuno una propria proposta concreta su come uscire da questa pericolosissima situazione d’empasse generale che si è venuta a creare e che rischia di trascinare sempre più giù tutto il rugby italiano (da domani scendiamo al 15°posto nel ranking IRB).
    Individuare quattro temi su cui lavorare per far ripartire il nostro rugby:
    – propaganda ed allargamento del reclutamento dei settori giovani e giovanissimi (dal minirugby alle juniores).
    – criteri per la formazione di tecnici nuovi.
    – radicale riforma del sistema del domestic e dei rapporti con le franchigie.
    – razionalizzazione delle spese e dei finanziamenti alle varie realtà, individuazione dei percorsi corretti per coinvolgere gli investitori nel prodotto rugby, pianificazione del rapporto con i broadcaster.
    Ogni gruppo di lavoro sarebbe formato da rappresentanti delle categorie indicate ed avrebbe un tempo assegnato per formulare le proprie proposte.
    Ci pensi sig.presidente, lei ha un’occasione unica per passare alla storia come colui che darebbe una vera svolta al rugby italiano, creando una discontinuità col piatto sistema stagnante venutosi a creare sotto la guida dei suoi predecessori e che ha portato tutto il nostro sistema a trovarsi in evidente ritardo rispetto a quelle che erano le attese 10-12 anni fa. In fondo fino ad appena un paio d’anni fa era impensabile che all’estero si sollevasse in modo plateale un “problema Italia”, che si chiedesse una riforma della formula del 6N con lo spareggio con la prima classificata del 6N B o, peggio ancora, il ritorno al 5N. Già la scorsa primavera abbiamo dovuto accettare la riduzione ad una sola rappresentante in Champions e già c’è chi prevede che ci si potrebbe ritrovare presto con entrambe le nostre franchigie a giocare nella sola Challenge. I segnali dunque già ci sono e sono chiarissimi, per chi voglia vederli e chiamarli col proprio nome. Un domani una nostra esclusione dal 6N rappresenterebbe una terribile vergogna, non solo per il rugby, ma per tutto lo sport italiano.

  44. Alberto da Giussano 23 Marzo 2015, 07:15

    Tutte le nazionali dei giochi si squadra sono figlie dei campionati da cui pescano. I campionati servono per dare un’identita’ e una fisionomia di gioco. Anche a coloro che giocano all’estero. Il non avere campionati interni adeguati e/o partecipare a campionati inter-nazionali ( Celtic) con squadre inadeguate è un Handicap che ala lunga lascia il segno. Molti commenti hanno evidenziato come il precipitare della qualità italiana in Celtic abbia coniciso con l’abbassamento della qualità della nazionale.
    Mettere in relazione il crollo verticale di Roma con questa carenza è sicuramente ardito, ma io credo vi sia una relazione. Quando Parisse afferma che i 23 italiano a Edimburgo erano soli e i soli a crederci, non credo voglia fare una polemica spicciola che tanto piacere fa ad alcuni commentatori, Sergio, è di un altro spessore umano. Io credo che volesse sottolineare che “tecnicamenete” e “agonisticamente” gli azzurri sono soli. Non hanno esperienze comuni di vissuto agonistico cui aggrapparsi, cosa che dovrebbe generare l’esperienza Celtica. Gli stranieri, i giocatori che giocano all’estero, dovrebbero integrarsi in un gruppo di Italiani che già dovrebbero parlare un linguaggio comune e a questo dovrebbero servire le due Celtiche.
    Rifare ad ogni debacle l’organigramma dei campionati e della FIR credo SERVA UN PO? A POCO.
    Ottimizzare quel poco che abbiamo, attraverso squadre celtiche più professionali e meglio organizzate ,quello sì, dovrebbe essere fatto, oculatamente. E darebbe abbastanza velocemente dei frutti.
    La Fir avrebbe anche lo strumento per farlo visto che finanzia almeno l’80% di queste squadre.
    Come già detto, questo vale anche per i ragazzi dell’U20. DEVONO giocare già dai 18 anni in campionati agonisticamente più elevati.

    Rimane il fatto che di talenti ne abbiamo meno dei nostri competors franco-anglosassoni, ma qui le medicine e i rimedi sono davvero complicati, laboriosi e lunghi da trovare e applicare. E non basta sotituire l’attuale consiglio federale.

    • Stefo 23 Marzo 2015, 07:56

      AdG tutto vero quello che dici pero’ sui vertici federali io ti pongo una do,anda che ti posi gia’ un annetto fa: i programmi ed i progetti li fanno e li implementano il consiglio federale e le persone con determinate cariche, ora se i programmi e progetti messi su negli ultimi 15 anni almeno non funzionano si potra’ dire che i “manager” che hanno guidato la Fir determinando le politiche di base, sviluppo ed alto livello hanno fallito oppure no?La responsabilita’ dei problemi sara’ ben verticistica e di chi ha deciso e strutturato le cose in una determinata maniera?O no?!Oppure e’ solo sfiga?Ed attenzione per me Gavazzi e’ l’ultima ruota del carro al riguardo, ha ereditato certe situazioni e certe persone in certe posizioni ma ha la grave colpa di aver rilanciato su quei progetti che non stavano portando molto e non aver avuto l’intuizione che forse era il caso di cambiare qualcosa, non aver avuto l’acume politico di guardare nei programmi elettorali di Amre e Zatta ed individuare progetti od idee che potessero essere interessanti e farle sue (si mi sarebbe andato bene anche il palgio ed avesse venduto per farina del suo sacco alcuni progetti).

      Sul CT, come detto ieri ormai cambiare non ha senso che pero’ dire che non abbia responsabilita’ e’ abbastanza assurdo…il lavoro che fa porte onori ed oneri e le responsabilita’ dei suoi errori gli vanno date, dire poveretto questo e’ quello che ha non ha colpe non e’ neanche rispttoso del ruolo che ricopre.

      • Alberto da Giussano 23 Marzo 2015, 08:50

        Il problema, secondo me è l’approccio alla soluzione.
        La classe dirigente del rugby italico è la prima responsabile, se le cose non vanno come dovrebbero. E non perchè lo diciamo io e te, perchè è l’evidenza dei fatti a dirlo a tutti. ( 62 punti da Galles, mai presi prima; gli scazzi fra Cavinato e il suo general manager; il Treviso costruito come lo è stato, ecc).
        Questa crisi è più profonda rispetto alle incapacità del Consiglio Federale.
        E’ una crisi che investe le società, le quali, tutte, Calvisano compreso, stanno tentando di sopravvivere tra mille difficoltà;
        siccome io non credo sia possibile che esista il rugby senza che esistano le società è li che vanno messe le mani.
        L’unica responsabilità che io addebito a questo Consiglio Federale, perchè da loro direttamente discende, è l’incapacità di avere due celtiche, non dico vincenti, ma efficienti e funzionanti.
        Cosa fare per dare alle società una maggior capacità di reclutamento e formazione io non saprei cosa fare. Basterebbe rendersi conto che il problema è lì che va affrontato.

        • Stefo 23 Marzo 2015, 09:07

          AdG io concordo su dove sono i problemi ma come si fa ad esonerare persone che hanno comandato e deciso le politiche per due decenni quasi se la situaizone e’ questa?
          E’ come dire che i problemi della scuola italiano di oggi sono di responsabilita’ dei maestri e degli allievi e non delle 100 riforme di cui il 90% assurde fatte dai governi che si son succeduti negli utlimi 20-25 anni…

  45. LIBECCIO 23 Marzo 2015, 11:58

    ho sempre cercato di capire, e mantenere ciò che di buono è stato dato da tutti, gli allenatori della nazionale negli ultimi 25 anni….tanto prima o poi sulla graticola sono finiti tutti!!
    questa gestione mi lascia un po’ disorientato.Ho fatto spesso una grande fatica a capire scelte e strategie e nel complesso non riconosco miglioramenti, salvo poche immissioni di giocatori giovani di qualità, nel game plan.
    Brunel è sicuramente un buon allenatore, non è il mio preferito ma di sicuro sa fare il suo mestiere, ma la federazione???
    Un bel mea culpa generale e, eresia, qualche dimissione per evidente scarsa attitudine? dovremmo partire da lì, poi ascoltare i giocatori, che fortunatamente hanno un bagaglio variegato di esperienze anche all’estero, dove spesso ben figurano, lavorare duro su amalgama e senso di squadra…psicologi, maghi, motivatori e tecnici (veri) (calci, punti di incontro, uno contro uno) in ogni punto deficitario..è secondo em l’unica maniera di provare a raddrizzare qualcosa entro il mondiale…per il dopo riiniziare e lavorare bene a partire dalla base e dal campionato di casa!
    Il vero tafazzi è gavazzi e i suoi, ma le palle che martella sono le nostre!!

  46. Danthegun 23 Marzo 2015, 15:02

    Credo che mentre qualcuno sogna modelli come Irlanda, Francia o Inghilterra, per non parlare di Nuova Zelanda o Australia, l’unico modello da seguire si uno soltanto, anzi la combinazione di due modelli. Argentina e Scozia.

    L’argentina, prima dell’ingresso nel Championship era una nazione di emigranti sportivi. Moltissimi argentini sono finiti a giocare nelle squadre di tutta europa, molti sono stati naturalizzati. Questo però gli è servito a creare una solida base di giocatori davvero professionisti con i quali costruire una nazionale molto competitiva.
    La Scozia, ce lo ha spiegato bene Cuttida, non ha giocaotri da perdere. Sono in pochi e da chi entra nel giro della nazionale deve essere tirato fuori il meglio. Non ci sono spazi per abbandonare un talento. Inoltre esiste un coordinamento serrato tra squadre di Celtic e Nazionale. Così deve essere.

    Rispetto ai risultati delle nostre squadre celtiche è verissimo: si migliora giocando con i migliori, si impara a vincere vincendo. Stop!

    • malpensante 23 Marzo 2015, 16:58

      L’Argentina esportava giocatori perché ha un eccellente rugby domestico, basato sui club e su un sostanziale semiprofessionismo, che li produce.

  47. serge blanco 23 Marzo 2015, 17:33

    Tutto giusto. Una disamina perfetta. Secondo me in Federazione questa profondità di analisi non ce l’hanno e se l’avessero sono degli incompetenti e non amano davvero il rugby perché non fanno nulla per trovare degne soluzioni che gli altri (es. Galles 10 anni fa e Scozia tutt’ora) trovano ed attuano

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